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Continua la colonizzazione del Sud

Post n°19 pubblicato il 25 Maggio 2008 da brigante10


Il Partito del Sud
Libertà, libertà,libertà,libertà,libertà,libertà


per TMO Gaeta e per l’Italia


Attacco mortale alla libertà, a TMO Gaeta e al Sud.

Nel gennaio scorso una sentenza della Corte di Strasburgo ha previsto che il sistema di assegnazione delle frequenze radio-tv in Italia non rispetta il diritto comunitario. «L’applicazione in successione dei regimi transitori strutturati dalla normativa a favore delle reti esistenti ha avuto l’effetto di impedire l’accesso al mercato degli operatori privi di radiofrequenze».


Con un emendamento il governo ha presentato una proposta criminogena per salvare Retequattro. Ancora una volta saranno gli italiani a pagare per Silvio Berlusconi. Questa la novità rivoluzionaria delll’attuale governo del Nord. L’Italia è stata condannata a pagare 300 mila euro al giorno dalla Comunità Europea perchè Rete 4 è abusiva. Tutte le tv private italiane sono abusive, non posseggono la concessione prevista dalla legge Mammì, concessioni che dovevano essere assegnate dopo la redazione di un piano nazionale delle frequenze. Detto piano non è stato mai realizzato e i vari ministri hanno dato autorizzazioni illegali ed illegittime. Gli ispettorati territoriali italiani non si sono mai azzardati a chiudere Rete4 che occupa, ancora oggi, abusivamente, le frequenze di Europa 7 del Sig Di Stefano, però si sono affrettati a chiudere le telestreet Telefabbrica di Termini Imerese e Disco Volante di Senigallia, poi fatte riaprire dalla magistratura. Alcuni di questi ineffabili ispettori, pagati da noi, al servizio dei potenti di turno sembrano fare il bello e cattivo tempo del nostro etere. Un anno fa l’ispettorato territoriale del Lazio chiuse AGR TV, oggi ha dato ordine alla polizia postale di Latina di chiudere TMO Gaeta, la prima telestreet italiana. Noi del Partito del Sud diciamo chiaramente che ognuno è padrone a casa sua, e l’ispettore Mele che ha dato queste direttive dovrà risponderne di fronte ai nostri concittadini, padroni del nostro etere, e davanti alla magistratura avendo stabilito, come fosse un giudice, che TMO Gaeta non è una telestreet, quando sa benissimo che c’è un vuoto legislativo sulla materia, vuoto che stava per essere riempito dalla legge Gentiloni, mentre altre che operano sul territorio, sia di Gaeta che del Lazio, non sembrano essere toccate da questo provvedimento. Allora due sono le cose,o l’ufficio territoriale di Roma ha commesso il reato di omissione in atti d’ufficio, perseguito per oltre sei anni, oppure politicamente, si vuole la morte di TMO Gaeta, perché ci sembra strano, che dopo sei anni di trasmissioni si vuole chiudere la telestreet gaetana. Chi si è accodato allo stuolo CPS di Pomezia che ha determinato già la chiusura di AGRTV? Tutta la diatriba si basa sulla presunta legittimità dell’esercizio di Europa Tv che sta coprendo il canale 42 di Gaeta occupato da TMO sin dal 24 dicembre del 2001.Questo lo possono testimoniare i 22 mila abitanti della nostra città , le tesi di laurea fatte sull’emittente di strada gaetana, e persino un film girato da una troupe italo-tedesca dal titolo emblematico “LIBERTA’” I padroni della CPS di Pomezia son venuti al tribunale di Gaeta a dire che loro non occupano il canale 42 ma ci risulta che questa società è costituita da tante scatole cinesi, aventi tutte la stessa sede e lo stesso numero di fax, basta collegarsi in internet per accertarlo e chiediamo alla Guardia di Finanza di fare accertamenti su queste società e sui loro collegamenti. Oggi veniamo a sapere che Europa tv avrebbe avuto dal ministero delle telecomunicazioni un permesso provvisorio per trasmettere sul can 42, a quale titolo gli è stato dato? perchè a Europa tv si e a TMO che l’aveva chiesto già nel 2003 no? L’Ispettorato ha consultato il nostro comune? Se l’ispettorato di Roma non conosce l’ordinanza del comune di Gaeta del 2004 che impedisce a chiunque di installare nuovi inpianti per salvaguardare la salute dei gaetani significa che i loro dirigenti devono essere dimessi e mandati a pulire il parco della Riviera di Ulisse sotto le antenne potenti che i ha autorizzato e che minano la salute dei nostri figli.Noi del Partito del Sud chiediamo alla comunità europea di intervenire per salvaguardare la libertà di TMO Gaeta; chiediamo al capo dello Stato di salvaguardare l’unica emittente del Sud ancora in vita e di far rispettare l’articolo 21 della costituzione che recita:” Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” ;chiediamo inoltre al sindaco della nostra città l’applicazione della norma antinquinamento elettromagnetico, per salvaguardare la salute dei nostri concittadini, emanata dal Sindaco Magliozzi, sequestrando tutti gli impianti di questa CPS, ovvero Canale zero,telepontina, europatv, supernova, ovvero Tele A, ovvero qualsiasi altro logo riferentesi alla CPS srl e ad altra spazzatura tv i cui impianti sono stati instalati abusivamente su Monte Orlando dopo il 2004. Il partito del Sud invita i gaetani a respingere l’attacco mortale della CPS di Pomezia, di Europa TV, di Tele Pontina e di quant’altro inquina il nostro territorio.Chiediamo all’ispettore Mele di chiudere immediatamente Rete4 completamente abusiva, è stato sancito dalla comunità europea e di dimettersi subito dopo, non riconosciamo la sua autorità sul nostro territorio che ha eletto democraticamente 20 consiglieri comunali ed un sindaco. Noi ci riprenderemo il nostro etere, in un modo o nell’altro,e che sia fatto rispettare l’articolo 21 della costituzione, se non avvenisse ciò, potremmo pensare seriamente di staccarci dall’Italia e di ricostituire l’antico e nobile Regno delle Due Sicilie depredato dal partito liberale, ieri di Cavour, oggi del massone Berlusconi. Cavour nel 1860 distrusse Gaeta con 160 mila bombe, Oggi Berlusconi bombarda i cervelli dei nostri figli con le sue illegittime televisioni, mentre i suoi ispettori vogliono la morte dell’unica emittente del Sud, voce del nostro partito fin dalla nascita. Cavour nel 1860 mandò nel Sud 150 mila soldati per reprimere i nostri partigiani chiamati dagli scrittori salariati “briganti”, ne massacrò un milione; oggi Berlusconi manda i poliziotti del Sud a massacrare i loro fratelli, manderà l’esercito, proprio come 147 anni fa a Napoli per reprimere la protesta dei napoletani.Noi diciamo ai compatrioti poliziotti del sud di non eseguire quegli ordini criminali del governo Berluskoni.I fratelli non possono massacrare i fratelli, li devono difendere. La spazzatura prodotta dal sistema liberale inonderà quanto prima la Padania perché lì è stata prodotta e li deve ritornare. Il sistema politico risorgimental-piemontese sta implodendo. E’ giunta l’ora di alzare la testa, di riprenderci l’orgoglio di essere meridionali, il nord sta continuando a legiferare con le marionette elette da nessuno, sta mettendo la camicia di forza al Sud colonizzato. E vogliono tapparci pure la bocca chiudendo TMO Gaeta, una delle poche voci libere del Sud. Il Partito del Sud si rivolge al Partito Democratico e all’Italia dei Valori, si rivolge a tutti i deputati meridionali che militano nelle formazioni del Partito del Nord che controlla la nostra Patria nata dalla resistenza, si rivolge alla Comunità Europea e alla Spagna in special modo, con la quale il Sud è stato confederato per 200 anni ed era ricco e prospero. Oggi, dopo 150 anni di una falsa unità d’Italia voluta da una setta massonica, hanno ridotto il sud ad una pattumiera, Napoli è piena di immondizia. L’italia, è sotto sequestro, il sistema risorgimental-.massonico- piemontese -lombardo ha permesso al sig Berlusconi un vero colpo di stato. Ieri si controllavano le piazze con l’esercito, oggi con le televisioni che entrano nelle case plagiando le coscienze. Attraverso le tv si controllano i voti e il partito del Nord oggi governa l’Italia mentre dal sud, dal 1861, la gente è costretta ad emigrare senza soluzione di continuità. Ben 25 milioni di meridionali sono stati costretti a lasciare la propria terra, una vera diaspora che nemmeno gli abrei hanno mai conosciuto. Si continua a colpevolizzare il Sud, i meridionali. Oggi si fanno raid nei campi nomadi, bande neonaziste imperversano negli stadi e nelle città, massacrando di botte e uccidendo gente inerme e il sistema politico sta chiudendo l’unica voce libera del Sud: TMO Gaeta, la prima telestreet italiana. Help us!!!

Il Partito del Sud

www.partitodelsud.it

tel. 347-6929952 segratario nazionale del Partito del Sud

antoniociano@virgilio.it

erasmovecchio@virgilio.it

retesud@gmail.com

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Posted by: brigantedelsud |

Maggio 25, 2008
vogliono zittire TMO Gaeta, prima telestreet italiana

tmo watch - telestreet


NON SIAMO SPENTI, CI HANNO OSCURATO!
comunicato di Tele Monte Orlando affisso con manifesti a Gaeta
in seguito all’occupazione del canale 42 dell’aprile 2008

Ci risiamo. Come sempre e ciclicamente siamo costretti ad affrontare continue emergenze. Questa volta, forse in MANIERA DEFINITIVA, il misfatto è stato compiuto.

Nella notte del primo di aprile, un segnale di forte potenza è stato acceso sul canale 42, canale notoriamente utilizzato da Tele Monte Orlando per irradiare il proprio lavoro di volontariato multimediale sulla Città di Gaeta. Tale segnale veniva emesso dal traliccio di una Società di Pomezia, la CPS (Centro Produzione Servizi) che fa capo al gruppo televisivo “AMICI TV” del consorzio Medialazio, proprietà di Mariano Amici, imprenditore radio-televisivo e noto esponente romano di Forza Italia, già sindaco democristiano del Comune di Ardea (Roma).

Appare evidente che tale segnale di disturbo è stato acceso con l’obiettivo dichiarato di appropriarsi di un canale utilizzato dal 2001 da TMO, canale libero nel cono d’ombra della città ed utilizzabile quindi solo in questo ambito.

TMO ha utilizzato ed utilizza il canale 42, stando bene attenta a non creare interferenze o danni ad alcuno, veicolando attraverso di esso le voci e le immagini della città, il suo presente, il suo passato e forse il suo futuro, un bene comune che in questi anni è diventato elemento partecipativo della vita sociale.

A quanto risulta in via informale, l’emittente che irradia il segnale di disturbo pare abbia richiesto una assegnazione temporanea della frequenza vantandone un uso da molti anni, cosa smaccatamente non vera, poiché il canale, già utilizzato da TMO, non poteva essere usato contemporaneamente da altri.

È evidente quindi che detta emittente intende vantare l’uso del canale da parte di TMO come un uso proprio, poiché era noto a livello nazionale a tutti la non disponibilità del canale, essendo esso utilizzato da TMO, come peraltro certificato dagli organi competenti.

Potremmo definirlo un furto o un tentativo di appropriazione indebita, un po’ come un tizio che viene a sedersi sulle vostre gambe mentre siete seduti su di una panchina pubblica e vi dice che in quel posto c’era seduto prima di voi.

È doveroso puntualizzare che su Monte Orlando è vietata l’accensione di qualsiasi nuovo segnale, poiché è un SITO DISMESSO, oltre ai problemi conseguenti all’elevato livello di inquinamento elettromagnetico ed ai danni ambientali.

Chi ci sta oscurando, stranamente, non sembra preoccuparsi più di tanto del fatto che il proprio segnale non risulta ricevibile, essendo il segnale di TMO in funzione e quindi interferente. Ciò è una chiara dimostrazione della volontà di voler esclusivamente oscurare TMO, per poi riutilizzare per propri fini in futuro l’eventuale spazio.

L’infame operazione ha avuto molti padri, alcuni anche gaetani, qualcuno ignoto, altri ben conosciuti. Sono in gioco grandi interessi che sicuramente TMO non è in grado di contrastare da sola, poiché ha scelto sin dall’inizio di stare dalla parte dei cittadini, sempre con la Libertà nel cuore.

È venuto il momento, per i gaetani veri, di difendere il canale della nostra città contro chi, come un ladro nel cuore della notte, ha acceso un segnale che d’ora in poi vi parlerà di Ardea, Cisterna, Pomezia… MA A NOI CHE CE NE FOTTE?

GAETANI, DIFENDETE GAETA: NESSUNO LO FARA’ AL POSTO VOSTRO!

Possono oscurare il segnale ma non spegnere i nostri ideali.

La Redazione libera di TELE MONTE ORLANDO


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