Apriti Cielo

Pensieri sull' Africa

"...L'Africa è una terra antica che trasmette sensazioni antiche....
Degli africani, poi, mi ha colpito la capacità di stupirsi.
Dappertutto ho incontrato persone capaci di meravigliarsi, incuriosirsi, impressionarsi e di mostrare i propri sentimenti con candore.
Anzi, credo che la differenza sostanziale tra africani e europei sia proprio questa:
i neri sono più disposti a stupirsi, i bianchi a stupire."

"Il diario di Giobbe Covatta -Sono stato nero pure io"

Non ero mai scesa così in basso.

"L’onda lunga dell’asfalto schiaccia le parole,
sguardi persi oltre i vetri, oltre di noi…
il ritorno porta addosso mal di testa e mal d’anima,
nei silenzi ognuno piano fruga dentro di se..."

"Dal coma proverò a riemergere,
nelle nebbie mie lisergiche,
omadonna che ora era,
era oggi o ieri sera?
20 notti e poco giorno…
me le sento ora che torno…
ora che la fiesta è andata,
pace amore e gioia infinita...!"

Ok, forse il contrario, 20 giorni e una sola notte. Forse.
In fondo a tutto questo girovagare c'è una grande soddisfazione che racchiude una serie sconfinata di emozioni e sensazioni che, come sempre, mi è quasi impossibile raccontare a parole.
Ho provato a farlo con più di 4000 fotografie e una serie consistente di video che alcuni fortunati (o sfortunati che dir si voglia) già hanno avuto la possibilità di "assaggiare" e apprezzare.
Dicevo di una grande soddisfazione, quella di 4 ragazzi che si sono conosciuti un anno fa tra Siria e Giordania e tra una chiacchiera e l'altra hanno buttato lì l'idea di andare al sud del mondo.
Chiacchiere, chiacchiere e sogni.
Tra sms e mail che si rimpallavano tra Genova e Bologna non so chi, in fondo, ci credesse di meno, ma so per certo chi ci ha creduto sempre.
Mon Amour.
Lui ha praticamente progettato tutto il viaggio.
No agenzie, no guide, no referenti.
Tutto a 8 mani.
Era divertente vedere le facce di chi, nei lodge, rimaneva incuriosito da questi 4 ragazzi e si avvicinava per chiedere con chi eravamo (compresa una guida italiana) ed osservare le loro espressioni stupite quando rispondevamo che eravamo soli, che avevamo fatto tutto noi.
7200 km percorsi tra sterrati, asfalto (davvero poco!) e strade che non so come definire... so solo che per ore e ore si mischiavano le ossa e si shakerava il cervello più non so quanti altri in mare, nell'Oceano Atlantico.
Le emozioni sono state innumerevoli, come quando abbiamo visto per la prima volta uno springbok al lato della strada o quella degli elefanti e rinoceronti che l'attraversano proprio davanti alla tua auto.
O quando ogni tanto nel nulla scorgevi le giraffe...
 
Ho avuto un incontro ravvicinato con un leone marino.
Amore a prima vista.
Ho dormito 2 notti con due gatti della savana più civili ed educati dei miei casalinghi.
Ho amato il colore giallo delle distese di erba paglierina che si distendono per un'infinità di chilometri e il rosso delle dune che, di fronte alla loro imponenza, ti lasciano senza parole.
A me anche senza fiato :) durante la scalata ho pensato anche di morire quelle 5-6 volte :)
E che dire degli orici, delle zebre, degli gnu?
Dei ghepardi... gattoni fuori misura che miagolano e fanno le fusa come Ernesto o del leopardo che aveva deciso di fare uno spuntino con noi?
Bellissimo :)
O di mamma leonessa e i suoi cuccioli.
Roba da brividi che ti percorrono la schiena.
Ho visto tramonti magnifici e, per la terza volta, la pioggia nel deserto.
Ho rischiato di essere trasportata nell'oceano da una lieve brezza che, quando si calmava, soffiava a 95 km/h circa!
Ho guidato all'inglese.
Abbiamo forato 5 volte e ora so cambiare le ruote ad una macchina (la tempistica era diventata da pit stop).
E chi l'avrebbe mai detto che per mangiar la miglior torta di mele del mondo si dovesse arrivare nel deserto?!
Ho imparato che quello che conta, quando conosci qualcuno o semplicemente ti fermi a chiedere un'informazione è rispondere alla domanda più importante di tutte:
"Hello, how are you?".
Son riuscita a non farmi pizzicare dai mosqito della malaria e neppure dalle normali zanzare, ma non ho evitato il morsetto di un ground beatle :)
Ho lasciato un pezzetto di cuore di Kalahari e mi manca il caldo vento del bush che soffiava il tardo pomeriggio e infondeva un senso di tranquillità e pace.
Non ero mai scesa così in basso, e non avrei mai immaginato che potesse essere così meraviglioso.

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Questa mattina al pilastro c'era la nebbia

In tutta Bologna c'era il sole ma al Pilastro no, lì c'era la nebbia.
Strana la geografia di questa città.
In questa città esisto negli schedari sanitari ma poi, ogni volta, c'è sempre qualche problema sulla mia reale esistenza.
Eppure sono qui, davanti a Lei, come può mettere in dubbio il fatto che io esista?

E come può mettere in dubbio il come "abbia fatto a sopravvivere fino a 31 anni senza questo vaccino?!" ?

Pare che non solo sia (soprav)vissuta, ma goda anche di ottima salute... o di qualcosa che la rasenti.

Quindi, dottoresse, fatemi capire: voi i vaccini non me li fate perchè non vi assumete la responsabilità (??? di cosa lo sa solo Dio)... ma siete capaci di mandarmi in giro per il mondo completamente scoperta a mio discapito... alla faccia di Ippocrate! Grandioso!
Asserendo come motivo: "Comunque sia, per quello che serve a lei è troppo tardi"

Beh... considerando che siamo in Italia... il ragionamento fila, in particolar modo dopo aver sentito la frase "nel '73 a me il vaccino l'hanno fatto giù in Calabria che è l'Africa, impossibile che in Abruzzo nel '77 non lo facessero!".
Si, infatti, in Abruzzo lo facevano eccome... ma non essendo obbligatorio e avendo altri problemi di salute a suo tempo, i miei genitori dovettero decidere se mettermi a rischio o provare a darmi la possibilità di campare qualche anno di più.

Che stupidi che furono ad aver scelto la seconda opzione mi sarebbe venuto mda dire...
Ma tu hai di fronte dei medici e dai (purtroppo) per scontato che certe cose le sappiano.
Si, certo, come no...

Sembrava una puntata di scherzi a parte, dove le due attrici che avrebbero dovuto interpretare le dottoresse in realtà facevano la parodia di Mignolo e il Prof.

Il tenore del dialogo era più o meno questo:

dott. "E questo vaccino quando l'ha fatto?!"
Io "Lunedi"
dott. "Lunedì quando?!"

Io (hai il libretto in mano... leggilo!) "4 giorni fa -_-' "
dott. "E dove?!"
Io " °__°' "
dott. "Ma lei ha un medico?"
Io "direi di si"
dott. "La conosce?"
Io (no guardi, il nostro è un rapporto per corrispondenza!!! Ma le pare che non mi conosca?!?) "direi di si..."
dott. "Ma la segue fin da piccola?"
Io "direi di si" (oltre i limiti della disperazione oramai)
dott. "Ma ne è sicura?"
Io "direi di si. E' MIO ZIO."

E calò un velo di [imbarazzato] silenzio.

Sta di fatto che poi al mio fidanzato che era li con me il vaccino l'hanno fatto.
E per lui? Per lui non era troppo tardi?
Pare di no.
Eppure per quello che serve a me, serve anche a lui.
Magari lui era raccomandato....
Mistero.

Uscita sconfortata da QUEL cup, ormai arresa all'idea di prendere tutte le patologie possibili e immaginabili che hanno copertura con vaccini (che si sono rifiutate di somministrarmi), ho chiamato il numero di prenoatzione; c'è un posto vuoto l'indomani a San Biagio.
Detto fatto, in 30 secondi mi hanno fatto la punturina senza catastrofi e inquisizione.

Aggirare l'ostacolo.
Qui funziona così; inutile tentare di affrontarlo.
Come la nebbia al Pilastro.
Basta passarci attorno (e non sto parlando di lap dance!).

p.s. Per evitare allarmismi.. il vaccino di riferimento non era per l'A/h1n1.
Per quella ho già dato... e senza vaccino :) E, guarda caso, son sopravvissuta un'altra volta!
Sarà destino.

Per quanto mi riguarda siamo ai saluti,
Se tutto va bene ci si ribecca a novembre.
Mi farà piacere ritrovare chi avrà voglia di aspettarmi.

Welcome Home!

E ora...Se ci riesci

...Prova a prendermi! _{(click on)}

Volano i pensieri

Volano i pensieri
cercano orizzonti
nuovi mondi da scoprire insieme a te
Al di là del cielo
oltre le ovvietà
di una vita che ancora ci appartiene
Ed ho pensato che
come dici tu
Un amore vive superando il tempo
attraverso strade che ritornano
oltre ogni logica e regole

E lo sento che
ogni colore è diverso
ed ha senso di te

Ho cercato il tuo nome

...a volte le cose più semplici
possono diventare straordinarie
se sono fatte assieme alle persone giuste...

That is it all (the least you can know)

1989-2009

La CIA seppe del Muro di Berlino
solo quando gli crollò addosso.
(1961-1989)

Memento audere semper

Lunga vita al mio nemico,
così che possa assistere al mio successo.

Impossible is nothin'

Alice rise:
«È inutile che io ci provi,non si può credere ad una cosa impossibile.»

.

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«Oserei dire che non ti sei allenata molto»,
ribatté la Regina.
«Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz’ora al giorno.
A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione.»

Tu saresti capace?

Tu saresti capace di piantare tutto e di ricominciare la vita daccapo?
Di scegliere una cosa, una cosa sola e di essere fedele a quella,
riuscire a farla diventare la ragione della tua vita,
una cosa che raccolga tutto,
che diventi tutto proprio perché è la tua fedeltà che te la fa diventare infinita?
Ne saresti capace?

Небо над Берлином

Prima o poi

tornerà anche la voglia di stare qui

C'è da fare, c'è da fare
C'è sempre qualcosa da fare
C'è da fare, c'è da fare
C'è sempre qualcosa da fare e da rifare
C'è da fare, c'è da fare
C'è da far da mangiare per un mondo affamato
C'è da fare, c'è da fare
C'è sempre qualcosa da fare dentro di noi
C'è da fare andare avanti la baracca
Aggiustare qualcosa che si spacca
E quando poi pioverà
Un secchio qua e un altro là
Contro l'umidità
E' inutile parlare fare finta di guardare
C'è da fare, c'è da fare
C'è sempre qualcosa da fare e da rifare
C'è da fare, c'è da fare
C'è da fare un casino anche contro il destino
C'è da fare, c'è da fare
C'è da fare il bucato dove abbiamo sporcato
C'è da fare, da cambiare
C'è sempre qualcosa da fare e tu lo sai
La mattina c'è da riordinare il letto
E rimetter molti sogni nel cassetto
Che siamo sempre a metà
Perché qualcosa non va
Ci vuole più volontà
Arrangiarsi, ingegnarsi
Lavorare e poi stancarsi
Per liberarsi
C'è da fare sai
Qualcosa di importante
Uh... c'è da fare
Qualcosa di più grande

Uh... c'è da rifare...
Ci sarebbe da cambiare mezzo mondo
Dare a tutto un senso molto più profondo
Col sole in faccia si sa
Che gran fatica sarà
Contro l'aridità
E' inutile partire, fare finta di guardare
C'è da fare, (c'è da fare)
Qualche volta sbagliare, dover ricominciare
C'è da fare, (c'è da fare)
C'è da fare da mangiare per un mondo affamato
C'è da fare, da rifare
C'è sempre qualcosa da fare e tu lo sai
C'è da fare (qualcosa di importante)
C'è da fare
E' inutile parlare, fare finta
Di guardare quando
... c'è da fare sai
Uh... oh...
Uh... oh... oh...
Qualcosa di importante
Oh - qualcosa di più grande
Qualcosa di importante
Qualcosa di più grande

Giro, vedo gente, mi muovo, conosco, faccio cose…

Never

never

never

give up

Sette

Solo piccoli sogni, quando c'erano,
a volte sbiaditi dall'aria di mare come i muri di certe case.
Piccoli sogni, ma che quando si spezzano diventano lo stesso un grande dolore.

Ciao Ghost... 18.12.1998-12.08.2009

Tra la terra e il cielo esiste un ponte chiamato "Ponte Arcobaleno" per i bellissimi colori da cui è formato.
Quando un animale muore, specialmente se è amato da una persona qui sulla terra, va in un luogo che si trova all'inizio di questo ponte.
È un posto bellissimo dove l'erba è sempre fresca e profumata, i ruscelli scorrono tra colline e alberi e i nostri speciali amici possono correre e giocare insieme.
Trovano sempre il loro cibo preferito, l'acqua fresca per dissetarsi e il sole splendente per riscaldarsi e così i nostri cari amici sono felici: se in vita erano malati o vecchi qui ritrovano salute e gioventù, se erano menomati o infermi qui ritornano ad essere sani e forti.
In questo luogo gli animali che abbiamo tanto amato stanno bene, eccetto che per una piccola cosa, sentono la mancanza della persona speciale che hanno lasciato sulla terra.
Così accade di vedere che durante il gioco qualcuno di loro si fermi improvvisamente e scruti oltre la collina, tutti i suoi sensi sono in allerta, i suoi occhi si illuminano e le sue zampe iniziano la grande corsa: tu sei stato visto e quando incontri il tuo amico speciale lo stringi tra le braccia con grande gioia, il tuo viso è baciato ancora e ancora e i tuoi occhi incontrano i suoi occhi sinceri che tanto ti hanno cercato. Adesso insieme potete attraversare il Ponte Arcobaleno per non lasciarvi mai più...

Ora che hai passato quel ponte sicuramente starai meglio, ma qui hai lasciato un vuoto immenso, incolmabile... e un dolore che non trova consolazione.
Il mio dolore, il mio pianto e la mia sofferenza  mi sembrano quasi ingiusti nei confronti di chi ti ha amato e cresciuto  da quando avevi pochi giorni di vita per quasi 11 anni, ma in questi due anni mi hai dato tanto.
Non ho mai avuto un cane, ma dal primo momento che ci siamo visti è stato amore a prima vista e quello che mi hai dato lo porterò sempre con me.
Non è stato difficile innamorarsi di te.


Mi mancherà la tua irruenza nel saltarmi addosso ogni giorno, a volte non mi davi neppure il tempo di scendere dalla macchina, mi mancherà dividere il mio pranzo con te che mi ti sedevi accanto e, sbavocchioso e languido, aspettavi neanche tanto pazientemente.
Mi mancheranno i tuoi occhioni da cucciolo e il tuo essere protettivo con me.

Ma ancora di più mancherai ai tuoi genitori, loro che hanno condiviso la loro vita con te, eravate sempre insieme; casa, lavoro, vacanza...
Non sei mai stato un problema.
Ora sarà difficile continuare.
Il tuo bellissimo musetto sempre da cucciolo, anche se avevi già 11 anni, ci rimarrà sempre negli occhi.
E tutto di te sarà sempre nel nostro cuore.
Non eri una persona ma di più.
Ti abbiamo amato ma anche tu ci hai amato e senza secondi fini.

Oggi è stato un giorno difficile.


Non è giusto Ghost, non è giusto...
Non doveva finire così... Tutto questo non era nei programmi.
E' successo tutto troppo in fretta.
La malattia... la malattia ha vinto lei. Non ci ha dato il tempo di rendercene conto.
Ma tu sai che la tua mamma e il tuo papà hanno fatto l'impossibile per te, avrebbero preso anche la luna se fosse bastata a guarirti...
Sappiamo che tu hai la consapevolezza del loro amore incondizionato e sai quanto difficile è stato prendere una decisione.
La ragione sceglie ma il cuore soffre e una parte di noi se n'è andata con te.

Ciao Patato, ci mancherai da morire ma sarai per sempre nei nostri ricordi e nei nostri cuori.

La tua mamma, il tuo papà, il tuo fratellone e la tua dada.

Suuuu Rieduchescionall Ciannell!

Alla "tenera" età di 31 anni ho fatto una scopertona...
una di quelle che potrebbero cambiarti la vita....

Ho scoperto che le dita dei piedi non sono:

Alluce,
indice,
medio,
anulare,
mignolo.

Bensì...

Alluce,
illice,
trillice,
pondolo,
mellino.

Tralasciando il piccolo particolare che sembrano i nomi dei nani di Biancaneve de' noantri, pondolo nello specifico, effettivamente da quand'ero piccina mi chiedo che cosa ci faccia l'anulare al piede....

Da oggi i miei mignoletti saranno quindi i miei mellinetti.
Devo revisionare e correggere i ricordi di una vita.

'ngiorno

E intanto sono passati 4 mesi...

Agosto, agosto, agosto....

Agosto, periodo di ricorrenze...

3 agosto, le mie cicatrici hanno compiuto 2 anni e sono sempre lì, in bella vista, leggermente sfocate. Eppure {per assurdo} non rientrano nei brutti ricordi. Non i quelli che infastidiscono almeno.

4 agosto, la mia indipendenza ha compiuto 5 anni. Indipendenza che ha comportato l'esistenza delle festività quali ferragosto, fine-capodanno, san valentino, pasqua, pasquetta e via dicendo. Da interpretarsi come "che bello non mi ammazzo più 15-16 ore di lavoro senza pausa solo per la gloria".

5 agosto. Questa è pesante. Dopo 6 anni pesa ancora. Dopo tutto questo tempo io ricordo ancora la tua voce, la tua risata e quei modi finto-burberi.
Ho ancora il ritaglio di giornale che annunciava la tua scomparsa nel mio portafogli. Lo porto con me da 6 anni. Ovunque. Con la tua foto... l'unica che ho.

E pensavo che forse è arrivato il momento di portare qui a Bologna il tuo quadro, quello che tua moglie e tua figlia mi hanno regalato per la laurea.

Uff... Mi manchi.
In questi anni "bui" tu avresti avuto la visione giusta...