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Messaggi di Febbraio 2016
Post n°13056 pubblicato il 29 Febbraio 2016 da Ladridicinema
Ecco l’elenco dei premi nelle categorie principali. I vincitori sono indicati in grassetto. - Miglior film Il caso Spotlight - Miglior regia Adam McKay, La grande scommessa - Miglior attore protagonista Bryan Cranston, L’ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo - Miglior attrice protagonista Cate Blanchett, Carol - Miglior attore non protagonista Christian Bale, La grande scommessa - Miglior attrice non protagonista Jennifer Jason Leigh, The hateful eight - Miglior sceneggiatura originale Il ponte delle spie - Miglior sceneggiatura non originale La grande scommessa - Miglior film in lingua straniera El abrazo de la serpiente (Colombia) - Miglior film d’animazione Anomalisa - Miglior montaggio La grande scommessa - Miglior fotografia Carol - Migliori effetti speciali Ex machina - Miglior colonna sonora originale Il ponte delle spie - Miglior canzone Earned it, 50 sfumature di grigio - Miglior documentario Amy - Miglior cortometraggio Ave Maria
Post n°13055 pubblicato il 29 Febbraio 2016 da Ladridicinema
Nel centenario della nascita di Dino Risi e Luigi Comencini un primo omaggio, ideato e promosso dal Consolato Generale d’Italia di Francoforte, è in programma dal 2 al 26 marzo al Deutsches Filmmuseum della città tedesca, in collaborazione con Made in Italy - l’associazione culturale che a Francoforte organizza da oltre vent’anni il festival “Verso Sud”, dedicato alla produzione nazionale - Luce Cinecittà e Rai Com. Nell’occasione saranno riproposti 4 film per ciascuno dei due registi. Si comincia mercoledi 2 marzo con Pane, amore e fantasia di Comencini, mentre giovedì 10 marzo è in programma una serata speciale con la proiezione di Una vita difficile di Risi, accompagnata da un incontro con il figlio del regista Marco, che, intervistato da Franco Montini, ricorderà suo padre e più in generale la grande stagione della commedia italiana. Gli altri film di Dino Risi proposti nella rassegna sono Il sorpasso, Profumo di donna e Primo amore. L’omaggio a Comencini, oltre al film d’apertura, comprende Il gatto, Pinocchio e L’ingorgo.
Post n°13054 pubblicato il 29 Febbraio 2016 da Ladridicinema
Pronte le reazioni alla vittoria di Morricone agli Oscar. “Grandissimo maestro, finalmente! #Morricone #orgoglio #Oscars 2016”, ha scritto su Instagram il premier Matteo Renzi per congratularsi con il maestro, pubblicando una foto con lui e Tarantino a palazzo Chigi e scegliendo questa occasione per aggiornare il suo profilo. “Trionfa un gigante del cinema di tutti i tempi", è il commento del ministro della cultura Dario Franceschini. "L'Oscar ad Ennio Morricone è un attestato che riconosce non soltanto il valore di un commento musicale ma che premia anche la capacità creativa di un autore che sempre si rinnova con crescente passione giovanile e con costante bisogno di nuove esperienze", è invece il commento di Giorgio Assumma, ex presidente della Siae, avvocato e amico di Morricone. "Alla base delle sue intuizioni e delle sue ricerche - sottolinea - c'è una cultura musicale ed umanistica profonda che lo rende un artista rinascimentale". “E' un riconoscimento al più grande dei musicisti italiani, non solo per il cinema, che hanno dato popolarità e successo internazionale al nostro cinema”, si legge in una nota del sindacato dei giornalisti cinema italiani (Sngci). "Siamo fieri - fa notare per il direttivo del sindacato Laura Delli Colli - che quest'Oscar, così importante, si aggiunga, con quello alla carriera di nove anni fa, ai moltissimi Nastri d'Argento che Morricone ha già vinto nella sua carriera". Morricone, conclude, "come dice Quentin Tarantino, è davvero il più grande e con lui non dimentichiamo Sergio Leone". Le candidature italiane sono state quest'anno, comunque, aggiunge infine Delli Colli, "un significativo riconoscimento per tutto il cinema italiano". "Orgogliosa per #Oscars2016 assegnato a #EnnioMorricone e alla magia che la sua musica ha dato a #TheHatefulEight e a tanti altri film", scrive, sempre su twitter, la presidente della Camera Laura Boldrini. “Le nostre congratulazioni – dice Paolo Del Brocco amministratore delegato di Rai Cinema - la sua arte è una ricchezza per l’Italia e per tutto il cinema italiano. L’Academy ha riconosciuto il grande lavoro compiuto per la colonna sonora del film di Tarantino distribuito in Italia da Rai Cinema 01 Distribution, e di questo siamo infinitamente orgogliosi. Abbiamo avuto l’onore di avere accanto il suo genio anche nel film di Giuseppe Tornatore La corrispondenza, coprodotto e distribuito da Rai Cinema. Grazie Maestro”.
Post n°13053 pubblicato il 29 Febbraio 2016 da Ladridicinema
Altri due Nastri d’Argento per altrettanti titoli targatiIstituto Luce Cinecittà si aggiungono al Nastro speciale aFuocoammare di Gianfranco Rosi, assegnato durante la Berlinale. Bella e perduta di Pietro Marcello e Alfredo Bini ospite inatteso di Simone Isola sono infatti i vincitori per il Sngci rispettivamente della cinquina Docufilm e di quella Film sul cinema. I giornalisti cinematografici hanno inoltre annunciato il Nastro d’Argento Cinema del reale aLouisiana (The Other Side) di Roberto Minervini. Commenta Roberto Cicutto, presidente e AD di Luce-Cinecittà: "Istituto Luce-Cinecittà si congratula con gli autori nominati e vincitori ai Nastri d’Argento 2016 per i documentari e ringrazia loro e i produttori della fiducia che hanno riposto in noi. Lo straordinario risultato conferma un ruolo chiave di Istituto Luce nella ideazione e realizzazione di film/documentari che sempre di più e non solo in Italia si stanno imponendo come la grande novità del mondo dell’audiovisivo. L’Italia deve superare grandi gap in questa azione, soprattutto nella diffusione in sala e nel finanziamento e diffusione da parte delle televisioni, pur riconoscendo la maggiore attenzione da parte della RAI coproduttrice di molti titoli.Fuocoammare consacra il grande talento di Gianfranco Rosi. Un film che dimostra come i valori civili umani e politici possano essere il centro di un racconto che nasce spontaneo e si costruisce sul terreno senza formule precostituite sposando grande cinema con contenuti universali. Bella e perduta - continua Cicutto - diventa un film partendo da un progetto di viaggio nelle bellezze perdute italiane e si impone per la forza estetica, per l’innovazione linguistica e per l’emozione del racconto trasformando la forma metaforica in potente drammaturgia. Alfredo Bini ospite inatteso si mette al servizio di un personaggio chiave della produzione cinematografica italiana superando i limiti della biografia e mostrando un protagonista di un’epoca storica e culturale del nostro paese che dice più di tanti saggi sull’argomento. Gianfranco Rosi, Pietro Marcello e Simone Isola dicono a noi, alle televisioni e al MIBACT che dobbiamo continuare a investire nel cinema del reale, e che il circolo virtuoso (cui unirei l’attenzione dei festival) che si è creato per i loro film deve diventare impegno quotidiano. Fra i nominati, Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani ci hanno consegnato un ritratto puntuale, poetico e critico della storia della scuola elementare italiana nell’arco di 70 anni (dagli anni 30 al 2000). Uno strumento di conoscenza, intrattenimento e approfondimento sul tema da cui non si potrà più prescindere. Renato de Maria rispolvera nel linguaggio della ricostruzione storica personaggi reali che sembrano protagonisti di film di genere poliziesco. Non li fa diventare eroi, ma ce li restituisce come uomini del loro tempo. Mario Canale è da anni una garanzia oltre che un pozzo di conoscenza quando ci racconta i personaggi più importanti del cinema italiano. Non a caso - conclude Cicutto - il suo inesauribile fondo è diventato parte dell’Archivio Luce. Peter Marcias ci racconta un’altra storia che nasce nel Mediterraneo e trova casa in una nostra isola: la Sardegna, a riprova della nostra appartenenza alla grande comunità che si affaccia sul Mare Nostrum". ![]() Alfredo Bini, ospite inatteso, presentato l’anno scorso a Venezia Classici e distribuito da Luce Cinecittà, ripercorre la vita di un produttore coraggioso e anticonformista che ha contribuito a una stagione importante del nostro cinema. Bini sostenne Pier Paolo Pasolini dal suo esordio Accattone fino a Edipo re. Poi la separazione dal grande regista e il rapido declino segnato da difficoltà economiche. "Era un anarchico, un anticonformista, una figura fuori del coro. Di lui ammiro quell’amore per il rischio, al di là del calcolo imprenditoriale", spiega il regista Isola. A raccontarci di lui sono nel film le voci di: Claudia Cardinale, Gianni Bisiach, Giuseppe Simonelli, Bernardo Bertolucci, Giuliano Montaldo, Ugo Gregoretti, Don Backy, Bruno Torri, Piero Tosi, Enrico Lucherini, Manolo Bolognini, Rino Barillari. Nasce come un documentario, Bella e perduta, un viaggio in Italia sulle tracce di un libro di Guido Piovene. "Partendo dai luoghi delle nostre origini, quindi dalla Campania, ci siamo imbattuti nell'angelo di Carditello, Tommaso Cestrone, e in una reggia borbonica in abbandono da secoli", racconta il regista casertano Marcello. "Poi è morto Tommaso e insieme allo sceneggiatore Maurizio Braucci abbiamo deciso di trasformare il progetto da inchiesta a narrazione favolosa raccontando la storia di un bufalo che Tommaso aveva adottato, Sarchiapone, con uno stile tra realismo magico e fiaba". I premiati - a parte il film di Rosi, premiato eccezionalmente con i film del 2015 - sono stati scelti tra tutti i film usciti nell’anno solare, quindi entro il 31 dicembre 2015, divisi in due diverse categorie: produzione dedicata ai temi del reale e documentari dedicati a cinema, cultura, musica, teatro e spettacoli in genere. Una terza cinquina per i Docufilm è stata anticipata dalla selezione che a Giugno riguarderà i lungometraggi. NASTRI d’ARGENTO Louisiana di Roberto Minervini (Cinema del reale) Bella e perduta di Pietro Marcello (Docufilm) Alfredo Bini ospite inatteso di Simone Isola (Film sul cinema) Fuocoammare di Gianfranco Rosi (speciale) Ridendo e scherzando - Ritratto di un regista all’italiana di Paola e Silvia Scola (speciale) PREMI dei 70 ANNI E ALTRI RICONOSCIMENTI SPECIALI Gianfranco Pannone e Antonietta De Lillo (per la loro storia appassionata e coerente con la narrazione del cinema del reale) Il segreto di Otello di Francesco Ranieri Martinotti Filmstudio mon amour di Toni D’Angelo Cinema del reale Esuli- Le guerre di Barbara Cupisti Torn-Strappati di Alessandro Gassmann 87 ore di Costanza Quatriglio Samantha Cristoforetti personaggio dell’anno (Astrosamantha di Gianluca Cerasola) Cinema cultura spettacoli Firenze e gli Uffizi in 3D di Luca Viotto Pasolini, il corpo e la voce di Maria Pia Ammirati, Arnaldo Colasanti e Paolo Marcellini MENZIONI SPECIALI La voce di Pasolini di Matteo Cerami e Mario Sesti Pasolini maestro corsaro di Emanuela Audisio Harry’s bar di Carlotta Cerquetti Street opera di Haider Rashid Prima di tutto di Marco Simon Puccioni GLI ATTORI PROTAGONISTI Elio Pandolfi (A qualcuno piacerà di Caterina Taricano e Claudio de Pasqualis) Silvana Stefanini (Mia madre fa l’attrice di Mario Balsamo)
Post n°13052 pubblicato il 29 Febbraio 2016 da Ladridicinema
"Dedico questa musica e questo Oscar a mia moglie Maria". Con queste parole Ennio Morricone, con la voce rotta dall'emozione, ha concluso il suo discorso di ringraziamento all'Academy per il premio Oscar ricevuto per la colonna sonora in The Hateful Eight di Quentin Tarantino, conquistato alla sua sesta nomination. "Grazie per il prestigioso riconoscimento - ha detto davanti alla platea del Dolby Theatre che gli ha riservato la standing ovation - un pensiero va agli altri nominati, in particolare a John Williams. Non c'è una grande colonna sonora senza un grande ispiratore come Tarantino ed il suo team che ringrazio per avermi scelto". Il caso Spotlight vince l'Oscar nella categoria Miglior film e Migliore sceneggiatura originale. "Questo premio dà voce ai sopravvissuti. Una voce che arriverà al Vaticano. Papa Francesco, è arrivato il momento di proteggere i bambini". Così Michael Sugar, il produttore del film, dopo aver ricevuto la statuetta. Lo sceneggiatore Josh Singer e il regista Tom McCarthy sul palco della sala stampa rispondo alle domande dei giornalisti. Ad un certo punto la presa di un faretto, sopra le loro teste, cade e fa rumore "E' stata la chiesa cattolica!", esclama Tom McCarthy, e la sala scoppia a ridere. Hanno poi raccontato la loro esperienza nella redazione del Boston Globe che nel 2001 ha portato alla luce lo scandalo dei preti pedofili nella città di Boston. "Lavorando al film ci siamo avvicinati moltissimo a tutte le persone coinvolte, giornalisti e vittime, e questo premio è per loro. Dobbiamo essere sicuri che una cosa del genere non accada più, ci deve essere più trasparenza". Alejandro Gonzales Inarritu con The Revenant vince per la seconda volta consecutiva l'Oscar per lamigliore regia e Leonardo DiCaprio finalmente conquista, alla quinta nomination, l'ambito riconoscimento come miglior attore protagonista per The Revenant, premiato anche per la Migliore fotografia (terzo Oscar consecutivo per Emmanuel Lubezki). DiCaprio nel suo discorso ha parlato di un tema a lui caro, quello del riscaldamento globale: "Il 2015 è stato l'anno più caldo della storia, i cambiamenti climatici sono una realtà che sta accadendo adesso, dobbiamo smettere di procrastinare, bisogna agire per l'umanità e per le comunità indigene, per i figli dei nostri figli, le cui voci sono poste sotto silenzio dall'avidità di pochi". Brie Larson è la miglior attrice protagonista per Room. Oscar miglior attore non protagonista a Mark Rylance per Il ponte delle spie, miglior attrice non protagonista è Alicia Vikander per The Danish Girl. Mad Max: Fury Road di George Miller conquista ben 6 Oscar meno pesanti: Scenografia, Costumi, Montaggio, Make Up, Montaggio Sonoro e Missaggio. Charles Randolph e Adam McKay vincono il premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale de La grande scommessa. Il premio per gli effetti speciali va a Ex Machina. MIglior film straniero è Il figlio di Saul dell'ungherese László Nemes e Miglior Film d'animazione è Inside Out. Migliore documentario èAmy di Asif Kapadia e James Gay-Rees, basato sulla vita di Amy Winehouse. A In Memoriam, la tradizionale rubrica che agli Oscar ricorda gli artisti del cinema scomparsi durante l'anno c'è anche stasera il nostro Ettore Scola (unico italiano). Sulle note di Black Byrd dei Beatles appaiono, tra gli altri, i ricordi di Wes Craven, David Bowie, Omar Sharif e Christopher Lee.
Post n°13051 pubblicato il 29 Febbraio 2016 da Ladridicinema
Terzo ottimo weekend per Deadpool: il film della 20th Century Fox perde solo il 44% e diventa il terzo maggiore incasso di sempre per un film con rating R negli USA. Con altri 31.5 milioni di dollari, la pellicola raggiunge ben 285.6 milioni di dollari complessivi, e tra pochi giorni sfonderà il tetto dei 300 milioni di dollari. In tutto il mondo il film è arrivato oltre i 600 milioni di dollari.
Seconda posizione per Gods of Egypt, che incassa solo 14 milioni di dollari: una debacle per il film della Lionsgate, che è costato ben 140 milioni di dollari. La major è esposta solo con 10 milioni, avendo approfittato di numerosi sgravi fiscali durante la produzione e avendo recuperato il budget vendendo i diritti internazionali, ma si tratta comunque di una pesante delusione, anche perché bisogna aggiungere almeno 30 milioni di marketing. Fuori dagli USA ha incassato 24.2 milioni, salendo quindi a 38 milioni in tutto il mondo. Al terzo posto Kung Fu Panda 3 incassa altri 9 milioni di dollari nel suo quinto weekend di sfruttamento, per un totale di 128.5 milioni. In Cina intanto è diventato il maggiore incasso di sempre per un film d’animazione. Al quarto posto Risen incassa altri 7 milioni di dollari, salendo a 22.7 milioni complessivi (ne è costati 20). Al quinto posto apre Eddie the Eagle, con 6.3 milioni di dollari: il film con Hugh Jackman delude con una media di tremila dollari. Il terzo nuovo film della settimana, Triple 9, apre al sesto posto con 6.1 milioni di dollari e una misera media di 2.700 dollari. Chiudono la classifica Single ma non troppo (5.1 milioni, 39 milioni complessivi), The Witch (5 milioni, 16.6 milioni complessivi), Race (4.2 milioni, 13.8 milioni complessivi) e infine Revenant – Redivivo (3.8 milioni, 170 milioni complessivi).
Post n°13050 pubblicato il 29 Febbraio 2016 da Ladridicinema
29 FEBBRAIO 2016 Leonardo DiCaprio è riuscito ad aggiudicarsi il tanto ambito Oscar. Gli Academy Awards, giunti alla 88esima edizione, si erano quasi tramutati in una maledizione per il 41enne attore, che con quella di quest'anno con The Revenant - Redivivo era giunto alla quinta nomination senza però riuscire ad aggiudicarsi la statuetta. La prima volta in cui DiCaprio ha avuto la nomination risale al 1994 con Buon compleanno Mr Grape dove a diciannove anni affiancò Johnny Depp interpretando Arnie Grape, un diciottenne mentalmente ritardato dalla nascita, ma quella volta l'Oscar fu vinto da Tommy Lee Jones per Il Fiuggitivo, nel ruolo di attore non protagonista. Per la seconda nomination dovrà attendere 11 anni. Nel 2005 con il film The Aviator arriva la prima candidatura come miglior attore protagonista. Anche in quell'occasione la statuetta venne vinta da Jamie Foxx per il film Ray. Nel 2007, con il film Blood Diamond DiCaprio ottiene la seconda nomination come attore protagonista con un film sul contrabbando di diamanti in Africa, ma anche in quel caso a soffiargli l'Oscar fu Forest Whitaker per L'ultimo re di Scozia. Con The wolf of Wall Street siamo alla storia recente. L'anno scorso il ruolo del broker newyorkese Jordan Belfort non gli è bastato per aggiudicarsi la statuetta che è andata a Matthew McConaughey e il suo personaggio in Dallas Buyers Club. Quest'anno finalemente ce l'ha fatta con Revenant. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Di-Caprio-finalmente-vince-Oscar-dopo-cinque-nomination-trionfa-con-The-Revenant-38a3bfa8-708a-424b-bb1b-bd107af56c54.html
Post n°13049 pubblicato il 29 Febbraio 2016 da Ladridicinema
FEBBRAIO 2016 "Dedico questa vittoria a mia moglie Maria". Così Ennio Morricone ritirando l'Oscar per la miglior colonna sonora di "The Hateful Eight", scritta appositamente per il regista Quentin Tarantino. "Non c'e' musica importante senza un grande film che la ispiri", ha sottolineato il compositore italiano rendendo omaggio agli altri nominati "e in particolare a John Williams" che ha firmato la musica di "Star Wars: The Force Awakens". "L'Oscar è come un terno al lotto" aveva detto alla vigilia Morricone. Stavolta, la sesta, la lotteria è stata vinta: il compositore è premio Oscar per The Hateful Eight. Nel 1979 ci provò con I giorni del cielo a vincere l'Oscar. Nel 1987 fu la volta di Mission, poi nel 1988 Gli intoccabili, nel 1992 Bugsy, nel 2001 Malena. Ma tutti, per un motivo o per l'altro, non sono riusciti a regalargli l'ambita statuetta che nel 2007 gli consegnò Clint Eastwood, ma alla carriera. I due non si erano mai conosciuti, eppure l'uno doveva fama all'altro per gli spaghetti western che girarono il mondo. Ennio Morricone ha scritto le musiche di più di 500 tra film e serie TV. Le sue musiche sono state usate in più di 60 film vincitori di premi. Personalmente ha vinto tre Grammy Awards, tre Golden Globes, sei BAFTAs, dieci David di Donatello, undici Nastro d'Argento, due European Film Awards, un Leone d'Oro alla carriera ed un Polar Music Prize. Come dire che il cinema è lui. Con il film di Quentin Tarantino era il favoritissimo dopo la vittoria del Golden Globe ed ai Bafta, gli oscar del cinema britannico. Il compositore italiano si contendeva il premio con Thomas Newman per Il ponte delle spie, Carter Burwell per Carol, Jóhann Jóhannsson per Sicario e John Williams per Star Wars - Il risveglio della forza. Il 26 febbraio ha ricevuto la stella sulla walk of fame di Hollywood segno che tutto ciò che ha regalato al cinema è diventato leggenda. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Morricone-premio-Oscar-con-The-Hateful-Eight-dopo-Golden-Globe-e-Bafta-9e980f94-f6c8-4f53-9154-1431bfcda2bc.html
Post n°13048 pubblicato il 29 Febbraio 2016 da Ladridicinema
da comingsoon 25 gennaio 2016 - Domenico Misciagna ![]() Mark Rylance è candidato all' Oscar 2016 come migliore attore non protagonista per Il ponte delle spie di Steven Spielberg, dov'è una spia russa in territorio americano, catturato e usato come merce di scambio per un pilota statunitense. La sua interpretazione ha attirato l'attenzione anche di chi non conosceva prima di questo momento l'attore inglese. Nato nel 1960 in Inghilterra, nel Kent, David Mark Rylance Waters segue i suoi genitori in America, quando tra il 1962 il 1969 il padre insegna letteratura inglese nelle università del Connecticut e del Wisconsin. Qui comincia subito a recitare nelle rappresentazioni scolastiche, incontrando Shakespeare già nel 1976, tra unAmleto e un Romeo e Giulietta. La vocazione è chiara: nel 1978 si iscrive allaRoyal Academy of Dramatic Art, negli anni Ottanta è nella prestigiosa Royal Shakespeare Company, prima di fondare nel 1990 la sua compagnia, Phoebus' Cart. Nell'anno precedente ha sposato la direttrice d'orchestra Claire van Kampen, tuttora sua moglie. Il primo Olivier Award lo riceve per il suo Benedick in un'edizione della Tempesta, nel 1993. E' sempre basato sulla Tempesta uno dei suoi primi lavori cinematografici,L'ultima tempesta di Peter Greenaway del 1991, al quale segue dopo pocoInstitute Benjamenta del 1995, primo lungometraggio degli autori di stop-motion gotica Stephen e Timothy Quay. Il 1995 è un anno fondamentale, perché diviene per il successivo decennio il direttore artistico delloShakespeare's Globe, ricostruzione moderna del leggendario Globe del Bardo. Qui recita e/o dirige in ogni stagione, e nel contesto nasce il suo Riccardo III, che gli frutterà uno dei suoi numerosi Tony Award, in una tournèe americana a Broadway nel 2013. In ambito audiovisivo c'è il discusso Intimacy di Chereau del 2001, dov'è un uomo che s'innamora di una donna, convinta che il loro rapporto si debba basare solo sul sesso. Nel 2005 vince un BAFTA per aver interpretato nella fiction The Government Inspector l'ispettore governativo David Kelly, defunto misteriosamente dopo alcune dichiarazioni riguardanti le presunte armi di distruzione di massa in Iraq. La sua partecipazione al curioso Anonymous (2011) di Roland Emmerich è l'eco di una controversia avviata da lui e dal collega Derek Jacobi nel 2007, quando presentarono al pubblico la propria "Dichiarazione di ragionevole dubbio", riguardante l'effettiva paternità delle opere di William Shakespeare. Tra il 2015 e il 2016 scopre un sodalizio con Spielberg: interpreta per lui la spia Rudolf in Il ponte delle spie (nomination a Oscar e Golden Globe come migliore non protagonista) e anche Il Gigante Gentile da Roald Dahl. Nel 2016 riceve inoltre una nomination ai Golden Globe parallela per la fiction Wolf Hall, in cui èThomas Cromwell alla corte di Enrico VIII.
Post n°13047 pubblicato il 29 Febbraio 2016 da Ladridicinema
![]() Solo Cate Blanchett e Rooney Mara, forse, hanno rivaleggiato nella stagione dei premi 2015/2016 con questa svedese 27enne, ammirata per la bellezza e il talento, e invidiata da molte (e molti) per una relazione con uno dei maschi più ambiti del pianeta, Michael Fassbender. Un'attenzione che è pienamente meritata, grazie a due interpretazioni di grande livello che sono, al tempo stesso, un primo punto d'arrivo e un nuovo trampolino per il futuro. Chi è Alicia Vikander, candidata all'Oscar 2016 come migliore attrice non protagonista per The Danish Girl?
Post n°13046 pubblicato il 29 Febbraio 2016 da Ladridicinema
Tag: news, Particolarità Possono vincerlo anche attori che recitano da cani, ma non gli animali. ![]() Uggie, protagonista a 4 zampe di The Artist, sul palco degli Oscar in braccio a Jean Dujardin. Solo quest'ultimo ha vinto come miglior attore protagonista. Se certi attori poco dotati sono definiti “cani”, sembra che i cani (e in generale gli animali) non possano essere considerati attori: almeno non secondo l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che assegna gli Oscar. La questione, sollevata qualche anno fa dai fan del jack russell Uggie, star di The artist di Michel Hazanavicius, ha radici antiche.
Pare infatti che già alla prima edizione dei Fabrizia, via email premi, nel 1929, il pastore tedesco Rin Tin Tin avesse ricevuto più voti di Emil Jannings, attore “umano” cui andò il primo Oscar maschile di tutti i tempi.
La neonata Academy aveva necessità di affermarsi come ente autorevole; e preferì escludere Rin Tin Tin, che nella storia del cinema fu seguito da un folto “branco” di animali attori. Non solo cani, come Lassie, ma anche scimmie (Cheeta), maiali, cavalli e muli.
![]() Perché andiamo al cinema? Perché certi film ci coinvolgono più di altri? Perché alcune scene ci commuovono anche se le abbiamo viste e riviste? A queste domande possono rispondere l'estetica e la teoria del cinema, ma anche le neuroscienze. E si scopre così che se un film ci emoziona è una questione di tecnica... e di neuroni. Ve lo spieghiamo su Focus 281, in edicola fino al 21 marzo 2016.
Post n°13045 pubblicato il 28 Febbraio 2016 da Ladridicinema
Tag: news in pillole Nell'America della Guerra Fredda, che considerava l'omosessualità come un disturbo sociopatico della personalità, Carol e Therese sfideranno i giudizi morali di quell'era intaccando sia l'idea della madre sconsiderata che dovrà rinunciare alla custodia della figlia e sopportare l'umiliazione di controlli medici che tenteranno di inibire la sua omosessualità; sia colpendo le differenze sociali; ma anche rappresentando l'idea di un'America solo apparentemente aperta, ma in realtà crudele; puritana, piena di fobie e quindi razzista. Ancora una volta, Todd Haynes mette in scena una relazione sentimentale contraria al comune pensare, smascherando anche l'orrore del sistema diversamente da quanto fatto in Lontano dal paradiso; ma facendo il tutto in una forma poetica affiancato da un grande lavoro fotografico e da costumi e scenografie in un impianto estetico assolutamente perfetto con l'epoca in cui si sviluppa la storia
Post n°13044 pubblicato il 28 Febbraio 2016 da Ladridicinema
Tag: news in pillole Nell'America della Guerra Fredda, che considerava l'omosessualità come un disturbo sociopatico della personalità, Carol e Therese sfideranno i giudizi morali di quell'era intaccando sia l'idea della madre sconsiderata che dovrà rinunciare alla custodia della figlia e sopportare l'umiliazione di controlli medici che tenteranno di inibire la sua omosessualità; sia colpendo le differenze sociali; ma anche rappresentando l'idea di un'America solo apparentemente aperta, ma in realtà crudele; puritana, piena di fobie e quindi razzista. Ancora una volta, Todd Haynes mette in scena una relazione sentimentale contraria al comune pensare, smascherando anche l'orrore del sistema diversamente da quanto fatto in Lontano dal paradiso; ma facendo il tutto in una forma poetica affiancato da un grande lavoro fotografico e da costumi e scenografie in un impianto estetico assolutamente perfetto con l'epoca in cui si sviluppa la storia
Post n°13043 pubblicato il 28 Febbraio 2016 da Ladridicinema
Tag: news in pillole Con Danish Girl, Tom Hooper decide di raccontare attraverso l'incorporeità la storia di un uomo, Einar Wegenerm; o meglio delle trasformazioni del suo corpo, che non fa altro che fungere da recipiente di un’anima che lo rigetta; una sorta di gabbia fisica che non riconosce come propria. Questo travaglio e il lento capire della propria natura passa attraverso gli occhi e il volto di Eddie Redmayne, che da attore espressionista riesce a dare il massimo di sè. Un film dolce che non vuole scandalizzare; ma che vuole raccontare semplicemente l’affermazione di un’identità sessuale diversa senza che il regista intraprenda alcuna crociata contro il pregiudizio e nemmeno senza schierarsi sulla facile via della trasgressione o di un personaggio principale esibizionista ed eccentrico oppure eroico. Un film che forse manca di coraggio; ma è una chiara scelta del regista che punta di più ad indugiare su alcune sfumature della femminilità del corpo
Post n°13042 pubblicato il 26 Febbraio 2016 da Ladridicinema
Tag: trailer
Post n°13041 pubblicato il 26 Febbraio 2016 da Ladridicinema
Tag: recensioni Nel sud pugliese, il proprietario di un podere e di diversi ettari di terra, Nicola Sansone, viene arrestato e le sue proprietà prima confiscate e poi assegnate a una cooperativa locale incapace di gestirle per negligenza e impreparazione. Dal Nord ad aiutarli viene mandato Filippo, stratega dell'associazionismo da antimafia, uomo da scrivania, esperto di leggi e regolamenti, ma inesperto quando si tratta di sporcarsi le mani con la realtà. A Sud Filippo trova il Sud con tutte le sue contraddizioni, affascinazioni, collusioni, non detti, speranze, creatività e via dicendo, un coacervo di luoghi comuni resi plastici dalla missione che si è dato: far funzionale la cooperativa. Tra i personaggi tutti "tipici" che incontra sulle terre confiscate, c'è Cosimo, lo storico fattore del proprietario Sansone, che nelle more di un giudizio definitivo continua a coltivare l'appezzamento che ben conosce perché un tempo era della sua famiglia, prima che il boss locale, ora agli arresti, se lo prendesse. Filippo e Cosimo ingaggeranno un confronto tra burocrazia e senso della vita che porterà il primo a cambiare e il secondo a redimersi.
Post n°13040 pubblicato il 26 Febbraio 2016 da Ladridicinema
Tag: recensioni
Post n°13039 pubblicato il 26 Febbraio 2016 da Ladridicinema
Tag: recensioni Filippo Brogi, preside di una scuola media in Val d'Orcia, vuole a tutti costi vincere la gara della locale Festa dei giovani, e con l'approvazione dell'assessore comunale decide di invitare in Toscana una scolaresca africana poverissima per uno scambio culturale edificante. Peccato che il suo bidello Augusto Soreda confonda la città ghanese di Acrra con quella campana di Acerra, e inviti in Val d'Orcia una classe media sgarrupata i cui insegnanti d'accompagnamento sono Gerardo Gregale, ex fumettista insegnante controvoglia, e Wanda Pacini, ex fidanzata di Filippo Brogi emigrata al sud per dimenticare la loro traumatica rottura.
Post n°13038 pubblicato il 26 Febbraio 2016 da Ladridicinema
Tag: recensioni Devereaux è a capo del Fondo Monetario Internazionale e sta per annunciare la propria candidature alle elezioni presidenziali francesi quando un'accusa di stupro nei confronti di una cameriera d'albergo lo porta all'arresto mutando profondamente il corso della sua vita.
Post n°13037 pubblicato il 26 Febbraio 2016 da Ladridicinema
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Inviato da: Mr.Loto
il 28/03/2022 alle 11:57
Inviato da: Mr.Loto
il 15/10/2020 alle 16:34
Inviato da: RavvedutiIn2
il 13/11/2019 alle 16:33
Inviato da: surfinia60
il 11/07/2019 alle 16:27
Inviato da: Enrico Giammarco
il 02/04/2019 alle 14:45