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Film sulla Resistenza

Post n°12327 pubblicato il 29 Aprile 2015 da Ladridicinema
 
Tag: STORIA

  • Roma città aperta di Roberto Rossellini 1945Nella Roma terrorizzata dalla Gestapo un prete accetta di aiutare un capo partigiano comunista, facendolo rifugiare in casa di un operaio la cui donna viene uccisa quando, nel corso di un rastrellamento, corre dietro il camion tedesco sul quale è stato trascinato il suo uomo. Per colpa dell'amante del partigiano, una ballerina schiava della droga, anche gli altri due cadranno vittime dei tedeschi: il partigiano morrà dopo atroci torture e il sacerdote verrà fucilato.
  • Due lettere anonime di Mario Camerini 1945L'operaia di una tipografia requisita dai tedeschi occupanti diventa l'amante del tipografo da essi posto a capo dell'azienda. La donna però viene a contatto con membri della resistenza, tra cui un suo vecchio fidanzato: ne seguono arresti e fucilazioni e la ragazza scopre che è il suo amante a fare la spia ai tedeschi. Lo uccide e viene imprigionata, ma arrivano gli alleati e con loro il fidanzato, che la libera. Le due lettere anonime del titolo - la prima inviata ad Andrea Cecchi, tipografo romano, reduce dalla Russia, per fargli sapere che la sua fidanzata, Clara Calamai, lo tradisce con un suo compagno di lavoro, Otello Toso; mentre la seconda informa la stessa Calamai che il suo nuovo amante, collaborazionista con i tedeschi, ha denunciato e fatto arrestare alcuni operai - inscrivono in pieno feuilleton dumasiano una bella storia d'amore e resistenza, di tradimento e vendetta nella Roma occupata.
  • Il canto della vita (Giovanna) di Carmine Gallone 1945Da una commedia di Gherardo Gherardi: per sfuggire ai tedeschi, Giacomo, unico figlio di un ricco possidente, s'imbosca, seduce Giovanna che l'ha aiutato, l'abbandona incinta. A guerra finita, sposa una ricca di salute delicata che muore. Il vecchio possidente viene a conoscenza dell'esistenza del nipotino illegittimo. Una versione antitedesca della "sedotta e abbandonata", con tanto di ragazza povera che nasconde un partigiano, se ne innamora, ci fa un figlio, ma poi lui la lascia per sposare l'aristocratica di turno.
  • O' sole mio di Giacomo Gentilomo 1946Nel settembre del 1943 un cantante italo-americano arruolato nello "Special American Service" viene lanciato con il paracadute nella campagna napoletana. Ha il compito di arrivare a Napoli, mettersi in contatto con elementi della resistenza e riuscire a cantare alla radio per poter trasmettere informazioni militari attraverso segni convenzionali. Vi riesce, ma viene scoperto da una impiegata della radio, informatrice dei tedeschi. Sembra che la ragazza, che ha già fatto arrestare molte persone, abbia la meglio, ma il popolo napoletano insorge contro i tedeschi. La spia si riscatterà, con sacrificio della vita, e il cantante sposerà una popolana che lo ha aiutato. Il protagonista è il tenore Tito Gobbi, vero e proprio mattatore del film musicale italiano, conteso da due donne, Adriana Benetti e la "dark lady" Vera Carmi, che lo consegnerà ai tedeschi ma alla fine riscatterà con la propria vita il tradimento. Gentilomo condisce con una vicenda resistenziale una delle strutture più classiche dello spettacolo napoletano, la canzone sceneggiata, che il cinema eredita già ai tempi del muto.
  • Un giorno nella vita di Alessandro Blasetti 1946Per sfuggire ai tedeschi alcuni partigiani si rifugiano in un convento di clausura. Le suore dapprima sono riluttanti ad accoglierli, ma poi si convincono, anche perché tra di loro c'è un ferito grave, che riconosce in una delle religiose un suo vecchio amore. Passato il pericolo i partigiani se ne vanno; ma arrivano i tedeschi che, per rappresaglia, uccidono tutte le suore.
  • Il sole sorge ancora di Aldo Vergano 1946Verso la fine della guerra a un disertore si rifugia in una cascina della pianura lombarda, adiacente a una villa padronale. Fingendosi bracciante, egli entra dapprima in contatto con la figlia di un operaio legato alla resistenza, della quale si innamora, poi diventa l'amante della signora della villa. Arrivano i tedeschi e un prete e un comunista vengono fucilati insieme. Ma organizzati dai membri della resistenza i contadini insorgono e con loro il protagonista, che ritorna alla ragazza, mentre la signora muore accidentalmente durante lo scontro.
  • Avanti a lui tremava tutta Roma di Carmine Gallone 1946Una coppia di celebri cantanti romani lavora senza saperlo per la resistenza: lui nasconde un paracadutista inglese in un sotterraneo; lei, gelosa di quel mistero, accetta la corte di un ufficiale tedesco che riesce infine a scoprire la verità. I cantanti l'indomani devono recitare nella 'Tosca' per i soldati del Reich, che hanno l'ordine di arrestarli alla fine dello spettacolo; ma i macchinisti di scena riescono a farli fuggire poco prima che Roma sia liberata. La pellicola continua direttamente il filone del film d'opera, in cui Gallone si era dimostrato maestro nell'anteguerra; ambienta la "Tosca" nella Roma occupata dai tedeschi, con il comandante della Gestapo di Roma invaghito di Anna Magnani, celebre soprano che interpreta Tosca all'opera e tenta di sfruttare le sue armi di seduzione per salvare il tenore, Tito Gobbi, ricercato per aver nascosto un soldato inglese. Gallone sfrutta il raddoppiamento della trama pucciniana alternando con grande efficacia il piano della messa in scena teatrale a quello della realtà narrativa.
  • Pian delle stelle di Giorgio Ferroni 1946Vicende della brigata partigiana 'Lupo' rifugiata a Pian delle Stelle: guerriglia, incursioni e storia d'amore tra il comandante e una presunta spia, che cadranno entrambi vittime della guerra. Una produzione del Corpo Volontari della Libertà.
  • Uno tra la folla di Ennio Cerlesi 1946In una città del nord durante l'occupazione nazista, un modesto impiegato viene arrestato e malmenato come comunista per aver raccolto per strada un giornale clandestino. Rilasciato grazie a un amico influente, che lo fornisce di un attestato di fedeltà ai nazisti, egli può, grazie a questo, sia pure inconsapevolmente, aiutare i partigiani. Quando arrivano gli alleati però l'impiegato viene accusato di collaborazionismo: sarà ancora una volta l'amico intraprendente a toglierlo dai guai.
  • Paisà di Roberto Rossellini 1946Dalla Sicilia al delta del Po sei episodi sull'Italia degli ultimi tempi della guerra. 1) Le truppe alleate sbarcano in Sicilia: una ragazza aiuta gli americani e viene uccisa. 2) Breve amicizia a Napoli tra un soldato americano nero e un piccolo sciuscià orfano. 3) A Roma un soldato americano non riconosce in una prostituta la fanciulla pura incontrata il giorno della liberazione. 4) A Firenze, tagliata in due parti, una inglese passa da un fronte all'altro per trovare un partigiano. 5) Nella pace di un convento romagnolo un pastore protestante e un rabbino dell'esercito alleato fraternizzano con i monaci. 6) Nell'ultimo inverno di guerra, sul delta del Po, paracadutisti alleati e partigiani si scontrano con i tedeschi, che massacrano una famiglia di contadini per il loro aiuto agli alleati.
  • Vivere in pace di Luigi Zampa 1947Il mondo è tormentato dalla guerra mondiale. Due prigionieri americani, uno bianco e uno di colore, vengono nascosti da alcuni contadini umbri. Cala la notte. Il soldato nero è ubriaco. Stanco di uccidere e di vedere morire altri giovani come lui. Non vuole più pensare. E vorrebbe smettere di guardarsi alle spalle. Ma, vicino a lui, un altro soldato ha alzato il gomito. Per dimenticare quell'orrore. E' un militare tedesco. Un nemico, dunque. Prim'ancora che essere umano. Un coetaneo che ha voglia di pace. I due s'incontrano. E uno strano scherzo del destino, fa credere a entrambi che la guerra è finita. Che quell'assurda carneficina è stata finalmente bloccata dai potenti. Si abbracciano commossi. Ma non è la realtà. Esplodono nell'aria improvvisi colpi di cannone. Cadranno altre vittime. Questo è il segnale. I due militari debbono svegliarsi da quell'ingenua ebbrezza che illude. La morte torna a colpire. E porta via con sé zio Togna, mite uomo di campagna. Il proprietario della fattoria che aveva ospitato i due americani. E con lui altri ancora se ne andranno sotto i suoi colpi. Quella dei due soldati è solo una tragica illusione. Per vivere si deve uccidere ancora. E ancora. La pace è solo un sogno che, solamente i sopravvissuti, un giorno vedranno.
  • Felicità perduta di Filippo Walter Ratti 1947Giorgio e Franco sono due amici che frequentano insieme il Conservatorio sognando di diventare dei famosi musicisti. Entrambi sono innamorati della stessa ragazza, Anna, ma lei preferisce Giorgio e lo sposa, scatenando la gelosia di Franco. Dopo aver firmato un importante contratto, Giorgio e Anna, che stanno per partire per una tournée, chiedono a Franco di andare con loro in veste di accompagnatore. Durante le varie tappe, Franco non smette mai di corteggiare Anna, finché un giorno Giorgio, stanco di questa situazione, lo affronta. Franco allora fugge lontano, facendo credere a tutti di essere morto. La polizia, dopo vari giorni di ricerche, trova un cadavere che ha, vicino a sé, i vestiti di Franco. Giorgio, accusato di omicidio, viene imprigionato e deportato in Germania. Riuscito a scendere dal treno e a fuggire, Giorgio raggiunge una falange partigiana e vi si unisce. Solo alla fine della guerra i due ex amici si ritroveranno faccia a faccia: Giorgio troverà Franco che suona il piano in un locale di infima categoria e lo ucciderà. Veramente colpevole, questa volta, cercherà conforto tra le braccia di Anna. Il film attualizza spregiudicatamente il tema dei due amici che amano la stessa donna infarcendolo di tedeschi e partigiani.
  • Il corriere di ferro di Francesco Zavatta 1947Buc, detto "il corriere di ferro", comanda un gruppo di partigiani sull'appennino bolognese, dove un giorno cade un aereo americano colpito dai tedeschi. I partigiani salvano il pilota, gravemente ferito, e lo portano in una casa a Bologna dove si innamora di una fanciulla che però sospetta essere sua sorella. Torna dunque sulle montagne coi partigiani fino all'arrivo degli alleati: scoprirà allora che la ragazza non ha con lui legame di sangue e potrà quindi sposarla.
  • Gli uomini sono nemici di Ettore Giannini e Henri Calef 1949Protagonista è Irene, una giovane che vive a Roma dove convive con un ricco ingegnere da cui è mantenuta. Quest'uomo costruisce fortificazioni militari per conto dei nazisti. In un attentato compiuto da un gruppo di partigiani, l'abitazione dei due viene distrutta, l'ingegnere muore ed Irene rimane sepolta sotto le macerie per alcune ore. Assieme a lei c'è anche Mario, il capo dei partigiani, che appena è salvato e liberato dalle macerie fugge senza lasciare traccia. I tedeschi sospettano Irene dell'accaduto e la giovane è costretta a nascondersi. Dopo varie peripezie giunge a Lisbona e finisce in un campo per profughi. In modo improbabile e misterioso Irene è liberata da Mario: invece di ringraziarlo tenta di ucciderlo per averla messa in mezzo a tanti guai. Mario la disarma e l'abbandona scomparendo nuovamente. Irene vuole vendicarsi e va al comando tedesco dove, con l'aiuto di un agente segreto, contribuirà a far perdere numerosi elementi della organizzazione clandestina. Dopo essere stata responsabile dell'uccisione di un italiano, Irene fugge ma viene presa da Mario e dai suoi partigiani. Questi vorrebbero fucilarla ma Mario la crede innocente e le offre il suo aiuto per imbarcarsi in una nave diretta in Brasile. Arrestata da altri partigiani, Irene è processata e costretta a confessare le sue colpe. E' Mario che deve giustiziarla per mostrare la sua fedeltà alla causa comune.
  • Il cristo proibito di Curzio Malaparte 1951Un soldato che ha fatto la guerra in Russia ed ha sofferto la prigionia, ritorna al paesello natio. Egli sa che suo fratello, rimasto al paese, è stato fucilato dai tedeschi in seguito alla delazione d'un compaesano: egli torna col fermo proposito di vendicarlo, uccidendo il delatore. Ma ne ignora il nome e quando cerca di scprirlo, interrogando i paesani si accorge che, stanchi di lotte, di tragedie e di sangue, tutti sono risolutamente decisi a tacere. Il reduce s'aggira come uno spettro per il paese cercando d'indovinare quel nome, che tutti gli nascondono. Una sera, un vecchio carpentiere, suo amico, dopo aver tentato d'indurlo a desistere dal suo proposito di vendetta, gli confessa d'essere stato lui a tradire il fratello. Il reduce lo ferisce mortalmente con una lima: ma il carpentiere l'ha ingannato a fin di bene. Il traditore non è stato lui. Quando la povera madre si vede comparire dinanzi il figlio lordo di sangue, non può più reprimersi: hai ucciso Pinin! Gli grida. Ma ormai è troppo tadùrdi: benché Pinin si offra ai suoi colpi, il reduce non ha più la forza di colpire: l'innocente ha già pagato per il colpevole.
  • Achtung! Banditi! di Carlo Lizzani 1951Nelle montagne dietro Genova, nell'inverno del 1944, una squadra partigiana scende in città, occupata dai tedeschi, per una missione: salvare le macchine di una fabbrica che i nazisti vogliono trasportare in Germania. La pattuglia riesce a mettersi in collegamento con la fabbrica proprio quando i tedeschi, esasperati da uno sciopero, iniziano una violenta azione di repressione. Molti operai riescono a scappare ma un centinaio sono bloccati dalle SS che ordinano lo smontaggio delle macchine. Durante la notte, in un'azione combinata tra i partigiani e gli operai fuggiti, la fabbrica viene rioccupata e inizia il sabotaggio delle macchine. All'alba arrivano le truppe tedesche e si ha un furioso combattimento alla fine del quale gli operai e i partigiani si ritirano verso le montagne. Nella battaglia muoiono l'ingegnere e il capo operaio e due partigiani della pattuglia. Malgrado le perdite la pattuglia torna sui monti con più uomini e armi. Due partigiani feriti resteranno in città a organizzare un nuovo nucleo di resistenza.
  • Penne nere di Oreste Biancoli 1952Stella è un piccolo paesino al confine con della Carnia, che si trova accanto ad una diga. Due giovani del luogo, Pieri e Gemma, si amano teneramente pur in mezzo a contrasti. Inizia la seconda guerra mondiale e gli uomini sono richiamati alle armi: il paese resta vuoto. Anche per Pieri e per suo fratello Olindo, che deve abbandonare la moglie ed un figlio molto piccolo, giunge l'ora di lasciare il paese. Quando un bombardamento ucciderà il padre di Gemma, i genitori accolglieranno in casa loro la ragazza, rimasta orfana. Arriva l'armistizio e Pieri ed Olindo, insieme ad altri soldati, trovandosi in Albania si rifiutano di arrendersi e decidono di tentare il ritorno in patria attraverso la Jugoslavia. Alcuni uomini del gruppo, tra cui Olindo, muoiono durante il viaggio, ma alla fine, dopo mesi di stenti, la meta è raggiunta. Pieri, dopo aver abbracciato i genitori e l'amata Gemma, si nasconde con i compagni sui monti. Quando i tedeschi in ritirata decidono di far saltare la diga per proteggersi le spalle. Pieri e i suoi compagni riescono, con in'azione audace e rischiosa, ad impedire che il paese venga distrutto. Gemma rimane gravemente ferita da un cosacco nel corso della operazione, ma riuscirà miracolosamente a sopravvivere: un avvenire di pace sorride ai futuri sposi.
  • Nessuno ha tradito di Roberto Bianchi Montero 1953Laura, giovane maestrina, viene invitata in un piccolo paese, a prendere il posto del vecchio maestro Colombo, che va in pensione. Alla fine della sua ultima lezione, Colombo presenta alla scolaresca la nuova insegnante, poi, rimasto solo con Laura, le racconta una tragica storia, della quale un banco in un angolo dell'aula, evoca per lui il ricordo. A suo tempo, quel banco era occupato da Bruno e Sandro, due dei suoi scolari e tra i più cari. Diversi per temperamento e per carattere, i due ragazzi erano legati da un'intima, profonda amicizia, alla quale erano rimasti fedeli. Bruno, assolta la scuola media, s'era iscritto all'università, mentre Sandro s'era fatto agricoltore come suo padre. Alla guerra Bruno aveva partecipato come ufficiale, Sandro come soldato: durante l'ultimo periodo Bruno s'arruola nelle forze della R.S.I., mentre Sandro s'unisce a un gruppo di partigiani. Bruno muore durante un azione di sabotaggio. Sandro è catturato e fucilato dai tedeschi. In paese s'è sparsa la voce che la cattura e la fucilazione di Sandro siano dovute a delazione da parte di Bruno: la madre e la sorella di Bruno sono perseguite. Solo il parroco e il maestro Colombo non hanno voluto prestar fede alla diceria: risulterà infatti che si tratta di una calunnia. Bruno non ha tradito l'amicizia.
  • Cento anni d'amore di Lionello De Felice 1954 (episodio 5°: Gli ultimi dieci minuti)E' il tragico, commovente colloquio tra un partigiano, condannato a morte nel 1944, e sua moglie.

 
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