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Caulonia: l'amministrazione, l'opposizione, la società civile
 

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PAPAVERI A PAPERI

Post n°125 pubblicato il 09 Settembre 2008 da luigifuda

Da Gazzetta del Sud del 9.08.08

Caulonia Sull'inquinamento del mare

Sindaco-opposizione polemica "balneare"

CAULONIA – I consiglieri di minoranza Ilario Basile, Domenico Panetta, Francesco Portaro, Enzo Rullo e Cosimo Vallelonga controreplicano al sindaco Ilario Ammendolia, affermando di non averlo denunciato alla Procura della Repubblica per la mancata apposizione del divieto di balneazione in seguito ad un copioso riversamento di fognatura in mare verificatosi l’8 agosto. «Tutti sanno che è stato il Sindaco ad autodenunciarsi per un’altra questione, e del ricorso alla Magistratura era così entusiasta che lo ha strombazzato su tutti i giornali e lo ha comunicato per iscritto ai consiglieri di minoranza.

Il Sindaco (lui sì!) si è rivolto alla Magistratura, mentre la minoranza a quel punto ha deciso di integrare la sua autodenuncia inviando alla Procura della Repubblica, al Prefetto e alla Corte dei Conti, il resoconto completo della seduta consiliare dell’11 agosto 2008 e di tutte le interrogazioni e interpellanze presentate».

Ammendolia, alla richiesta avanzata dalla minoranza di rassegnare il mandato, aveva risposto non entrando nel merito dei fatti contestatigli, vale a dire senza rispondere al ‘j’accuse’ di aver messo a rischio la salute dei cittadini. Premettendo che episodi quali l’incidente fognario sono fatti che capitano in tutti i comuni, ha stigmatizzato il comportamento della minoranza, accusandola di utilizzare bugie e falsità nel tentativo di colpirlo. Aveva scritto: «I consiglieri firmatari hanno probabilmente dimenticato di aver annunciato di aver mandato i documenti relativi a tale episodio, trattati nella successiva riunione del consiglio comunale, alla Procura della Repubblica in modo che venga valutato il tipo di reato che avrei commesso».

Poi si è detto in attesa che sia «la magistratura a dire se» ha  «commesso qualche reato e ad assumersene «tutte  le conseguenze». Ha anche rilevato: «È la prima volta che questo avviene a Caulonia, almeno da tantissimi anni. È la prima volta che il ricorso all’autorità giudiziaria viene usato come arma di lotta politica. La Sinistra, comunque, non l’ha mai fatto! Tuttavia trovo tale ricorso alla autorità giudiziaria per molti versi “opportuno” e, comunque, pienamente legittimo. A questo punto per rispetto agli inquirenti saremmo tenuti al silenzio». Ammendolia, che rivendica di compiere il proprio dovere “disinteressatamente”, asserisce di avere comunque il dovere politico e morale di ascoltare ogni critica e valutarne la serietà. Definisce la richiesta di dimissioni “quantomeno balzana”. «Un sindaco che ha preso l’85% dei voti non si può dimettere su richiesta di due formazioni che insieme totalizzano il 15%. Dirò di più: i cinque consiglieri insieme non totalizzano le preferenze del nostro quarto eletto. Ed in democrazia, anche queste cose hanno un loro importante significato.»

«Il ragionamento del sindaco Ammendolia – scrive ora la minoranza – somiglia molto a quello di Giuseppe Stalin che liquidava le critiche che gli muoveva il Pontefice domandando ai suoi generali di quanti soldati fosse composto l’esercito del Vaticano. Certo che il prof. Ammendolia così argomentando non ha fatto una bella figura».

Cristina Scuteri

 
 
 
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