LA DEMOCRAZIA

IL FAVOREGGIAMENTO DI UN CRIMINALE PUO' AVVENIRE ANCHE TRAMITE FAVORI SESSUALI ? SI ,CERTAMENTE

Ecco cosa prevede il delitto di favoreggiamento personale che , in questo caso , è aggravato da fatti di mafia:

Chiunque, dopo che fu commesso un delitto per il quale la legge stabilisce [la pena di morte o] l´ergastolo o la reclusione, e fuori dei casi di concorso nel medesimo, aiuta taluno a eludere le investigazioni dell´Autorità, o a sottrarsi alle ricerche di questa, è punito con la reclusione fino a quattro anni.

E’ del tutto evidente, senza cacciarsi in particolari ragionamenti, che il favorire la latitanza di un delinquente non significa solo procurargli un covo o assicurargli assistenza sanitaria od alimentare o nei suoi vari spostamenti.

Per me significa anche assicurargli il godimento della ricchezza che egli s’è appropriato o procurato illegalmente, che possono essere anche di natura sessuale.

Ed il caso di tutte le amanti che durante i 30 anni di latitanza del mafioso MATTEO MESSINA DENARO ha ottenuto grazie ai favori per lucro o per piacere , dalle due sue amanti individuate di recente e che meritano il nostro biasimo e la nostra più forte e viva condanna morale ed etica , in quanto , di fatto, lo hanno agevolato nella latitanza procurando, quasi sicuramente, gli tutti i piaceri sessuali che egli aveva bisogno per godersi la vita sessuale.

Spero che le due donne identificate , vengano presto anche loro sottoposte entrambe a processo penale per favoreggiamento personale aggravato per fatti di mafia ed in particolare venga loro sequestrato tutto il denaro ed i beni di cui sono oggi in possesso insieme all’auto di grande valore trovata in possesso di una di loro , perché è evidente che si debba sospettare che tali beni li abbiano ottenuti grazie ai favori forse anche di natura sessuale che le stesse hanno assicurato nel recente passato , al pericolosissimo mafioso di cui si parla, non certamente per amore o per dovere coniugale inesistente.

E’ scandaloso e vergognoso che due cittadine italiane si siano prestate a sottostare alle voglie probabilmente anche di natura sessuale, di un pericolosissimo latitante mentre tutte le polizie del mondo erano impegnate a ricercare questo soggetto che spera muoia presto per quanto da lui di grave e dannoso commesso in danno anche di innocenti persone , ponendo a rischio in modo serio l’ordine e la sicurezza nazionale assieme a tutti i suoi maledetti complici criminali.

Per questo anche loro meritano sicuramente tutto il nostro biasimo e la nostra riprovazione profonda per quanto commesso in modo disgustoso e sbagliato a favore dell’ex latitante in argomento.

Ecco la notizia che ha scatenato la mia protesta sociale e civile ed anche culturale sull’atteggiamento mantenuto chissà per quanto tempo da queste due cittadine di cui ovviamente io non ne sono fiero ed orgoglioso, che paragono a tutte le altre amanti italiane o meno che in questi lunghissimi 30 anni di latitanza hanno assicurato al boss MESSINA DENARO ogni piacere e soddisfazione di ordine forse anche sessuale:

di Redazione | 29/01/2023

A Campobello di Mazara è “caccia” per scoprire l’identità delle due presunti amanti del boss Matteo Messina Denaro, l’ex imprendibile latitante catturato lo scorso 16 gennaio. Le indiscrezioni fioccano, le malelingue anche. Si sa che le due donne sono diversissime l’una dall’altra, entrambe cinquantenni, entrambe lavoratrici, ma una dai capelli lunghi e neri, l’altra bionda con i capelli corti.

di Redazione | 29/01/2023

A Campobello di Mazara è “caccia” per scoprire l’identità delle due presunti amanti del boss tteo Messina Denaro, l’ex imprendibile latitante catturato lo scorso 16 gennaio. Le indiscrezioni fioccano, le malelingue anche. Si sa che le due donne sono diversissime l’una dall’altra, entrambe cinquantenni, entrambe lavoratrici, ma una dai capelli lunghi e neri, l’altra bionda con i capelli corti. Leggi Anche:

Una donna, una piccola imprenditrice, questa settimana è stata vista uscire dalla caserma dei carabinieri di viale Risorgimento accompagnata da un’amica: “È andata a dare qualche chiarimento”, ha confermato ieri il parente ben informato. Gli inquirenti, secondo quanto ricostruito, sarebbero stati già a casa sua a scattare qualche foto agli ambienti e lo stesso avrebbero fatto perquisendo la casa dell’altra, quella bionda coi capelli corti, commerciante.

Sono cinque le carte di identità contraffatte trovate nel covo di vicolo San Vito, a Campobello di Mazara, in cui ha trascorso l’ultimo periodo della latitanza il boss Matteo Messina Denaro. I documenti, tutti con la foto tessera del capomafia, sono intestati ad altrettante persone in vita e incensurate, alias che hanno prestato la loro identità al padrino di Castelvetrano per un periodo lunghissimo: circa 15 anni.

A consentire al boss di restare libero sfruttando le generalità altrui, dunque, non è stato solo Andrea Bonafede, il geometra che ha messo a disposizione di Messina Denaro i suoi documenti consentendogli di usarli nelle strutture sanitarie in cui è stato operato e si è curato. Gli investigatori stanno tentando di accertare se gli altri alias fossero a conoscenza della contraffazione.

“A nome dell’Amministrazione comunale esprimo solidarietà e vicinanza alla giornalista palermitana di Striscia La Notizia Stefania Petyx e alla sua troupe, aggrediti mentre stavano girando un servizio a Campobello di Mazara. Un gesto di violenza ingiustificabile e da condannare fermamente”. Lo dichiara il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, dopo che l’inviata di Striscia La Notizia, nei giorni scorsi, mentre stava girando un servizio è stata aggredita da un residente di Campobello di Mazara

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Cuneo,li 30.01.2023

Rinaldo