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LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

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Messaggi del 24/01/2022

2022: PRESUNTO CONFLITTO FUTURO FRA UCRAINA E RUSSIA, FATTO IMPOSSIBILE CHE POSSA ACCADERE REALMENTE.

Post n°676 pubblicato il 24 Gennaio 2022 da Caino2007dgl

 

MA DAVVERO SIAMO PREOCCUPATI DALLA NUOVA GUERRA CHE POTREBBE SCATURIRE FRA RUSSIA ED OCCIDENTE SE PUTIN VLADIMIR DOVESSE ORDINARE L'INVASIONE DELL'UCRAINA PER SOTTRARLA AL DOMINIO ED INFLUENZA DELLA NATO ?

IO PENSO CHE CIO' E' SOLO FANTAPOLITICA IN QUANTO PUTIN VLADIMR SA BENISSIMO CHE SE AVVENISSE UN FATTO DEL GENERE EGLI VERREBBE IMMEDIATAMENTE ISOLATO A LIVELLO MONDIALE, NE SONO QUASI SICURO AL 99% DEI CASI, CON CONSEGUENZE CATASTROFICHE SOPRATTUTTO PER LA CONFEDERAZIONE RUSSA ANCHE SE L’EUROPA NON NE RIMARRA’ COMPLETAMENTE IMMUNE.

ANCHE LA MALEDETTA E PERICOLOSA DITTATURA CINESE CONDANNEREBBE LA SUA DECISIONE DI INVADERE L'UCRAINA CHE E' COSA DIVERSA RISPETTO AL MOMENTO IN CUI DECISE DI RIAPPROPRIARSI DELLA CRIMEA REGIONE EX UCRAINA DI FATTO, RUSSOFONA DA SEMPRE E BASATA ANCHE SU UN REFERENDUM POPOLARE ANCHE SE ESSO NON VENNE MAI AVALLATO DAL GOVERNO CENTRALE UCRAINO.

QUINDI NOI ITALIANI DOVREMMO PREOCCUPARCI , OLTRE CHE AD ELEGGERE UN NUOVO E VALIDO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, ANCHE DI BLOCCARE SUBITO OGNI ALTRO ARRIVO DI CLANDESTINI CHE SPECIALMENTE PER VIA MARE GRAZIE ALLE SCIAGURATE ONG CHE, DI FATTO , SONO DIVENTATE LE MAGGIORI ALLEATE DEI TRAFFICANTI DI PERSONE FAVORENDONE ANCHE SE INVOLONTARIAMENTE L'AUMENTO DELLA LORO GIA' ENORME RICCHEZZA, COME LE CRONACHE SU TALE TEMA OGGI CI STANNO RIFERENDO.

INFATTI , ATTORNO A LAMPEDUSA VI SAREBBERO MOLTE NAVI CARICHE DI GENTAGLIA E DELLA PEGGIORE FECCIA UMANA STRANIERA CHE SI POSSA IMMAGINARE CHE ANDREBBE QUASI SICURAMENTE OD ALIMENTARE IL LAVORO NERO CHE E' UNA DELLE IATTURE CHE STANNO COLPENDO IL MONDO DEL LAVORO O LA CRIMINALITA' SIA DI STRADA CHE ORGANIZZATA, VISTO LA POTENZA E PERICOLOSITA' CHE HA ORMAI RAGGIUNTO LA MAFIA NIGERIANA ANCHE IN ITALIA..

E QUESTO, IN UN MOMENTO IN CUI , PARTICOLARMENTE ORA NEL 2022, CI SARA' UN AUMENTO ESPONENZIALE DELLA POVERTA' NOSTRANA CHE NON PUO' ASSOLUTAMENTE CONCILIARSI CON LA NECESSITA' DI ACCOGLIENZA ED ASSISTENZA DI ALTRE MIGLIAIA E MIGLIAIA DI CLANDESTINI SENZA NOME E SENZA PATRIA.

VERGOGNA

ECCO LE NOTIZIE SUL SUPPOSTO CONFLITTO: UCRAINA - RUSSIA

 

Russia-Ucraina, prove di guerra?


Analisi – Ancora una volta le tensioni ai confini tra Ucraina e Russia riportano lo spettro della guerra in Europa. Sebbene le probabilità di un conflitto rimangano basse, errori di valutazione e incomprensioni sono dietro l’angolo.

TENSIONE ALTA OLTRE IL SEVERSKY DONETS

Una delle precondizioni essenziali per lo scoppio di una guerra è un alto grado di incertezza e sfiducia tra le nazioni. In particolare l’impossibilità di conoscere con precisione le intenzioni altrui è il problema principale in politica internazionale e una delle cause di numerosi conflitti e incomprensioni. Questo è vero soprattutto se il contesto storico e geopolitico alimenta ulteriormente bias cognitivi e sospetti reciproci. Analizzato sotto questa prospettiva, è più facile capire cosa sta accadendo in Europa orientale. L’Ucraina e vari Paesi occidentali hanno infatti criticato pesantemente l’ennesimo ammassamento di ingenti forze militari russe ai confini dell’Ucraina, molte di queste rimaste nella regione dopo la tradizionale esercitazione Zapad. Immagini satellitari e altre fonti suggeriscono che ci sono circa 90-100 mila soldati russi, supportati, tra l’altro, da artiglieria pesante, carri armati T-80U e missili balistici a corto raggio, e a soli 250 chilometri di distanza dall’Ucraina. La paura è quella di una potenziale offensiva della Russa in territorio ucraino e in particolare nella provincia orientale del Donbass, dove dal 2014 è in corso una sanguinosa guerra tra le forze separatiste appoggiate da Mosca e le Autorità ucraine. Sebbene il rischio di invasione rimanga ancora basso, tale situazione non può essere ignorata in quanto è causa di tensione e insicurezza regionale. Considerando anche l’instabile situazione ai confini della Bielorussia, c’è una maggiore probabilità di incidenti militari e incomprensioni diplomatiche, le quali a loro volta possono degenerare velocemente in crisi internazionali difficili da controllare. È necessario, quindi, che entrambe le parti intensifichino la comunicazione in modo da ristabilire un certo grado di fiducia e di rassicurazione sulle reciproche intenzioni. Tuttavia, sebbene un maggiore sforzo diplomatico sia indispensabile per diminuire le probabilità di una guerra, le tensioni geopolitiche con la Russia hanno radici profonde e complesse e come tali sono difficili da sradicare nel breve e medio termine.

 

LA POSIZIONE DELL’UCRAINA E DELL’OCCIDENTE

Senza alcun dubbio l’Ucraina è il Paese più esposto in tale situazione. Oltre all’annessione della Crimea da parte della Russia, dal 2014 è in corso nella sua parte orientale una guerra che ha visto oltre 10mila vittime e un deterioramento dei rapporti con Mosca. La risoluzione del conflitto nel Donbass e il ritorno a stabili e sicure relazioni con la Russia sono i principali obiettivi di Kiev. Consapevole di avere a che fare con una nazione molto più forte e desiderosa di riportarla all’interno della propria sfera di influenza, Kiev osserva con sospetto i movimenti delle truppe russe ai propri confini. Da qui la ricerca di supporto internazionale, soprattutto tramite la NATO in termini militari e l’UE per ragioni economiche. In maniera simile molti Paesi occidentali sono preoccupati per i potenziali sviluppi nella regione. Gli Stati Uniti, sulla base di informazioni segrete, hanno avvertito i Paesi europei della possibilità di un’invasione russa dell’Ucraina e hanno inviato il direttore della CIA Bill Burns a Mosca per dialogare con il Presidente Vladimir Putin e segnalargli le linee rosse da non superare. Anche le principali nazioni europee, il Regno Unito, la Francia e la Germania hanno espresso pubblicamente il sostegno per l’Ucraina, anche se non è chiaro che tipo di supporto intendono e sono in grado di offrire. I Paesi occidentali temono che la Russia utilizzi le proprie Forze Armate per prendere possesso delle province ucraine a maggioranza russa, in maniera simile a quanto accaduto in Crimea nel 2014. Ciò costituirebbe una forte perdita di credibilità internazionale e rafforzerebbe la Russia, la quale si sentirebbe ulteriormente legittimata a impiegare le proprie forze militari in Europa. Inoltre tale scenario provocherebbe, molto probabilmente, anche un grave indebolimento dello Stato ucraino, con conseguenze molto pesanti per tutta l’Europa orientale. La difesa dell’Ucraina da parte dei Paesi occidentali, infatti, non dovrebbe essere data per scontata, soprattutto in quanto il Paese in questione non è nella NATO e quindi non c’è alcun obbligo a riguardo. Ergo, c’è l’esigenza di mostrare i muscoli a Mosca come scopo deterrente.

LA POSIZIONE DELLA RUSSIA

Se incertezza e paura sono i principali fattori alla base delle reazioni dell’Ucraina e dell’Occidente, le ragioni della Russia non sembrano essere molto diverse. Sebbene sia impossibile conoscere con precisione i piani di Mosca, sappiamo per certo che per motivi di sicurezza e prestigio la Russia non gradisce l’espansione della NATO in Ucraina. Questo è stato ribadito anche il mese scorso da Putin. Negli ultimi mesi, infatti, la NATO ha intensificato la propria presenza in Ucraina. Il recente uso del drone turco Bayraktar TB2 contro le milizie filorusse nel Donbass e l’intensificarsi del passaggio di navi da guerra NATO nel Mar Nero con tanto di esercitazioni congiunte con l’Ucraina sono solo alcuni esempi. Più rilevante è la recente firma del trattato strategico tra Ucraina e Stati Uniti, nel quale Washington riafferma il supporto dell’Ucraina contro la Russia e consolida ed espande ulteriormente la collaborazione militare tra i due Paesi. Di conseguenza l’ammassamento di forze militari al confine servirebbe a segnalare le linee rosse di Mosca e ad avvertire come la Russia sia pronta a usare le Forze Armate per difendere i propri interessi. Per la Russia infatti l’Ucraina, e in particolare la regione orientale, sono parte integrante del proprio sistema di sicurezza, oltre che della storia e identità russa. In altre parole sono parte delle sua sfera di interesse. Infine è anche possibile che il Cremlino voglia approfittare del momento di debolezza dell’Occidente, con gli Stati Uniti impegnati principalmente nell’Indo-Pacifico e Francia e Germania focalizzate su questioni domestiche, per capovolgere il conflitto nel Donbass a proprio favore e riaffermare ancora una volta lo status di grande potenza della Russia.

 

NOTIZIE FORNITE DAL SITO WEB. https://ilcaffegeopolitico.net/933852/russia-ucraina-prove-di-guerra?gclid=EAIaIQobChMIy4qb_4TK9QIVDNd3Ch17rwZaEAAYASAAEgLJcfD_BwE

 

Cuneo,i 24.01.2022

 

Rinaldo

 
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ELEZIONE PRESIDENZA REPUBBLICA: LA SINISTRA E' INTRISA DA SENTIMENTI DITTATORIALI

Post n°675 pubblicato il 24 Gennaio 2022 da Caino2007dgl

LA SINISTRA e' INTRISA DA SENTIMENTI DITTATORIALI. E QUANTO SOTTO RIPORTATO LO DIMOSTRA ANCORA UNA VOLTA IN PIENO.

EVIDENTEMENTE LE SCORIE DELLA FILOSOFIA COMUNISTA DI CUI LA SINISTRA CON IL PARTITO COMUNISTA ITALIANO S'ERA IMPREGNATO MALIGNAMENTE, SEMBRANO ANCORA PRESENTI NEL TESSUTO MENTALE DIABOLICO , SUBDOLO E FUORVIANTE ED ANTIDEMOCRATICO DI TUTTA LA SINISTRA.

E' CHIARO CHE AL SEGRETARIO DEL PD, POCO IMPORTA QUANTO E' PRECISATO IN MODO INEQUIVOCABILE DALL'ART. 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA:

QUANDO RIUSCIREMO A LIBERARCI DA QUESTI TIRANNI ANTIDEMOCRATICI DI SINISTRA CHE PRETENDONO IN MODO ARROGANTE E SUPPONENTE DI SOGGIOGARCI COME SE FOSSERO MAGGIORANZA NEL PAESE  ?

 

ECCO LA NOTIZIA A CUI MI RIFERISCO.

PENSO CHE TUTTI VOTANTI DI SINISTRA DOVREBBERO RIFLETTERE SULLE DICHIARAZIONI ANTIDEMOCRATICHE , SCELLERATE ED IRRESPONSABILI FATTE , POCHE ORE FA, DAL SIG. LETTA NELLA SUA QUALITA' DI SEGRETARIO DEL PD CHE SI POTREBBE ANCORA DEFINIRE PCI ANCORA FORTEMENTE COLLEGATO E LEGATO ALL'IDEOLOGIA COMUNISTA DELLA EX URSS CON LA QUALE PER ANNI DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE HA AVUTO GIOIOSI RAPPORTI DI VICINANZA E COMUNICANZA PERICOLOSISSIMI PER L'ITALIA E PER IL RESTO D'EUROPA FUTURA, NASCENTE.

E LA SINISTRA ANCORA LA FACCIATOSTA DI DEFINIRSI SINCERI ANTIFASCISTI.

LA SINISTRA E' LA PEGGIORE METAMORFOSI DEL FASCISMO E COMUNISMO INSIEME, IN UN MISTO DI AUTO-ESALTAZIONE POLITICA MOLTO PERICOLOSA PER LE NOSTRE STESSE ISTITUZIONI REPUBBLICANE.

 

Elezione del Presidente della Repubblica 2022

20 Gennaio 2022

 

Quirinale, il Pd dice che non voterà un candidato di centrodestra: “Loro prelazione è una fake news”
Il Partito Democratico fa sapere che non voterà “un candidato di centrodestra” al Quirinale, ma che si cercherà “un presidente super partes”. Per i dem “l’ipotesi di assalto al Colle da parte del centrodestra è stata costruita sulla fake news che i numeri dessero loro un diritto di prelazione”.
A cura di Tommaso Coluzzi

Il Partito Democratico non ha nessuna intenzione di votare un candidato di centrodestra al Quirinale. Nelle ultime ore gli incontri stanno entrando nel vivo, oggi Giuseppe Conte ha visto Matteo Salvini. Dalla Lega fanno sapere che il confronto è durato un'ora e che i due "hanno parlato di Quirinale e di governo, chiarendo i propri punti di vista". Conte invece si è smarcato: "Non si parla di nomi, ma di schemi politici – ha detto, intercettato dopo l'incontro – C'è la consapevolezza di dover allargare lo spettro del confronto perché abbiamo bisogno di un presidente autorevole, che sia rappresentativo di un ampio schieramento delle forze politiche presenti in Parlamento".

 

Poche ore dopo, ancora fonti del Carroccio fanno sapere che "la Lega ribadisce il ruolo determinante di Silvio Berlusconi" e che Salvini "ha sottolineato la volontà di tenere unita la coalizione in ogni passaggio relativo al Quirinale, con l’obiettivo di offrire al Paese una scelta di alto profilo". Certo, ma anche di centrodestra, come ribadisce il segretario leghista più o meno a ogni occasione. Nel frattempo il vertice di coalizione è saltato, con Giorgia Meloni che ha chiesto a gran voce al centrodestra di riunirsi.

Dal Partito Democratico, invece, viene mal digerita l'indicazione che viene data puntualmente da Salvini – ma non solo – rispetto all'identikit del prossimo Presidente della Repubblica. "L'aspettativa che si sta creando per l'annuncio dell'endorsement di Berlusconi su nomi di centrodestra a seguito della sua attesa rinuncia non è una questione che ci riguarda – fanno sapere fonti del Nazareno – Riguarda forse il centrodestra, non noi". E non finisce qui: "Siccome tutta l'ipotesi di assalto al Colle da parte del centrodestra è stata costruita sulla fake news che i numeri dessero loro un diritto di prelazione, noi ribadiamo l'indisponibilità a prestarci a questo gioco". Poi il messaggio, chiaro, alla coalizione avversaria: "Non voteremo un candidato di centrodestra – concludono i dem – Voteremo un presidente super partes, come i numeri di questo Parlamento senza maggioranza impongono".

 

NOTIZIE TRATTE DAL SITO WEB:

https://www.fanpage.it/politica/quirinale-il-pd-dice-che-non-votera-un-candidato-di-centrodestra-loro-prelazione-e-una-fake-news/

 

TEMO CHE PRESTO LE ELEZIONI PRESIDENZIALI DIVENTERANNO UN CAMPO MINATO PEGGIORE DI QUELLO DEL VIETNAM DEL PASSATO.

ED ALLORA TUTTO POTREBBE ACCADERE MA NON CERTAMENTE IN SENSO POSITIVO PER IL POPOLO ITALIANO.

 

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

 

cUNEO,LI 24.01.2022

 

RINALDO

 

 

 

 

 
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