ChioggiaTv

"Vien fuora dall'acqua che ti deventi 'na moleca": così spesso le mamme si rivolgono ai bimbi che sguazzano in mezzo al mare e non vogliono saperne di uscire dall'acqua. Una moleca? e che è?? un mostro marino..? Ma no, è qualcosa di molto più simpatico e succulento: il granchio, in primavera e in autunno fa 'il cambio dell'armadio' () proprio come noi (solo che ci mette meno tempo e non ha bisogno di scatole e scatoloni) e cambia muta, cioè lascia il guscio vecchio per rivestirsi di quello nuovo. In questo periodo, prima che il guscio nuovo si rinforzi, rimane un rivestimento molto più morbido e... gustoso! Infatti queste moleche, tutte intere (guscio compreso) sono una vera prelibatezza una volte fritte. Ecco come fare: prima di tutto vi recate nella pescheria di fiducia e ne acquistate un po' (qualche giorno fa il prezzo al chilo si aggirava sui 40 euro, quasi quanto quello del filetto di manzo!!), a casa mettete le povere malcapitate dentro un recipiente con delle uova leggermente sbattute:

consiglio per chi ha il cuore tenero: fatevi aiutare perchè se sono vive si spostano ovunque e bisogna ogni tanto girarle dentro le uova e serve un bel po' di coraggio.

Questo passaggio è fondamentale e importante perchè qui le moleche si 'svuotano' in parte dell'acqua di mare che hanno dentro e si riempiono delle uova. Quando sono morte, tastatele con una forchetta e vi accorgerete che saranno diventate ancora più morbide di quando le avete portate a casa. Poi le passate nella farina e in una pentolina con olio bollente:

Dopo pochi miuti sono già pronte da gustare, calde-calde!!

A chi piace, si può aggiungere una buonissima porzione di polenta altrettanto calda e gustare il tutto doverosamente in buona compagnia!!

Buon appetito!

di Viviana Terzulli

Anzi, a molti piace... SottoZero! Finalmente le giornate cominciano ad essere più tiepide ed il gelato, che in realtà non ci ha mai abbandonato neanche nelle giornate di neve, diventa una tentazione quotidiana indispensabile, per consolarci ed allietarci, come il più speciale degli amici.

Forse non lo sapete ma il gelato inteso come business e’ una specialita di origine italiana, precisamente siciliana. Fu Francesco Procopio dei Coltelli,  cuoco siciliano,che dopo molti esperimenti lo porto a Parigi dove apri il suo Café Procope, che divenne presto il "più celebre Caffè letterario d'Europa" (http://it.wikipedia.org/wiki/Gelato)

Se vi capita di passeggiare lungo Viale Madonna Marina non potrete fare a meno di notare la Gelateria Sottozero, una botta di luce e colore che vi attirerà come la piu dolce delle sirene.

Ho il piacere di conoscere la gelataia Annamaria Di Giovanni, chioggiotta doc con diploma di pasticciera in tasca e varie medaglie al collo ( scopro che è stata campionessa di tiro al piattello e ha vinto 2 campionati italiani , 1 coppa del mondo e due medaglie al valore). Mi piace dal primo istante perchè dal suo sguardo e dal suo modo di porsi trapela spontaneità, passione e generosità.

Mi racconta che il gelato e’ una tradizione di famiglia dagli anni ’50 e le brillano gli occhi quando mi parla di suo nonno Giuseppe, meglio conosciuto come Bruno, che partiva di mattina presto col suo carrettino, mentre i vicini lo salutavano con “ oh el Bruno va via”.

Ora questa tradizione viene portata avanti da lei insieme a tutta la famiglia, il suo compagno Bruno , il padre Turiddu che ancora va in spiaggia col suo bel carrettino, la mamma Mariangela e il fratello Giovanni (il quale e’ anche presidente della squadra di calcio All Blacks). Ingredienti naturali, colori caldi e intensi che ben si abbinano alla bella stagione, tanta passione e amore... questa la chiave del loro successo.

Provate il gelato al pistacchio di Sicilia o al cioccolato, fatto come una volta con un procedimento molto lento, oppure scegliete il gusto che piu vi piace, avrete l’ imbarazzo della scelta, tra coni, coppette, granatine chioggiotte alla liquirizia (cucinata e filtrata), i fantastici cremini banana & cioccolato o cocco & cioccolato, e le immancabili crepes alla nutella.  

C è chi, nostalgico e tradizionalista, prende sempre gli stessi gusti per il loro potere evocativo, perche il gelato e’ nella nostra vita fin dalla nostra infanzia. C’e chi invece, curioso e moderno, sperimenta sempre gusti nuovi.  

La Gelateria Sottozero e’ famosissima anche fuori Chioggia come Ghiaccioleria.

Ci sono ben 68 diversi gusti di ghiaccioli, dai piu classici ai piu innovativi ed originali, che nascono dalla mente creativa di Annamaria, spesso di notte, quando insonne si aggira per casa come un moderno Shakespeare in cerca di ispirazione per un nuovo sorbetto... ops, sonetto...

Tra i gusti piu “strani” ci sono i ghiaccioli alcolici- Mojito, Spritz ice e Coca Havana,i ghiaccioli “locali” come quello ai Sugoli o il ghiacciolo Union CS.  Indimenticabili poi i ghiaccioli all’ anguria, allo yogurt e al galak e la novita del 2010,fichy e ricotta... uhm....

 Anche quest’ anno in occasione dei Mondiali sara riproposto il ghiacciolo Tricolore alla menta, limone e amarena. Nel 2006 ha portato fortuna.. riempite i vostri congelatori e gustatevelo ad ogni partita! E se l’ Inter vincera la Champions League... tutti in gelateria a prendere un bel ghiacciolo nero-azzurro! Quale modo migliore per festeggiare!  

Qualsiasi sia l’occasione, il gelato e le sue varianti ci donano piccoli momenti di estasi da gustare in compagnia di chi amate e dei vostri amici, per scambiarsi i gusti e le idee, o da soli, quando avete voglia di stare un po’ con voi stessi, magari mentre passeggiate distrattamente lungo il Lusenzo, persi nei vostri pensieri. Un fresco piacere per calmare le nostre anime passionali.

Sara Ferro

in collaborazione con Elisa B. F.

 Gelateria Sottozero

Strada Madonna Marina 130

Tel. 348.79.07.948

 Gelato per celiaci su ordinazione.

Semifredi in coppa o torte per le vostre feste

Catering per ristoranti

 Aperto sempre e d’estate fino a tarda notte!!

"Truma" è quel sedimento che sta sul fondo della laguna. Quello che se esposto al sole durante le secche, emana quel caratteristico odore.

Riccardo Vianello, voce e leader storico dei Revolution, si è inventato il progetto "Truma": una serie di canzoni in folk-rock rigorosamente in dialetto chioggiotto.  

I testi oltre a contenere vocaboli arcaici talvolta intraducibili in italiano, raccontano per immagini la vita e le tradizioni della nostra città. Una canzone parla delle tegnue, una descrive la ricetta per fare le seppie in tecia, una racconta della festa dei santi Felice e Fortunato e non manca la classica canzone d'amore che però nel suo stile diventa una piccola chicca...

di Chiara Tiozzo