Creato da maryrose.ms il 14/05/2008

CONTROESODO

BREVI PAUSE PER RIPRENDERE FIATO

 

 

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IL POPOLO D'AGOSTO

Post n°54 pubblicato il 31 Agosto 2008 da maryrose.ms
 




Spagnoli,
portoghesi, kazaki, russi, egiziani, giordani, messicani, americani,
polacchi, lituani, cechi... tra i volontari del Meeting di Rimini di
quest’anno ci sono giovani che vengono da molto lontano, a loro spese,
per pulire i pavimenti della fiera, strappare i biglietti all’ingresso
degli spettacoli, fare servizio d’ordine negli incontri, servire ai
tavoli dei ristoranti o pelare patate.
Questo dice in modo efficace
della svolta che sta caratterizzando il Meeting: è divenuto ormai un
evento internazionale, non solo per quello che riguarda i relatori
degli incontri, ma anche per ciò che concerne il pubblico e persino i
volontari.
Cosa accomuna tutta questa gente? Un carisma cattolico,
come quello di Luigi Giussani, che si immerge nella tradizione e nella
storia del nostro Paese, rende gente di tutto il mondo capace di vedere
ciò che molti non sono capaci di vedere, un nuovo mondo che sta
nascendo: donne ugandesi malate di Aids piene di speranza; gli
appartenenti ad una associazione di ex favelados che, abbracciando la
fede cattolica, trovano nuova linfa alla loro azione educativa e
sociale; carcerati spinti a un profondo cambiamento interiore per
l’incontro con gente che scommette sul loro destino e insegna loro a
lavorare; missionari, fratelli e compagni di coloro che hanno
incontrato in terre lontane; giovani del rione Sanità di Napoli
protagonisti di un impegno sociale che sembra un canto; intellettuali
alla scoperta di un nuovo significato dopo anni di nichilismo; giovani
imprenditori e operatori sociali che, invece di discutere di crisi,
cercano innanzitutto di affrontarla con creatività e spirito di
iniziativa.
Sono frammenti di popolo che torna ad unirsi durante
una settimana di agosto, persone leali con il grido del loro cuore, che
non si accontentano di osservare queste novità umane presenti nella
realtà, ma vogliono scoprire che cosa e chi le origina.
Per questo
hanno ascoltato in modo filiale gli interventi di pastori come Bagnasco
e Pezzi. Per questo hanno affollato incontri, come quello in cui si è
parlato di ecumenismo con Habukawa, di diritti umani con Glendon,
Weiler e Hauerwas, di pace con Mamberti, Tauran e Moussa, di
multiculturalismo con Prades e Milbank, della solitudine esistenziale
con Borgna e Cesana, di percorsi alla ricerca della verità di se stessi
con Pansa, Cominelli, Modiano, Waters e Allam. Per questo, negli
incontri politici, sociali ed economici in questo Meeting, partendo da
un desiderio di significato per la propria vita e da tentativi positivi
in atto nella vita economica e sociale, hanno aiutato i relatori a star
di fronte ai problemi che attanagliano la nostra società, secondo
un’ottica sussidiaria, senza soffermarsi sul gossip politico. Così, si
è discusso di molte proposte che stanno punteggiando l’inizio di questo
governo e l’attuale clima politico: la volontà di rilanciare il sistema
produttivo e bancario da parte di operatori pubblici e privati (come
Conti, Passera, Profumo e Moretti), il dialogo per il bene comune
dell’Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà, il riassetto dello
Stato e il federalismo fiscale negli interventi di Tremonti e
Calderoli, la necessità per la scuola di una riforma nella direzione di
autonomia, parità, valutazione e valorizzazione della professionalità
degli insegnanti nel dibattito Gelmini-Garavaglia, l’urgenza della
liberalizzazione del mercato del lavoro nell’incontro con Sacconi e
Bonanni, la riforma della giustizia e delle carceri annunciata da
Alfano, la sussidiarietà nell’ente locale di Formigoni e Alemanno. Chi
impara da Giussani a vivere senza patria non si estrania dal mondo,
come hanno testimoniato Eugenia Roccella e Bernhard Scholz
nell’incontro conclusivo: vi scopre quella Presenza Misteriosa che
continuamente mostra i suoi tratti inconfondibili in fatti e persone
che spalancano il nostro cuore e ci fanno appassionare a tutto, anche
quando non tutto è come istintivamente vorremmo.
Pagina  12 

Giorgio Vittadini - Il Giornale




 
 
 
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VERGINE MADRE

«Vergine madre, figlia del tuo Figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu se' colei che l'umana natura nobilitasti sì, che 'l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese l'amore per lo cui caldo ne l'eterna pace così è germinato questo fiore. Qui se' a noi meridïana face di caritate, e giuso, intra i mortali, se' di speranza fontana vivace. Donna, se' tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia ed a te non ricorre, sua disïanza vuol volar sanz'ali. La tua benignità non pur soccorre a chi domanda, ma molte fiate liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s'aduna quantunque in creatura è di bontate».
 

LA MADRE

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"Cari amici,
Ciò che mi preoccupa principalmente della vicenda del sito islamico legato ad Al Qaeda in cui il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed io siamo stati minacciati di morte, indicati come "due morti che camminano, proprio come si autodefiniva Falcone", è la sottovalutazione del fatto che si tratta di un testo in lingua italiana e che l’autore è verosilmente un italiano convertito all’islam terroristico di Osama bin Laden.
La mia impressione è che in generale, a livello di potere esecutivo, legislativo e giudiziario, immaginando che questo terrorismo islamico "Made in Italy" potrebbe essere l’opera di una testa calda e magari di un cane sciolto, nel senso di un fanatico non organico a un gruppo terroristico noto, il pericolo viene valutato al ribasso e si ritiene quindi che non ci si debba preoccupare più di tanto. Questo è un errore gravissimo. Non si comprende che anche se fosse presente un solo aspirante terrorista e magari un terrorista suicida, sarebbe di per sé sufficiente per avere la certezza che si tratta della punta di un iceberg, dove l’iceberg è una realtà ben radicata territorialmente e ideologicamente che dovrebbe preoccuparci." Magdi Cristiano Allam
 
 

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