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Messaggi di Ottobre 2015

 

Io e lei

Post n°12663 pubblicato il 15 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

Maria Sole Tognazzi esaudendo due desideri, ovvero quello di rilavorare con Margherita Buy e lavorare con la sua vecchia conoscenza di gioventù Sabrina Ferilli, esce al cinema con Io e lei, storia di Marina e Federica, coppia che convive da 5 anni.

La prima attrice da giovane, ora è un'imprenditrice di successo; la seconda è un architetto divorziata con un figlio adulto. Mentre la prima non ha problemi nella sua relazione e con la sua omossessualità o almeno pensa sia così sulla prima questione; la seconda è piena di dubbi, non si considera lesbica e non accetta che la sua convivenza diventi di luogo pubblico. Una figura nel passato di Federica creerà grossi problemi nella relazione tirando fuori tutte le loro fragilità come coppia.

Io e lei film di Maria Sole Tognazzi è una commedia divertente, con uno stile da commedia americana più che italiana. Naturalmente un riferimento alla commedia americana d'elitè, non certo alla commedia da facili incassi.

Una sceneggiatura interessante anche se il film appare abbastanza scontato o ancor meglio prevedibile nel finale. Nonostante ciò sa comunque regalarci un sorriso e far riflettere sulle fragilità della vita.

Brava l'autrice a raccontare qualcosa di diverso, ovvero senza facili cliché la storia e la vita di tutti i giorni, di una coppia omosessuale ma al femminile. 

Raramente, tolto Ferzan Ozpetek il nostro cinema racconta il mondo gay in questo modo e soprattutto Maria Sole Tognazzi aggiunge a suo favore i toni della commedia ironica, più che del dramma dell'autore italo-turco.

Del resto la Tognazzi non è nuova a queste cose e soprattutto va apprezzata la sua capacità di raccontare di donne contemporanee non nel modo classico e tradizionale in cui vengono rappresentate nel nostro cinema.

Se la Buy come sempre è straordinaria, in questo film però dei grossi complimenti vanno a Sabrina Ferilli per la capacità di interpretare sia in chiave comico che in chiave drammatico un ruolo non certo facile, creando un personaggio coinvolgente.

Una commedia sui sentimenti mai gratuitamente volgare, ma anzi molto romanamente "verace".

voto finale: 4-/5

Poster

Federica e Marina vivono insieme da diversi anni. Vengono da percorsi diversi, hanno caratteri e modi di vita differenti, discutono e si amano discutendo come tutte le coppie del mondo. La loro storia d’amore è a un punto di svolta. Proprio quando Marina pensa che ormai si possano considerare una coppia stabile, Federica mossa da una serie di accadimenti entra in crisi. E comincia a porsi delle domande. Con chi vorrebbe dividere la propria vita? Chi è che ama veramente? E lei davvero, chi è? Una commedia d'amore vera, passionale, quotidiana e molto combattuta, come una piccola battaglia in cui vince solo chi sa lottare per la felicità. A patto di capire dove sia...

  • FOTOGRAFIAArnaldo Catinari
  • PRODUZIONE: Indigo Film
  • DISTRIBUZIONE: Lucky Red
  • PAESE: Italia
  • DURATA97 Min
 
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Woman in gold

Post n°12662 pubblicato il 15 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

Poster

Maria Altmann, è una donna ebrea fuggita da Vienna poco dopo l'arrivo dei nazisti che saccheggiando la sua abitazione trafugarono un prezioso quadro di Gustav Klimt, la Donna in Oro, in seguito restituito al governo Austriaco. Cinquanta anni dopo la coraggiosa donna decide di sfidare le autorità Austriache con l'aiuto di un giovane avvocato per chiedere che le venga restituito ciò che era suo.

  • FOTOGRAFIARoss Emery
  • MONTAGGIOPeter Lambert
  • MUSICHEHans Zimmer
  • PRODUZIONE: Origin Pictures, BBC Films
  • DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures
  • PAESE: Gran Bretagna, USA
  • DURATA109 Min

 
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Suburra

Post n°12661 pubblicato il 15 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

Poster

Nell'antica Roma, la Suburra era il quartiere dove il potere e la criminalità segretamente si incontravano. Dopo oltre duemila anni, quel luogo esiste ancora. Perché oggi, forse più di allora, Roma è la città del potere: quello dei grandi palazzi della politica, delle stanze affrescate e cariche di spiritualità del Vaticano e quello, infine, della strada, dove la criminalità continua da sempre a cercare la via più diretta per imporre a tutti la propria legge. Il film è la storia di una grande speculazione edilizia che trasformerà il litorale romano in una nuova Las Vegas. Per realizzarla servirà l'appoggio di Filippo Malgradi (Pierfrancesco Favino), politico corrotto e invischiato fino al collo con la malavita, di Numero 8 (Alessandro Borghi), capo di una potentissima famiglia che gestisce il territorio e, soprattutto, di Samurai (Claudio Amendola), il più temuto rappresentate della criminalità romana e ultimo componente della Banda della Magliana. Ma a generare un inarrestabile effetto domino capace di inceppare definitivamente questo meccanismo saranno in realtà dei personaggi che vivono ai margini dei giochi di potere come Sebastiano (Elio Germano), un PR viscido e senza scrupoli, Sabrina un'avvenente escort (Giulia Elettra Gorietti), Viola (Greta Scarano) la fidanzata tossicodipendente di Numero 8 e Manfredi (Adamo Dionisi) il capoclan di una pericolosa famiglia di zingari.

  • FOTOGRAFIAPaolo Carnera
  • MONTAGGIOPatrizio Marone
  • PRODUZIONE: Cattleya, La Chauve Souris, Rai Cinema
  • DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
  • PAESE: Italia
  • DURATA130 Min

 
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Leone nel basilico

Post n°12660 pubblicato il 15 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

Poster

14 agosto. Nella grande stazione ferroviaria una donna va sola tra tanta gente. Va in fondo a un binario. Perduta nel proprio scontento si siede su una panchina. Ha circa sessant’anni i capelli di un rosso cupo perfettamente tinti e pettinati e un vestito un po’ elegante, un po’ troppo caldo, un po’ troppo fuori moda. Vicino a lei un carrellino della spesa. Vuoto. La donna si chiama Maria Celeste e si sta mettendo sulla lingua delle gocce di Serenase. Fatto. Ora dorme seduta sulla panchina. Quando una mano la scuote e una ragazzetta le mette tra le braccia un bambinetto di circa 10 mesi e scappa via correndo...

 
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Rosso mille miglia

Post n°12659 pubblicato il 15 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

Poster

Maria Esse vive a Berlino da così tanti anni che ha bisogno del navigatore per trovare la strada di casa qui in Italia. L'occasione del ritorno le viene offerta dalla nuova edizione della Mille Miglia, sulla quale deve scrivere un pezzo per conto di un giornale tedesco. La passione per la storica corsa è una vera e propria eredità di famiglia: suo nonno Aurelio Moraschi, infatti, di Mille Miglia ne ha corse tante, finché non ha smesso per una ragione che alla ragazza è sempre stata celata. Dopo un banale incidente, Maria Esse conosce Marco, il meccanico del paese, grande appassionato di auto, che sogna da sempre di partecipare alla Mille Miglia. Quando scoprono che nella cantina della casa di famiglia ci sono ancora alcuni pezzi di una favolosa OM 665 S, i due sperano di poterla rimontare e di iscriversi alla corsa. Quale occasione migliore per scrivere un pezzo giornalistico, se non quella di vivere la gara in prima persona? L’unica a non condividere questo entusiasmo è Adelaide, la madre di Maria: la Mille Miglia le riporta alla mente troppi ricordi dolorosi e non vuole che sua figlia abbia a che fare con la corsa, ma non ha fatto i conti con la caparbietà di Maria Esse che, insieme a Marco, nonostante mille difficoltà e l'impossibilità di ricostruire l'auto che un tempo fu del nonno, è sempre più decisa ad andare fino in fondo, anche grazie l'aiuto e il supporto di un amico che dà loro una stupenda Mercedes Ali di gabbiano per partecipare alla gara. È in questo clima di entusiasmo ma anche di mistero prende il via la Mille Miglia, la corsa più bella del mondo. Le tappe che Maria Esse e Marco percorreranno insieme non saranno solo tappe geografiche, ma anche passi verso la verità, tessere di un puzzle fatto di amori segreti, cavalleresche dimostrazioni di amicizia e sincera passione per le quattro ruote.

NOTE:

LA MILLE MIGLIA - CENNI STORICI: 
Fu Enzo Ferrari a pronunciare negli anni Cinquanta la fatidica definizione di "corsa più bella del mondo"; e fu sempre lui - negli anni 80, mentre assisteva al passaggio della rievocazione negli Stabilimenti Scaglietti di Modena - a definirla "un museo viaggiante unico ed affascinante, allestito in una straordinaria cornice di pubblico festante". 
La Mille Miglia, proprio come allora, oltre che evento automobilistico, è fenomeno di costume, evento sociale e culturale o anche, come la definisce chi la gestisce attualmente, "un formidabile evento mediatico". Fu istituita nel 1927. Dal 1927 al 1957 si sono susseguite 13 edizioni prima della seconda guerra mondiale e 11 dopo il 1947. Nel triennio 1958-1961 sono state organizzate tre ulteriori edizioni, caratterizzate da un percorso costituito da lunghe tratte di trasferimento intervallate da brevi tratti di velocità. Dal 1977 la «Mille Miglia» rivive sotto forma di gara di regolarità per auto d'epoca. La partecipazione è limitata alle vetture, prodotte non oltre il 1957, che avevano partecipato (o risultavano iscritte) alla corsa originale. Il percorso Brescia Roma, effettuata su strade aperte al traffico andata e ritorno, ricalca, pur nelle sue varianti, quello della gara originale.

 
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Quasi amici

Post n°12658 pubblicato il 14 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

Locandina Quasi amici

La vita derelitta di Driss, tra carcere, ricerca di sussidi statali e un rapporto non facile con la famiglia, subisce un'impennata quando, a sorpresa, il miliardario paraplegico Philippe lo sceglie come proprio aiutante personale. Incaricato di stargli sempre accanto per spostarlo, lavarlo, aiutarlo nella fisioterapia e via dicendo Driss non tiene a freno la sua personalità poco austera e contenuta. Diventa così l'elemento perturbatore in un ordine alto borghese fatto di regole e paletti, un portatore sano di vitalità e scurrilità che stringe un legame di sincera amicizia con il suo superiore, cambiandogli in meglio la vita.
Il campione d'incassi in patria (con cifre spaventose) è anche un campione d'integrazione tra i più classici estremi. La Francia bianca e ricca che incontra quella di prima generazione e mezza (nati all'estero ma cresciuti in Francia), povera e piena di problemi. Utilizzando la cornice della classica parabola dell'alieno che, inserito in un ambiente fortemente regolamentato ne scuote le fondamenta per poi allontanarsene (con un misto di Mary Poppins e Il cavaliere della valle solitaria), i registi Olivier Nakache e Eric Toledano realizzano anche un film tra i più ottimisti sulle tensioni che attraversano la Francia moderna.
Mescolando archetipi da soap (anche i ricchi piangono), la favola del vivere semplice e autentico come ricetta di vera felicità e un pizzico di "fatti realmente accaduti", a cui gli autori sembrano tenere molto (l'autenticità viene ricordata in apertura e di nuovo in chiusura con i volti dei veri personaggi), Quasi amici riesce a mettere in scena un racconto che scaldi il cuore e rischiari l'animo a furia di risate liberatorie (l'uinca possibile formula che porti incassi stratosferici) senza procedere necessariamente per le solite vie.
La storia di Philippe e Driss non segue la canonica scansione da commedia romantica, non procede per incontro/unione/scontro/riconciliazione finale ma ha un andamento più ondivago, che fiancheggia la crisi del rapporto e le sue difficoltà senza mai forzare il realismo.
Pur concedendo molto a quello che piace pensare, rispetto al modo in cui realmente vanno le cose, il duo Olivier Nakache e Eric Toledano riesce nell'impresa non semplice di infondere un'aria confidenziale ad un film che poteva facilmente navigare le acque del favolismo.
Molto è merito di un casting perfetto che, si scopre alla fine, ha avuto il coraggio di allontanarsi parecchio dalle fisionomie dei personaggi originali. Sul corpo statuario sebbene non perfettamente scolpito (come sarebbe invece accaduto in un film hollywoodiano) di Omar Sy passano infatti tutte le istanze del film. Dai suoi sorrisi alle sue incertezze fino alla sua determinatezza, ogni momento è deciso a partire da quello che l'uomo nero può significare nella cultura francese odierna. Elemento pericoloso quando vuole spaventare un fidanzato che merita una lezione o un arrogante vicino che ingombra il passaggio, indifesa vittima della società quando ha bisogno di un aiuto, forza primordiale e vitale quando balla e infine carattere autentico quando tenta approcci improbabili con le algide segretarie.

 
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Film nelle sale da domani

Post n°12657 pubblicato il 14 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

 
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Black Mass - L'ultimo gangster

Post n°12656 pubblicato il 14 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Inside out

Post n°12655 pubblicato il 14 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

Qualcuno potrà mai dire che la disney non faccia capolavori quasi sempre o che non sappia ogni volta far emozionare?Difficile; ed infatti ancora un volta la disney-pixar ci regala l'ennesima perla con Inside out, un film non facile da capire ma che sa scavare dentro di noi, alla ricerca delle cose veramente importanti; un viaggio attraverso le emozioni che guidano la nostra vita. E così c'è la gioria, la tristezza, la paura, la rabbia e il disgusto. Che dire impossibile resistere alla carica emozionale che ancora una volta la disney sa dare così come è sorprendente la capacità di raccontare storie sempre originali ricche di drammaticità ed eleganza

 
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Io e lei

Post n°12654 pubblicato il 14 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

Io e lei film di Maria Sole Tognazzi è una commedia divertente, con uno stile da commedia americana più che italiana. Il film pur se abbastanza scontato sia nel finale che nell'evolversi nella storia sa comunque regalarci un sorriso e sa raccontare qualcosa di diverso, ovvero senza facili cliché la storia e la vita di tutti i giorni, di una coppia omosessuale ma al femminile

 
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Sopravvissuto - The Martian

Post n°12653 pubblicato il 14 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

Poster

Durante una missione su Marte, l'astronauta Mark Watney viene considerato morto dopo una forte tempesta e per questo abbandonato dal suo equipaggio. Ma Watney è sopravvissuto e ora si ritrova solo sul pianeta ostile. Con scarse provviste, Watney deve attingere al suo ingegno, alla sua arguzia e al suo spirito di sopravvivenza per trovare un modo per segnalare alla Terra che è vivo. A milioni di chilometri di distanza, la NASA e un team di scienziati internazionali lavorano instancabilmente per cercare di portare "il marziano" a casa, mentre i suoi compagni cercano di tracciare un'audace, se non impossibile, missione di salvataggio.

SOGGETTO:

Il film è basato sul romanzo best seller "The Martian" di Andy Weir.

 
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Game of Thrones 6: The Winds of Winter è sempre più vicino da melty

Post n°12652 pubblicato il 14 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

 

The Winds of Winter uscirà a breve. Questa la notizia trapelata direttamente dalla Polonia, dove uno dei traduttori si sta preparando per ricevere il manoscritto a fine anno. Scopri di più.

image: http://media.melty.it/article-2759407-ratio265_640/game-of-thrones-5-comic-con-2014-george-rr.jpg

The Winds of Winter uscirà davvero nel 2016?

Martin ha finito di scrivere The Winds of Winter? Il libro arriverà negli scaffali a inizio 2016? Queste le domande che da tempo martellano la testa di ogni lettore delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco e di ogni spettatore diGame of Thrones 6. Le notizie ufficiali sono praticamente pari a zero, ma continuano a moltiplicarsi le voci sull'uscita del libro che, a quanto pare, è sempre più vicina. A dare questa importantissima notizia ci ha pensato il portale Winter is Coming, che ha riportato quanto trapelato da un sito polacco. Non sappiamo quanto la fonte possa ritenersi attendibile, sta di fatto che un traduttore di nome Michael Jakuszewski è stato allertato dalla sua casa editrice per prepararsi a tradurre in polacco il manoscritto di The Winds of Winter. Poche settimane fa vi avevamo riportato una notizia quasi analoga direttamente dalla Spagna. Sappiamo bene che due indizi non fanno una prova, ma sembra proprio che l'arrivo del libro sia sempre più vicino. Certo, tra traduzione e pubblicazione vera e propria passerà ancora parecchio, ma si tratta comunque di segnali che fanno davvero ben sperare. Zysk, la casa editrice che si occupa della saga di Martin in terra polacca ha sostanzialmente avvertito il traduttore di tenersi pronto per la fine dell'anno, nel momento esatto in cui gli sarà inviato il manoscritto di The Winds of Winter per la traduzione.Jakuszewski è stato il primo a definirsi scettico a riguardo, ma un barlume di speranza può comunque essere colta da questa notizia. Se davvero i manoscritti inizieranno a muoversi nelle case editrici di tutto il mondo a fine anno allora è davvero probabile che il libro arrivi nel 2016 magari prima della messa in onda si Game of Thrones 6, come in molti hanno più volte affermato. Vero è anche che George R. R. Martin ha più volte dichiarato che l'unico luogo in cui verrà annunciata la pubblicazione del suo libro sarà il suo sito e per ora questo annuncio manca totalmente. Non ci resta che aspettare l'ufficialità, sperando che questi rumor siano davvero confermati e che presto lo scrittore porti a termine i suoi lavori quanto prima. Lo chiedono a gran voce i lettori, per non essere travolti da una valanga infinita di spoiler da parte della serie tv e gli spettatori, per scoprire in anteprima parte di quello che succederà nel futuro dei Sette Regni. Il tempo da qui ad aprile è ancora tanto, ma l'idea di una vera e propria corsa contro il tempo è ormai dietro l'angolo. Chi vincerà?


Scopri di più su http://www.melty.it/game-of-thrones-6-the-winds-of-winter-e-sempre-piu-vicino-a174854.html#jJZUywdxOSJlq56J.99

 
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THE IRISHMAN: DE NIRO PARLA DEGLI EFFETTI SPECIALI CHE USERÀ SCORSESE da movieplayer

Post n°12651 pubblicato il 14 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

L'attore ha rivelato qualche nuovo dettaglio del prossimo lungometraggio diretto da Martin Scorsese di cui sarà il protagonista.

Robert De Niro ha rivelato che il regista Martin Scorsese è al lavoro in vista delle riprese del film The Irishman. Il progetto, a quanto pare, richiederà l'uso di molti effetti speciali.
L'attore ha infatti raccontato: "Ci sono sezioni, periodi del film ambientati nel passato, per cui dovremo sperimentare come posso apparire più giovane, come accaduto con Il curioso caso di Benjamin Button. Non solo con me, ma anche con gli altri attori".

Steven Zaillian ha adattato il romanzo I Heard Your Paint Housesscritto da Charles Brandt e racconta la storia di Frank Sheeran: un veterano della Seconda Guerra mondiale che ha vissuto un'esistenza ricca di eventi, lavorando anche come killer su commissione.
Fanno parte del cast anche Al PacinoBobby CannavaleJoe Pesci eHarvey Keitel.

Le riprese potrebbero iniziare nel 2016, anche se De Niro non ha rivelato nessuna data precisa.

 
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Black Mass - L'ultimo gangster

Post n°12650 pubblicato il 08 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

Titolo originale: Black Mass

Poster

Boston (1970), l'agente dell'FBI John Connolly (Edgerton) persuade il gangster irlandese James "Whitey"Bulger (Depp) a collaborare con l'FBI per eliminare un nemico in comune: la mafia italiana. Il dramma racconta la vera storia di questa alleanza che permise a "Whitey" di eludere l'applicazione della legge, consolidare il potere, e diventare uno dei gangster più spietati e potenti nella storia Boston.

  • FOTOGRAFIAMasanobu Takayanagi
  • MONTAGGIODavid Rosenbloom
  • PRODUZIONE: Warner Bros., Cross Creek Pictures, Grisbi Productions
  • DISTRIBUZIONE: Warner Bros.
  • PAESE: USA
  • DURATA122 Min

 
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Nausicaa della Valle del vento

Post n°12649 pubblicato il 08 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

Titolo originale: Kaze No Tani No Naushika

Poster

Dopo una guerra di sette giorni il mondo è stato distrutto e si è trasformato in una landa desolata popolata solo da insetti giganteschi e da funghi enormi che rilasciano spore velenose. Una foresta tossica, denominata "Mare della Putrefazione", avanza a vista d'occhio. Ai suoi margini, nei piccoli lembi di terra scampati, alcuni piccoli regni sono costantemente in guerra tra loro per cercare di annientarsi ed espandere i propri domini. Uno di questi, governato da Jihl, si trova nella Valle del Vento dove le brezze oceaniche non permettono al Mare della Putrefazione di arrivare. Jihl ha una figlia, Nausicaa, capace di cavalcare il vento e di volare come fanno gli uccelli. La piccola ha anche un altro dono: riesce a comunicare con gli Ohmu, insetti giganteschi posti a guardia della foresta tossica. Quando la Valle del Vento è minacciata dai nemici che vogliono conquistarla, solo Nausicaa può fare qualcosa prima che vengano usate di nuovo terribili armi di distruzione di massa.

 
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Minions

Post n°12648 pubblicato il 08 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

Locandina Minions

I Minion vengono da lontano. Non sono nati nel laboratorio sotterraneo di Gru: la loro è una popolazione antica, che ha conosciuto la preistoria e l'Egitto dei faraoni, perennemente mossa dalla ricerca di un super cattivo da servire. Dal T-Rex a Napoleone, da Dracula allo Yeti, i piccoletti gialli hanno visto i loro padroni ideali uscire man mano dalla Storia, al punto da ammalarsi di collettiva depressione (una scena che merita). Finché un giorno, uno di loro, il minion Kevin, ha deciso di abbandonare la grotta polare del ritiro forzato e di avventurarsi fino in Florida, dove i più cattivi di tutto il mondo si trovano riuniti in convention. Di qui, lui, Stuart e Bob, voleranno poi nella swingin' London, al seguito della terribile Scarlett Sterminator, per rubare niente meno che la corona d'Inghilterra. 
La squadra franco-americana che ha inaugurato con Cattivissimo Me questa fortunata serie di film ha colto nel segno nel momento in cui ha immaginato un personaggio (Gru, in quel caso, ma anche gli stessi Minion) con un'ambizione smisurata per il malaffare e un cuore limpido come quello di un bambino. In questa meravigliosa contraddizione, mai sollevata a livello esplicito ma certamente cuore della faccenda comica, c'è tutta la forza e la verità di queste fortunate animazioni. Chi, infatti, non ha mai provato maggior simpatia e interesse per i cattivi del cinema anziché per il cosiddetto eroe di turno? I cattivi hanno sogni più colorati, (dis)avventure più rocambolesche, esistenze -insomma- molto più divertenti. 
Minions , che all'anagrafe è il terzo film ma biograficamente può dirsi un prequel dell'originale, porta appunto volontariamente all'esagerazione il divertimento promesso, articolandolo in quantità e virtuosismo (il viaggio dei tre protagonisti è quasi uno spin-off nello spin-off). Non manca per questo la qualità, a partire da quella della colonna sonora, decisamente sorprendente nel contesto cartoon (dai Doors a Jimi Hendrix, e poi Beatles, Who, Kinks, Stones, Donovan con l'azzeccatissima "Mellow yellow"). 
Ma nel film di Pierre Coffin e Kyle Balda, tante sono anche le citazioni cinematografiche, interne alla "trilogia" stessa (noi non riveliamo nulla, ma voi guardate in zona raggio congelante) e non solo (a Stuart è affidato il momento Ritorno al futuro, a Bob quella da Grande Dittatore e su tutta la parte britannica aleggia un'atmosfera bondiana). 
Ai meno esigenti sarebbe probabilmente bastato l'impatto visivo dei micropersonaggi tutta-testa e dell'ambientazione d'epoca, il loro caos slapstick, l'irresistibile fonetica, ma il fatto che il film abbia una storia che regge è cosa gradita e ne fa un terzo capitolo a tutti gli effetti, non solo una divagazione estiva. 
Manca però quella tenerezza che aveva fatto tremare all'unisono gli schermi e i cuori mentre Gru dava la buonanotte a Margo, Agnes e Edith. Per quanto in tre, nanerottoli e simpatici, Kevin, Stuart e Bob non possono competere con le sorelline adottate. Né, per dirla tutta, sembrano destinati a scalzare i colleghi e a guadagnare la prima linea com'è successo ai Pinguini di Madagascar. Per loro fortuna sembrano non curarsene e pensare soltanto: "... banana!"

 
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Film nelle sale da domani

Post n°12647 pubblicato il 07 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

 
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Padri e figlie

Post n°12646 pubblicato il 06 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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The congress

Post n°12645 pubblicato il 06 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

Locandina The Congress

Robin Wright vive in un hangar con due figli, di cui uno disabile, il suo agente le procura un colloquio ad alto livello con il dirigente di uno degli studi hollywoodiani più importanti, la Miramount (crasi fittizia tra Miramax e Paramount), durante il quale le viene offerto di diventare la pioniera di un nuovo modo di recitare: cedere tutti i diritti sulla digitalizzazione della propria persona, così che lo studio crei una copia perfetta e virtuale di lei da utilizzare in tutti i film che vuole mentre la vera Robin Wright non dovrà recitare mai più. L'attrice, stimolata dalla brutta piega della sua carriera, accetta.
Vent'anni dopo il mondo è cambiato e quella piccola innovazione è diventata la regola, gli esseri umani si drogano per vedere la realtà diversamente, come fosse un film d'animazione, e così assumere l'aspetto che vogliono. Robin Wright è diventata l'attrice più sfruttata dalla Miramount ma al congresso per il futuro viene fatto un annuncio sconvolgente che scatena una rivolta.
Ari Folman, cinque anni dopo Valzer con Bashir, torna a utilizzare l'animazione in maniera inaspettata e anticonvenzionale, prendendo spunto dal racconto "The Futurological congress" di Stanislav Lem. Stavolta però la sua base del film è live action mentre l'animazione è sfruttata per realizzare una terribile distopia.
Seguendo con una dedizione e una precisione impressionanti le regole del cinema di fantascienza (dominio delle multinazionali, instaurazione di un sistema di soddisfazione dei bisogni epidermici da parte di un'entità dittatoriale, violenza all'ordine del giorno e spersonalizzazione dell'individuo) Folman in realtà realizza la cosa più vicina che possa esserci, in Occidente, ai film di Satoshi Kon come Paprika. La realtà non cambia, sono le persone che vedono tutto animato in virtù delle sostanze chimiche che assumono a darne diversa percezione, e questo ad un livello tale che nessuno sa più come sia fatta la vera realtà, come sia ridotto davvero il mondo. Non ci sono i sogni (anzi ogni tanto ci sono) ma poco ci manca. 
A fare la differenza è l'immaginazione incredibile di Folman, la sua capacità di plasmare scenari pseudo realistici, avvitando di poco i loro elementi, di modo che lentamente diventino paradossali e finiscano per dire molto su ciò che viviamo oggi. The congress non fa mistero di essere un film sulla rimozione del passato che mette in gioco con forza in primis la protagonista (introdotta come un'attrice di successo che aveva tutto e l'ha buttato, e che in effetti ha sperimentato moltissimo il motion capture con Robert Zemeckis) e la mania sua e degli altri di mutare l'apparenza, così cancellando il passato e il presente in una costante spinta verso il futuro. Non ogni riflessione è sempre centrata e in più d'un momento Folman è preda della propria fantasia, tuttavia è sempre in grado di realizzare svolte improvvise che aprono squarci di significato.
Non manca la presa in giro di una convention Apple (con l'imbonitore venerato come un dio Reeve Bobs) e le apparizioni disegnate di altri attori noti che avrebbero scelto la via di Robin Wright. C'è quindi molto umorismo eppure la sensazione dominante è uno stordimento lisergico che cerca, pur raccontando una storia, di mettere fuori uso la logica. Non tutto si comprende al volo in The congress e molti sono gli azzardi di senso, ma non è importante. Con un impianto visivo così forte e potente Ari Folman riesce spesso a superare la comprensione razionale da parte del pubblico per puntare direttamente alle emozioni.

 
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Salvo

Post n°12644 pubblicato il 06 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

Locandina Salvo

Salvo è lo scagnozzo di un boss locale. Gli fa da autista, guardia del corpo e "ripulitore". Proprio durante una di queste pulizie, penetra in casa della sua vittima e nell'attendere il suo arrivo scopre la sorella di questo, una non vedente che non avrà il coraggio (o la volontà) di uccidere, anche perchè si rende conto che proprio in durante la colluttazione le è successo qualcosa di clamoroso. Decide così di rapirla e nasconderla al mondo sostenendo di averla fatta fuori. Ma nel mondo della malavita morire è tanto facile quanto è difficile amare.
La semaine de la critique di Cannes l'ha accettato "all'unanimità". L'opera prima di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia è un poliziesco che rifiuta ogni tono noir e preferisce sporcarsi le mani nel gangster movie all'americana (e all'occorrenza anche nel western), completamente desaturato non di colori ma di parole, espressioni e linguaggio verbale.
Salvo non parla praticamente mai e la sua prigioniera non è che sia da meno, parlano semmai tutti quelli che gli sono intorno da cui, come ogni buon criminale in cerca di redenzione, Salvo tenta di fuggire.
I silenzi sono l'arma a doppio taglio di questo film. Da una parte Piazza e Grassadonia dimostrano una capacità di lavorare sull'immagine e sul sonoro come nessun altro cineasta emergente si sogna anche solo di sperare, dall'altra al procedere della storia si lasciano ammaliare dalla propria abilità, finendo per confidare troppo nel fatto che non detti, sguardi e silenzi contemplativi riescano a mandare avanti il film.
Quando non sono troppo innamorati della loro tecnica però i due cineasti riempiono il loro Salvo di idee e di uno sguardo sulle "cose" (la Sicilia, gli esseri umani, i protagonisti, le auto, le armi) che orbita dalle parti di quello di Matteo Garrone, per come va a lavorare su luoghi reali e corpi locali per trasfigurarli e farli apparire altro (una fabbrica in disuso che pare una galera, la campagna sicula che pare il Texas). Soprattutto, in più rispetto a qualsiasi contemporaneo italiano, i due registi dimostrano una padronanza di tempi e spazi che è impressionante. Basterebbe anche solo il lungo pianosequenza iniziale (più di 20 minuti) in cui la ragazza non vedente si muove in casa prima ignorando la presenza di un estraneo poi, scopertala, cercando con la calma e la finta routine di celare i propri tentativi di fuga, per dimostrare quanto il nostro cinema si stia perdendo in questi anni. Suspense, tensione, sfruttamento degli ambienti, ricerca di un linguaggio diverso, contaminazione con il cinema di altri paesi (America ma soprattutto Asia) e un lavoro maniacale sul rumore ambientale. Tutto Salvo è infatti letteralmente martellato di rombi di motorini, metallo che sbatte, urla, pianti, sgommate, canzoni che escono dalle radio e altri rumori che provengono da lontano e danno la dimensione dei luoghi in cui si svolge la storia, anche quando non li vediamo. In questo modo pure le scene d'azione che avvengono quasi sempre fuori campo sembrano naturali, anche le terribili colluttazioni, di cui sentiamo solo i gemiti, sono digerite con il raccapriccio che meritano.

 
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