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Creato da: kookkai il 18/09/2011
TUTTO CIO' CHE CONCERNE L'ACQUA

 

 

Come Proteggere La Pelle Dall'Inquinamento

Post n°217 pubblicato il 09 Aprile 2013 da kookkai
 

L'inquinamento è una delle principali fonti di danno alla pelle: smog, sporcizia e la polvere nell'aria, spesso a contatto con i raggi ultravioletti del sole, creano i radicali liberi, molecole di ossigeno altamente cariche che sono dannose per la pelle ed il corpo.
I radicali liberi attaccano le cellule ed il DNA provocando danni.

Sia l'inquinamento dell'aria che dell'acqua può disidratare la pelle, causando decolorazione, linee sottili e rughe.
Quindi, oltre a diminuire l'inquinamento dell'ambiente, si possono limitare gli effetti dell'inquinamento sulla pelle.
Uno dei trattamenti più semplici e più efficace è quello di pulire regolarmente il viso con un detergente delicato e utilizzare una crema idratante.
Con l'età, la pelle comincia a perdere la naturale umidità ed elasticità, tuttavia, ci sono fattori che possono accelerare questo processo di invecchiamento.
E' noto che l'esposizione al sole provoca le rughe ed altri segni di invecchiamento precoce, e molte persone ora limitano l'esposizione al sole od usano una protezione solare per proteggere la pelle, però, a differenza del sole, c'è poco che possiamo fare per limitare la nostra esposizione all'inquinamento atmosferico, in particolare nelle aree urbane.
L'inquinamento è una delle principali fonti di danni alla pelle, perché le tossine della pelle a causa dell'aria invecchiano prematuramente, in particolare sul viso, collo e mani.
Smog, sporcizia e polvere nell'aria possono ostruire i pori, causano l'acne e dare alla pelle un colore grigio.
I radicali liberi possono esaurire l'ossigeno nelle cellule della pelle e diminuire la produzione di collagene, che porta a rughe, linee sottili e ruvide e zone asciutte.
L'esposizione a lungo termine all'inquinamento atmosferico può anche causare allergie cutanee, eczema, asma, nausea e danneggiare il sangue.
Per proteggere la pelle dall'inquinamento atmosferico, è importante lavare il viso ogni giorno, esfoliare la pelle due volte alla settimana ed utilizzare una crema idratante quotidiana.
Gli studi dimostrano che l'uso di prodotti che contengono gli antiossidanti possono contrastare gli inquinanti nella pelle.

Bere più acqua può anche aiutare, perché idrata la pelle ed aumenta la produzione di cellule, ma l'acqua potabile inquinata può essere dannosa per la pelle. 
L'inquinamento atmosferico è facile da vedere, in particolare nelle aree urbane, dove lo smog e la polvere delle auto, camion e fabbriche permeano l'aria.
L'inquinamento delle acque non è così facile da individuare, soprattutto quando si parla di acqua potabile.
L'acqua del rubinetto contiene cloro, che può danneggiare la pelle e portare a segni di invecchiamento precoce.
Il cloro è usato per trattare l'acqua potabile, ma è anche una sostanza chimica tossica che, in grandi quantità, può causare problemi gravi per la pelle ed i polmoni.
Quando si fa la doccia, il calore apre i pori e permette al cloro di penetrare nella cute.
Il cloro priva la pelle dei suoi oli naturali, lo fa asciugare e screpolare, portandola alla formazione di rughe.
Naturalmente, l'acqua ha anche molti benefici per la salute ed aiuta il corpo a funzionare correttamente.
Bere acqua idrata la pelle, e la mantiene radiosa e sana, ma l'acqua potabile non dovrebbe essere la vostra unica fonte di idratazione, è necessario utilizzare creme idratanti per aiutare la pelle a rimanere idratata.
Per proteggere la pelle dagli effetti di inquinamento delle acque, è possibile filtrare l'acqua potabile per eliminare il cloro ed altre tossine inoltre è possibile limitare la quantità di tempo che passate in bagno e docce di acqua altamente clorata.
Mentre non c'è modo di evitare completamente gli inquinanti nell'aria e acqua, ci sono molti modi per ridurre al minimo gli effetti dell'inquinamento sulla pelle.

Per mantenere la pelle sana e luminosa, provare quanto segue:
1 - Crema idratante: lo smog, polvere e sporcizia riducono l'ossigeno nelle cellule della pelle, causando danni. Inoltre, il cloro nell'acqua del rubinetto asciuga la pelle, che può portare allo sviluppo di linee sottili e rughe. Una buona crema idratante idrata la pelle e crea una barriera tra la pelle e radicali liberi e di altre sostanze inquinanti.
2 - Protezione solare: l'inquinamento danneggia lo strato di ozono, che aumenta gli effetti dei radicali liberi e delle radiazioni UV sulla pelle. L'eccessiva esposizione ai raggi UV può causare le rughe e persino il cancro della pelle. Si consiglia di indossare la protezione solare sul viso e collo ogni giorno per proteggere la pelle dai danni anche nelle giornate nuvolose.


3 - Supplementi: la vitamina C e gli antiossidanti combattono i radicali liberi nel corpo, lavorando per prevenire e invertire i danni alla pelle. Se non si prende abbastanza vitamina C nella dieta, prendere un multivitaminico quotidiano od un supplemento di vitamina C.
4 - Detergenti ed esfolianti: per rimuovere inquinanti atmosferici dalla pelle, lavare il viso ogni giorno ed esfoliare due volte a settimana. È anche possibile utilizzare l'acqua minerale per evitare gli effetti potenzialmente dannosi di cloro nell'acqua del rubinetto.
5 - Acqua: bere molta acqua ogni giorno aiuta a mantenere la pelle idratata ed il tuo corpo sano generando la crescita delle cellule e migliorando la circolazione.
E 'impossibile evitare del tutto l'inquinamento dell'aria e dell'acqua, ma seguendo questi semplici passi, è possibile ridurre i danni di inquinamento sulla vostra pelle.

 
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Acqua Virtuale Ed Impronta Idrica

Post n°215 pubblicato il 06 Aprile 2013 da kookkai
 

Molti di voi avranno sentito parlare della famosa impronta ecologica, o della impronta di carbonio.
L'impronta ecologica (ecological footprint) misura la superficie (in termini di terra e acqua) necessaria per rigenerare le risorse consumate da una popolazione umana e per assorbire i rifiuti prodotti.

L'impronta di carbonio (carbon footprint) è la misura dell'impatto che le attività umane hanno sull'ambiente in termini di ammontare di gas serra prodotti, misurati in unità di anidride carbonica (CO2).
Non tutti la conoscono, ma esiste anche l'impronta idrica (water footprint), che misura quanta acqua consuma un processo, un ente o una nazione.
Facciamo un passo a ritroso: nel 1993 il prof. Tony Allan (King's College di Londra) ha definito l'acqua virtuale come la quantità di oro blu necessario a fabbricare un determinato prodotto. Acqua invisibile, che non si tocca materialmente, ma grava sulla gestione complessiva delle risorse idriche.
L'Istituto di Educazione per l'Acqua dell'UNESCO (UNESCO-IHE) ha deciso di calcolare la quantità di acqua virtuale contenuta nelle varie merci e gli import ed export dai vari continenti, sviluppando un apposito calcolatore dell'impronta idrica.
Un modo per rispondere alle domande:
► Quanta acqua serve per un cibo che ci troviamo a tavola?
► Quanta acqua consuma una persona in un anno, inclusa quella intrappolata nei beni in uso (come cibo, computer, auto)?
L'importanza di una valutazione del genere è dimostrata dal fatto che nel Planet Living Report 2008 (pubblicato da WWF International, Società Zoologica di Londra e Water Footprint Network) è stata utilizzata per la prima volta l'impronta idrica come un indicatore analogo all'impronta ecologica.
L'impronta idrica di una nazione equivale al volume totale dell'acqua utilizzata per produrre i beni e i servizi consumati dai suoi abitanti.
Poiché non tutti i beni consumati sono prodotti all'interno dei confini nazionali, l'impronta idrica tiene conto anche delle risorse idriche utilizzate in altri paesi.


La teoria di Allan sottolinea i benefici in termini economici e ambientali dei flussi di acqua virtuale tra Paesi. Una nazione può conservare le sue risorse idriche importando un prodotto che richiede molta acqua. Di conseguenza il commercio internazionale può implicare un risparmio globale, se un bene è esportato da un'area ad alta produttività idrica, quindi a basso contenuto di acqua virtuale, verso un'area con bassa produttività idrica.
A livello globale, però, il traffico di acqua virtuale ha implicazioni geopolitiche che non vanno sottovalutate, come ha dichiarato nel 2008 il Consiglio Mondiale dell'Acqua, inducendo ad una dipendenza tra i Paesi che può diventare uno stimolo alla cooperazione, ma anche innescare potenziali conflitti.
Secondo la Royal Society of Engineers, due terzi del totale dell'acqua utilizzata per produrre alimenti e bevande per la sola Gran Bretagna, viene da Paesi che già soffrono per le poche risorse idriche disponibili.
I Paesi in via di sviluppo, incalzati da una sempre maggiore richiesta di merci dall'Occidente, stanno utilizzando gran parte delle loro risorse per prodotti d'esportazione, rischiando così di restare a corto d'acqua. Afferma la Society of Engineers: "Secondo le previsioni, quando la popolazione mondiale supererà gli 8 miliardi, cioè tra 20 anni, la domanda generale di cibo e energia crescerà del 50% e quello di acqua del 30%, il che potrebbe determinare una crisi idrica mondiale".
Ciascuno di noi può calcolare la propria impronta idrica individuale accedendo al footprint calculator messo a disposizione da Water Footprint Network. Un'opportunità per capire, nel nostro piccolo, quanta acqua "scippiamo" alla terra e quanta ne potremmo risparmiare.

Water Footprint Calculator:

http://www.waterfootprint.org/?page=cal/WaterFootprintCalculator

 
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Proposta Di Legge Per Ridurre I Consumi Energetici

Post n°214 pubblicato il 04 Aprile 2013 da kookkai
 

Presentata una proposta di legge per ridurre i consumi del 50% e creare almeno 120 mila nuovi posti di lavoro.

L'efficienza energetica punta al dimezzamento dei consumi nei condomini con almeno cinque alloggi. Almeno nella proposta di legge presentata da Legambiente nei giorni scorsi e discussa al convegno Efficienza energetica in edilizia organizzato a Roma con AzzeroCo2.

A detta dell'associazione ambientalista, sono necessarie nuove politiche di riqualificazione energetica in edilizia pensate soprattutto per i condomini, dove vivono circa 24 milioni di persone e i consumi sono spesso più alti della media nazionale.

La situazione, sottolinea Legambiente, è aggravata dal fatto che non ci sono molte speranze di ridurre la spesa per la bolletta energetica dato che gli strumenti in vigore risultano inefficaci e spesso impossibili da applicare.

Secondo gli ambientalisti, il nuovo sistema di incentivi dovrebbe prendere spunto dal Green Deal introdotto nel Regno Unito, che permette di realizzare interventi a costo zero per le famiglie perché si ripagano con il risparmio realizzato nei consumi.
Secondo il quadro tracciato da Legambiente, dal 1998 grazie alle detrazioni fiscali sono stati effettuati interventi di ristrutturazione edilizia su circa 5,5 milioni di abitazioni.

Nel 2007 sono state introdotte detrazioni pari al 55% per interventi di efficienza di energetica in edilizia che hanno mosso oltre 1,6 milioni di interventi tra cui sostituzione di infissi, caldaie, pannelli solari termici, pompe di calore.
Allo stesso tempo, sottolinea Legambiente, il sistema incentivante basato sui Titoli di efficienza energetica ha mosso pochissimi interventi.

Il conto energia termico, continua l'associazione ambientalista, finanziato attraverso le bollette del gas, prevede invece incentivi per gli interventi di efficienza energetica dell'involucro per i soli edifici pubblici, ma non è basato sul risparmio ottenuto bensì sul costo dell'intervento e presenta dei limiti di attuazione legati al patto di stabilità e alle difficoltà degli enti locali di reperire risorse.

Con la nuova proposta di legge, Legambiente mira a una riduzione media del 50% dei consumi delle abitazioni, certificata dal salto di classe energetica. In sostanza gli ambientalisti propongono di introdurre una nuova scheda nel sistema dei titoli di efficienza energetica (TEE), basata sui valori derivanti dalla certificazione energetica delle abitazioni prima e dopo l'intervento, che premierebbe la riqualificazione globale dell'edificio.

Gli interventi dovrebbero essere realizzati da Esco in accordo con le imprese di costruzioni, che si impegnano a garantire il raggiungimento dei risultati di riduzione dei consumi energetici attraverso la certificazione energetica di tutti gli alloggi coinvolti.

Secondo le stime di Legambiente, basate sul periodo dal 2014 al 2020, gli interventi su 200 mila alloggi all'anno metterebbero in moto investimenti per 3 miliardi di euro, creando almeno 120 mila nuovi posti di lavoro.

RICHIEDI IL CHECK UP ENERGETICO DELLA TUA ABITAZIONE: http://www.lacasadellenuoveenergie.it/check-up-energetico?view=foxcontact

 
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Trovata In Namibia Falda Di Acqua Dolce

Post n°213 pubblicato il 29 Marzo 2013 da kookkai
 

Gli scienziati hanno trovato una fonte enorme di acqua sotterranea in Namibia, una delle più aride dell'Africa che potrebbero fornire il paese per 400 anni, una fonte enorme di acqua sotterranea in Namibia, una delle più aride dell'Africa.

La falda acquifera di acqua dolce è stata trovata a 300 metri al di sotto dell'arido paesaggio sub-sahariano, che scorre sotto il confine tra l'Angola e la Namibia, e contenente circa 5 miliardi di metri cubi di acqua.
Sul lato della Namibia la falda acquifera si estende su una superficie di circa 43 miglia per 25 miglia, o 1.075 miglia quadrate, secondo il Times International Business .

La quantità di acqua di questa falda sarebbe uguale alla corrente necessità di alimentazione di questa zona nel nord della Namibia per 400 anni, che ha circa il 40 per cento della popolazione della nazione.
La falda acquifera è stato nominato Ohangwena II, e la sua scoperta iniziale è stata riportata dai giornali della Namibia la settimana scorsa.

Recentemente la ricerca ha mostrato un vasto sistema di falde acquifere di acqua dolce distribuite in tutto il continente africano.

Secondo il Times International Business, la Namibia è più grande in estensione della Francia, ma ha meno persone rispetto a Chicago, il 50 per cento dei quali vive al di sotto della soglia di povertà, nonostante il paese è il quarto più grande produttore di uranio.

L'acqua sotterranea dolce Ohangwena II ha anche una piccola falda di acqua salata, sulla destra del bacino stesso, e necessita cautela in ogni tentativo di estrarre l'acqua, perché si potrebbe creare un collegamento tra i due acquiferi, che potrebbero portare l'acqua salata a contaminare quella dolce.

 
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Strutturare L'Acqua Per Una Buona Salute

Post n°212 pubblicato il 25 Marzo 2013 da kookkai
 

La cellula è composta principalmente da acqua strutturata che fa da interfaccia; è quindi fondamentale conoscere questa acqua, per poter comprendere il funzionamento della cellula.

Non è una nuova idea, uno dei pionieri in questa area è un ricercatore cinese-americano Gilbert Ling, che ha scritto molti libri sulla fondamentale importanza dell'acqua nella cellula.
L'acqua è effettivamente parte della struttura di ogni cellula, è ordinata e ha anche una carica.
L'acqua appena al di sotto è caricata di segno opposto ed il tutto agisce come una batteria.

Come spiega il dr Pollack: "nelle cellule ci sono molte batterie con carica meno e più, separate. La questione è: come vengono caricate queste batterie? La carica giunge da una energia incidete radiante: luce, calore, ultravioletto.
Tutte queste energie assorbite separano la carica. L'energia che entra dall'esterno costruisce questa separazione della carica e mette ordine. Questa energia potenziale struttura le cellule.
Forse avete già sentito parlare di "acqua strutturata", è importante quando si cerca di trovare acqua di alta qualità, anche perché i processi di filtrazione dell'acqua utilizzati per le nostre forniture di casa, spesso la de-strutturano.

"L'acqua all'interno delle vostre cellule è assolutamente essenziale per la salute. Quando si ha una patologia ad un organo, non sono solo le proteine dentro quell'organo che non funzionano, ma anche l'acqua al suo interno; l'acqua vicino alla proteina non è nell' ordine in cui dovrebbe essere, quindi quel che c'è da fare è ristabilire l'"ordine" giusto.

Come ristabilire la faccenda?. Il modo più classico per farlo è usare una radiazione ad infrarossi (CALORE). Applicando CALORE al muscolo, si aumenta l'apporto di sangue, che è utile, ma così si costruisce anche la struttura ordinata nell'acqua!!!

La ricerca del Dr. Pollack mostra che il calore degli infrarossi è molto efficace per mettere ordine nell'acqua cellulare. Secondo il Dr. Pollack, la lunghezza d'onda di 3 microns è ideale e molto efficace. Anche il sole emette questa lunghezza d'onda, che potrebbe essere un'altra ragione per cui l'esposizione al sole ha profondi benefici sulla salute.

Interessante: anche il corpo umano emette una radiazione che rientra nella gamma ideale, cosa che può spiegare perchè il semplice contatto fisico, incluso l'applicazione delle mani per la guarigione (in Italia si parla di pranoterapia), può contribuire al miglioramento della salute!. C'è molto scetticismo sul tema, ma da un punto di vista fisico, è assolutamente possibile.

Un altro modo per strutturare l'acqua è usare la LUCE, lo spettro visibile della luce, l'ultravioletto (UV) ed il vicino infrarosso, costruiscono zone di acqua ordinata o strutturata.

La terapia della LUCE (cromoterapia) è stata usata per anni come rimedio per varie malattie, come la depressione e l'itterizia, per esempio. Ma solo ora gli scienziati stanno iniziando a capire come mai funzionano queste terapie.

Ovviamente, uno dei benefici principali della esposizione al sole e agli UV è che questo fa produrre al corpo la vitamina D, che ora sappiamo essere cruciale per una salute ottimale, ma questo serve anche a strutturare l'acqua nelle cellule e può essere un altro fattore determinante.

Se bevessimo dell'acqua "strutturata" questo farebbe solo bene alla nostra salute. Interessante che da ricerche fatte su certe "acque di guarigione", dal Gange e da Lourdes per esempio, hanno mostrato il segno di acqua strutturata trovato nelle cellule, c'è stato un assorbimento particolare di energia di una precisa lunghezza d'onda, che è assoluta caratteristica dell'acqua strutturata, ha detto il Dr. Pollack, e c'è una buona possibilità che l'acqua veramente abbia la capacità di trattenere a lungo tempo quella struttura... Quindi, bevendo acqua con questa struttura, fa molto bene alla salute.

L'acqua strutturata contiene una carica, di solito negativa e quella carica negativa che sia cruciale per costruire la struttura?.

Si può de-strutturare l'acqua, questione a cui sta lavorando il team del Dr. Pollack, non è chiaro se il bollire, per esempio, possa destrutturare l'acqua o se questo invece contribuisca ad aggiungere struttura...

L'altro lato della medaglia è come reintrodurre la struttura all'acqua. Abbiamo sempre raccomandato due semplici approcci per ristrutturare l'acqua:

- Raffreddarla a circa 10gradi C

- Agitarla, in un contenitore, con un cucchiaio in movimento circolare per creare un vortice.

Il Dr. Pollack concorda su questi due punti. L'acqua raffreddata a circa 10 gradi C, aumenta la struttura.

"Stiamo studiando gli effetti della temperatura sulla struttura dell'acqua. Sembra che quando si riduce la temperature, aumenti l'area della struttura. Infatti, stiamo studiando la possibilità che l'acqua strutturata sia veramente uno stadio intermedio tra l'acqua e il ghiaccio. E' possibile che la vera struttura di questa acqua strutturata, se vogliamo, sia molto simile al ghiaccio"

Per quanto concerne lo strutturare l'acqua per mezzo di vortici, Viktor Schauberger è riconosciuto come uno dei leaders in tale ambito. Questa tecnica è anche usata per fare rimedi omeopatici.

Il Dr. Pollack spiega perchè questa tecnica funziona: "Se pensate ad un vortice: che accade? Il vortice è un tipo di perturbazione o agitazione meccanica. Probabilmente crea bolle, come le bolle d'aria che sono molto coinvolte o avvolte nel vortice. Se queste bolle contengono un involucro di acqua strutturata, allora fare un vortice sarebbe un modo molto potente per aumentare la struttura. Entrambe le idee: ridurre la temperature e creare un vortice, portano probabilmente ad aumentare la struttura dell'acqua".

I ricercatori hanno anche indagato cosa accade alla struttura dell'acqua se in essa viene immessa una corrente elettrica.

"Se mettete un elettrodo negativo proprio vicino all'acqua strutturata, la regione strutturata cresce,ma con un elettrodo positivo diminuisce." Spiega il dr. Pollack. "Quindi questa acqua strutturata è piena di carica. Non è una carica libera, piuttosto sono cariche fisse in punti in una matrice molto stretta, qualcosa come un semiconduttore.
Dunque se vi immergete un elettrodo, funziona. Ha un effetto potente... Negli esperimenti che abbiamo fatto, si tratta solo di 5-10 volts... Non abbiamo studiato abbastanza in dettaglio, quanto voltaggio veramente serva applicare perché la cosa funzioni, ma sarà fatto in futuro. Quelli che abbiamo fatto, sono esperimenti piloti e non li abbiamo ancora pubblicati".

Il Dr. Pollack fornisce anche alcune idee per le tecniche di radicamento o "grounding": quel semplice atto di camminare a piedi nudi per radicarsi nella terra. La teoria scientifica, dietro i benefici salutistici derivanti da questa semplice pratica, è che il corpo assorbe elettroni negativi della terra attraverso le piante dei piedi.

Pollack da sostegno a questa idea spiegando che la Terra è caricata negativamente, quindi quando vi radicate, state collegando il corpo ad una presa di energia caricata negativamente. Poiché la Terra ha una maggiore carica negativa rispetto al corpo, finite con l'assorbirne degli elettroni.

Questi elettroni, caricati negativamente, possono contribuire a far aumentare la struttura dell'acqua nelle vostre cellule: proprio come l'acqua aumenta in struttura quando una carica negativa viene introdotta con un elettrodo".

 
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