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LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

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LA RIVOLTA NELLE ISOLE SALOMONE E' STRETTAMENTE COLLEGATA ALL'ESPANSIONISMO PERICOLOSISSIMO DELLA CINA COMUNISTA

Post n°602 pubblicato il 29 Novembre 2021 da Caino2007dgl

 


DI NUOVO SULLA CINA COMUNISTA PERICOLOSISSIMA PER IL MONDO.

E' bastato che il governo delle ISOLE SALOMONE, per motivi ovviamente di pura opportunità politica o forse per semplice sottomissione alla potenza cinese, decidesse di spostare la sua "amicizia" da TAIWAN alla maledetta e pericolosa CINA DITTATORIALE COMUNISTA  che ha fatto scattare la rivolta sociale in quella parte lontanissima del mondo, causando la distruzione, in particolare , di strutture e negozi  legati ai cinesi del posto, con ingentissimi danni.

E' la riprova , caso mai ce ne fosse bisogno che in molte parti del mondo l'influenza della pericolosissima CINA antidemocratica ed antisociale ,sta causando e che spero di cuore avvenga prima o poi, ma pacificamente , anche nel resto dell'occidente.

Infatti, è chiarissimo il disegno della dittatura cinese di imporre la sua cultura e la sua lingua e la sua fede "religiosa" al mondo intero, a partire anche dall'ITALIA.

E per capirlo basta anche leggersi sommariamente l'ottimo ed illuminante articolo a firma del dr.  FABIO AMENDOLARA  pubblicato su  LA VERITA' di oggi sotto il titolo inquietante ed eloquente: COSI' LA CINA OCCUPA LA NOSTRA SCUOLA ( E LE MENTI)  ed anche la missiva contro lo strapotere della CINA DITTATORIALE COMUNISTA a firma del nostro connazionale sig. Antonio CASCONE pubblicata sempre su LA VERITA' del 25.11.2021 sotto il titolo davvero angosciante: SCUOLE E SPIE CINESI PECHINO CI SFRUTTA E SOFFOCA IL DISSENSO  e che riporto integralmente per l'importanza assoluta che essa riveste rispetto al tema di cui si parla e che sembra interessare poco ai governi occidentali ed anche al governicchio DRAGHI, con il rischio che prima o poi finiremo presto sotto le grinfie maligne della CINA con tutte le possibili, eventuali conseguenze del caso che ci saranno a livello sociale, civile e soprattutto culturale:

Ecco il testo:

""

Leggo che la sezione D  del liceo linguistico FERRARIS di TARANTO, la lezione del 19 novembre è terminata con il canto dell'inno nazionale cinese.

 

Se fosse stato intonato quello di MAMELI, adesso insorgerebbero pacifisti e anti sovranisti, refrattari al richiamo della PATRIA.

Ma, visto che si tratta delle trionfanti strofe che hanno accompagnato la rivoluzione comunista più sanguinosa della storia mondiale, nessuno si permette di protestare quando gli alunni si mettono a cantare su quelle note.

Come riportano alcuni  quotidiani, le occasioni per assoggettarsi all'espansionismo del governo di PECHINO sono ormai sempre più frequenti.

In FRANCIA hanno capito che si tratta di un'opera vera e propria di penetrazione nella mentalità occidentale da parte del totalitarismo rosso e, per primi al mondo, a NOIY -LE-GRAND , alla periferia esterna di PARIGI , hanno avviat una collaborazione conll'Association linguistique e culturelle chinoise, che fa capo al governo di TAIWAN, per promuovere i corsi in lingua mandarina .

In questo caso si tratta di trasmettere valori compatibili con il rispetto dei diritti umani, calpestati invece quotidianamente nella CINA COMUNISTA.

Ci sono più di 500 ISTITUTI CONFUCIO  in più di 134 PAESI, allo scopo di promuovere la conoscenza della cultura cinese.

I Governi di SVEZIA, FRANCIA ,PAESI BASSI, BELGIO , STATI UNITI E CANADA ne hnno chiuso le filiali perchè considerate un'emanazione degli apparati di sicurezza statale di PECHINO , il cui personale svolge opera di spionaggio o cerca di soffocare la ricerca accademica autonoma  sulla CINA.

L'Apparato di repressione del regime cinese, attraverso  la rete capillare dei propri ISTITUTI CULTURALI , raccoglie informazioni sui dissidenti  all'estero e le passa alle "squadra di cacciatori" comunisti che cercano attivamente i "traditori della PATRIA".

La legge cinese, in teoria, rende possibile colpire chiunque critichi il regime all'estero ed anche gli attivisti per i diritti potrebbero essere rapiti e rinchiusi in CINA.

 

f.to ANTONIO CASCONE - DA PADOVA

 

E' cosa buona e giusta quindi il constatare che anche nelle ISOLE SALOMONE  molti cittadini perbene, hanno compreso anche loro le potenziali sociali , civili e culturali oltre che finanziarie ed economiche che la CINA COMUNISTA possiede in modo indiscutibile e che costituisce un serio rischio e pericolo dappertutto nel mondo ove essa sta tentando di insinuarsi in modo subdolo e fuorviante per poi arrivare a SOTTOMETTERCI  tutti,  definitivamente mediante ricatti o veri atti di intimidazione come quelli già noti e denunciati pubblicamente in varie situazioni.

E' da leggersi in questo senso il tentativo di  impossessamento di larghissime fasce di territorio sia in Africa sia addirittura in UCRAINA ed altre NAZIONI sfruttando, in particolar modo con bramosia e malignità la loro debolezza finanziaria ed economica.

ECCO LE NOTIZIE SULLA RIVOLTA NELLE ISOLEI SALOMONE:

Isole Salomone, violenta rivolta: il governo impone il coprifuoco

25 NOVEMBRE 2021

 

L’ Australia invia militari e polizia per riportare l'ordine. Il primo ministro Sogavare: "Troveremo i responsabili, nessuno è al di sopra della legge"

Coprifuoco a Honiara, la capitale delle Isole Salomone, a causa delle proteste dei manifestanti. Una folla di rivoltosi ha provato a introdursi nel parlamento, dando fuoco a una stazione di polizia e ad alcuni edifici. Gli agenti, per arginarli, hanno risposto con il lancio di gas lacrimogeni. Non è chiaro se la protesta sia stata un tentativo fallito di golpe.

Intervento australianoleggi ancheCovid Australia, stop restrizioni per vaccinati in stato Victoria

L'Australia ha annunciato che invierà forze militari di peacekeeping sulle Isole Salomone. Lo ha detto il premier Scott Morrison, dopo due giorni di violente rivolte che hanno minacciato di rovesciare il governo di Honiara. "Il nostro scopo è fornire stabilità e sicurezza", ha detto Morrison precisando di aver ricevuto una richiesta di aiuto direttamente dal primo ministro delle Isole Manasseh Sogavare.

"Prenderemo i responsabili" 

Per far fronte alla crisi, nella serata del 24 novembre il primo ministro Manasseh Sogavare ha firmato un ordine di coprifuoco della durata di 36 ore. Il leader si è rivolto al Paese affermando che "il braccio investigativo del governo sta lavorando per rintracciare i responsabili della distruzione, essi affronteranno la legge, nessuno è al di sopra della legge".

Preoccupazione cinesevedi ancheBiden convoca summit sulla democrazia negli Usa, esclusa la Cina

La Cina ha espresso "grande preoccupazione"  per i disordini  di questi giorni sulle Isole Salomone, in particolare nella Chinatown della capitale Honiara. Il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino Zhao Lijian ha dichiarato ai giornalisti: "Chiediamo al governo delle Isole di adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini cinesi e delle realta' cinesi".

NOTIZIA APPRESA TRAMITE IL SITO WEB: https://tg24.sky.it/mondo/2021/11/25/rivolta-isole-salomone-coprifuoco

 

ED ANCHE

Oceania

Isole Salomone, rivolta e saccheggi: l’Australia invia i militariLo spostamento delle alleanze da Taiwan alla Cina fa scoppiare il dissenso nella popolazione: incendiati edifici nella capitale Honiara

25 novembre 2021

 

Sempre più alta la tensione nelle Isole Salomone: l’Australia invierà forze militari di peacekeeping, secondo quanto annunciato dal premier Scott Morrison, dopo due giorni di violente rivolte che hanno minacciato di rovesciare il governo locale. «Il nostro scopo è fornire stabilità e sicurezza», ha detto Morrison precisando di aver ricevuto una richiesta di aiuto dal primo ministro delle Isole Manasseh Sogavare. La situazione è incandescente: diversi edifici sono stati dati alle fiamme a Honiara, la capitale delle Isole Salomone, riferiscono numerosi testimoni, e migliaia di manifestanti hanno preso d’assalto la Chinatown della città, chiedendo le dimissioni del primo ministro.

 

Testimoni e media locali fanno sapere che una folla che ha sfidato il coprifuoco, imposto in seguito ai disordini del giorno prima, per scendere in strada. Le riprese in diretta hanno mostrato edifici in fiamme e un denso pennacchio di fumo nero che si alzava sopra la capitale. «Ci sono folle in movimento, il clima è molto teso», ha detto all’Afp un residente di Honiara, mentre i media locali hanno riferito di saccheggi. La polizia ha usato gas lacrimogeni. Poco prima il premier delle Isole Salomone, Manasseh Sogavare, ha affermato che i responsabili «saranno assicurati alla giustizia. Nessuno è al di sopra della legge, queste persone dovranno affrontare le conseguenze delle loro azioni»

 

Centinaia di persone che chiedevano le dimissioni di Sogavare hanno marciato nuovamente verso il parlamento, bruciando una vicina capanna di paglia prima di trasferirsi nella Chinatown di Honiara, incendiando una stazione di polizia e saccheggiando negozi prima che la polizia sparasse gas lacrimogeni per disperdere la folla. Sogavare aveva ordinato un coprifuoco immediato in tutta Honiara. «Il blocco di 36 ore consentirà alle forze dell’ordine di indagare a fondo sugli autori degli eventi di oggi e di prevenire ulteriori distruzioni illegali di proprietà», ha affermato in una dichiarazione.

Secondo quanto riferito, le violenze hanno coinvolto un gruppo di manifestanti che questa settimana si sono recati a Honiara dalla vicina isola di Malaita per protestare contro la decisione di modificare le alleanze diplomatiche da Taiwan alla Cina, presa nel 2019. i disordini hanno coinvolto in particolare il quartiere di Chinatown a Honiara.

 

DOVE SONO E COSA COSTITUISCONO LE ISOLE SALOMONE:

Le Isole Salomone (in inglese Solomon Islands) sono uno Stato insulare dell'oceano Pacifico meridionale, nell'Oceania vicina, parte dell'omonimo arcipelago e situate ad est della Papua Nuova Guinea. Consistono in circa mille isole, che complessivamente coprono una superficie di 28.000 chilometri quadrati. La capitale, che sorge sull'isola di Guadalcanal, è Honiara, con circa 80.000 abitanti.

 

VERGOGNA

 

Cuneo,li 29.11.2021

 

Rinaldo


 

 

 
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