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Ti faccio gli Auguri per il Blog e provo a mettere nero su bianco due considerazioni su questo mezzo di comunicazione ed in generale sulla comunicazione dei Media. Tu parli di Talento, e mi viene in mente la moneta, l'unità di scambio assunta come valore ti chiedo, anzi mi continuo a chiedere, "ma dove è finito il valore della comunicazione? e quale fine ha veramente se non quello di essere prodotto industriale anche esso e pertanto rigorosamente dipendente dal risultato economico?". La mia convinzione è che sempre di più, e parlo per tutte le forme di comunicazione, si tenda solo a fare cassetta, quindi il talento non è tanto una caratteristica che di per se emerge e si fa notare, ma la ricerca è nel trovare quella diversità, particolarità dell'individuo che serve a creare attenzione nel pubblico, quindi non è tanto il Talento che conta ma l'essere il Prodotto adeguato al momento temporale e alla tipologia di ricerca dei Media in quel contesto particolare. Per dirla in modo diverso, l'impressione è che si ricerchi o si modelli l'individuo così da farne un Talento ;-). Abbiamo perso l'Artigianato del Pensiero e tendiamo sempre di più all'omologazione globale, stiamo diventando tanti bei birilli posizionati sul piano del boowling, ben allineati e fermi, ma chi sarà quello che ci tirerà la palla per fare strake?. Un saluto Aba.Cab