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LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

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Messaggi del 27/08/2021

Il referendum sull'eutanasia informarsi per decidere eventualmente sul voto

Post n°454 pubblicato il 27 Agosto 2021 da Caino2007dgl

QUELLO CHE SI DEVE SAPERE SUL REFERENDUM SULL'EUTANASIA:


Intervista. «Il referendum sull’eutanasia apre a un risultato ambiguo e irrazionale»


Marcello Palmieri giovedì 26 agosto 2021
Antonio D’Aloia, docente di Diritto costituzionale a Parma, rilancia e amplifica le riserve di Giovanni Maria Flick sul quesito referendario per legalizzare l’«omicidio del consenziente»

Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale ed ex ministro della Giustizia. Ma non solo. Sono diversi i costituzionalisti che nutrono seri dubbi sulla liceità del quesito referendario proposto dai radicali, che ieri ha varcato le 750mila firme. L’obiettivo dell’associazione radicale Luca Coscioni, promotrice della consultazione, è legalizzare l’eutanasia con la parziale abrogazione dell’articolo 579 del Codice penale, la cui attuale formulazione vieta l’omicidio del consenziente. Ma se la Corte costituzionale approvasse il quesito, e vincessero i sì, si arriverebbe a «un risultato ambiguo, contraddittorio e irrazionale». Ne è convinto Antonio D’Aloia, ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Parma.

Perché questo giudizio?
Come sappiamo, con la sentenza 242 del 2019 la Consulta ha depenalizzato il reato di assistenza nel suicidio in presenza di quattro condizioni concomitanti: se la persona aiutata a morire era affetta da una patologia irreversibile, le sue sofferenze erano ritenute intollerabili, veniva tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale, era libera di prendere decisioni libere e consapevoli. Per tutti gli altri casi, i giudici costituzionali hanno ribadito la liceità del divieto di assistenza nel suicidio, proprio perché norma penale posta a presidio del diritto alla vita, soprattutto delle persone più deboli e vulnerabili. Ecco allora che, se il referendum sortisse il risultato sperato dai suoi propositori, ci troveremmo nella situazione paradossale per cui l’aiuto nel suicidio continuerebbe a essere presidiato da una norma penale, salvo in presenza delle 4 circostanze delineate dalla Corte, mentre l’omicidio del consenziente – comportamento più grave – verrebbe totalmente depenalizzato.

Eppure Marco Cappato, "anima" dell’impegno referendario, ha sostenuto su queste pagine che l’eventuale esito positivo del referendum circoscriverebbe l’abrogazione del reato di omicidio del consenziente solo in presenza delle 4 condizioni già delineate dalla Consulta per depenalizzare il reato di assistenza nel suicidio...
In verità, se il referendum andasse a segno così com’è, il risultato sarebbe terribilmente chiaro, e non avrebbe alcun riferimento ai limiti posti dalla Corte per il reato di cui all’articolo 580 del Codice penale (assistenza nel suicidio, ndr). In questa situazione il mero consenso eliminerebbe l’antigiuridicità dell’uccisione, dando vita a una svolta giuridica irrazionale e contraddittoria anche solo alla luce della recente "giurisprudenza Cappato".

Potrebbero dunque porsi altri problemi di costituzionalità?
A mio avviso sì. Bisognerà però vedere se la Corte riterrà di farli valere preliminarmente, dichiarando il quesito referendario inammissibile (cosa non del tutto esclusa dalla giurisprudenza della Corte, che talvolta si è spinta a valutare la coerenza e ragionevolezza costituzionale della cosiddetta "normativa di risulta"), oppure solo dopo l’eventuale vittoria dei sì, a seguito di una specifica devoluzione della questione.

La sentenza 242 sul caso Cappato-dj Fabo ha istituito un vero e proprio "diritto a morire"?
È questione di sfumature, ma a mio avviso no. Personalmente, ritengo che la teorizzazione di tale diritto fosse presente nell’ordinanza interlocutoria del 2018, con la quale la Corte aveva sospeso il procedimento assegnando al Parlamento un anno di tempo per legiferare. Invece, con la sentenza 242 il procedimento pare essersi definitivamente concluso con la previsione del suicidio assistito in termini di "opzione ultima" (in determinati casi), e non tout court di diritto.

Tra l’altro, in quella sentenza la Corte ha testualmente elevato le cure palliative a «pre-requisito della scelta, in seguito, di qualsiasi percorso alternativo da parte del paziente»...
Esattamente. La Corte sembra aver voluto dire che bisogna lavorare su questo terreno, per disincentivare la scelta eutanasica: diffusione degli hospice, effettività delle cure palliative e della terapia del dolore... Insomma, la Consulta mi pare abbia sottolineato che la scelta suicidaria debba essere una sorta di extrema ratio.

A suo avviso, come dovrà intervenire il legislatore sul suicidio assistito?
Innanzitutto non dimenticando, come accade nel quesito referendario, la prima parte della sentenza Cappato, in cui si argomenta che il reato di assistenza nel suicidio è posto a presidio proprio delle persone più deboli. E poi, per il resto, non andando oltre ciò che la Corte ha scritto. È un lavoro difficile che va condotto con equilibrio tra diversi interessi e valori costituzionali. Non si può ridurre tutto al tema dell’autodeterminazione come una sorta di carta che chiude ogni discorso.

Una recente sentenza di Corte d’Assise di Massa, poi confermata in appello a Genova, ha ricompreso fra i «trattamenti di sostegno vitale» non solo macchinari come respiratori e sondini nutrizionali ma anche terapie farmacologiche. Cosa ne pensa?
Decidendo il caso Cappato, certamente la Corte aveva in mente il respiratore che teneva in vita Fabiano Antoniani e i dispositivi che assicuravano la vita di Piergiorgio Welby, Walter Piludu... Diversamente, nel caso che lei cita – relativo alla morte di Davide Trentini –, i giudici territoriali hanno ritenuto assimilabile a trattamenti di sostegno vitale anche una terapia salvavita: certamente uno slittamento di significato, anche se inevitabile quando dall’astrazione della legge si passa al caso concreto. Però con la locuzione «trattamenti di sostegno vitale» mi pare chiaro che la Corte abbia inteso indicare quelle condotte mediche la cui sospensione determina immediatamente un rischio per la vita, non una semplice terapia farmacologica.

Ritiene che esista una distinzione giuridica tra il lasciarsi morire e il farsi uccidere?
Questa è sempre stata ed è la mia posizione, pur nella consapevolezza che non sempre è facile distinguere tra le situazioni concrete. Se infatti il rifiuto delle cure può essere inteso come il negativo del diritto alla salute, il diritto di ottenere la morte potrebbe avere un impatto sul piano generale dei valori e delle norme sociali e sulla percezione del valore della vita. Non a caso, il Codice deontologico dei medici riporta ancora il divieto di procurare la morte, e le situazioni indicate dalla Consulta compaiono solo in una guida interpretativa per escludere in quei casi la sanzionabilità in sede deontologica e disciplinare del comportamento dei medici. Come a dire che il principio resta.

 

QUESITO DEL REFERENDUM ABROGATIVO:

Volete voi che sia abrogato l’art. 579 del codice penale (omicidio del consenziente) approvato con regio decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, comma 1 limitatamente alle seguenti parole «la reclusione da sei a quindici anni.»; comma 2 integralmente; comma 3 limitatamente alle seguenti parole «Si applicano»?

Articolo 579 c.p. e relative abrogazioni referendarie

Chiunque cagiona la morte di un uomo, col consenso di lui, è punito con la reclusione da sei a quindici anni. Non si applicano le aggravanti indicate nell’articolo 61. Si applicano le disposizioni relative all’omicidio [575-577] se il fatto è commesso:

  1. Contro una persona minore degli anni diciotto;
  2. Contro una persona inferma di mente, o che si trova in condizioni di deficienza psichica, per un’altra infermità o per l’abuso di sostanze alcooliche o stupefacenti;
  3. Contro una persona il cui consenso sia stato dal colpevole estorto con violenza, minaccia o suggestione, ovvero carpito con inganno [613 2].

 

Anche se il COMITATO PROMOTORE  afferma che è stato abbondantemente raggiunto il quorum per votare legalmente, invito tutti a visionare il seguente link per capire ove si possa ancora sottoscrivere il quesito referendario per aumentare la "potenza di fuoco morale, sociale, civile e politica" dell'iniziativa dei radicali che approvo in toto:

https://referendum.eutanasialegale.it/dove-firmare/

Perchè ognuno debba essere, finalmente, libero di smettere di vivere nel momento in cui avverte che l'esistenza sia ormai diventata insopportabile per motivi diversi e soprattutto legati a malattie che rendono la VITA impossibile da continuare a seguire dignitosamente da vera persona senziente da vero homo sapiens per le sofferenze ed i dolori che la stessa malattia provoca nel paziente.

Su questo punto, in particolare, oltre a non concordare con l'opposizione strumentale ed immotivata del quotidiano l'AVVENIRE , non mi riconosco assolutamente nel mio giornale LA VERITA' che su tale questione s'è espresso in modo sfavorevole e negativo, senza ragione seria e concreta, visto che la VITA  appartiene solo a chi essa è stata donata e non allo STATO od ad altri ENTI o persone che, pertanto, non hanno alcun diritto o potestà di limitarla anche nel momento che si decidesse di chiuderla consapevolmente con piena e convinta dignità.

Solo sulla questione minori , ho qualche perplessità ma capisco il dolore e l'angoscia di quei genitori che di fronte a casi drammatici di bambini malati , decidessero di "bloccare" i sistemi di sopravvivenza artificiali applicati per farli continuare a vivere in modo tragico e senza alcuna sostanziale speranza futura.

Io voterò senz'altro SI quando sarà indetto il relativo referendum se esso si svolgerà regolarmente rispettando ogni altra posizione sociale, civile e culturale dissenziente.

 

Cuneo,li 27.08.2021

 

Rinaldo

 


 

 

 
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LA SINISTRA HA DISVELATO IL SUO VERO VOLTO ANTIDEMOCRATICO IN TOSCANA ?

Post n°453 pubblicato il 27 Agosto 2021 da Caino2007dgl

 

 

ECCO IL VERO VOLTO DELLA MALEDETTA SINISTRA OCCIDENTALE:

 

Si deduce chiaramente ed in modo inequivocabile, dalla seguente raccapricciante notizia che dvrebbe fare riflettere a fondo sull'incapacità della sx di diventare un vero soggetto democratico e liberale amante della pace e della sicurezza delle persone:

 

Consigliera Toscana di nomina Pd: "Sì a ritorno talebani". E' bufera

25 agosto 2021 | 22.48


Nura Musse Ali, della commissioni Pari opportunità della Regione, in un'intervista al Tirreno si dice "favorevole" al ritorno dei fondamentalisti. La Lega attacca, i Dem chiedono le dimissioni

alternate text Foto Afp

"Le parole di Nura Musse Ali non rappresentano il pensiero del Pd, che si batte da sempre affinché sia riconosciuto il ruolo delle donne, in Italia come nel mondo. Per questo, nel dissociarci dalle sue parole e nel ribadire la nostra contrarietà verso ogni regime che azzera la dignità delle persone, chiediamo che si dimetta". Così in una nota Enrico Borghi, della segreteria nazionale del Pd, dopo le affermazioni della componente della commissioni Pari opportunità, di nomina Dem, della Regione Toscana.


La 35enne originaria della Somalia e pisana di formazione è finita nella bufera dopo che in un'intervista al Tirreno si è detta a favore del ritorno dei Talebani in Afghanistan. "Forse qualcuno rimarrà sorpreso, ma sono a favore della presa del potere da parte dei fondamentalisti in Afghanistan, non perché condivida il loro modus operandi. Ritengo che quello che stiamo vivendo fosse una tappa obbligata della storia, affinché finalmente quel Paese iniziasse il proprio lento cammino verso un'interpretazione evolutiva delle sue leggi e la maturazione del concetto di vita politica e sociale", le sue parole.

"Fa parte della commissione Pari Opportunità della Regione Toscana e si è dichiarata a favore del ritorno del regime talebano in Afghanistan: le parole di Nura Musse Ali, indicata dal Pd e intervistata dai media locali, sono gravissime soprattutto perché pronunciate da una donna", ha rimarcato il leader della Lega Matteo Salvini. "Come si può sostenere un regime guidato da criminali che ammazzano, stuprano, torturano e chiudono in casa le donne? Siamo sicuri che Letta e Giani prenderanno le distanze, perché l’apologia dell’islam radicale è incompatibile con la nostra democrazia”, ha aggiunto il segretario leghista, rivolgendosi al segretario del Pd e al presidente della regione Toscana.

Dopo la presa di posizione del Pd con Borghi, Salvini è tornato sul caso: "Le parole di Nura Musse Ali sono note da almeno 48 ore, ma solo dopo la denuncia della Lega alcuni esponenti del Pd hanno preso le distanze: meglio tardi che mai. Mi domando se Letta, che non si è ancora pronunciato, condivida le parole pro-Talebani che arrivano dalla sua Toscana", ha detto Salvini.

 

notizia tratta dal seguente sito web: https://www.adnkronos.com/consigliera-toscana-di-nomina-pd-si-a-ritorno-talebani-e-bufera_2yv0GopwvSCGy7ckvUy4Q9

 

E' perfettamente inutile adesso che i dem italiani starnazzino e facciano dichiarazioni contro tale assurda e pericolosa presa di posizione della loro esponente nel CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA, visto che quello che vale è il sentimento davvero inquietante che va condannato senza se e senza ma che alligna malignamente nel cuore e nella mente dell'interessata di cui non sono assolutamente fiero ed orgoglioso di essere suo connazionale .

Ella da persona di cultura anche giuridica, ha resto dichiarazioni pubbliche inaccettabili ed antidemocratiche con le quali ha offeso, in modo plateale e forte,  la memoria anche dei nostri 53 caduti militari e civili in AFGHANISTAN insieme a tutti gli altri dei nostri Alleati i cui governi hanno deciso, a suo tempo, di inviare in quella NAZIONE  ormai diventata, 20 anni fa, un covo di terroristi pericolosissimi ,covo di vipere che oggi , per colpa dell'improvvida decisione del BIDEN JOE dem americano, s'è ricostituito forse più forte  e pericoloso di prima.

Ed il duplice attentato avutosi in queste ore a  KABUL che ha prodotto 70 morti e moltissimi feriti di persone innocenti che volevano solo sfuggire ad una dura vita sociale e civile e culturale che i talebani imporranno sicuramente all'AFGHANISTAN dopo avere assaporato una vita quasi normale durante tutti i lunghi 20 anni di presenza di truppe e civili occidentali nel PAESE tesa a ridare fiducia ed un sistema democratico accettabile.

Ed il fatto che di lei si chiedano le dimissioni immediate da consigliera regionale toscana, nulla toglie alla gravità delle sue sconcertanti affermazioni .

Sarei preoccupato moltissimo nel sapere che tale soggetto italo-somalo decidesse di rimanere ancora in ITALIA  visto che di lei sospetterei tutto il male possibile di cui, nel prossimo futuro, a livello sociale civile e culturale,  potrebbe diventarne anche parte attiva contro le nostre genti innocenti ed indifese, avendo tentato di giustificare ed appoggiare il terrorismo afgano in modo scellerato ed inconcepibile sotto il punto di vista democratico e liberale.

 

 

Ecco la notizia sui recentissimi attentati a KABUL che ci dovrebbe fare riflettere sull'ideologia sociale e civile e culturale anche della sx:

 

MONDO Nessun italiano è stato coinvolto nell'esplosione Afghanistan, terrore all'aeroporto di Kabul. Esplosioni: decine di morti e feriti Una prima esplosione è avvenuta fuori dall'Abbey Gate dell'aeroporto, la seconda vicino al The Baron Hotel. Dopo le esplosioni si sono sentiti colpi di arma da fuoco. Una terza esplosione avvertita dopo le 20 ora italiana. Il Pentagono: a Kabul azione di due kamikaze dell'Isis, 12 marines uccisi e 15 feriti. Isis rivendica attacchi a Kabul. Biden alla nazione: "Militari Usa eroi per salvare la vita di altre persone". Monito ai responsabili: "Vi daremo la caccia e ve la faremo pagare". Draghi: condanno il vile attacco di Kabul




26 agosto 2021
L'aeroporto di Kabul, preso d'assalto dagli afghani e dagli occidentali che vogliono lasciare il Paese, è stato colpito da una duplice violenta esplosione. Ci sono molti morti e feriti: i bilanci sono ancora provvisori. C'è stata anche una terza esplosione dopo le 20 ora italiana. Media russi: IED esploso a passaggio veicolo talebani La "terza" esplosione registrata a Kabul sarebbe stata provocata da un ordigno improvvisato (Ied) esploso al passaggio di un veicolo dei Talebani nel centro della capitale afghana. Lo ha riferito su Twitter il corrispondente di Russia Today a Kabul, che spiega di aver appreso che i Talebani stasera eseguiranno blitz e perquisizioni a Kabul. In precedenza il giornalista aveva scritto di aver "appena udito un suono come un'altra esplosione in direzione dell'aeroporto". Una quarta forte esplosione è stata sentita a Kabul alle 22 ora italia. Lo riferisce Afp che riporta le testimonianze dei propri giornalisti sul campo, ma nessuna fonte ufficiale, precisa l'agenzia, al momento ne ha determinato l'origine. Sei-sette esplosioni, alcune delle quali fortissime, sono state udite a Kabul in queste ore. Lo riferiscono testimoni dalla capitale afghana sui social media. Il portavoce dei Talebani, Zabihullah Mujahid, ha spiegato su Twitter che si è trattato di esplosioni controllate eseguite dalle forze Usa all'interno dell'aeroporto di Kabul, mentre altre fonti sostengono che sono state causate da soldati del governo afghano che non si sono arresi ai Talebani e che hanno deciso di far saltare in aria le loro scorte di munizioni. Isis rivendica attacchi a Kabul La Provincia del Khorasan, la filiale afghana del sedicente Stato islamico (Isis), ha rivendicato i sanguinosi attacchi a Kabul costati la vita a decine di persone, tra cui almeno 12 militari americani. La rivendicazione è arrivata attraverso Amaq, l'organo di propaganda dell'organizzazione terroristica. L'Isis ha pubblicato la foto di uno dei kamikaze di Kabul. Lo riferisce il Site. Isis: Talebani in combutta con gli Usa I "Talebani sono in combutta con gli Usa per far fuggire le spie": l'Isis rivendica con questo messaggio gli attacchi di Kabul. "Siamo riusciti a eludere la sicurezza imposta dalle truppe Usa e dalle milizie talebane a Kabul e ad arrivare a meno di 5 metri dalle truppe americane", recita il testo dell'agenzia Amaq. L'organizzazione identifica in Abdul Rahman al-Lowgari l'attentatore suicida, mentre restano ignoti i nomi degli altri componenti del commando entrato in azione. Fonti Kabul: 90 morti e 150 feriti E' salito a 90 morti e almeno 150 feriti il bilancio delle esplosioni di oggi a Kabul. Lo ha detto alla Cbs un funzionario del ministero della Sanità afghano. Undici i Marines morti Sono 11 i Marines rimasti uccisi negli attentati a Kabul: lo riferisce l'agenzia Associated Press citando due funzionari statunitensi. Oltre agli 11 Marines ha perso la vita anche un medico della Marina, aggiunge Associated Press. Pentagono: 12 marines uccisi e 15 feriti L'attacco a Kabul è stato condotto da due kamikaze che si ritiene appartengano all'Isis: lo ha detto il capo del comando centrale Kenneth McKenzie. Il Pentagono ha confermato che 12 militari Usa sono stati uccisi e 15 feriti nell'attentato esplosivo all'aeroporto di Kabul. Biden parla alla nazione Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha parlato alla nazione a proposito della situazione in Afghanistan. "I militari Usa sono eroi morti per salvare la vita di altre persone", ha detto il capo della Casa Bianca. "Non dimenticheremo, non dimenticheremo - ha detto, scandendo le parole - vi verremo a cercare e ve la faremo pagare". I terroristi dell’Isis non vinceranno, ha detto Biden. "Il terrorismo non fermerà la nostra missione", ha aggiunto il presidente americano, visibilmente commosso. Joe Biden ha annunciato di aver chiesto un piano per colpire l'Isis-K, ritenuta responsabile dell'attacco a Kabul. "L'America non si farà intimidire", ha assicurato. "Se l'esercito ha bisogno di ulteriori forze le garantirò": ha detto Biden rispondendo ad una domanda se ha intenzione di aumentare le truppe americane dopo l'attentato a Kabul. Infine, Biden ha ricordato ai giornalisti "ho la responsabilità di tutto quello che è successo" in Afghanistan, ha detto "perché è così che funziona". Ma, ha concluso il capo della Casa Bianca rispondendo alle domande al termine del suo discorso alla nazione, "è l'ex presidente quello che ha fatto un accordo con i talebani per ritirarsi".

notizia rilevata dal seguente sito web: https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Afghanistan-attentato-suicida-e-sparatoria-presso-aeroporto-di-Kabul-91739c36-58fd-4a49-96c0-5e3590067c35.html

LA SINISTRA PER L'OCCIDENTE RAPPRESENTA LA PESTE O LA PANDEMIA DELLA TERRIBILE SPAGNOLA DEL PASSATO. SPERO CHE I POPOLI CAPISCANO PRESTO DI QUANTA CARICA VIRALE PERICOLOSA ESSA SIA COMPOSTA, COME ANCHE L'ESITO DISASTROSO E TRAGICO DELLA GUERRA IN AFGHANISTAN AVVENUTO PER COLPA DI DECISIONI AFFRETTATE ,SUPERFICIALI E SBAGLIATE DEL DEM AMERICANO JOE BIDEN PRESIDENTE DEGLI USA, STA DIMOSTRANDO AL MONDO INTERO.

Vergogna

Cuneo, li 27.08.2021

Rinaldo

 

 

 
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