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LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

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CASO OPEN-FIRENZE: ANCORA CONFLITTI INSANABILI FRA MAGISTRATURA ED UNA PARTE DELLA SINISTRA ITALIANA A GUIDA MATTEO RENZI

Post n°701 pubblicato il 11 Febbraio 2022 da Caino2007dgl

 

E' TEMPO CHE VENGA ABROGATO IL FAMIGERATO ARTICOLO 68 DELLA COSTITUZIONE CHE DISPONE PRIVILEGI ANTISTORICI ED ANTIDEMOCRATICI A FAVORE DI TUTTI I PARLAMENTARI DELLA NOSTRA REPUBBLICA CHE, AI SENSI DELL'ART. 3 DELLA STESSA COSTITUZIONE, NON POSSONO VANTARE ALCUNA POSIZIONE SPECIALE QUANDO VENGONO SOTTOPOSTI AD INDAGINE, PERCHE' LA LEGGE DEVE ESSERE CONCRETAMENTE UGUALE PER TUTTI, SENZA DISTINZIONE DI CLASSE ETCC.

 

INVECE, NEL CASO OPEN LEGATO AL NOTO DR. MATTEO RENZI E COMPAGNIA , DEFINITO UN TEMPO IL "CERCHIO MAGICO" TOSCANO , SI SONO ACCUMULATE NOTIZIE DAVVERO SCONCERTANTI ED INQUIETANTI ANCHE SU CERTI COMPORTAMENTI TENUTI DA ALCUNI MAGISTRATI CHE HANNO INDAGATO E CHE HANNO, DA POCHI GIORNI , RICHIESTO IL RIVIO A GIUDIZIO DELLO STESSO SIG. RENZI ED ALTRI DEL SUO CLAN POLITICO.

 

SI INIZIA SOTTO IL SANTO NATALE 2021, CON LE NOTIZIE SEGUENTI:

 

Firenze, bufera natalizia sulla Procura. Renzi: "Pure il capo sanzionato per molestie sessuali"

Il procuratore Creazzo e Renzi 
Le rivelazioni sulle indagini sulla morte di David Rossi, le accuse di processo politico all'inchiesta Open, e alla fine anche il provvedimento del Csm a Creazzo alimentano polemiche e tensioni

18 Dicembre 2021

 

E’ un Natale agitato quello che si appresta a trascorrere la procura di Firenze.
All’origine di quello che appare l’ennesimo scontro tutto italiano fra politica e magistratura ci sono due inchieste che si sono incrociate inaspettatamente: quella sulla fondazione Open di Matteo Renzi nella quale la procura di Firenze  ipotizza una serie di reati che ruoterebbero attorno all’illecito finanziamento di partito, e poi quella sulla morte di David Rossi ex capo della comunicazione del Monte dei Paschi morto nel 2013 dopo essere precipitato dalla finestra del suo ufficio. Una morte classificata come suicidio da due inchieste ma che , a causa di una serie di negligenze della prima indagine, ha consentito fino ad oggi, sia dal punto di vista giornalistico (Le Iene, programma Mediaset) che politico, di poter dire che alcuni misteri sono ancora tutti da chiarire. Vicenda che vede coinvolte soprattutto la vedova e la figlia di Rossi, le quali da sempre sostengono che Rossi possa essere stato ucciso.


A riaprire di nuovo il caso, almeno dal punto di vista mediatico, la Commissione d’inchiesta parlamentare. In particolare la deposizione di Pasquale Aglieco ex comandante provinciale dei carabinieri di Siena che nella sua audizione ha raccontato che l’allora pm Antonino Nastasi, durante il sopralluogo nell’ufficio di Rossi la notte della morte, avrebbe risposto al cellulare del dirigente Mps (e a chiamare era Daniela Santanchè, amica di Rossi) nonché di aver rovesciato un cestino della spazzatura sul tavolo rovistando fra le carte. In un’altra audizione è emerso che un testimone che avrebbe incontrato Rossi per strada poche ore prima della morte non sarebbe stato verbalizzato.
Tutta una serie di episodi che hanno fatto gridare alla Commissione che l’inchiesta presentava gravi negligenze che andavano approfondite. E infatti da lunedì saranno sentiti anche i magistrati all’epoca in procura a Siena, a cominciare da Nastasi.

 

David Rossi, commissione inchiesta: "Testimone si fece avanti, grave che non fu verbalizzato" 16 Dicembre 2021

Il fatto è che la seconda bomba a mano mediatica è stata lanciata da Matteo Renzi che, di fronte alle rivelazioni sul caso Rossi, ha messo alla berlina il pm Nastasi incrementando, nel numero e nei toni, le sue già aspre critiche al “processo politica alla politica” che la procura fiorentina starebbe conducendo con l’inchiesta Open.

Ciliegina sulla torta delle polemiche: ieri dal Csm è arrivata la notizia della sanzione disciplinare due mesi di perdita di anzianità al procuratore capo Giuseppe Creazzo per aver molestato una collega nel 2015.
Creazzo in una nota ha fatto sapere di ritenere ingiusto il provvedimento e che ricorrerà in Cassazione per avere giustizia.

Nastasi e gli altri colleghi, come si legge sulla Nazione, sono già pronti alla controffensiva sostenendo che Aglieco non fosse nella stanza al momento dell’arrivo della telefonata di Santanchè e che a rovesciare il cestino sulla scrivania non fu un pm bensì un carabiniere. Insomma, nonostante oggi la giunta toscana dell’Anm, Associazione nazionale magistrati, esprima la propria solidarietà ai colleghi finiti nel mirino della politica e rimarchi “il lodevole assoluto riserbo nel quale i magistrati coinvolti continuano quotidianamente a lavorare”, sembra che anche Nastasi e colleghi abbiano voluto in qualche modo comunicare la loro strategia difensiva.


Una mischia in cui si tuffa nuovamente Renzi che sembra essere aiutato dagli eventi nella sua opera di delegittimazione dell’indagine Open: “"In questa settimana dice il leader di Iv - la Giunta per le Elezioni del Senato ha approvato la richiesta di sollevare un conflitto di attribuzione sulla violazione della Costituzione, da parte dei Pm fiorentini che indagano su Open. Nonostante il Pd schiacciato sul populismo grillino, è finita 14-2 per noi. Molto bene. E tuttavia, il giorno dopo questa schiacciante vittoria, sono andato dai Pm di Firenze per confermare che io non scappo dal processo, anzi”. In realtà Renzi è andato dai pm solo per una toccata e fuga, al sicuro valore mediatico, in cui si è avvalso del silenzio e ha depositato una memoria difensiva di cinque pagine poi divulgata con la quale ribadisce i capisaldi della sua linea difensiva.

 

Per le molestie alla pm, il Csm toglie due mesi di anzianità al procuratore di Firenze Creazzo
17 Dicembre 2021


Renzi non si è fatto mancare una stoccata velenosa a Creazzo: "Appena si farà il processo, sarà chiaro – ha scritto nella sua newsletter - che io non ho violato la legge ma che i Pm hanno violato la Costituzione. Mi hanno accolto il Procuratore Capo Giuseppe Creazzo, proprio ieri sanzionato dal Csm per molestie sessuali; il Procuratore aggiunto Luca Turco, che è il Pm delle perquisizioni giudicate illegittime dalla Cassazione: il procuratore Antonino Nastasi, che è stato in settimana accusato da un ufficiale dei Carabinieri di aver inquinato la scena criminis, nella tragica vicenda di David Rossi a Siena. Avrei buon gioco - dunque - a gridare allo scandalo”. Ma io sono un ex premier: io rispetto le istituzioni e, dunque, collaboro con lealtà con questi tre miei accusatori e sono andato da loro a dire in faccia ciò che credo. Ho presentato una memoria, vedremo cosa mi risponderanno", osserva il leader di Iv.

E da lunedì, con l'audizione di Nastasi in Commissione, il clima rischia di arroventarsi ulteriormente.

 

ELEMENTI INFORMATIVI RILEVABILI DAL SITO WEB: https://firenze.repubblica.it/cronaca/2021/12/18/news/firenze_bufera_natalizia_sulla_procura_renzi_pure_il_capo_sanzionato_per_molestie_sessuali_-330685309/

 

E POI , ARRIVANDO AD OGGI:

 

Open, richiesta di rinvio a giudizio per Renzi e altri 10. Il ...

 

2 giorni faLa procura di Firenze ha chiesto il processo per Matteo Renzi, Luca Lotti, ... Creazzo è stato sanzionato dal Csm per molestie sessuali.


DA TUTTO QUANTO SOPRA ESPOSTO, NON SI PUO' NON RILEVARE CON GRANDISSIMA
AMAREZZA ED ANCHE STIZZA CHE ,FINORA, ANCHE SU QUESTI SPECIFICI FATTI,
IL CAPO DELLA MAGISTRATURA ITALIANA CHE E' IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
COME PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, NON SEMBRA
CHE ABBIA ASSUNTO POSIZIONI FERME E DECISE E CRITICHE RISPETTO A QUANTO
SOPRATTUTTO ADDEBITATO AI MAGISTRATI SUINDICATI.

RISPETTO ALL'ART. 68 DELLA COSTITUZIONE, COME DETTO , E' TEMPO CHE ESSO
VENGA ABROGATO COMPLETAMENTE IN QUANTO PREVEDE DEI PRIVILEGI CONTRARI
ALLA VALENZA E PORTATA DELL'ART. 3 DELLA STESSA COSTITUZIONE A FAVORE
DEI PARLAMENTARI.
SI RIPORTA PER INTERO L'ART. 68 COST , PER DIMOSTRALO COMPIUTAMENTE:

Dispositivo dell'art. 68 Costituzione
(1) I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni [122 4].

Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia colto nell'atto di commettere un delitto per il quale è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza (2).

Analoga autorizzazione è richiesta per sottoporre i membri del Parlamento a intercettazioni, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza.

DAL SITO WEB: https://www.brocardi.it/costituzione/parte-ii/titolo-i/sezione-i/art68.html

CHI HA TESTA PER INTENDERE INTENDA PRESTO E BENE, PRIMA CHE SIA TROPPO
TARDI PER RIMEDIARE AI GRAVISSIMI AVVENIMENTI CHE, FINORA, HANNO COINVOLTO
SIA LA POLITICA ITALIANA SIA ANCHE PARTE DELLA MAGISTRATURA COME I FATTI
SUDDETTI DIMOSTRANO IN PIENO.

VERGOGNA

Cuneo,li 11.02.2022

Rinaldo

 

 

 
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