Creato da Il_meglio_della_chat il 23/10/2010
IL MONDO DELLA CHAT VISTO E RACCONTATO DALLE STANZE AUDIO. PETTEGOLEZZI E GOSSIP SUI PERSONAGGI CHE RALLEGRANO LE VOSTRE NOTTATE. INDICAZIONI SU COME "DIFENDERSI" DAI TROLL
 

 

 

 

 

 

 

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LA CASSAZIONE SI ESPRIME IN GIUDIZIO: è REATO!

Post n°5 pubblicato il 25 Ottobre 2010 da Il_meglio_della_chat

A chi non è mai capitato di iscriversi ad un sito internet o di creare una nuova email con un nome falso?
Adesso quest'azione potrebbe far rischiare il carcere: secondo la Cassazione infatti chi crea una falsa identità sul web commette un reato, in quanto “si lede la fede pubblica degli utenti che credono di parlare con una persona diversa quella che si è nella quotidianità”.
Fornire false generalità potrebbe quindi creare problemi giudiziari, soprattutto nel caso in cui si utilizza il nome falso per creare problemi ad un'altra persona.

3La Corte d'appello di Firenze ha infatti condannato un uomo per sostituzione di persona, perché aveva creato un account di posta elettronica intestato ad una sua amica con lo scopo di “procurarsi un vantaggio e recare danno” alla ragazza in questione.
Fingendosi una ragazza, aveva infatti contattato molti uomini su internet, ai quali aveva poi dato le generalità della ragazza, che ha iniziato a ricevere chiamate da parte di sconosciuti che le chiedevano incontri di natura sessuale.
Il ragazzo condannato ha fatto ricorso, giustificandosi col fatto che chiunque ha la possibilità di creare un falso account sul web, dando anche nomi di fantasia.

Ma la Cassazione ha bocciato il suo ricorso, confermando la condanna, in quanto quest'azione comporta “inganni relativi alla vera essenza della persona o alla sua identità o ai suoi attributi sociali. [...] Inganni che possono superare la ristretta cerchia di un determinato destinatario”.
È vero che ogni persona potrebbe avere una doppia personalità sul web, spacciandosi per una persona totalmente diversa, ma ingannare i possibili utenti delle rete con i quali si entra in contatto non può essere considerata un'azione lecita.

2Il ragazzo quindi è stato accusato e condannato per aver recato danno all'amica e per aver ingannato tutte le persone con le quali è entrato in contatto fingendo di essere una donna.
E adesso rischia fino ad un anno di carcere.
Secondo la Cassazione infatti “non è affatto indifferente, per l'interlocutore, che il rapporto descritto nel messaggio sia offerto da un soggetto diverso da quello che appare offrirlo, per di più di sesso diverso”.
Tutti coloro che si divertono a crearsi personalità diverse su internet sono avvisati.

Ma chi, magari chattando con qualcuno, non ha mai provato a divertirsi fingendo di essere un'altra persona?
In fondo utilizzando internet è semplice: davanti al monitor del computer chiunque può descriversi in maniera totalmente diversa da come è nella realtà, senza essere scoperto da chi c'è dall'altra parte.
2Ed il divertimento magari è proprio questo: fingere di essere un'altra persona per svagarsi e vedere cosa si prova ad “indossare” altri abiti o a fare e dire cose che nella vita reale non si avrebbe il coraggio né la voglia di compiere.

Non sapere com'è veramente la persona che si incontra sul web può essere intrigante.
E a volte si preferisce dare un altro nome per non svelarsi troppo.
Ed allora in ogni caso quest'azione potrebbe diventare un reato, perché si arriva sempre a colpire la “fede pubblica” degli utenti?
Oppure in fondo se qualcuno lo fa solo per divertirsi un po', senza voler recare danno di proposito a nessuna persona, allora questa doppia identità può anche esser lecita?

A MIO AVVISO I DANNI CHE LE FALSE IDENTITA' STANNO CREANDO SONO MOLTEPLICI.

 
 
 
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