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Messaggi di Novembre 2014

 

Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve da mymovies

Post n°11886 pubblicato il 14 Novembre 2014 da Ladridicinema
 

primo piano
Attraverso la lente delle comiche classiche il best seller letterario si trasforma in film comico
Gabriele Niola     * * 1/2 - -
Locandina Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve

Nel giorno del suo compleanno il centenario Allan Karlsson scappa dalla casa di riposo in cui soggiorna verso una meta ignota, nel farlo prende la valigia piena di soldi ad un corriere della malavita senza conoscerne il contenuto. Giunto ad una prima destinazione incontra un contandino con il quale scopre il contenuto della valigia e da quel momento cerca di mettere a frutto il denaro non comprendendo bene di essere al centro di una clamorosa caccia all'uomo da parte della mafia. Nel suo viaggiare Allan ricorda spezzoni della propria vita, dall'infanzia e la passione per le esplosioni, alla giovinezza come dinamitardo nella guerra civile spagnola, l'amicizia con Franco e poi il lavoro al progetto Manhattan, il servizio per Stalin, il controspionaggio e alla fine l'involontario ruolo nella caduta del muro di Berlino.
Dall'omonimo best seller di Jonas Jonasson il regista svedese Felix Herngren ha tratto un film con l'obiettivo di rispettarne l'umorismo e la chiave lunatica e spietata che ne aveva sancito il successo letterario. Il risultato non può non ricordare la matrice fondamentale d'ispirazione ovvero Forrest Gump, l'idiot savant che attraversa il novecento con ingenuità e in questa maniera si ritrova protagonista della storia.
Alla parabola da Forrest Gump, la vita di Allan Karlsson aggiunge l'espediente che fa operare al film il salto da commedia a comico, cioè un impossibile ruolo attivo nel dare forma agli eventi più importanti. Non solo quindi l'idiota per la sua sincerità naive viene scambiato per furbo (era già l'idea di Oltre il giardino) ma influenza attivamente la storia occidentale (con una curiosa predilezione per le grandi dittature). Intorno al corpo comico molto noto in patria di Robert Gustafsson, invecchiato ad arte e poi giovane nei flashback, girano tutti gli altri personaggi ma senza stringere mai con lui relazioni significative. Come nel cinema comico puro Allan Karlsson è motore di gag e non di situazioni, non vive in un mondo che visto attraverso lo sguardo del film è esilarante ma crea situazioni divertenti in un mondo apparentemente grigio, porta il disordine dove dovrebbe altrimenti vigerebbe un rigido ordine (sia quello costituito che quello del crimine), trovando così l'umorismo. Proprio questa prospettiva sembra però il limite maggiore del film.
Rifacendosi al cinema delle origini e alla grande tradizione delle comiche slapstick, la versione filmica di Il centenario che saltò dalla finestra e scomparvepiega le regole che conosciamo solo per pochi istanti al passare del personaggio protagonista, solitamente ignaro di quel che gli accade, e non cerca un reale coinvolgimento nella storia. Per questo forse a fronte di momenti molto divertenti il film ha anche ampie fasi di stanca. Costretto a portare avanti una trama d'intrigo e intreccio di personaggi e situazioni, arranca nel dare dinamismo alle scene in cui manca il protagonista e tutto dovrebbe scorrere ordinariamente. Così, simile ad una lunga serie di assoli intervallati da musica d'accompagnamento generica, il film di Felix Herngren è tanto godibile nell'immediato quanto facile a dimenticarsi.

 
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Tre tocchi

Post n°11885 pubblicato il 14 Novembre 2014 da Ladridicinema
 

Poster

Nel film si intrecciano sei storie. Storie di attori, o meglio, storie di uomini, con tutte le loro passioni e frustrazioni, gioie e delusioni, successi e fallimenti. Vite profondamente diverse ma accomunate da due grandi passioni: il calcio e il lavoro. Ed è tra un allenamento e un provino che le loro vite continuamente si sfiorano e si incrociano, ci svelano la loro misera esistenza, fatta ogni tanto anche di successi e momenti di gloria, ma sicuramente mai di vera, assoluta, felicità.

  • FOTOGRAFIAAndrea Busiri Vici
  • PRODUZIONE: Marco Risi e Andrea Iervolino
  • DISTRIBUZIONE: Ambi Pictures
  • PAESE: Italia
  • DURATA100 Min
NOTE:

Presentato in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma 2014 nella sezione Gala

 
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La scuola più bella del mondo

Post n°11884 pubblicato il 14 Novembre 2014 da Ladridicinema
 

Poster

Christian De Sica è il preside puntiglioso di una scuola media toscana nella quale giunge in visita una classe di studenti napoletani accompagnati da un eccentrico professore (Rocco Papaleo). Non tutto però sembra corrispondere al programma. Perché quando la tecnologia inganna - in questo caso basta solo che Accra, in Ghana, diventi Acerra Napoli - si genera l'equivoco che porterà confusione e tanto scompiglio.

 
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Il leone di vetro

Post n°11883 pubblicato il 14 Novembre 2014 da Ladridicinema
 

Poster

1866. Il referendum del 22 ottobre, di fatto, sancirà l'annessione del Veneto al Regno d'Italia. Attraverso le vicende di due famiglie venete - i Biasin che da generazioni producono e commerciano vino in tutta Europa, e i Querini, aristocratici in decadenza - si narra il periodo tra la caduta di Venezia per mano di Napoleone e la sua annessione all'Italia, tra guerra, conflitti, rivelazioni e intrecci amorosi.

 
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“NON LASCIARE ROMA”

Post n°11882 pubblicato il 13 Novembre 2014 da Ladridicinema
 
Tag: eventi, news

“NON LASCIARE ROMA” 

Roma. A dieci anni di distanza dalla scomparsa dell’attore Nino Manfredi inaugura oggi la mostra che 

lo vede protagonista nelle molteplici fotografie. L’inaugurazione comprende anche la presentazione 

della canzone inedita che l’attore romano cantò prima della sua morte. 

Nel dicembre del 1997 Nino Manfredi s’innamorò al primo ascolto della canzone "Non lasciare Roma "

e volle inciderla. Grazie al produttore e musicista Claudio Zitti questo fu possibile. 

La canzone ha una lunga storia e se ne parla in maniera dettagliata negli ultimi due capitoli del libro 

dedicato al grande attore, scritto dal Prof. Bartalotta. 

Gli autori sono due colonne portanti nel panorama della musica italiana: Mario Panzeri (Grazie dei fiori, 

Papaveri e papere, Casetta in Canadà, Lettera a Pinocchio, Fin che la barca va, 

Nessuno mi può giudicare, Quanto è bella lei, ed altre) e Franco Fasano (Mi manchi, Io amo, Ti lascerò, 

Regalami un sorriso, Certe cose si fanno “Mina”, e tante altre). 

Inoltre, alla stesura della canzone, hanno collaborato Gianfranco Grottoli e Andrea Vaschetti. 

Gli arrangiamenti sono ad opera del Maestro e Produttore Claudio Zitti che, per la realizzazione della 

canzone, ha coinvolto circa 70 musicisti. Tra i più importanti artisti della storia melodica italiana 

citiamo Massimo Tagliata, Maurizio Dei Lazzaretti, Francesco Puglisi, Massimo D'Avola, Massimo 

Carrano, Claudio Monteleoni, Massimo Aureli e tanti altri di altrettanta competenza artistica.

La realizzazione è stata possibile grazie alla Signora Gianna, moglie del famoso autore e produttore 

Giancarlo Bigazzi (Luglio, Rose rosse, Ti amo, Tu, Gloria, Eternità, Self control e tante altre; produttore di 

cantanti come Umberto Tozzi, Raf e Marco Masini) che non ha esitato a essere coinvolta in un progetto 

di così alta risonanza. 

Gli incassi derivati dalla vendita del CD e dei “Downloads” saranno devoluti all’Associazione “VIVA 

LA VITA”, presieduta da Erminia Manfredi che da anni aiuta i malati di SLA. 

insanilogoritmi@gmail.com

claudiozitti@gmail.com

Telefono: 328/5452460

 
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Nuovo Cinema Paradiso, 8 cose che non sapevi. A 25 anni dall'Oscar il film di Tornatore torna a emozionare Los Angeles

Post n°11881 pubblicato il 13 Novembre 2014 da Ladridicinema
 

da Huffington Post

Pubblicato: 11/11/2014 15:58 CET Aggiornato: 11/11/2014 16:59 CET

Venticinque anni fa, a Cannes, la prima proiezione di Nuovo Cinema Paradiso in territorio francese valse alla pellicola di Giuseppe Tornatore il Grand Prix Festival della Giuria e il Premio Oscar come Miglior Film Straniero. Era il 1989. Oggi 11 novembre 2014 il film torna alla ribalta di fronte al pubblico di Los Angeles, dove è stata presentata come anteprima del festival Cinema Italian Style, nella sua versione digitale restaurata dall'Istituto Luce Cinecittà e di Dolce & Gabbana, in collaborazione con la Cineteca di Bologna.

Anche se il film del maestro siciliano ha ormai sulle spalle un quarto di secolo, piccoli dettagli e curiosità sul cinematografo che proiettava celebri film americani e italiani dopo il certosino lavoro di "censura" ad opera del parroco di Ciancaldo, possono esservi sfuggiti in questi anni. Ecco qui 8 chicche:

  • 1. Ciancaldo non esiste
    Ciancaldo, il paesino in cui è ambientato il film, non esiste. Tornatore ha preso in prestito il nome dal monte che sovrasta il suo paesino natìo, Bagheria. “Un nome chiave che evoca tutto ciò che ho vissuto nella mia infanzia e adolescenza a Bagheria e che mi ha aiutato a distillare la storia del film” ha spiegato il regista.
  • 2. L'addio di Totò
    La scena dell’addio di Totò (il protagonista) che lascia il borgo natìo per andare a Roma è ispirata al Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nel passo in cui dice che i siciliani dovrebbero andare tutti via dall'isola prima di compiere 16 anni, perchè dopo quell’età tutti i difetti dei siciliani si sono già formati e la "crosta" sedimentata.
  • 3. La scena dei baci tagliati
    Per realizzare la scena più famosa della sua pellicola, quella in cui nella sala vuota del cinema viene proiettato il montaggio dei baci censurati da don Adelfio, Tornatore avrebbe voluto inserire il bacio tra Orson Welles e Rita Hayworth in “La Signora di Shanghai”, ma il costo era esorbitante: 700.000 dollari per un estratto di 2 secondi.

  • 4. Il collezionista di baci
    Dalla sequenza finale dei “baci tagliati” è nata l’idea per un libro, “Il collezionista di baci”, sempre di Giuseppe Tornatore. A proporla al regista fu un esercente del suo paese, Filippo Lomedico (che oggi ha novant’anni) che nel suo archivio conservava una ricca collezione di fotografie dei baci classici dei film di una volta.
  • 5. Nuovo Cinema Paradiso e i Simpson
    Nell'episodio "Rubare la prima base" della XXI stagione dei Simpson, Bart sogna alcuni famosi baci della storia del cinema ispirati all'ultima scena di "Nuovo Cinema Paradiso".
  • 6. Padre Alfio "Il censore" aveva "snellito" anche un film sul circo
    Il personaggio di padre Adelfio è ispirato a Don Carmelo Buttitta, che gestiva il cinema parrocchiale della Chiesa del santissimo Sepolcro. Il suo aiutante, Padre Gaiano, che oggi ha novantaquattro anni, racconta che ogni film si montava in due o tre tempi e che la mattina del primo giorno di programmazione, a sala vuota, Padre Buttitta lo guardava in solitudine per epurarlo dalle scene “peccaminose”. Una volta, addirittura, fece tagliare 20 minuti di pellicola perché in un film ambientato in un circo c’era una sequenza con delle trapeziste a cosce nude.
  • 7. Il film "si ritirò" spontaneamente dal festival del Cinema di Berlino
    youtube
    Il film quando uscì fu molto sfortunato perché non conquistò né la critica cinematografica né il pubblico. Andò cosi male che dopo un weekend fu tolto dalle sale. Si disse che a decretarne l’insuccesso fosse stata l’eccessiva lunghezza (due ore e mezza). Tornatore tagliò allora 26 minuti – e farne le spese fu l’attrice Brigitte Fossey (Elena da adulta nel film) che tuttavia rimase nei titoli di coda – ma andò peggio di prima. Al Festival di Berlino, poi, dove il film era stato invitato, Tornatore decise di ritirare la propria partecipazione a causa di una sortita indelicata del direttore del festival. Si aprì una querelle che fu il preludio per l’invito ufficiale al festival di Cannes. L’uscita in Francia sancì il successo della pellicola.
  • 8. Nuovo Cinema Paradiso è in uno spot
    Alcune scene del film sono state utilizzate per lo spot televisivo di lancio della nuova Fiat 500: Alfredo che accende il proiettore durante la prima proiezione privata per padre Adelfio, e Salvatore che ride assistendo ad una pellicola di Charlie Chaplin.
 
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Film nelle sale da domani

Post n°11880 pubblicato il 12 Novembre 2014 da Ladridicinema
 

 
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IL MONDO DEL GHIACCIO E DEL FUOCO: INTERVISTA AGLI AUTORI [PARTE 1] da isolaillyon.it

Post n°11879 pubblicato il 11 Novembre 2014 da Ladridicinema
 

Vi siete fiondati già in libreria? Come perché? Da qualche giorno è disponibile anche in Italia Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco, gigantesca enciclopedia che esplora a fondo la storia dell’universo creato da George R.R. Martin attraverso circa 300 pagine di materiale inedito. Il volume, nonostante abbia ricevuto un cospicuo contributo da parte di Martin, è stato realizzato da Elio M. Garcìa e Linda Antonssen, due semplici appassionati che seguono la storia di A Song of Ice and Fire sin dal 1997 e che sono stati riconosciuti dallo stesso Martin come i due maggiori esperti sulla saga (pensate che lavorano addirittura con gli editor dei libri della serie e con gli sceneggiatori dello show HBO per assicurarsi che a nessuno sfugga qualche particolare importante e che non ci siano incongruenze con i vecchi capitoli). Il portale Reddit ha pubblicato un’interessante e sostanziosa intervista proprio ai nostri baldi amici, che ho tradotto qui per voi in due parti (la seconda vi aspetta settimana prossima). Inevitabili degli spoiler sia su Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco che sui volumi regolari, ma li ho mascherati in maniera che solo trascinando il mouse su di essi sia possibile vederli.

Quanta libertà vi ha dato Martin per sviluppare in maniera indipendente la storia de Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco? Vi augurate che in futuro, quando magari l’autore concluderà tutti i libri, vi diano l’autorizzazione ad espandere ulteriormente la serie de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco?
Nel 2006 il piano originale fu che avremmo dovuto lavorare in maniera indipendente per permettere a Martin di concludere i libri principali. Dopo alcune discussioni preliminari e una presentazione della struttura del lavoro che avremmo fatto – che ricevette la sua approvazione –, siamo partiti. Il primo passo è stato quello di raccogliere tutte le informazioni che avevamo dai racconti e dai dettagli forniti da Martin agli appassionati tramite mail, incontri, letture, ecc.. Per fortuna avevamo a disposizioneConcordance e la So Spake Martin Collection che ci hanno semplificato il lavoro. Abbiamo riunito i dati più rilevanti e li abbiamo aggiunti a quelli già in nostro possesso. Per molto tempo George non ha collaborato con noi (stava scrivendo A Dance With Dragons). L’idea, però, era che una volta concluso il libro, ci avrebbe affiancato per una revisione generale, per correggere gli errori o colmare eventuali buchi. E in un certo senso è andata così: George ci ha dato un grosso aiuto inviandoci note e sistemando ciò che non andava bene, ma si è reso conto che c’erano comunque molti eventi o luoghi che noi stavamo trattando e sui quali nei libri lui aveva parlato molto poco. Invece di inviarci delle note sulle quali noi successivamente avremmo potuto sviluppare del materiale, perciò, ha iniziato a scrivere, e scrivere, e scrivere… ha scritto veramente tantissima roba e in poco tempo. Ogni sezione del volume si è ritrovata così arricchita da un lavoro “ufficiale”: pensate che delle 50.000 parole previste, il libro alla fine se n’è ritrovate 180.000! Per quanto riguarda l’espansione della serie da parte nostra, non penso accadrà: questo è il mondo di George, e noi siamo soltanto felici di essere riusciti a dargli una mano a condividerlo ed espanderlo con quest’opera.

Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco

© Fantasy Flight Publishing, Inc.. Robert Baratheon e Rhaegar Targaryen si affrontano in uno dei bellissimi artwork presenti nel volume.

Le teorie dei fan: qual’è quella che vi piace di più, quella che non sopportate e quella che sperate si avveri.
Ne abbiamo scelte alcune tramite questo compendio di teorie. Quella che ci piace di più è senza dubbio R + L = J. In realtà è una teoria alla quale non avevamo mai pensato, ma ci crediamo. In ogni caso, restano diversi dettagli poco chiari, tipo il perché le cose siano andate in questo modo. Poi pensiamo che [spoiler da A Dance With Dragons] il giovane Aegon Targaryen sia un impostore (ma che né lui stesso né Jon Connington ne siano a conoscenza) e che la messa in scena sia stata organizzata da Varys e Illyrio. Pensiamo anche che sia un discendente Blackfyre. Secondo noi, inoltre, [spoiler da A Storm of Swords] Il Cavaliere dell’Albero che ride era Lyanna Stark. Poi crediamo che Alba, lo spadone di Casa Dayne, fosse in origine Portatrice di Luce, l’arma di Azor Ahai, e che “Spada dell’Alba” fosse un titolo creato per tenere al sicuro l’arma fino alla rinascita dell’eroe (è probabile che a generare questa teoria siamo stati proprio noi tempo fa). Le teorie che non sopportiamo sono tante, come ad esempio quelle che fanno paragoni con la mitologia (mi dispiace, ragazzi, George non lavora in questo modo). Inoltre ci chiediamo che senso abbia creare teorie che sono praticamente delle pretese da parte dei lettori: va bene che non possono essere smentite al 100%, ma non trovano neanche supporto nelle congetture più basilari ([spoiler da A Dance With Dragons] No, Quentyn Martell non è sopravvissuto. No, Howland Reed non è l’Alto Septon. No, Roose Bolton non è un metamorfo che ha governato la sua casata per generazioni passando da un corpo all’altro. No, i Bolton non sono alleati o discendenti degli Estranei. No, non c’è nessun codice segreto nascosto nei racconti. No, non esiste nessuna Grande Congiura del Nord. [spoiler da Tempesta di Spade] No, Tywin Lannister non è stato avvelenato. [spoiler da A Dance With Dragons] No, la teoria del “Cleganebowl” non regge (specialmente quella che parla del becchino conosciuto precedentemente come “Il Mastino” che lotta nel processo per singolar tenzone contro l’esperimento di necromanzia precedentemente conosciuto come Gregor Clagane). Una teoria che sappiamo speriamo si avveri: [spoiler da A Dance With Dragons] Ashara Dayne è Quaithe delle Ombre(ma pensiamo sia risaputo ormai).

Martin vi ha permesso di inserire un vostro personale contributo all’opera? Se sì, quale? Altrimenti potreste spiegarci come funzionava il processo di collaborazione con l’autore?
Certo: per esempio molti nomi di Maestri e delle loro opere li abbiamo inventati noi, così come degli aneddoti tratti da esse. Trovare questi nomi è stato uno degli aspetti più belli del processo. Ci sono stati, poi, punti in cui c’erano dei buchi, parti di storia che un Maestro avrebbe dovuto conoscere. Così abbiamo abbozzato pezzetti di trama basandoci anche sulle speculazioni che avevamo a nostra disposizione, e li abbiamo sottoposti a Martin. In molti casi ha lasciato tutto com’era, in altri è partito dalla nostra base per elaborare meglio quella determinata storia, cosa che ci ha dato davvero tantissima soddisfazione. Un esempio è dato dal fatto che ci siamo sempre chiesti perché [spoiler da Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco] i Tully, casata che non si è mai seduta sul Trono di Spade né è ricordata per imprese particolarmente degne di note, abbia guidato la rivolta contro Harren il Nero. Che ne è stato delle vecchie casate reali, i Blackwood e i Brackens? Quindi abbiamo supposto che qualcosa possa averle rese meno forti durante il regno di Harren. Che questa cosa sia vera o no, a Martin sembra che l’idea sia piaciuta. In altri casi ha respinto la nostra versione dei fatti proponendoci quella esatta, che chiaramente si è sempre rivelata migliore. Per esempio abbiamo prodotto una versione della storia del viaggio dei Rhoynar a Dorne incentrata completamente su nostre congetture. Martin ci chiese se l’avessimo scritta basandoci su qualcosa che avesse detto lui, e gli abbiamo detto di no. Così dopo qualche giorno ci ha inviato la sua versione, decisamente diversa da come l’avevamo immaginata noi. Per questo diciamo che alla fine è arrivato tutto da George, e il materiale non prodotto direttamente dalle sue mani è stato comunque supervisionato da lui. È superfluo dire, poi, che più la storia si avvicinava al “presente” della narrazione, meno racconti basati su congetture potevamo scrivere. Una cosa è la storia antica, che i Maestri possono non ricordare nei minimi dettagli, una cosa è quella che si avvicina di più ai personaggi de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, sulla quale George ha le idee chiare.

George R.R. MartinPensi che ora che è uscito Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco emergeranno nuove teorie? Qualcuna delle vostre teorie si è ridimensionata durante la stesura del libro?
Siamo certi che verranno alla luce più di una teoria a proposito degli eventi storici. Per quanto riguarda il materiale relativo alla narrazione de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, non penso salteranno fuori nuove teorie, ma in base a ciò che contiene il libro alcune delle vecchie supposizioni potrebbero ottenere nuove basi speculative o anche perderne. In merito alle teorie personali, no, non si è ridimensionato nulla. Ma abbiamo avuto conferma di diverse cose. Comunque siamo rimasti spesso sorpresi da alcune rivelazioni fatte da George, o su come aveva raffigurato alcuni personaggi storici, estremamente diversi da come ce li eravamo immaginati.

Mi piace molto il concetto dei due Maestri che, con punti di vista diversi, scrivono la storia, perché somiglia molto al processo che ha portato noi a conoscere la storia antica e medievale. Per caso voi o Martin avete basato il carattere dei due Maestri su qualche storico famoso quando avete scritto il punto di vista de Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco?
Non posso dire che sia stato effettivamente così, almeno non per quel che riguarda Maestro Yandel. Ci siamo riferiti ad alcune opere medievali – tra tutte Chroniques di Jean Froissart, La Vita di Re Alfredo di Asser, Imprese dell’Imperatore Federico di Ottone di Frisinga – solo per avere ispirazione. Ciò ha avuto impatto perlopiù nel modo in cui i Maestri si sono relazionati con le loro “fonti”, e ci hanno dato ispirazione diretta soltanto in un paio di passaggi.

Visto che sembra che siate entrati in contatto con un bel po’ di materiale per scrivere questo libro, ci sono stati dei consulti con Martin per essere certi che le informazioni che avreste scritto non sarebbero in qualche modo entrate in contraddizione con i volumi futuri della storyline, con i racconti di Dunk & Egg, ecc…?
Lo abbiamo già detto nella prima e nella terza domanda: tutto quello che abbiamo scritto è stato supervisionato anche da George, che ha rimosso ciò che ha considerato inappropriato. Riguardo Dunk e Egg, una volta ci ha chiamati per spiegarci come avrebbe proseguito la loro storia, e dobbiamo dire di essere rimasti a bocca aperta. Ne Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco i lettori scopriranno molte situazioni critiche che capiteranno a questi due personaggi, ma il fulcro della storia che davvero stupisce è ancora una volta il modo e le motivazioni che portano al compimento di queste situazioni, perciò invitiamo tutti gli appassionati a non perdere i prossimi libri che vedranno come protagonisti Dunk e Egg.

CatturaC’è qualche argomento che avreste voluto approfondire maggiormente ne Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco?
George ci ha fornito un documento che parlava del periodo della reggenza nel regno di Aegon III, seguito dalla fine della danza dei Draghi, che era davvero pieno di dettagli e personaggi incredibili. Per necessità abbiamo dovuto abbreviare la sezione relativa a questo evento in maniera da renderla omogenea alle altre, ma avremmo voluto scriverne molto di più. È stato un periodo della storia incredibile, pieno di intrighi. I fan possono attendersi un bel po’ di sorprese interessanti se George dovesse decidere di pubblicare “Fire and Blood” dopo che avrà completato la saga.

Come ci si sente a poter avere uno sguardo più ampio sul “dietro le quinte” della produzione di materiale di cui, prima che autori, si è fan? È cambiato il vostro punto di vista? Vi diverte ancora leggere i libri?
La serie ci appassiona ancora tantissimo e rileggiamo con piacere tutti i libri… ma dobbiamo ammettere che essere coinvolti nella stesura di un volume come questo rende difficile tornare indietro con entusiasmo a rileggerlo tutto. Un po’ perché abbiamo lavorato duramente sul libro per così tanto tempo che non sentiamo la necessità impellente di ritornarci sopra così presto. Un po’ perché la maggior parte del nostro materiale preferito è stata “compressa” rispetto al mastodontico lavoro di George, che abbiamo comunque fra le mani, perciò per qualsiasi cosa possiamo sempre tornare alla “fonte” originale. E penso sia anche perché se tornassimo a rileggere il libro, in tanti punti ci troveremmo a pensare “Ah, qua avrei voluto inserirci anche questa parte”, o “Forse questo passaggio avrei potuto scriverlo in maniera più chiara”. Ora capiamo perché molti autori non siano così propensi a certi particolari nella creazione delle loro opere come lo sono i loro fan più accaniti. È difficile rimettere mano a qualcosa su cui hai lavorato e guardarlo con la freschezza mentale di un appassionato, che non percepisce tutto il peso di una cosa del genere. E questa esperienza ci ha fatto apprezzare molto di più gli sforzi di chi si lancia in progetti come quello di scrivere un libro di queste dimensioni. Ci vogliono centinaia e centinaia di ore, dall’inizio alla fine.

Potreste spiegarci come funziona il procedimento che porta alla creazione di contenuti che servono a riempire dei vuoti nel racconto? Ad esempio, come vi muovete quando dovete creare una nuova casata o espanderla?
Abbiamo evitato di creare nuove casate! Parlando in maniera più generica, comunque, quando ci accorgiamo di un buco che il Maestro dovrebbe necessariamente conoscere, avviamo un processo di brainstorming che ci porta a riempirlo. Come già detto prima, poi, tutto viene analizzato da George che ne valuta la qualità ed, eventualmente, lo approva.

L’intervista non è finita, vi aspetto qui la settimana prossima per la seconda parte!

 
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Interstellar subito in vetta al box office italiano da ansa

Post n°11878 pubblicato il 10 Novembre 2014 da Ladridicinema
 

Seguono Ficarra e Picone, Andiamo a quel Paese e Dracula Untold

(ANSA) -  ROMA, 10 NOV - E' Interstellar, il kolossal di Christopher Nolan (Warner Bros) uscito in Italia in 577 copie, a conquistare la classifica del box office di questo week end, con un incasso, al debutto, di 2.893.777 euro. L'avventura fantascientifica con lo sfondo dell'amore fra un padre e figlia, e un cast stellare che vede acconto a Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Michael Caine e Matt Damon, ha scalzato dal podio Dracula Untold, con Luke Evans vampiro in versione supereroe, che al secondo fine settimana è sceso al terzo posto della classifica, incassando 1.253.603 euro, e spingendo al settimo posto il film di fantascienza supercampione d'incassi nel mondo 'I guardiani della Galassia' (543.388 euro nel week end e un totale d'incasso dopo 3 settimane di programmazione di 5.262.008 euro).

Nella seconda posizione si sono ben piazzati Ficarra e Picone con Andiamo a quel paese, prodotto da Tramp Limited con Medusa Film che lo ha distribuito in 500 copie. Il film ha chiuso il suo primo weekend in sala con un incasso di 2.500.621 e 377.340 biglietti staccati, vincendo nella giornata di domenica perfino lo scontro diretto contro Interstellar (1.014.513 euro contro 1.085.370 euro di Ficarra e Picone) e battendolo in assoluto come miglior media per copia del weekend (5.775 euro contro 5015).

In quarta posizione un altro debutto, il cartoon in 3D, Doraemon Il film, creato dalla matita del giapponese Fusjiko Fusjio e dedicato alle avventure del timido Nobita e del Gatto Azzurro che viene dallo spazio: incasso 1.100.262. Scende dal secondo posto al quinto, Confusi e felici, la commedia di Massimiliano Bruno con Claudio Bisio psicanalista in crisi, che ha incassato 1.027.833 euro 2.955.783 euro in due week end. Il Giovane favoloso, di Mario Martone con un convincente Elio Germano nei panni di Leopardi scende dal quarto al sesto posto in classifica, incassando 559.624 euro nel week end e raggiungendo un totale in 4 settimane di programmazione di 4.932.388 euro.

Torneranno i prati, il film di Ermanno Olmi con Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti, Francesco Formichetti, Andrea Di Maria, Camillo Grassi, Niccolo' Senni, Domenico Benetti, ambientato in trincea in cima all'altopiano di Asiago, nel 1917 debutta nell'ottava posizione con 373.647 euro d'incassi ma un'ottima media per copia (3.492, la terza questa settimana). Segue Un fantasma per amico , che al secondo week end incassa 335.359 euro e The Judge, il film con la coppia Robert Duvall-Robert Downey Jr., che scende dal quinto posto al decimo chiude la top ten con 309.827 euro d'incassi. Nel complesso gli incassi sono stati 12 milioni 480.649 euro, +18% rispetto al weeekend scorso ma - 24,74% rispetto all'analogo periodo di un anno fa. 

 
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Danny DeVito presenta 'Nuovo Cinema Paradiso' restaurato da cinecittà news

Post n°11877 pubblicato il 10 Novembre 2014 da Ladridicinema
 

redazione07/11/2014
L’anteprima mondiale della versione restaurata di Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore, prodotto da Franco Cristaldi e resa possibile grazie al supporto di Dolce&Gabbana, in collaborazione con Luce Cinecittà e laCineteca di Bologna, si terrà il 10 novembre presso l’Egyptian Theatre di Los Angeles e rappresenta il primo tributo al film che nel 1989 vinse il Grand Jury Award al Film Festival di Cannes, e l’anno dopo l’Oscar ®come Miglior Film Straniero.
Danny DeVito, il poliedrico attore, regista e produttore americano, presenterà la serata in omaggio alla sua grande passione per il cinema italiano. La proiezione è un evento speciale all’interno del programma “Cinema’s legacy” dell’AFI Film Festival 2014 presented by Audi.
Le operazioni di restauro hanno richiesto sei mesi di tempo e sono state effettuate presso il laboratorio l’Immagine Ritrovata di Bologna, seguite personalmente da Tornatore e dal direttore della fotografia Blasco Giurato, che hanno corretto i danni arrecati ad immagini e suono che il tempo aveva inevitabilmente procurato alla pellicola. 

Roberto Cicutto, amministratore delegato e presidente di Luce Cinecittà commenta: “Rendere disponibili  per le nuove generazioni i grandi film italiani è uno dei compiti affidati a Luce Cinecittà dal MiBACT. Da 90 anni siamo i custodi della memoria italiana, compito che svolgiamo divulgando il  nostro patrimonio storico e contemporaneo senza prescindere dalle nuove tecnologie. Ecco perché ogni occasione per celebrare grandi autori e grandi film deve diventare strumento per una loro nuova diffusione. Nuovo Cinema Paradisorinasce, grazie alle immagini ed al sonoro recuperati ed impreziositi da strumenti tecnici all’avanguardia, che hanno permesso a Tornatore di far tornare a risplendere il suo capolavoro”.

Domenico Dolce Stefano Gabbana, da sempre vicini al regista, hanno accolto con entusiasmo la possibilità di intervenire e salvaguardare un film di fondamentale importanza: “Il cinema fa parte della nostra vita e Tornatore è uno dei registi col quale abbiamo condiviso molti momenti felici e realizzato numerosi spot sin dagli inizi, nonché l’ultimo per la fragranza Dolce. Oltre ad essere un nostro grande amico, crediamo che sia un uomo con un occhio speciale, che vede oltre la superficialità delle cose e per questo in grado di catturare lo spirito della storia dell’Italia. Le nostre collezioni nascono come dei veri e propri film e spesso ci siamo ispirati a suoi capolavori. Nuovo Cinema Paradiso racconta di un periodo dell’Italia che è nel nostro cuore e parteciparne al restauro significa per noi supportare i valori del Paese che amiamo”.

“In genere la gente mi ferma per strada a parlarmi di Nuovo Cinema Paradiso. Ricevo lettere, messaggi, articoli, inviti a presenziare alle proiezioni. Studenti se ne occupano per i loro saggi e le tesi di laurea. Mi giungono costantemente manifestazioni di affetto nei confronti di questo film uscito tutto sommato da poco tempo - racconta Giuseppe Tornatore - Quella febbre che si vive nel momento in cui una pellicola comincia la sua vita nelle sale cinematografiche non si è ancora placata. La meravigliosa avventura a Hollywood in occasione dell’Oscar per il Miglior film straniero, il premio al Festival di Cannes, il Golden Globe, il Bafta, tutti gli altri premi e i festival internazionali in cui il film è stato presentato, sono bellissime sensazioni appena vissute. La lunga promozione fatta in giro per il mondo e durata circa un anno, è un viaggio dal quale sono appena tornato, le valigie non ancora disfatte. Insomma, sono tutte emozioni odierne, che solo il futuro trasformerà in ricordi.
E invece improvvisamente mi chiamano gli amici dell’Istituto Luce Cinecittà, de L’Immagine Ritrovata, della Cineteca di Bologna e di Dolce&Gabbana per dirmi che hanno deciso di restaurare Nuovo Cinema Paradiso. Che succede? Non mi tornano i conti. Per carità ringrazio tutti per l’attenzione, l’impegno, la bella iniziativa. Ma se il film è appena uscito, perché restaurarlo? Sono davvero molto sorpreso, smarrito, come in un sogno, o dentro un effetto speciale. Ma mi fanno notare che sono passati 25 anni… Venticinque? Scherziamo. Non è assolutamente possibile. Suppongo si tratti di un errore di calcolo. E’ un film costantemente presente nella mia vita quotidiana. I giornalisti non smettono mai di chiedermene le ragioni e i contorni dell’avventurosa esperienza. In qualunque paese vada il pubblico me ne riferisce sempre come di un’emozione palpitante, quindi per me è del tutto innaturale credere che siano trascorse tutte quelle stagioni. Mi sembra, come dire, un errore aritmetico, un passaggio di tempo non ben raccontato, o quantomeno azzardato.
Oltretutto il ricordo della lavorazione di quel film è nella mia mente come l’avessi realizzato una manciata di mesi fa. Gli amici e i collaboratori che hanno condiviso con me quella peripezia sono moltissimi, ne parliamo sempre quando ci incontriamo, benché tanti nel frattempo ci abbiano abbandonato. Inoltre mi capita ciclicamente di tornare nei luoghi in cui ho immaginato e realizzato il film, perché non raramente qualcuno viene a girare interviste o documentari su Nuovo Cinema Paradiso e mi si chiedono notizie, testimonianze, informazioni. Lo vivo pertanto come un’opera che in buona sostanza non si è mai conclusa.
Perciò ritrovarmi oggi seduto a una consolle digitale in una saletta non del tutto buia, rivedere i rulli del film e rendermi conto dalle rughe sulle immagini e le ferite del suono, che effettivamente di tempo ne è passato tanto, mi proietta in una dimensione davvero sconcertante. Sì, non c’è altra spiegazione, dev’essere proprio un effetto speciale”.

Le note di restauro dal laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna spiegano che “il restauro a risoluzione 4k della versione corta di Nuovo cinema Paradiso è stato realizzato a partire dal negativo camera originale. Nel corso della storia produttiva del film, il negativo originale fu tagliato per creare la versione corta, oggetto di questo restauro, e solo in un secondo momento riportato alla versione lunga. Questi successivi interventi di montaggio hanno modificato il negativo originale rendendo necessario il ricorso ad altri elementi, stampati prima dei rimontaggi, per la ricostruzione della versione originale corta. Come riferimento di montaggio della versione corta sono stati utilizzati un internegativo e un positivo d’epoca che sono stati comparati con l’ultima versione del negativo. Grazie a questa comparazione sono state individuate tutte le differenze tra il negativo rimontato e la versione corta da ricostruire. In particolare alcune inquadrature nell’ultima versione furono completamente sostituite. Il negativo delle inquadrature estratte dal negativo originale era stato conservato in alcune scatole contenenti altro girato del film ed è stato possibile quindi recuperarlo e reintegrarlo nella versione restaurata. La fase di correzione colore è stata direttamente supervisionata dal regista Giuseppe Tornatore e dal direttore della fotografia Blasco Giurato. Una copia positiva d’epoca è stata utilizzata come riferimento. Il suono è stato acquisito e restaurato a partire dal set di magnetici originali con musica ed effetti separati. Anche questa fase è stata seguita direttamente dal regista”.

 
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'Il capitale umano' apre Cinema Italian Style

Post n°11876 pubblicato il 10 Novembre 2014 da Ladridicinema
 
Tag: news

redazione07/11/2014
'Special edition' per Cinema Italian Styledal 13 al 18 novembre a Los Angeles con film, documentari e incontri ma, soprattutto, una dedica speciale ad un produttore leggendario: Franco Cristaldi e l’omaggio ad uno dei suoi capolavori: Nuovo Cinema Paradiso (Gran Prix della Giuria a Cannes e Premio Oscar® per il miglior film straniero) diGiuseppe Tornatore, presentato il 10 novembre all'Egyptian Theatre dall'’attore Danny DeVito nelle versione restaurata. (Leggi l'articolo)
Il programma ufficiale di Cinema Italian Style prende il via la sera del 13 novembre, sempre nel prestigioso Egyptian Theatre, il tempio dei primi red carpet hollywoodiani, con la proiezione de Il capitale umano di Paolo Virzì, che apre così ufficialmente a Hollywood la corsa verso l’Oscar® per il Migliore film straniero. Il regista e la giovane scoperta e Nastro d’Argento come migliore attrice rivelazione dell’anno, Matilde Gioli, presenzieranno alla proiezione.

Cinema Italian Style presenterà fino al 18 all’Aero Theatre di Santa Monica, sala cult dell’American Cinematheque, altri 10 titoli, nella selezione, curata da Laura Delli Colli insieme a Gwen Deglisedell’American Cinematheque, che offre al pubblico e alla stampa specializzata di Los Angeles la sintesi di una stagione importante e ricca di affermazioni non solo nazionali. ”Si tratta di film che, soprattutto agli occhi del pubblico americano, indagano il rapporto tra famiglia e società italiana - spiega Laura Delli Colli - capaci per questo di incuriosire e conquistare stampa e spettatori esteri, a cominciare da Le meraviglie di Alice Rohrwacher premiato a Cannes e Anime nere di Francesco Munzi, uno dei titoli più apprezzati all’ultima Mostra di Venezia. La vita quotidiana del Paese sarà raccontata al pubblico americano dallo sguardo di Gabriele Salvatores in Italy in a Day e dal  ‘film caso’ di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno Le cose belle, nelle particolari emozioni di un drama comedy ricco di umanità, Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek o nella semplicità di un ritratto femminile e familiare dai toni delicati e insoliti di In grazia di Dio di Edoardo Winspeare. Il complesso rapporto tra padre e figlio, fino ad una deriva di follia, viene indagato da un maestro amato anche negli States come Pupi Avati, con Un ragazzo d’oro. Ampio spazio anche per  la più originale  commedia contemporanea: La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto ‘Pif’,Song’e Napule dei Manetti Bros e Smetto quando voglio di Sydney Sibilia”.

La selezione sarà accompagnata da una delegazione di rilievo di autori, protagonisti e produttori, che presenzieranno agli incontri con stampa e pubblico di Los Angeles: i registi Giuseppe Tornatore, Paolo Virzì, Ferzan Ozpetek, Francesco Munzi, Pif Agostino Ferrente, gli attori Matilde Gioli e Francesco Scianna.
Con loro nel nome dell’Italian Style, anche una firma prestigiosa come il direttore di 'Vogue Italia', Franca Sozzani, a cui sarà attribuito, insieme a Giuseppe Tornatore, il Cinema Italian Style Award 2014. Franca Sozzani sarà inoltre la protagonista di un incontro con gli studenti della prestigiosa Università di Stanford sul tema “Moda e Cinema” all’interno del programma “Fashion at Stanford”, il primo appuntamento di una serie di incontri organizzati dalla prestigiosa università insieme a Luce Cinecittà.

Come ogni anno Cinema italian Style sarà presente all’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles che ospiterà iniziative che ne arricchiscono e approfondiscono il programma.
Dal 12 novembre (e fino al 21) prende il via anche la selezione di documentari sui protagonisti del cinema italianoFranco Cristaldi e il suo Cinema ‘Paradiso’ di Massimo Spano, Donne nel mito: Sophia racconta la Loren (al quale sarà abbinato anche Walt Disney e l’Italia–Una storia d’amore) di Marco Spagnoli, I Tarantiniani di Steve della Casa e Maurizio Tedesco, Nastro d’Argento per il miglior documentario sul cinema 2014 dei Giornalisti Cinematografici Italiani. Un programma particolare, sempre nella sezione dedicata ai documentari, è invece dedicata ad un compleanno speciale: i primi 90 anni dell’Istituto Luce, attraverso quattro titoli come Sul Vulcano di Gianfranco Pannone, Lo sguardo del Lucedi Carlo Di Carlo, Me ne frego! di Vanni Gandolfo da un’idea di Valeria Della Valle, e il nuovo film di Felice Farina Patria ai quali si aggiungeranno alcuni episodi di 9x10 Novanta, realizzati da altrettanti giovani registi utilizzando  materiali dell’archivio Luce.

Sempre Il 12 novembre (e fino al 15 gennaio 2015), taglio del nastro per la Mostra ‘25 anni nel Paradiso del Cinema’: un viaggio introspettivo attraverso alcuni rari materiali pubblicitari provenienti da tutte le parti del mondo. Per la prima volta, inoltre, saranno esposti i disegni inediti dell’edificio di Nuovo Cinema Paradiso, insieme ai costumi di scena originali creati da Beatrice Bordone. Sara anche presente uno scorcio del “dietro le quinte” del lavoro grafico di Elena Green per la realizzazione del suo famoso segnale luminoso, 'Cinema Paradiso', diventato in seguito una vera e propria icona del film, abiti di scena usati nel film, e molto altro materiale dall’archivio personale di Giuseppe Tornatore, incluso il manoscritto originale del film. 

Dopo tre edizioni di successo, Luce Cinecittà ed il Seattle International Film Festival rinnovano la partnership per presentare insieme Cinema Italian Style in Seattledal 14 al 20 novembre la ‘trasferta’ della rassegna che porta titoli e talents, dopo il debutto a Los Angeles, in una delle realtà più vitali del panorama cinematografico americano. 

Cinema Italian Style 2014 è realizzata da Luce Cinecittà e l’American Cinematheque, con il supporto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo-Direzione Generale Cinema; Bonato Milano 1960, Leading Hotels of the World. Sponsor tecnico: Rossano Ferretti. Media partners: 'Variety' e 'L’Uomo Vogue'. In collaborazione con Italian Trade Commission e l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles. Con il Patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Los Angeles.
Organizzazione generale: Camilla Cormanni per Luce Cinecittà e Gwen Deglise per l’American Cinematheque.

 
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Torna in sala 'Una giornata particolare'

Post n°11875 pubblicato il 10 Novembre 2014 da Ladridicinema
 

Ang06/11/2014
A poche settimane dal riconoscimento veneziano del Leone per il miglior film restaurato 2014 a Una giornata particolare di Ettore Scola (1977), con Sophia Loren e Marcello Mastroianni, il CSC-Cineteca Nazionale, in collaborazione con Surf Film, organizza una circuitazione del film in varie città italiane. La versione restaurata presso il laboratorio Immagine Ritrovata di Bologna, sotto la supervisione del grande direttore della fotografia Luciano Tovoli, toccherà le seguenti città: Torino (Cinema Massimo, 5 e 8 novembre), Milano (Spazio Oberdan, 9 novembre), Genova (Multisala America, 10 novembre), Roma (Cinema Alcazar, 10 novembre), Firenze (Cinema Alfieri, 16 novembre), Bologna (Cinema Lumière, 15 novembre), Roma (Cinema Trevi, 23 novembre). 

Il 10 novembre 2014 a Roma, al cinema Alcazar, il regista presenterà il film in una serata a inviti. 

Scrive Ettore Scola: «Già in partenza tutto quello che riguardava l'ambientazione e tutti i capi di vestiario erano stati decolorati. Poi girammo con un filtro speciale, e quindi decolorammo ancora in stampa. E questo non fu soltanto per fare assomigliare maggiormente la fotografia ai pezzi di documentario con cui avevo aperto il film, ma perché i ricordi miei, della casa in cui abitavo a Piazza Vittorio a quell'epoca, sono in quella tonalità. Il colore della Roma di quei tempi nel mio ricordo è un non colore neanche tanto grigio ma un po' chiuso, un po' spesso, come quello di una nebbia dentro le stanze, che poi al film è servito come lieve simbolo - anche se io i simbolismi li amo poco - di chiusura, di prigione; anche lì di esclusione».

 
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Premi De Sica a Ettore Scola e Sydney Sibilia

Post n°11874 pubblicato il 10 Novembre 2014 da Ladridicinema
 
Tag: news

Cr P - ssr05/11/2014

 

Consegnati alla presenza del ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini i Premi De Sica 2014. Il ministro, prendendo la parola, ha ricordato Vittorio De Sicaa quarant'anni dalla sua scomparsa. "Ricordo quando venne a Ferrara per Il giardino dei Finzi Contini, la casa dei miei genitori confinava con il Tennis Club Marfisa, dove lui girava e che Bassani aveva frequentato. Non posso dimenticare quell'uomo elegante, vestito di bianco che vedevo da bambino". Per il ministro, che ha consegnato i premi alla presenza del presidente del premio Gian Luigi Rondi, e dei figli di De Sica Manuel Christian, nei saloni di Palazzo Barberini, "la storia italiana è stata vincente quando ha saputo investire sui propri talenti. Un'eccellenza che tutto il mondo ci invidia e che solo noi spesso non consideriamo. Siamo il terzultimo paese quanto a fiducia nel futuro. Invece mai come adesso, all'inizio della globalizzazione, il talento è utile. Una bella idea ha di fronte opportunità straordinarie. Siamo un paese pieno di contraddizioni, che si vanta di avere il patrimonio storico più grande del mondo, ma in cui calano i lettori, le persone che vanno al cinema e che visitano i musei. L'Italia deve investire su se stessa e sulla sua vocazione, perché la vocazione è sempre più importante in un mondo globale. Cosa abbiamo noi se non il patrimonio storico e il talento?". E ha concluso: "La politica non ha saputo investire su questa vocazione del paese che fa bene anche alla nostra economia, per me il ministero della Cultura è il primo ministero economico. L'Expo 2015 può essere grande occasione in questo senso".

Premi Vittorio De Sica vanno ogni anno a personalità di rilievo nel campo del cinema e delle altre arti, della cultura, delle scienze e della società per il complesso della loro carriera, o per meriti rilevati nel corso dell'anno. Tra i premiati di quest'anno anche Ettore Scola, assente per un infortunio, per il suo lavoro su Fellini Che strano chiamarsi Federico, prodotto e distribuito da Istituto Luce Cinecittà. Premiata ancheFabiola Gianotti, nuova direttrice del Cern di Ginevra. Tra i riconoscimenti quello a Sydney Sibilia, per l'opera prima Smetto quando voglio. Alessandro Benetton è stato premiato per il progetto di sviluppo di The Space Cinema, primo circuito cinematografico italiano di cui 21 Investimenti ha detenuto la maggioranza dal 2009, anno in cui la società di private equity ha acquisito il circuito Warner Village e il circuito Medusa, dando vita a un nuovo player sul mercato italiano. Per il teatro premiati anche Ascanio Celestini ed Emma Dante, per l'editoria Elisabetta Sgarbi. Premi speciali a Walter Veltroni e Romano Prodi.

Di seguito tutti i premiati nel campo del cinema italiano:


Alessandro Benetton – Distributore
"Per la sua vitalità nel settore dell’imprenditoria prestato al cinema dalla grande industria" 

Luca Bigazzi - Direttore della fotografia
"Per le splendide immagini della sua fotografia che ne fa a pieno diritto uno degli autori principali dei film"

Lionello Cerri – Produttore
"Per l’incontro felice che ha operato fra la produzione, l’esercizio, la distribuzione"

Gianluca Farinelli - Cineteca di Bologna
"Perché è riuscito a trasformare, attraverso gli anni, la Cineteca di Bologna in un prezioso punto di riferimento per quanti amano il cinema di ieri ma anche quello di oggi"

Marco Giallini – Attore
"Per il suo pieno dominio dell’arte della recitazione, al cinema soprattutto, ma anche in teatro e in televisione"

Alba Rohrwacher – Attrice
"Per la vibrante sensibilità di tutte le sue interpretazioni affinate attraverso gli anni da esperienze via via sempre più mature"

Amedeo Salfa – Montatore
"Per la passione e l’impegno dedicati alla sua professione di montatore specie quando è messa al servizio delle regie di Pupi Avati"

Sydney Sibilia - Regista esordiente
"Per l’esordio particolarmente felice con il film Smetto quando voglio in grado di ottenere sia il plauso della critica sia quello del pubblico"

Ettore Scola - Regista per Che strano chiamarsi Federico
"Per il merito di avere riportato in vita, sia con repertorio che con episodi abilmente ricreati il mito del grande Fellini in Che strano chiamarsi Federico"

Walter Veltroni - Regista per Quando c'era Berlinguer
"Per il fervido impegno cinematografico sostenuto da una profonda passione politica con partecipazione diretta e felicemente dimostrata dal suo bellissimo film Quando c’era Berlinguer in ricordo dell’On.le Enrico Berlinguer, segretario politico del Partito Comunista Italiano, nel 30° della sua scomparsa"

Tra i Premiati-Altre arti figurano:

Laura Delli Colli - Critica cinematografica
"Per le sue feconde esperienze nel campo della comunicazione del cinema sia come valentissima critica sia per oltre un decennio con la sua Presidenza del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani"

Paolo Mereghetti - Critica cinematografica
"Per aver, insieme con l’esercizio intelligente e competente della critica cinematografica, curato quel Dizionario dei film che un anno dopo l’altro è la guida sicura per poter conoscere e approfondire tutti i film usciti nelle nostre sale"

 
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NINO!

Post n°11873 pubblicato il 10 Novembre 2014 da Ladridicinema
 
Tag: eventi, news

13/11/2014 - 06/01/2015
Omaggio a Nino Manfredi
Sale espositive del primo piano
Tipologia: Fotografia

Un viaggio alla riscoperta di Nino Manfredi, omaggio ai momenti più significativi della sua vita privata e artistica, in occasione del decennale della sua scomparsa.
Presentazione alla stampa il 12/11/2014

Maggiori informazioni
Informazioni
Luogo
Museo di Roma, Sale espositive del primo piano
Orario

Martedì-Domenica ore 10.00-20.00. 
24 e 31 Dicembre 10.00-14.00.
La biglietteria chiude un'ora prima.

Giorni di chiusura Lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio

Biglietto d'ingresso

Intero € 11,00
Ridotto € 9,00

Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza)
Intero € 10,00
Ridotto € 8,00

Da domenica 5 ottobre, ogni prima domenica del mese, si sperimenta l’ingresso gratuito nei musei del sistema per tutti i residenti a Roma (ad eccezione della biglietteria mostra del Museo dell’Ara Pacis).

Gratuità e riduzioni

Prenotazioni

Convenzioni

Informazioni

060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00

Con l'adesione del Presidente della Repubblica

Organizzazione

Promotori
Roma Capitale Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica -   Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Dalia Events, Onni

Con il patrocinio di
Ministero degli Affari Esteri, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Lazio

Con il contributo di
Camera di Commercio Roma

Sponsor
Lavazza, Fondazione Carla Fendi

Contributo per il restauro fotografico e filmico
BNL in collaborazione con Dalia Association, Exnovo

Sponsor Sistema Musei in Comune
Banche Tesoriere del Comune di Roma: BNL – Gruppo BNP Paribas, UniCredit Banca di Roma, Monte dei Paschi di Siena; MasterCard Priceless Rome; Vodafone

Con il contributo tecnico di

La Repubblica

Servizi museali
Zètema Progetto Cultura

 
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Torneranno i prati

Post n°11872 pubblicato il 10 Novembre 2014 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Andiamo a quel paese

Post n°11871 pubblicato il 10 Novembre 2014 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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The Newsroom: I pensieri di Jeff Daniels in vista dell’ultima edizione da comingsoon

Post n°11870 pubblicato il 10 Novembre 2014 da Ladridicinema
 

07 novembre 2014

Poster

 

Fino a pochi anni fa nessun telespettatore avrebbe scommesso sul fascino di una storia ambientata dietro le quinte di un notiziario. Poi sono arrivati Aaron Sorkin, le sue sceneggiature, HBO e Jeff Daniels, e la tv è diventata con The Newsroom un bel posto dove trascorrere il proprio tempo libero, di nuovo. Un viaggio talvolta controverso, forse non completamente compreso, ora prossimo al capolinea con la terza e ultima stagione, in onda negli Stati Uniti dal 9 novembre.

Mentre in Italia dovrebbe essere la volta buona per il debutto della seconda, su Rai3 dal 13 novembre ogni giovedì alle ore 23:15 circa, nel video in calce Daniels condivide alcuni pensieri sull’esperienza di The Newsroom, che tra le altre cose gli ha permesso di vincere l’Emmy come miglior attore in una serie drammatica. E a chi non ha dimestichezza con le storie e i personaggi, ricordiamo che il 19 novembre Warner Bros. Home Entertainment pubblicherà in Italia un cofanetto DVD con gli episodi della prima stagione e diversi contenuti speciali, inclusi il resoconto di Sorkin e una visita dietro le quinte dello show.

 
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Andiamo a quel paese

Post n°11869 pubblicato il 10 Novembre 2014 da Ladridicinema
 

Poster

Salvo e Valentino, sono due amici che rimasti disoccupati, abbandonano la grande città per rifugiarsi nel piccolo paese d'origine, Monteforte, dove la vita è meno cara ed è più facile tirare avanti. L'impatto con la nuova realtà non risulterà per nulla facile: i due si ritroveranno a vivere in un contesto diverso da quello che si erano immaginati: un paese pieno di anziani, da cui però è impossibile non poter trarne beneficio. Ogni anziano rappresenta una pensione, un bel bottino per i due disoccupati...

  • PRODUZIONE: Colorado Film e Tramp Limited
  • DISTRIBUZIONE: Medusa Film
  • PAESE: Italia
  • DURATA90 Min

 
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Doraemon - Il film

Post n°11868 pubblicato il 10 Novembre 2014 da Ladridicinema
 

Doraemon

Poster

Il simpatico e protettivo gatto robot, creato da Fujiko F. Fujio, che dal 1969 ad oggi diverte grandi e piccini con manga, serie, musical e video giochi e che in Italia rappresenta il cartone animato TV più seguito di sempre, approda per la prima volta sul grande schermo con una nuova avventura, in uno spettacolare 3D stereoscopico. Protagonista è sempre Nobita, un bambino di 10 anni destinato ad un futuro di insuccessi a causa della sua natura pigra a indolente. Per evitare che diventi un vero e proprio perdente, arriva in suo soccorso Doraemon, una sorta di “fratello maggiore” con il compito di aiutarlo a difendersi dai bulli Gian e Suneo e a diventare un ragazzino assennato e un adulto responsabile. Per riuscire nell’intento, Doraemon utilizza una serie di incredibili e magici gadget, i “chiusky”, che in questa occasione condurranno il gatto azzurro e il piccolo Nobita nel futuro per provare a modificare una sorte che si preannuncia non proprio felice, soprattutto sul lato sentimentale… Riuscirà Nobita a conquistare finalmente Shizuka, la dolce amica che ama da sempre e a non farsi più influenzare da Gian e Suneo?

  • DISTRIBUZIONE: Lucky Red
  • PAESE: Giappone
  • DURATA95 Min
  • FORMATO: 2D e 3D

 
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Non escludo il ritorno

Post n°11867 pubblicato il 10 Novembre 2014 da Ladridicinema
 

Poster

La storia parla della “terza vita” di Franco Califano: dal suo declino alla rinascita fino alla morte. Esperienze di vita, momenti tragici e di sofferenza superati sempre con leggerezza e caparbietà dal cantautore. Il Maestro cammina per una spiaggia. Si allontana dai suoi amici più cari per andare a morire lontano, in solitudine. Nel suo cammino di distacco ripercorre i momenti più duri e più belli della sua vita. Rivive attimi di divertimento avvicendati ad istanti di solitudine ed amarezza. Scopriamo il rapporto con se stesso, con gli amici, con il mondo dello spettacolo, con i giornalisti. Rammenta il suo rapporto con i giovani e quella spinta da questi ricevuta per tornare a scrivere e riemergere dall’abisso in cui si era confinato. È durante questa riflessione che il Maestro mostra i lati meno conosciuti del suo animo, attraverso frasi, pensieri ed esperienze. Un lungo e particolare viaggio che ci fa conoscere un Franco Califano inedito, del quale solo i pochi intimi che lo frequentavano ne conoscevano le sfumature. Un viaggio per dimostrare che le persone possono commettere errori e prendere strade sbagliate ma possono anche trovare la forza di risalire, cercando uno spiraglio di allegria dalle vicende più amare. A volte non conformarsi alla regola può portare all’allontanamento dalla società che ci circonda, ma è la scelta migliore per rimanere se stessi.

  • PRODUZIONE: Poker Entertainment
  • DISTRIBUZIONE: Poker Entertainment
  • PAESE: Italia
  • DURATA94 Min

 
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