Creato da Caino2007dgl il 26/10/2010
LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

pollock10Baloor84Caino2007dglg1b9ippigalippialdettorejac.pictuso.angeloArianna1921david.1960mbmanagementcassetta2mooonizginko56070erriso0
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« L'ESITO DELLE PRIMARIE ...ITALIA IN PERICOLO: GLI ... »

Strage in mare a Crotone, onde di 4 metri, barcone a picco. Sessantadue morti, tanti bambini

Post n°1046 pubblicato il 01 Marzo 2023 da Caino2007dgl

 

Strage in mare a Crotone, onde di 4 metri, barcone a picco. Sessantadue morti, tanti bambini

di Giusi Fasano

26 febbraio 2023


Prima dell’alba il peschereccio si è schiantato contro una secca a 100 metri dalle coste di Cutro, in Calabria. Fra le vittime 14 minori, 81 i migranti salvati, tanti dispersi

«Ho visto tre-quattro bambini senza più vita arrivare con le onde... Li ho visti mentre li infilavano nelle sacche, nudi, perché il mare li aveva spogliati. Non scorderò mai più la fine del mondo che c’era su quella spiaggia». Antonio Ceraso ha bisogno di una pausa per ricacciare indietro le lacrime. «Vede», riprende il filo dei suoi pensieri, «noi calabresi siamo stati migranti come loro; facevamo anche noi i viaggi della speranza cercando fortuna via mare. Ma loro, oggi, fanno i viaggi della disperazione. Che speranze può avere chi parte con questo mare, con queste barche, in queste condizioni?». Antonio Ceraso è il sindaco di Cutro e da ieri il nome di Cutro sarà legato per sempre a una strage di migranti . Un’altra.

La dinamica

Un peschereccio senza chiglia partito da Smirne, in Turchia, è «scivolato» sulle onde proibitive del mare forza 4-5 ed è arrivato, non si sa come, davanti alla costa calabrese, nel punto esatto in cui il fiume Tacina si butta in mare, località Steccato di Cutro, provincia di Crotone. La salvezza era lì, a portata di mano, nel buio delle quattro del mattino. A bordo c’era un numero ancora adesso imprecisato di persone: qualcuno parla di 180, altri di 250. Uomini, donne e tanti bambini. I più afghani, pachistani, siriani, ma anche iraniani, somali e palestinesi. Ancora cento metri e quel vecchio guscio di noce, che i trafficanti hanno spacciato per motopeschereccio sicuro, sarebbe approdato a riva. Ma c’erano onde alte tre-quattro metri, correnti troppo forti. E non ha importanza, adesso, sapere se quella carretta si sia schiantata contro una secca o se sia stata un’onda a spezzarla a metà. Contano i fatti: la barca smembrata, quella povera gente in balia del mare. Chi sapeva farlo e ha avuto la forza di nuotare fino a riva ce l’ha fatta. Per tutti gli altri nessuno scampo.

Le vittime

Così, quando cala di nuovo il buio, nel tardo pomeriggio di ieri, il numero che si impone è quello dei morti recuperati: 59 — 30 uomini e 29 donne, tra loro 14 fra bambini e ragazzini — che potrebbero andare ben oltre i 100 secondo una prima stima fatta dopo aver parlato con gli stessi migranti. Ora, sulla spiaggia di Cutro, sono state recuperate atre tre salme. Il numero delle vittime sale a 62. E poi ci sono i sopravvissuti: 81, secondo il bilancio della serata (59 ospitati nel Centro per richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto e 22 in osservazione nell’ospedale di Crotone). Numeri, certo. Ma prima che numeri, esseri umani. I bambini spogliati dal mare, come dice il sindaco di Cutro, o gli uomini e le donne che ieri mattina tremavano intirizziti dal freddo e dal vento, avvolti in coperte variopinte ad aspettare l’autobus che li avrebbe portati via. Un carico di umanità dolente in fuga da una vita di guerra, di miseria o di diritti negati. Chissà quanti sacrifici ci sono voluti per mettere assieme i soldi per gli scafisti. Chissà se lo sapevano, salendo a bordo, che quello era un biglietto di sola andata verso un Paese che non li vuole.

I trafficanti

Lo sapevano certamente i trafficati delle loro vite. È stato individuato fra i sopravvissuti uno dei presunti scafisti ed è stato recuperato il documento di un secondo uomo che però non si trova, forse fuggito o forse disperso. La procura di Crotone indaga per omicidio colposo, immigrazione clandestina e disastro colposo. Nella ricostruzione del naufragio si terrà conto anche dell’avvistamento del peschereccio, sabato sera, a 40 miglia dalle coste calabresi. L’ha intercettato un velivolo Frontex che ha passato la segnalazione a una vedetta della Sezione operativa navale della guardia di finanza di Crotone e a un pattugliatore del Gruppo aereonavale della finanza di Taranto. Sono partite entrambe per cercare di raggiungere la barca in difficoltà, ma le condizioni del mare erano pessime e non potendo proseguire in sicurezza, sia la vedetta sia il pattugliatore sono rientrati alla base.

«Dispositivo di ricerca a terra»

In casi del genere, quando non si può fare altro, si attiva il «dispositivo di ricerca a terra», che in sostanza significa aspettare l’arrivo dell’imbarcazione sulla costa, lungo le direttrici probabili dello sbarco. Così è stato. E la barca è arrivata, sì. A pezzi. Le correnti hanno trascinato qualche corpo anche decine di chilometri più in là rispetto al punto del naufragio. Roberto Fasano è il comandante dei vigili del fuoco di Crotone. Con i suoi uomini ha ripescato la gran parte dei morti, «tanti erano bambini», dice. «Una giornata orribile».


NOTIZIE TRATTE DAL SITO WEB: https://www.corriere.it/cronache/23_febbraio_26/strage-mare-crotone-onde-4-metri-barcone-picco-almeno-59-morti-tanti-bambini-ef256558-b60f-11ed-b540-da4c61f70084.shtml


Per le innocenti morti di minorenni in questo dramma che sembra non finire mai, anche per i continui richiami mortali che specialmente la sinistra europea , finora, ha inviato all’esterno dei nostri confini , dando l’impressione che qui , in particolare, in ITALIA tutto sia possibile ottenere gratuitamente e per sempre , alle spalle dello STATO come se fosse un’immensa BENGODI SOCIALE dai fondi finanziari infinite, lo scrivente si associa alle condoglianze di tutti coloro che hanno manifestato sentimenti di compassione e pietà verso di loro ma non certamente verso gli adulti che erano, con moltissima probabilità, tutti coscienti dei fortissimi rischi che la traversata avrebbe riservato loro, come poi dimostrato inesorabilmente anche questa volta viste le proibitive condizioni del mare presenti anche al momento della loro partenza dalla TURCHIA.

Ora , ciò detto doverosamente, per rispetto assoluto di quanto previsto dall’art. 3 della nostra Costituzione , mi auguro che il PM competente apra immediatamente un’inchiesta penale sui genitori che hanno , di fatto , mandato a morire i loro figli nella strage di bambini suddetti, addebitando loro la colpa per negligenza assoluta in quanto anche un topino di pochi mesi , avrebbe compreso che il fatiscente barcone su cui li hanno imbarcati, da soli od in loro compagnia , non era assolutamente in grado di navigare in sicurezza con mare forza 5.

Se non lo facessero , visto che non vi sono assolutamente motivi giustificativi per le loro azioni dannose e pericolose che possano renderli non punibili ai sensi di legge, verrebbe messa in atto un’altra ennesima discriminazione su tanti altri fatti delittuosi per colpa avvenuti finora in ITALIA che hanno visto la morte di bambini addebitabili per colpa ai loro genitori e tutti messi , regolarmente, sotto processo penale.

Vedremo come si comporterà questa volta il PM competente che ha aperto l’indagine su questa ennesima tragedia del mare legata ai traffici pericolosi ormai instaurati vergognosamente da maledetti personaggi criminali per lucro che anche per il viaggio riferito ai clandestini di CROTONE hanno sborsato dalle 4 alle 6 mila euro a testa, bambini compresi se non vado errato, denaro macchiato di sangue innocente.


VERGOGNA


Cuneo,li 01.03.2023


Rinaldo



 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963