E' un Bridimondo

Cielo grigio su...

E per fortuna che le foglie non sono gialle ma stanno nascendo, che di un altro autunno non avrei voglia adesso. La Pasqua è andata bene, anche se stare in piedi tutte quelle ore non mi fa bene. Con la nuova collega stiamo etichettando come matte, e chissà quanto ci vorrà per finire. In compenso ci sono fanciulle che chiedono di far lo stage da me, e mi danno da gestire anche loro, quindi altre persone che aiutano nell'immane fatica. Devo scegliere il libro nuovo, e avrei in mente di fare un lavoro su Jamie mc Guire, credo sia la prima a raccontare una storia prima dal punto di vista di lei prima e di lui poi. Mi sembra di essere sempre alla ricerca di fiato, corro, corro, corro, e mai non arrivo, ma che ci devo fare? Sono impegnata, e ho il sospetto di essere sempre in ritardo. Forse no, però intanto questa è. L'idea che mi da il lavoro. Dovrei preparare le domande per Mamma per caso, che tra meno di un mese arriva qui, e ancora sono li mezze fatte. In compenso comincio a rendermi conto che il lavoro di biblioteca in effetti non è per tutti, in fondo la mia collega dimostra che c'è gente davvero negata per questa professione, mentre io ho tutto sotto controllo.

Sono stata a prendere le carte nella vecchia  cooperativa, quella con cui speravo di restare per qualche anno. La settimana prossima avrò l'ennesima cena, e stasera ho l'ennesima serata materassi. Questa ve la devo spiegare. Praticamente, il coro ha scelto di finanziarsi ospitando anche delle riunioni di una ditta che produce materassi, reti e cuscini. La ditta chiede un tot numero di coppie per dare un contributo all'associazione che glielo chiede, quindi alla terza o quarta riunione cui debbo assistere mi trovo ad avere il terzo o quarto marito. Se non fossero tutti sposati o indecenti l'esperienza sarebbe interessante! Va bene dai, visto il vuoto pneumatico dei miei discorsi e' meglio se taccio! A presto... 

Buona Pasqua

Ok, ci siamo, oggi non ho voglia di raccontare i "fatti" miei... Oggi vi auguro solamente

di passare dei giorni sereni con i vostri cari.

AUGURONI

Eravamo quattro amici al bar...

Eh, si. Perché io qualche volta scappo anche dalle mie responsabilità e mi concedo una cenetta fuori con... Stavolta e' toccato alle colleghe dell'ufficio. Siamo scappate in una decina di donne e siamo andate a farci una pizza insieme, ridendo e ciarlando come se non ci fosse un domani, al che mi hanno assicurato che si fa abbastanza spesso, e che quindi sono e sarò inclusa. Visto quanto mi sono divertita direi che non mi dispiace. Anzi. E domani incomincia una persona che verrà ad aiutarmi a mettere ordine e cambiare le etichette a tutti i libri. Un po' mi angoscia, se non andiamo d'accordo? Poi mi dico che lei non deve andare d'accordo con me, lei deve fare quello che le dico io. Li' comando io. E non devo dimenticarmene. Però avere sei mesi qualcuno con cui condividere lo spazio del mio piccolo regno... Beh, se non ci piacciamo saranno sei mesi difficili, se ci piacciamo sarà dura vederla andare via. Vedremo, insomma. Tanto nessuno si trova male con me, in genere, a parte per il disordine, ma quello davvero non riesco a vincerlo. Ha vinto lui.  

E va bene così!

E ci pensa Vasco a fornirmi un titolo con cui proporre corsi e ricorsi di questi ultimi giorni.

Pero' di cose ne ho combinate di sicuro. Due date della commedia, ad esempio. Quella di novembre, rifatta per raccogliere fondi per i ragazzi che vanno alla GMG. Domenica ci sarà l'ultima, per ora, per un progetto educativo in Colombia. Poi forse la rifaremo a giugno, in trasferta. Grandi risate, dietro le quinte, poca gente in platea, tanto poca che vedi più sedie che cristiani, ma alla fine ci si diverte lo stesso, basta non guardare giù. 

Ieri sera per non farmi mancare niente avevo la serata del libro. La discussione sul senso di Smilla per la neve. Ma perché lo hanno finito in tre su dieci ed è piaciuto a due (dei quali uno lo aveva apprezzato dal film)? Forse ho preso un libro troppo complicato. Poi, però, capita che per stimolare la discussione languente io legga un paio di passaggi, e mi dicano: "ma perché quando legge la Chiara sembrano interessanti?" . Non so che dire. Certo che se presento un libro provo a dimostrare loro perché ritengo bello leggerlo. Ed in genere finiscono per apprezzare il mio punto di vista, per fortuna. 

Ma se pensate che ieri pomeriggio io sia riuscita a leggere i miei appunti e prepararmi, beh, vi sbagliate. Io, ieri pomeriggio, ho dovuto studiare grammatica, storia e geografia col Divin figliolo, il ragazzino che seguo nei compiti, e che pur avendo praticamente finito le assenze e' a casa per essersi procurato un'assurda distorsione alla colonna vertebrale, che se non curata provoca invalidità. Insomma, in relazione a lui non so se ridere o piangere. Non basta non aver voglia di fare niente, ci vuole anche che si infortuni seriamente. Prima gli era venuta l'influenza di quest'anno, a più riprese, ora questo... Per fortuna che non è mio figlio, va, che non saprei proprio come motivarlo. O meglio, lo saprei eccome. Qualsiasi regalo si rimanda fino al conseguimento della licenza media. Cellulare in primis, che per andare a scuola a cento metri da casa non serve. Per contattare gli amici basta suonare il campanello. Noi siamo cresciuti così, e avevamo una vita sociale, non abbiamo perso niente.

Mama mia dami cento lire...

E americani furono. Un gruppetto di studenti di un'università del sud degli Stati Uniti, in visita in Italia durante lo spring break per verificare sul campo quello che studiano nel corso di cultura italiana. In teoria avrei dovuto far loro da guida, in pratica l'ho fatto in maniera molto limitata perché erano già stati monopolizzati da altri. Son ragazzi come tutti, non amano il radicchio, troppo amaro per i loro palati abituati agli edulcoranti, ma sono molto curiosi e sono stati entusiasti della visita alla distilleria. Ho l'impressione che comunque l'insegnante tornerà da queste parti con qualche altro gruppo, visto che la curiosità di scoprire cosa ha da offrire il nostro territorio e' grande. 

Buona festa della donna a tutte!

Nuotare con un elefante tenendo in braccio un gatto

Fatta. Ora uso il nuovo programma, e grazie al supporto delle colleghe/amiche riesco a combinare qualcosina, e non mi dispiace affatto. Il problema sorge soltanto con la stampante delle etichette che mi si è ribellata, e mi vedo già inseguita da questa piccoletto che vomita nastro... Brrr... Risolveremo. In ogni caso stavo pensando alla collega che ieri ha scelto di passare il pomeriggio con me, C. Ragazza splendida, e più che collega, una vera amica. Ci conosciamo da sempre, da quando pischella andavo ai campi estivi della parrocchia e lei era una delle animatrici. La più buona, la più autenticamente cristiana (visto che all'epoca contava qualcosa). Poi la vita ci ha messo lo zampino. Ricordo la gioia, quando mi ha detto di aver trovato il ragazzo, e l'angoscia. Che ho provato invece nel vederli insieme: "sbrigati, culona, siamo in ritardo!" . Come scusa? Tu che hai passato la mia adolescenza a convincermi che valevo ti lasci trattare così da un bastardo qualunque? Carino, non lo nego, ma pur sempre gran bastardo. E in effetti, a distanza di un anno al massimo lei era disperata e lui aveva messo incinta un'altra. Che strano... Hai voglia a dirle che era salva da una relazione schifosa...ne è uscita più dura e più cattiva, purtroppo, così dura e cattiva da rovinare la successiva storia, con un bravissimo ragazzo (che l'aveva anche sposata perché lui la amava sul serio), ed accorgersene dopo. E poi... Nebbia, ci siamo perse più o meno di vista so tante cose che le sono successe ma non da lei direttamente e si viene a ieri, quando finalmente l'ho vista serena, dice che frequenta una brava persona, che non lo aveva preso in considerazione, ma in realtà con lui sta bene, e' tornata la C. Del prima terremoto, con tanti anni ed esperienze in più, ma almeno ho rivisto la migliore versione della mia amica, e finalmente sento di poter smettere di preoccuparmi per lei (almeno un poco, eh...). Questa settimana, quindi, prima il corso di formazione, poi il debutto all'uso del nuovo sistema, come mi sembra ovvio sono più stanca che se spostassi macigni, e spero anzi di abituarmi in fretta. Il programma e' più veloce e più Figo di quello usato fino ad oggi, però si entra in un modo di pensare globalizzante che mi fa un po'paura. Calma e gesso cara. Vedrai che porterai a casa anche questo. (E intanto studia che lunedì devi portare in visita gli americani in giro per il paese). 

A presto...