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LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE
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CASO GUERRA RUSSIA – UCRAINA:
LA CATTIVA COMUNICAZIONE HA SPACCATO IL MONDO IN DUE:
Un esempio lampante di questa "cattiva comunicazione" l'abbiamoconstatato, purtroppo, ieri sera ,seguendo il TG di CANALE 5 - MEDIASET
Infatti , ad un certo punto l'incolpevole dr.ssa CESARA BUONAMICI dal suo scranno diconduttrice serale, è stata costretta da ragioni editoriali , la notizia appresa dalla su Redazione, secondo cui la RUSSIA avrebbe già "bocciato" il PIANO DI PACE ITALIANO..
E per dimostrare il loro assurdo falso, faceva ascoltare le affermazioni strampalate fatte di recente dl dr. MEDVEDev ,ex Presidente della Russia, secondo cui IL PIANO DI PACE ITALIANO era stato formato sulla base di notizie infondate e superficiali , raccattate qua e là, e per questo "bocciato" dal governo russo.
La verità , invece , da nelle frasi puntuali fatte sentire, come contro altare a quelle del suddetto personaggio russo sig. MEDVEDev , durante lo SPECIALE DI LA7 condotto dal dr. E. MENTANA, con le quali il noto consigliere della sicurezza di Stato dr. PESKOV chiariva che il PIANO DI PACE ITALIANO, none era stato ancora oggetto di discussione all'interno del governo russo, smentendo totalmente le false dichiarazioni del MEDVEDEV.
Per comprendere la gravità e la porta della falsa notizia quantomeno parziale diffusa ieri sera dal TG5 MEDIASET, per chi non ne fosse ancora a conoscenza, si deve sapere che il sig. MEDVEDEV , corrisponde al seguente quadro biografico:
Dmitrij Anatol'evič Medvedev (in russo: Дмитрий Анатольевич Медведев? ascolta[?·info]; Leningrado, 14 settembre 1965) è un politico russo, vicepresidente del Consiglio di sicurezza ed ex presidente della Russia.
Dal 7 maggio 2008 al 7 maggio 2012 ha ricoperto la carica di presidente della Federazione Russa[3]. Dall'8 maggio 2012 al 16 gennaio 2020 è stato Primo ministro.
Medvedev è stato eletto presidente nelle elezioni presidenziali in Russia del 2008. Era considerato più liberale del suo predecessore, Vladimir Putin, nominato primo ministro durante la presidenza di Medvedev[da chi?]. L'agenda principale di Medvedev come presidente era un programma di modernizzazione ad ampio raggio, volto a modernizzare l'economia e la società della Russia e a ridurre la dipendenza del Paese dal petrolio e dal gas.[4] Durante il mandato di Medvedev, il trattato di riduzione delle armi nucleari New START è stato firmato da Russia e Stati Uniti, la Russia è emersa vittoriosa dalla seconda guerra in Ossezia del Sud e si è ripresa dalla Grande Recessione. Medvedev ha anche lanciato una campagna anticorruzione, nonostante in seguito sia stato lui stesso accusato di corruzione.
Ha servito un solo mandato ed è stato succeduto da Putin con le elezioni presidenziali in Russia del 2012. Medvedev è stato poi nominato come primo ministro da Putin. Si è dimesso insieme al resto del governo il 15 gennaio 2020 per consentire a Putin di apportare radicali modifiche costituzionali; Mikhail Mishustin ha preso il suo posto il 16 gennaio 2020. Lo stesso giorno Putin ha nominato Medvedev nel nuovo ufficio di vicepresidente del Consiglio di sicurezza.
Estratto da www.wikipedia.it
Mentre il sig.PESKOV corrisponde al seguente quadro biografico:
Dmitrij Sergeevič Peskov (in russo: Дмитрий Серге́евич Песков?; Mosca, 17 ottobre 1967)
è un politico e diplomatico russo, dal 2012 portavoce del Presidente della Russia Vladimir PUTIN.
Nato a Mosca nel 1967, suo padre Sergej era a capo della missione diplomatica sovietica in Pakistan[3].
Nel 1989 Peskov si è laureato all'Istituto dei paesi asiatici e africani presso l'Università statale di Mosca, specializzandosi in storia e studi orientali. Nello stesso anno, Peskov è entrato a far parte del Ministero degli esteri sovietico.
Nel 1990 Peskov è stato nominato assistente amministrativo presso l'ambasciata sovietica ad Ankara, in Turchia. Successivamente ha ricoperto i posti di addetto e poi di terzo segretario all'ambasciata. Nel 1994 è stato assegnato al Ministero degli esteri russo a Mosca. Dopo due anni, è stato nuovamente inviato ad Ankara nel 1996 con il grado diplomatico di secondo e poi primo segretario presso l'ambasciata russa.
Nel 2000 Peskov è tornato in Russia per lavorare al servizio stampa del presidente russo, occupando una serie di ruoli, tra cui un periodo di quattro anni, dal 2004 al 2008, come primo vice segretario stampa del presidente russo. Peskov ha servito come portavoce di Putin dall'aprile 2000.
Peskov con il presidente Putin ad una conferenza stampa, 12 dicembre 2012
Peskov è stato nominato segretario stampa del primo ministro Viktor Zubkov il 25 aprile 2008[4], sotto la presidenza di Dmitry Medvedev. Nel maggio 2012, quando Putin è diventato presidente, Peskov ha sostituito Natalya Timakova come portavoce presidenziale.
Estratto tratto da wikipedia.it
Ecco, comunque, cosa si legge sul web,sul PIANO DI PACE ITALIANO, prodotto anche opportunamente al governo russo.
I dubbi di Kiev e dell’UeLa Russia valuta il piano di pace italiano: presto una risposta
«Il mio popolo non è pronto a fare passi indietro quando si tratta di Crimea e Donbass», avverte la viceministra degli Esteri ucraina Emine Dhzaparova. L’Unione europea ha «preso nota» dell’iniziativa diplomatica di Roma, ma Bruxelles considera l’iniziativa una mossa per placare le polemiche interne sull’invio di armi
24 maggio 2022
iL PIANO DI PACE ITALIANO IN QUATTO TAPPE, ANTICIPATO DA REPUBBLICA, OTTIENE L'APERTURA DI MOSCA. MA NON CONVINCE KIEV E BRUXELLES.
"LO ABBIAMO RICEVUTO DA POCO , LO STIAMO VALUTANDO, FORMULEREMO UNA RISPOSTA QUANDO AVREMO FINITO DI ANALIZZARLO" DICE DA MOSCA IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO ANDREJ RUDENKO
Ma dall’Ucraina frenano: «Accogliamo con favore qualsiasi iniziativa che possa portare la pace, ma l’integrità territoriale e la sovranità non possono essere negoziate», commenta la viceministra degli Esteri di Kiev Emine Dhzaparova. E aggiunge: «Il mio popolo non è pronto a fare passi indietro quando si tratta di Crimea e Donbass».
Certo, gli eventuali passi indietro si fanno alla fine di una trattativa, non all’inizio – spiega Repubblica. E il governo ucraino non avrebbe ancora neanche ricevuto il piano italiano. «Non lo abbiamo discusso con l’Italia», osserva il viceministro russo Rudenko. Poiché il piano è stato presentato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio all’Onu, è possibile che lo abbia condiviso con i due belligeranti. Ma in questo caso non lo avrebbe fatto ancora pervenire a Volodymir Zelensky.
Qualcosa comunque è cambiato rispetto alla settimana scorsa, quando Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino, aveva detto di avere appreso del piano di pace dell’Italia «dai media» e di non avere informazioni ufficiali, pur dando il «benvenuto» a quelli che definiva «onesti mediatori».
Domenica il capo negoziatore russo Vladimir Medinskij ha gettato le responsabilità dello stallo della trattativa su Kiev: «Non siamo stati noi a congelare la trattativa e a mettere tutto in pausa, saremo disponibili a rilanciare il dialogo non appena Kiev mostra una posizione costruttiva e almeno offre una risposta alle proposte che abbiamo fatto».
Ma il piano di pace italiano non convince Bruxelles. L’Unione europea ha «preso nota» dell’iniziativa diplomatica italiana. Josep Borrell, l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri della Ue, ha dichiarato: «Appoggiamo ogni tentativo di mettere fine alla guerra». Ma dal punto di vista europeo, aggiunge «si deve partire dall’immediata cessazione degli attacchi russi e dal ritiro incondizionato delle forze di Mosca. L’Ucraina deve decidere le condizioni di un cessate il fuoco». Questa tra l’altro è la posizione più volte ribadita dal premier Mario Draghi, secondo cui il negoziato non deve «imporre» una pace a Kiev.
A Bruxelles, però, la proposta di pace italiana è considerata più una iniziativa di politica interna per placare le polemiche sull’invio delle armi – spiega Huffington Post. E i tempi non sono maturi, come ha detto Zelensky a Draghi, che in effetti non insiste sulla mossa presentata da Luigi Di Maio a Guterres.
NOTIZIA RICAVATA DAL SITO WEB:
https://www.linkiesta.it/2022/05
LA QUESTIONE DELLA CATTIVA COMUNICAZIONE , SPECIALMENE NEL DRAMMATICO CASO RIFERITO ALL'INVASIONE ILLEGALE MESSA IN ATTO DALLA RUZZIA NAZISTA IN DANNO DEL POPOLO UCRAINO, E' STATA PUNTUALMENTE DENUNCIATA ANCHE DAL NOTO DR. ALBERTO CONTRI , EX PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA AGENZIE PUBBLICITARIE, CON LA SUA ILLUMINANTE INTERVISTA RESA ALLA VERITA'E PUBBLICATA NEL NUMERO DEL 23.05.2022 DR.SSA GIULIA CAZZANIGA CHE INVITO A VISIONARE PER CHI NON L'AVESSE ANCORA FATTO, ANCHE SE PARTI DI QUANTO DA LUI AFFERMATO NON SONO PROPRIO RIUSCITO A CONDIVIDERLO IN QUANTO ALCUNE SUE RISPOSTE, MI SONO APPARSE VAGAMENTE TROPPO SBILANCIATE PRO NAZISTA PUTIN.
Difficilmente, però, con tutta onestà , riconosco ed ammetto che durante una guerra si possano diffondere dalle parti in causa verità supreme ed inconstabili.
E' QUELLO CHE , PURTROPPO, FINORA, E' SUCCESSO ANCHE NELLA GUERRA I CORSO CONTRO L'INERME ED INNOCENTE POPOLO UCRAINO E CONTRO IL MONDO INTERO DA PARTE DEI NAZISTI RUSSI CHE STANNO FACENDO MANCARE GLI ALIMENTI NECESSARI PERE LA SUSSISTENZA DI OGNI PERSONA DI INTERE NAZIONI , SPECIALMENTE DI QUELLE AFRICANE E MEDIO ORIENTALI, VISTO CHE RISCHIANO DI MORIRE DI FAME SE NON RICEVERANNO PER TEMPO ANCHE IL GRANO E MAIS UCRAINO , A CAUSA DEL BRUTALE E DURISSIMO EMBARGO MESSO IN ATTO PRODITORIAMENTE , AI FINI DI RICATTARE L'OCCIDENTE DALLA RUSSIA CRIMINALE E NAZISTA.
Chi vivrà vedrà.
Cuneo,li 25.05.2022
Rinaldo
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