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Siamo in Quaresima e, come tutti ben sapranno, in questo periodo il venerdi non si dovrebbe mangiare carne, da qui l’espressione: “venerdi pesce”. Visto però che di pesce fresco nelle nostre tavole ce n’ è quasi sempre in abbondanza, noi per questo giorno particolare vi proponiamo una cena alternativa... “venerdi... indiano!” Per tutti voi chioggiotti per passione io, Paola e Laura ci siamo “sacrificate” e abbiamo messo a disposizione i nostri palati per una nuova esperienza culinaria presso il Ristorante Taj Mahal, gestito da dicembre 2009 dalla famiglia Chauman, proveniente dal Punjab, la regione dei 5 fiumi (nord ovest dell’ India). Avrete davvero l’ imbarazzo della scelta tra polpette fritte con farina di ceci, salse di jogurt speziate per accompagnare il famoso riso basmati, lungo e profumato con cumino, cardamomo e cannella, verdure miste in salsa come i ceci e le squisitissime lenticchie gialle e il pesce, il tutto accompagnato dal pane indiano (focacce di farina integrale o bianca con aglio, burro o formaggio) e dalla birra locale KingFisher. Quest’ultima, molto gradita da Laura e Paola... e non aggiungo altro. E per concludere in maniera dolce e rilassante la serata provate le palline al latte, i dolcetti al cocco, i frullati analcolici con mango latte e cocco, o il thè al cardamomo e cannella o thè al latte. Il frequente uso di spezie può all’apparenza dare il medesimo sapore a molti piatti ma è solo una questione di abitudine e allenamento... i palati più fini sapranno presto distinguere i vari sapori! Assaggiare per credere! Il termine “curry” è un termine di origine europea. Nella cucina indiana in realtà non si parla di curry ma di Masala. Colui che prepara questa mistura si chiama Masalchi, un artista e alchimista, con i suoi segreti e le sue magie. Tutti i vari Garam Masala sono piccanti e aromatici: tra gli ingredienti troviamo peperoncini rossi e verdi, chiodi di garofano, pepe bianco e nero, cardamomo, noce moscata, cannella, cumino, anice stellato, zenzero, coriandolo, curry e zafferano. Naturalmente potete trovare anche carne di pollo (famosissimo il pollo tandoori al curry)e agnello, molto speziata e saporita, anche se in realtà l’ India è la patria della cucina vegetariana con una storia e tradizioni antiche 2000 anni e più. Secondo l’ Induismo ci sono tre tipologie di cibo che corrispondono alle tre influenze della natura: Rajas: è la passione e il suo elemento è il fuoco; è il cibo più eccitante, che produce calore. In questa categoria troviamo il pollo, il caffè, la birra, l’alcool, il vino, i cibi piccanti e quelli amari, le spezie e il tabacco. Sattva: è la virtù e il suo elemento è l’aria; è il cibo più leggero, che non appesantisce. Induce sentimenti positivi e calma, e per questo è quello da preferire. A questa categoria appartengono il latte, lo yogurt, il riso, il grano, i cereali, il miele, le verdure, la frutta e i legumi. (Braghavad-Gita). Quindi, come in tutte le cose della vita, ci vuole il giusto equilibrio.
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