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Post n°14900 pubblicato il 09 Febbraio 2019 da Ladridicinema
23.32: Il pezzo di Paola Turci è bello ma la sua performance canora non è impeccabile… Sulle note alte fa veramente fatica 23.31: Fiorello non recita, canta 23.31: GIUSEPPE FIORELLO: Fratello del noto showman Rosario Fiorello e della scrittrice e conduttrice televisiva Catena Fiorello, inizialmente lavora come tecnico di un importante villaggio turistico. Da lì nel 1994 passa a Radio Deejay con il nome d’arte “Fiorellino”, lavorando al fianco di Marco Baldini, Luca Laurenti e Amadeus. Nello stesso anno debutta in televisione nel programma di Mediaset, condotto in precedenza dal fratello, Karaoke, lavorando insieme a Antonella Elia. In una recente intervista, lo stesso attore ha ammesso di essersi pentito di aver rimpiazzato il fratello nella conduzione del programma. 23.30: Ora L’ultimo ostacolo – Paola Turci con Giuseppe Fiorello 23.28: Piace il finale con i fiati e l’orchestra scatenata. Arrangiamento di grande qualità 23.26: Bella l’interpretazione di Brunori Sas. Valorizzato un pezzo che convince sempre più 23.24: BRUNORI SAS: A fine 2009 si affaccia all’universo cantautorale italiano, prendendo in prestito il nome della ditta di famiglia di materiali edilizi: Brunori Sas. Pubblica il suo album d’esordio Vol.1: un vero e proprio canzoniere italiano, con cui si aggiudica il Premio Ciampi 2009 come miglior disco d’esordio e la Targa Tenco 2010 come miglior album esordiente. Il secondo disco è Vol. 2: Poveri cristi, un album pubblicato nel 2011 dalla scrittura amara e speranzosa che conserva la forma canzone melodica e all’italiana. 23.23: Si riparte con un interessante binomio: L’amore è una dittatura – The Zen Circus con Brunori Sas 23.18: Break all’Ariston 23.17: Operazione piaciona dei Boomdabash che scendono dal palco e vanno in mezzo al pubblico. Il pezzo è fra i più ascoltati. Nel contesto sanremese non è sicuramente il brano più convenzionale 23.15: C’è un coro di bambini alle spalle dei Boomdabash, la canzone mette allegria, Rocco Hunt non aggiunge granchè 23.14: ROCCO HUNT: Rocco Hunt, il cui vero nome è Rocco Pagliarulo, nasce il 21 novembre del 1994 a Salerno, nel quartiere di Pastena. Muove i primi passi nel mondo dell’hip hop già da giovanissimo e realizza un mixtape, intitolato “Spiraglio di periferia” e pubblicato per la Honiro Label: il disco comprende, tra l’altro, collaborazioni con ‘Ntò e Clementino, e ottiene un riscontro più che positivo sulla scena rap underground nazionale anche per merito del videoclip della canzone “‘O mar e ‘o sole”, in cui Rocco Hunt duetta con Clementino. 23.12: E’ il momento di Per un milione – BoomDaBash con Rocco Hunt 23.11: C’è la schermata con tutti i codici 23.10: Nek stupisce: senza i suoni elettronici il suo pezzo è veramente bello! 23.09: Versione acustica del pezzo di Nek e Neri Marcorè mete a disposizione la sua voce al pezzo del cantante di Sassuolo 23.08: NERI MARCORE’ Nasce il 31 luglio del 1966 a Porto Sant’Elpidio. Neri A soli otto anni inizia a cimentarsi nei panni dell’imitatore impersonando Ornella Vanoni. Debutta a teatro nel 1993 con lo spettacolo di Carlo Goldoni “La finta ammalata in musica”, a cui fa seguito la commedia musicale “Belushi, sesso, droga and rock’n’roll” in cui recita la parte di Dan Aykroyd, amico fraterno di John Belushi. In questi stessi anni debutta al cinema diretto da Pietro Natoli nel film “Ladri di cinema”. 23.07: C’è Anna Foglietta assieme a Baglioni sul palco. Presentano Mi farò trovare pronto – Nek con Neri Marcorè 23.06: Bisio intervista Anastasio al termine del suo pezzo 23.03: Entra sul palco il vincitore di X Factor che canta un pezzo accorato sul rapporto tra figli e padri… 23.02: Se questi sono i monologhi rimpiangiamo le interviste in inglese traballante ad attori che sembrano di passaggio… 23.01: L’esibizione di Arisa con Tony Hadley 2.56: Un monologo sul disordine del figlio di Bisio 22.55: Bisio in gilet è pronto per il monologo 22.53: L’esibizione di Mahmood: 22.49: Break all’Ariston 22.48: Il brano di Ultimo resta comunque fra i più belli di questo Festival 22.47: La voce di Fabrizio Moro non si sposa perfettamente con la delicatezza della canzone di Ultimo. Anche stavolta il duetto sembra aver tolto qualcosa al pezzo 22.46: Ultimo è al piano, Fabrizio Moro alla chitarra. Voce graffiante 22.45: FABRIZIO MORO: Fabrizio Moro, il cui vero nome è Fabrizio Mobrici, nasce il 9 aprile del 1975 a Roma, nel quartiere periferico di San Basilio, in una famiglia di origini calabresi. Dopo essersi iscritto all’istituto per la cinematografia e la televisione “Roberto Rossellini”, si trasferisce a Setteville di Guidonia con il resto della famiglia, prima di fermarsi a Sant’Angelo Romano. 22.44: PIl possibile vincitore di quest’anno con il vincitore dello scorso anno: I tuoi particolari – Ultimo con Fabrizio Moro 22.42: L’atmosfera c’è… La presenza di Bungaro non aggiunge granchè. Il brano non esalta fino in fondo le qualità Renga ma si ascolta comunque volentieri 22.41: BUNGARO: La carriera di Bungaro è iniziata nel 1988 con il Festival di Sanremo, al quale ha partecipato con il brano Sarà forte. Ha partecipato altre volte: nel 1991 con E noi qui, insieme a Marco Conidi e Rosario Di Bella, nel 2004 con Guardastelle e nel 2018 con Imparare ad amarsi, in trio con Ornella Vanoni e Pacifico. 22.40: Ora Aspetto che torni – Francesco Renga con Bungaro ed Eleonora Abbagnato 22.37: Strappano applausi Ghemon, i Diodato e i Calibro 35. Il pezzo è bello, non aveva reso bene nelle sere precedenti. Ancora una volta il duetto ha funzionato 22.35: Versione stilosa del pezzo di Ghemon affiancato da un Diodato in gran forma 22.34: DIODATO: Antonio Diodato, cantautore italiano classe ’81 nato ad Aosta. I suoi primi lavori musicali nascono in Svezia dove collabora con i dj svedesi Sebastian Ingrosso e Steve Angello, che diventeranno poi gli Swedish House Mafia. Nel 2013 pubblica il suo primo disco dal titolo “E forse sono pazzo”. Nel 2014 è secondo al Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte e con il brano “Babilonia” ed a ottobre dello stesso anno pubblica la sua seconda fatica discografica dal nome “A ritrovar bellezza”. Nel 2016 collabora a due brani (“Pochi giorni” e “Alla fine”) presenti nell’album “Acrobati” di Daniele Silvestri e partecipa ad alcune tappe del tour del cantautore romano. A gennaio del 2017 esce il suo terzo album per Carosello Records: “Cosa siamo diventati”. A fine 2017 Diodato viene selezionato al fianco di Roy Paci, tra i 20 big in gara al Festival di Sanremo 2018, dove porterà il brano “Adesso”, classificandosi ottavo. 22.33: E’ il momento di Rose viola – Ghemon con Diodato e i Calibro 35
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