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Messaggi di Gennaio 2020

 

Una storia d’arte

Post n°15571 pubblicato il 31 Gennaio 2020 da Ladridicinema
 

Una storia d’arte

Regista: Marco Pollini
Genere: Drammatico
Anno: 2019
Paese: Italia
Durata: 79 min
Data di uscita: 30 gennaio 2020
Distribuzione: Ahora! Film
Una storia d’arte è un film di genere drammatico del 2019, diretto da Marco Pollini, con Loretta Micheloni e Lorenzo Maggi. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 79 minuti. Distribuito da Ahora! Film.
Data di uscita:30 gennaio 2020
Genere:Drammatico
Anno:2019
Paese:Italia
Durata:79 min
Distribuzione:Ahora! Film
Sceneggiatura:Gianfranco De Muri
Produzione:Ahora! Film
TRAMA UNA STORIA D’ARTE

Una storia d’arte, film diretto da Marco Pollini, è la storia di Elvira, settantenne borghese abbiente e piena di vizi, e di Antonio, ragazzo di vent'anni che lavora come idraulico e con un carattere molto forte. Una donna elegante e colta, un giovane apparentemente grezzo e ignorante, cosa avranno in comune? Sono due persone molto diverse, ma hanno entrambi una forte passione per l'arte.
Quando scopre che Antonio ama dipingere, Elvira decide di lanciarlo come pittore, investendo su di lui tempo e denaro. La donna spera così di esaudire quel sogno, che non è riuscita a realizzare lei stessa nel corso della sua vita. Inizialmente Antonio è entusiasta di quest'opportunità e, ingenuo come un bambino, sogna un futuro radioso nel mondo dell'arte. Il desiderio di fama, di rivalsa e di potere, però, oscurano il suo lato più innocente, facendo emergere una parte di lui molto fredda e calcolatrice.
A complicare il destino di entrambi sarà la bellissima villa in stile Liberty, che cela tra i suoi corridoi e dietro le sue porte un oscuro segreto...

NTERPRETI E PERSONAGGI DI UNA STORIA D’ARTE
AttoreRuolo
Loretta Micheloni
Elvita
Lorenzo Maggi
Antonio
Esther Grigoli
Cameriera
Enzo Garramone
Alex Faccio
Luca
Sabrina Campagna
Silvia Ferracane
Gianfranco De Muri

 
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Guerra e pace dell’EnergiaGuerra e pace dell’Energia da marxxii

Post n°15570 pubblicato il 31 Gennaio 2020 da Ladridicinema
 
Tag: libri, news


La strategia dell’Italia per il gas naturale tra Federazione Russa e Nato

I gasdotti che uniscono, e che potrebbero unire nel futuro prossimo, l’Unione europea e la Federazione russa rappresentano la contraddizione esistente tra i rapporti politici e militari (leggasi NATO) tra i Paesi europei e gli Stati Uniti da una parte e gli interessi energetici e commerciali di Berlino, Parigi, Roma, Ankara con Mosca – porta verso l’Asia – dall’altra.

Ogni pipeline definisce infatti una serie di relazioni industriali e geopolitiche. In Italia, nel corso degli ultimi quindici anni, i diversi governi che si sono susseguiti – pur con pregi e limiti differenti – sono stati incapaci nel sostenere una linea di equilibrio tra Stati Uniti e Federazione Russa avente l’obiettivo di perseguire, in primo luogo, gli interessi nazionali italiani all’interno di un contesto multipolare profondamente mutato.


Le scelte strategiche che verranno adottate dal nostro Paese nel settore dell’energia – a partire dall’obiettivo dell’Unione Energetica Europea – non potranno prescindere dall’evoluzione politica dell’Ue e dal futuro – tutt’ora, nebuloso e non privo di rischi – della moneta unica.

Dinanzi alla Germania divenuta nel frattempo principale hub-energetico europeo, dovremmo forse rivedere il concetto di Sicurezza Energetica Nazionale? Se sì, tenendo conto del nuovo contesto Eurasiatico dell’energia, come?

Guarda la brochure

Indice

Prefazione di Lucio Caracciolo

Premessa

La Federazione Russa di Vladimir Vladimirovic Putin nell’odierno contesto internazionale

South Stream, tubo della discordia tra Stati Uniti e Federazione Russa. L’occasione perduta per un possibile riposizionamento dell’Italia

Gli approvvigionamenti energetici della Polonia tra presunte rivoluzioni ed occasioni perdute: dallo shale gas al gasdotto Nord Stream

Intervista a Sergey Komlev, Responsabile della Direzione contratti e prezzi di Gazprom Export

Dal South Stream al Turkish (Greek) Stream: Hub energetico o nuovo cavallo di Troia? Il ruolo del Corridoio Meridionale nell’ambito del nuovo contesto Eurasiatico dell’energia

Intervista di Moritz Enders all’autore sulle prospettive del Mediterraneo Orientale

L’inaugurazione del Turkish Stream e il lancio del Nord Stream II. Rischi e opportunità dell’Italia tra Africa, BCE e Unione Energetica Europea

Conclusione

Postfazione di Giuseppe Cucchi

Note metodologiche

Glossarietto

 
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Apre la “Casa dei libri senza prezzo” da positizie.it

Post n°15569 pubblicato il 31 Gennaio 2020 da Ladridicinema
 
Tag: news

Apre la “Casa dei libri senza prezzo”
a Roma i libri sono ad offerta libera per promuovere la cultura

Gli amanti dei libri nella capitale possono essere un po’ più felici, perché da qualche settimana ha aperto una libreria speciale, che vuole promuovere l’amore per la lettura anche in chi potrebbe essere frenato dal comprare libri per il costo delle nuove edizioni,

l’idea nasce da il “Ri-Ciclo del libro”, un’associazione di volontari che incoraggia il libero accesso alla cultura proprio attraverso la diffusione dei libri ad un prezzo simbolico,

“La casa dei libri senza prezzo” che ha da poco aperto in via Ciro da Urbino 17 zona Torpignattara, precisamente fa parte del progetto Book-Cycle che a sua volta si trova in via dei Marsi 77 nel quartiere di San Lorenzo ed è aperta ogni martedì dalle 11.30 alle 18.30,

ed entrambi i progetti funzionano in modo molto semplice: chiunque può entrare e prende fino a 3 libri per visita, lasciando una offerta libera come forma di pagamento,

questa modalità di pagamento in cui il cliente decide quando può o vuole dare per i libri acquistati, è stata pensata appositamente perché il prezzo dei libri non fosse in alcun modo un disincentivo per non comprare e leggere libri,

così lasciando l’acquirente libero di decidere se pagare 1 euro oppure 20, si va incontro alle esigenze di tutti, indipendentemente dalle proprie disponibilità economiche, mettendo la voglia di leggere e di acculturarsi, al primo posto

 

Annalisa Schiavone socia fondatrice di Book-Cycle racconta :

“L’idea è semplice, accogliamo vecchi libri e li destiniamo ad una nuova vita affinché possano essere ancora letti e amati da altre persone”

In questa libreria speciale si può trovare davvero ogni tipologia di libro di seconda mano: classici, narrativa, gialli, arte,teatro, saggi, testi scolastici, libri per bambini, fumetti ecc… i libri vengono raccolti da donazioni di biblioteca o da privati,

infatti anche chi va a comprare dei libri può portarne di propri da lasciare all’associazione, per futuri acquirenti, poichè tutti i volumi raccolti sono messi a disposizione del pubblico,

mentre libri di cui sono presenti molte copie, quelli in avanzo, e quelli che restano troppo tempo sugli scaffali, non vengono ovviamente buttati ma inviati a chi ne ha bisogno, carceri, associazioni, ospedali, centri d’accoglienza per creare un circolo virtuoso di ri-utilizzo e diffusione della cultura libera e gratuita per tutti

Una bellissima iniziativa! Per i lettori di Roma, che ne dite, andrete a fargli una visita?

roma libri offerta liberaRoma il negozio di libri ad offerta libera – credits bookcycle.it

 
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Odio l'estate

Post n°15568 pubblicato il 30 Gennaio 2020 da Ladridicinema
 

Odio l'estate

Odio l'estate è un film di genere commedia del 2020, diretto da Massimo Venier, con Aldo e Giovanni. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 110 minuti. Distribuito da Medusa Film.

Regista: Massimo Venier
Genere: Commedia
Anno: 2020
Paese: Italia
Durata: 110 min
Data di uscita: 30 gennaio 2020
Distribuzione: Medusa Film
Data di uscita:30 gennaio 2020
Genere:Commedia
Anno:2020
Paese:Italia
Durata:110 min
Distribuzione:Medusa Film
Montaggio:Enrica Gatto
Musiche:Brunori Sas
Produzione:Agidi Due
TRAMA ODIO L'ESTATE

 

Odio l'estate, il film diretto da Massimo Venier, racconta una storia di amicizia e sentimenti. Tre uomini decidono di trascorrere le vacanze estive in un'isola a largo delle coste italiche, ognuno insieme alla rispettiva famiglia. Non conoscendosi, scelgono la stessa meta estiva, la stessa spiaggia e si ritrovano anche ad affittare la stessa casa...tutti nello stesso periodo.
Sono totalmente diversi l'uno dall'altro. Aldo è un tamarro senza un lavoro fisso, è ipocondriaco, ha una passione per Massimo Ranieri e vive con un cane di nome Brian, una moglie che urla invece di parlare, e i figli Ilary e Salvo. Giovanni è uno organizzato, preciso, gestisce un'impresa prossima al fallimento e viaggia con la moglie e la figlia Alessia. Infine, c'è Giacomo, medico di successo che non riesce, però, ad avere un rapporto con il figlioletto in piena pubertà.
È inevitabile che la convivenza rappresenterà per il gruppo una vera impresa di sopravvivenza e sarà impossibile non scontrarsi. Abitudini diverse, due figli che si innamorano, tre mogli che partono col piede sbagliato, ma finiscono per ballare insieme in una sera d’estate e tre nuovi amici alla ricerca di un figlio in fuga. Una casa riuscirà a unire tutte queste tante persone così diverse tra loro?

 

 

Odio l'estate è il 10° film del trio formato da Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti. L'esordio al cinema risale al 1997 con quello che è ormai un film cult, Tre uomini e una gamba. Il film fu un grande successo e il trio iniziò a macinare grandi incassi al box office italiano toccando l'apice nel 2000 con 28 milioni 458 mila euro (all'epoca 55.102.372.000 lire). Per essere precisi, oltre ai dieci titoli in questione, bisogna citare un cameo dei tre nella commedia Tutti gli uomini del presidente (1999), la riproposizione nelle sale di un loro spettacolo teatrale intitolata Anplagghed al cinema (2006) e il documentario Oceani 3D (2010) in cui sono stati la voce narrante. Da segnalare anche l'estemporanea fuga exploit da solista di Aldo del 2019 con Scappo a casa.

"Estate, sei calda come i baci che ho perduto", cantava Bruno Martino nel 1960. Quel brano si intitolava originariamente "Odio l'estate", prima di essere ridotto soltanto a "Estate" nelle successive riedizioni. La reinterpretazione del concetto da parte di Aldo, Giovanni e Giacomo è meno malinconico, ma alcune idiosincrasie legate a quel periodo dell'anno rimangono e fanno da base per lo sviluppo della storia e dei personaggi. Il film è stato girato per una piccola parte a Milano, ma principalmente le otto settimane di riprese si sono svolte a luglio e agosto 2019 in Puglia, tra Bari, Mola di Bari e Parchitello.

CURIOSITÀ SU ODIO L'ESTATE

 

Odio l’estate è l'undicesimo film in cui Aldo, Giovanni e Giacomo recitano insieme.

Le riprese del film sono durate circa 8 settimane e si sono svolte ad Otranto in Puglia e in Lombardia.

Negli ultimi tre anni i componenti del trio avevano intrapreso percorsi diversi: Aldo ha recitato senza i suoi due storici compagni nel film “Scappo a casa” di Enrico Lando, Giovanni si è occupato del suo ultimo libro ed infine Giacomo ha portato in scena un suo spettacolo teatrale.

Il film segna il ritorno dietro la macchina da presa di Massimo Venier che aveva già lavorato con il trio nei film di successo Tre uomini e una gambaCosì è la vitaChiedimi se sono feliceLa leggenda di Al, John Jack e Tu la conosci Claudia?.

Le musiche originali del film sono state composte dal cantautore Brunori Sas.

FRASI CELEBRI DI ODIO L'ESTATE

 

Dal Trailer Ufficiale del Film:

Carmen (Maria Di Biase): Ma dove cazzo m'hai portato? Manco Carla Bruni c'ha una casa così!

Maresciallo (Michele Placido): Signori, cosa c'è di più dolce di una bella vacanza tutti quanti assieme?!

Giovanni: Ci sono solo due cose che possono salvarci: ordine e re-go-le!
Carmen: Re-go-le!
Giovanni: Eh, ridiamo, ridiamo, ridevano anche i Maya e...si sono estinti!

Aldo: La scuola italiana è completamente allo sbando! Ma veramente non ti fanno studiare Massimo Ranieri?!

Giacomo: E se facessimo Capodanno tutti insieme?!
Giovanni: Ma sei matto?! Invitiamo anche lui? Ma questi qua a Capodanno buttano i piatti dalle finestre, eh! Sparano ai vicini, eh!

Carmen: Mi fai la mossa dell'Umo Tigre?
Aldo: Ti devo spezzare un braccio?!
INTERPRETI E PERSONAGGI DI ODIO L'ESTATE
AttoreRuolo
Aldo
Aldo
Giovanni
Giovanni
Giacomo
Giacomo
Lucia Mascino
Barbara | moglie Giacomo
Carlotta Natoli
Paola | moglie Giovanni
Maria Di Biase
Carmen | moglie Aldo
Davide Calgaro
Salvo | figlio Aldo
Ilary Marzo
Ilary | figlia Aldo
Michele Placido
Maresciallo
Sabrina Martina
Alessia | figlia Giovanni
Melissa Marzo
Alessia | figlia Giovanni

 
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Giornalista di RT gravemente ferita mentre seguiva le operazioni dell'esercito siriano a Idlib da sputnik

Post n°15567 pubblicato il 30 Gennaio 2020 da Ladridicinema

Giornalista di RT gravemente ferita mentre seguiva le operazioni dell'esercito siriano a Idlib
 
Wafa Shabrouney, del canale RT in arabo, stava coprendo gli eventi dell'offensiva dell'esercito siriano nella provincia di Idlib, considerata l'ultima roccaforte dei terroristi del Fronte Al Nusra in Siria

Oggi, Wafa Shabrouney, corrispondente del emittente RT arabic, è rimasta ferita mentre copriva un'offensiva dell'esercito siriano contro i terroristi del Fronte al Nusra vicino alla città di Maaret Ahn Nuuman, nella provincia di Idlib.
 
Wafa successivamente è stata trasportata dall'ospedale nella città di Kan Sheikh ad un centro medico statale situato a Hama.
 
Wafa Shabrouney ha seguito l'esercito siriano nella provincia di Idlib mentre le forze governative mettevano in sicurezza le città liberate nell'area per impedire un'escalation nell'ultima considerata roccaforte dei terroristi del Fronte di Al Nusra in Siria.
 
La corrispondente ha monitorato lo stato di avanzamento dell'esercito e le condizioni dei cittadini siriani in quella zona, nonché le attività di evacuazione dei civili che desideravano lasciare il sito.
 
La Redazione dell'Antidiplomatico augura a Wafa una pronta guarigione

 
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Film nelle sale da domani

 

Hammamet

Post n°15565 pubblicato il 28 Gennaio 2020 da Ladridicinema
 

Arriva finalmente nelle sale l'atteso film di Gianni Amelio sulle ultime settimane di vita forse dell'ultimo statista, vero spartiacque di una politica che oggi è solo affarismo; che questo paese ha avuto, ovvero Bettino Craxi. Un film che ha scatenato inevitabili polemiche sia da parte di chi vuole fare revisionismo storico sul personaggio per esaltare un personaggio politico dimenticato e di cui si vuole recuperare l'eredità, sia da parte di chi vuole probabilmente continuare ad abusare del suo giudizio negativo come se non bastasse quanto successo non perdonandogli le ruberie. Entrambe le posizioni possono essere giuste se non fosse che sono in assoluta malafede, sia perchè è assurdo che a vent'anni dalla morte di Craxi non si riesca a fare un'analisi il più possibile più che non di parte, almeno che non sia faziosa; ma soprattutto non hanno o visto o capito il film.

Nel primo caso spetta agli storici probabilmente lo sviluppo della rappresentazione di quella che è stata la figura del politico socialista, escludendo tutte le questioni private e giudiziarie e arrivando quindi a fare un profilo politico della sua storia. Da parte dei giornalisti ci dovrebbe essere almeno la capacità di evitare qualunquismi vari. 

Sul secondo aspetto il film non è un'opera per rivalutare il presidente, come lo chiama Amelio; ma semplicemente un ritratto intimo e personale di un uomo con tante contraddizioni nel finale della sua vita.

Il film parte con il congresso del Psi, a Milano, che rappresenta quello che era il personaggio Craxi, talmente arrogante da non rendersi conto neanche se avvertito di quello che stava per succedere e che non sa riconoscere amici e nemici. Che ama circondarsi di personaggi inetti che sono pronti a dirgli sempre che ha ragione, e non accetta critiche ma è pronto a farle ad altri, soprattutto ai comunisti italiani definiti come dei ravanelli (per molti il discorso non era probabilmente nemmeno sbagliato).

Dopo i titoli si passa subito ad Hammamet... siamo alla fine del secolo scorso e Craxi si è autoesiliato scappando dalla giustizia che lo ha condannato in via definitiva per corruzione e finanziamento illecito. Del gigante che si ergeva dal palco del congresso non c'è più nulla... malato, stanco, rancoroso...  "vittima di se stesso, del suo orgoglio, della sua arroganza smisurata" e che adesso somiglia molto "ai nani di cui si è circondato".

Nel suo "esilio dorato" si circonda di poche persone... la moglie, sua figlia, il nipote e il figlio di un suo amico che si era suicidato dopo essere stato inquisito dal giudice.

Sono gli ultimi giorni di una parabola umana e politica, in cui si mostrano tutte le debolezze dell'uomo, il suo rancore verso chi lo ha abbdandonato, verso quella politica ipocrita e quella giustizia ad orologeria. La sua idea è che nessuno nega che quei soldi rimanevano "attaccati alle dita", ma lo facevano tutti, ma qualcuno non è stato indagato e il perchè è facile da intuire. L'arroganza del potere sta anche nel fatto che ci sia questa idea da parte di Craxi che nonostante il reato ci fosse, non dovesse essere la magistratura a intervenire ma il parlamento ad autoregolarsi per via del discorso "lo facevano tutti". A nulla valgono le parole di chi diceva noi non avremmo dovuto farlo...

Sono gli ultimi giorni in cui viene ricordato il massimo successo di Craxi che probabilmente ha scaturito la sua fine, ovvero gli eventi di Sigonella, che vengono raccontati dall'innocenza di suo nipote...

Sono gli ultimi giorni che raccontano di un uomo che nonostante sia fuori dal suo paese sia comunque lucido e profetico su quelli che saranno gli anni a venire, sulle politiche che sono state fatte in quegli anni e su quelle che verranno fatte che non saranno nell'interesse di quello che non è più definito popolo ma gente come qualcuno vuol fare credere. La sua ultima testimonianza è affidata alle riprese di Fausto che nello zaino, oltre alla telecamera, nasconde una pistola.

Intanto il suo stato di salute si aggrava, molti gli chiedono di tornare in Italia per le cure, lui rifiuta, riflette, confessa pensieri, idee, sensi di colpa e incredulità verso quel paese di cui era dominatore e padrone, senza sapere fino in fondo se tornare o rimanere nel suo sdegnoso esilio.

Nel film come detto Amelio non ha l'arroganza di rispondere alle domande che le due fazioni sul presidente si fanno, ma come giusto che sia vuole fare una riflessione e soprattutto porre delle domande, perchè come ricorda il compito del regista è questo. Preferisce affrontare soprattutto la tragedia di un uomo arrogante, passato come caprio espiatorio di un sistema corrotto e ancor di più un paese dove il singolo diventa colui da crocifiggere per via di un modus operandi che non riflette solo le ruberie e l'immoralità della politica ma il carattere stesso degli italiani, pronti a salire sul carro del vincitore e a scendere da quello del perdente.

Nessuno dei personaggi, nemmeno Craxi, è chiamato con il suo vero nome... probabilmente gli altri sono Moroni, Fanfani e sicuramente DiPietro. Neppure la figlia del protagonista si chiama Stefania, come nella realtà, ma Anita, a ricordare la moglie di Giuseppe Garibaldi, personaggio storico molto caro a Craxi e che viene rievocato più di una volta e in più di un modo, nel corso del film. Un uomo senza nome, dunque, quasi un simbolo di una persona che ha perso il potere e che ora fa i conti con la malattia e la morte che si avvicina, in un oblio inevitabile.

Quello che interessa è l'atmosfera che ha portato alla caduta di un uomo potente, di come il partito non sopravviverà al segretario nonostante i tentativi del suo secondo genito, ben consapevole che la sua eredità politica sarà nulla e che tutti lo vogliono morto. Il finale con il sogno che porta alla morte di Craxi è metafora della tragedia di un uomo e del carattere populista e qualunquista di chi lo giudica.

L'interpretazione del personaggio principale è affidata a Pier Francesco Favino che riesce grazie ad un trucco strepitoso e alla sua bravura a ricostruire il volto del politico socialista, soprattutto la sua voce, le sue movenze, quella sua presenza ad un tempo carismatica ed inquietante, sprezzante, che ne decretò assieme successo e rovina. Un'interpretazione che vale tutto il film, un'interpretazione titanica.

Un film importante soprattutto per la delicatezza e la finezza con cui restituisce la complessità di una figura che è icona di un'era politica che si concluse con un lancio di monetine. Amelio sembra parlare del mondo e della politica dei nostri giorni, un rimpianto al di la dei fatti giudiziari per quella politica e quegli uomini.

Amelio non definisce il suo Craxi "né un latitante né un esule. Era un contumace. Era contumace, è andato incontro alla morte che conosciamo, per la sua ostinazione a pensare che dovesse essere giudicato dal Parlamento, e non dalla magistratura. Sono stati l'orgoglio e la presunzione di essere nel giusto a far sì che Craxi facesse quella fine."
Ma anche nella sua villa tunisina, per Amelio "Craxi vede il passato tornare, come in Le catene della colpa: in quel suo eremo non è in salvo, ma coltiva rancori, rimpianti, rimorsi, desideri, e ne è macerato fino all'autodistruzione. Forse, "aggiunge il regista, "se qualcuno gli avesse dato la possibilità di essere operato da qualche altra parte, e non in Tunisia, non sarebbe morto."

 
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1917 vince il weekend con 2,1 milioni di euro

Post n°15564 pubblicato il 28 Gennaio 2020 da Ladridicinema
 

1917 (guarda la video recensione) vince il weekend con 2,1 milioni di euro, dopo aver trionfato anche nella giornata di domenica. Subito dietro c'è Me contro te Il film - La vendetta del Signor S, ancora fortissimo, che incassa 1,7 milioni e arriva ad un totale di 8,4 milioni di euro, mentre il podio è completato da Figli (guarda la video recensione), che arriva a 1,4 milioni di euro.
Dietro si fanno notare ancora Piccole Donne (guarda la video recensione), che arriva a 4,8 milioni complessivi e Jojo Rabbit (guarda la video recensione), che sfiora i 2 milioni e si mantiene su ottime medie per sala grazie al passaparola. Tolo Tolo (guarda la video recensione) cala naturalmente ma tocca quota 45,6 milioni e dovrebbe chiudere la sua corsa attorno ai 47 milioni di euro.

Perdono leggermente quota ma restano pimpanti Hammamet (guarda la video recensione), che arriva a 5,3 milioni di euro e Richard Jewell (guarda la video recensione), che supera di pochissimo i 2 milioni. Si chiude con Tappo - Cucciolo in un mare di guai (guarda la video recensione) a 272mila euro e Jumanji - The Next Level (guarda la video recensione) che incassa 12,2 milioni complessivi. Rispetto alla stessa settimana dello scorso anno il box office accusa un calo del 16,3%, mentre su base annua il guadagno è del 43%. Questa settimana escono, tra gli altri, DolittleJudy (guarda la video recensione), Il Diritto di opporsi (guarda la video recensione) e Odio l'EstateBad boys for life si conferma in testa al box office americano vincendo il weekend con ben 34 milioni di dollari e perdendo solo il 46% rispetto alla settimane precedente, un'ottima tenuta. 120 milioni il totale del film che dovrebbe chiudere molto vicino ai 200. Regge bene anche 1917, che incassa 15,8 milioni e supera quota 100. Decente il dato di Dolittle, anche se comunque molto sotto le attese, che chiude terzo con 12,5 milioni e 44,6 in totale.

Non particolarmente significativi gli esordi delle due new entry settimanali: The Gentlemen apre con 11 milioni, The Turning con 7,3 milioni. Eccezionale tenuta per Jumanji: The Next Level (guarda la video recensione), che perde solo il 19% rispetto alla settimana scorsa e arriva a 283 milioni: sicuramente supererà i 300 milioni. Star Wars: L'ascesa di Skywalker (guarda la video recensione) precipita al settimo posto ma riesce almeno a passare finalmente i 500 milioni: dovrebbe chiudere attorno ai 520 milioni, un dato incredibile per tutti, tranne che per un film del franchise di Star Wars. La prossima settimana arrivano The Rhythm Section "Action Drama Mystery Thriller" con Blake Lively e Jude Law e l'horror fantasy Gretel & Hansel. Da segnalare anche la distribuzione de Il Traditore (guarda la video recensione) di Bellocchio.

A livello internazionale Star Wars: L'ascesa di Skywalker si avvicina a 4 milioni di dollari da Aladdin (guarda la video recensione), che dovrebbe essere sorpassato questa settimana. Bad Boys for Life tocca quota 215 milioni, Dolittle 91, mentre Jumanji: The Next Level è a 737 milioni di dollari, 21 in meno di Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw (guarda la video recensione), decimo miglior incasso del 2019.

Box Office Italia del 26/01/2020
1. 1917: Euro 728.418
2. Me contro Te Il Film - La vendetta del Signor S: Euro 713.976
3. Figli: Euro 571.969
4. Piccole donne: Euro 350.508
5. Jojo Rabbit: Euro 337.908
6. Tolo Tolo: Euro 324.596
7. Hammamet: Euro 225.520
8. Richard Jewell: Euro 218.411
9. Tappo - Cucciolo in un mare di guai: Euro 153.399
10. Jumanji - The Next Level: Euro 94.839

 
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1917

Post n°15563 pubblicato il 24 Gennaio 2020 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Figli

Post n°15562 pubblicato il 24 Gennaio 2020 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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1917

Post n°15561 pubblicato il 24 Gennaio 2020 da Ladridicinema
 

1917

Regista: Sam Mendes
Genere: DrammaticoGuerra
Anno: 2019
Paese: Gran Bretagna, USA
Durata: 110 min
Data di uscita: 23 gennaio 2020
Distribuzione: 01 Distribution
1917 è un film di genere drammatico, guerra del 2019, diretto da Sam Mendes, con George MacKay e Dean-Charles Chapman. Uscita al cinema il 23 gennaio 2020. Durata 110 minuti. Distribuito da 01 Distribution.
Data di uscita:23 gennaio 2020
Genere:Drammatico, Guerra
Anno:2019
Paese:Gran Bretagna, USA
Durata:110 min
Distribuzione:01 Distribution
Produzione:Amblin Partners, Neal Street Productions
TRAMA 1917

 

1917, il film diretto da Sam Mendes, racconta un anno cruciale della Prima guerra mondiale, il 1917, dal punto di vista di due giovani caporali britannici, Schofield (George MacKay) e Blake (Dean-Charles Chapman). Appartengono entrambi all'ottavo battaglione e prima di essere camerati, sono innanzitutto amici. Non stupisce quindi che vengano scelti proprio loro due, insieme, per portare a termine un'ardua missione: attraversare l'ostile territorio nemico per consegnare un messaggio a un battaglione di 1600 uomini, tra cui il fratello di Blake, Joseph (Richard Madden). Così facendo, impedirebbero ai soldati di cadere in una trappola mortale, ordita dai nemici tedeschi. L'impresa è al limite del possibile, perché il tempo per svolgerla è poco e il territorio da attraversare è impervio. La loro rotta è a sudest e il loro equipaggiamento base è fornito anche di mappe e torce. I due soldati dovranno raggiungere il battaglione accampato nei pressi di Écouste e consegnare l'avvertimento del generale Erinmore (Colin Firth) al colonnello Mackenzie (Benedict Cumberbatch).
I due si imbarcano in quella che sembra una missione suicida, nella quale i Tedeschi e il tempo sono i loro nemici giurati. Nonostante la loro amicizia venga messa a dura prova dalle difficoltà incontrate lungo il cammino, Blake e Schofield riusciranno a consegnare il messaggio prima che sia troppo tardi?

 

PANORAMICA SU 1917

 

La storia del mondo è fatta di tanti anni che si susseguono senza particolari sussulti e alcuni in cui sembrano concentrarsi energie, rivoluzioni, grandi cambiamenti. Lo stesso che accade nel microcosmo delle nostre vite, insomma, con alcuni giorni diversi dagli altri, in cui sembra che il tempo viaggi più velocemente. Una di queste date è il 1917, anno cruciale per la storia della Prima guerra mondiale, con l’entrata in guerra degli Stati Uniti, la rivoluzione bolscevica e la conseguente uscita dal conflitto della Russia, pochi anni dopo diventata Unione Sovietica. In questi anni di omaggi e ricordi, a un secolo dalla Grande Guerra, il britannico Sam Mendes racconta nel suo film, 1917, un momento poco conosciuto, a suo modo piccolo, ma emblematico e cruciale per le battaglie di trincee del fronte occidentale. Come accaduto per la Seconda guerra mondiale a Christopher Nolan in Dunkerque, Mendes ha voluto omaggiare la generazione dei suoi nonni, rievocare la memoria dei racconti tramandati di generazione in generazione nella sua famiglia. In particolare in 1917 prende spunto dai racconti del nonno paterno, Alfred Mendes, scrittore impegnato per due anni sul fronte delle Fiandre.

A due soldati britannici impegnati nel nord della Francia, molto giovani come tanti loro commilitoni della classe del ’99, venne affidata nel culmine della guerra - siamo nella primavera ’17 - la rischiosa missione di attraversare il territorio nemico per avvisare un loro battaglione di un’imminente imboscata dei tedeschi. Una missione quasi disperata, per salvare 1600 soldati britannici.

Sam Mendes è uno dei grandi autori del cinema britannico contemporaneo, vincitore dell’Oscar per il suo esordio American Beauty, capace poi di dirigere negli ultimi anni alcuni capitoli convincente della serie di 007, ma prima (e soprattutto) alcuni gioielli come Era mio padre, Revolutionary Road, Jarhead, American Life. In carriera non è stato molto prolifico, ha realizzato otto film (con 1917) in vent’anni.

I due giovani sono interpretati da George MacKay, visto in Captain Fantastic e come protagonista di The Kelly Gang, e Dean-Charles Chapman, impegnato nel West End londinese come Billy Elliot nella versione musical, nonché presente nelle ultime stagioni de Il trono di spade.

Non stupisce che Mendes abbia anche scritto la sceneggiatura di questa storia così personale, insieme alla trentenne scozzese Krysty Wilson-Cairns, fra le sceneggiatrici della versione a fumetti (e dell’ultima stagione televisiva) di Penny Dreadful. 

Fra gli interpreti anche i più noti e affermati Colin Firth, Benedict Cumberbatch, Mark Strong, oltre a Richard Madden (Il trono di spade) e l’irlandese Andrew Scott, diventato attore di culto dopo il ruolo di Moriarty nella serie Sherlock per la BBC e quello di un prete molto attraente in Fleabag.
Il direttore della fotografia è il grande Roger Deakins, quattordici candidature all’Oscar senza mai vincerne neanche uno.

CURIOSITÀ SU 1917

 

Il film ha ottenuto 10 nomination ai Premi Oscar2020 nelle seguenti categorie: Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura Originale, Miglior Fotografia, Miglior Colonna Sonora, Miglior Montaggio Sonoro, Miglior Sonoro, Miglior Scenografia, Miglior Effetti Speciali e Miglior Trucco E Acconciature

Il film è girato e montato in modo da apparire come una lunga singola ripresa in tempo reale.

Alcune scene del film sono state girate a Low Force e nei dintorni di River Tees, Teesdale nel giugno 2019. Essendo la zona molto frequentata per trekking ed escursioni, la produzione ha dovuto installare cartelli che avvertivano i camminatori di non allarmarsi alla vista dei corpi sparpagliati nel sito in quanto manichini.

Durante la cerimonia dei Golden Globes 2020, 1917 si è aggiudicato i premi come Miglior film drammatico e Miglior regia a Sam Mendes.

Il film è ispirato alle esperienze del nonno del regista durante prima guerra mondiale, raccontate in "L'autobiografia di Alfred H. Mendes 1897-1991".

FRASI CELEBRI DI 1917

 

Dal Trailer Italiano del Film:

Voce off: Speravo che oggi fosse un giorno buono, la speranza è una cosa pericolosa!

Generale Erinmore (Colin Firth): Tu hai un fratello nel secondo battaglione!
Soldato Blake (Dean-Charles Chapman): Sì, signore!
Generale Erinmore: Stanno per finire in una trappola, l'ordine è consegnare un messaggio, perché fermino l'attacco di domani mattina. Se fallite...sarà un massacro!

Colonnello MacKenzie (Benedict Cumberbatch): Questa guerra può finire solo in un modo: vince chi sopravvive!

Generale Erinmore: Se non arrivate lì in tempo, perderemo 1600 uomini...tra cui tuo fratello! Buon fortuna!

 

INTERPRETI E PERSONAGGI DI 1917
AttoreRuolo
George MacKay
Schofield
Dean-Charles Chapman
Blake
Andrew Scott
tenente Leslie
Richard Madden
tenente Blake
Colin Firth
generale Erinmore
Benedict Cumberbatch
colonnello Mackenzie
Claire Duburcq
Lauri
Teresa Mahoney
mamma dei Blake
Adrian Scarborough
maggiore Hepburn
Justin Edwards
capitano Ivins

 
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Figli

Post n°15560 pubblicato il 24 Gennaio 2020 da Ladridicinema
 

Figli

Regista: Giuseppe Bonito
Genere: DrammaticoCommedia
Anno: 2020
Paese: Italia
Durata: 97 min
Data di uscita: 23 gennaio 2020
Distribuzione: Vision Distribution
Figli è un film di genere drammatico, commedia del 2020, diretto da Giuseppe Bonito, con Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi. Uscita al cinema il 23 gennaio 2020. Durata 97 minuti. Distribuito da Vision Distribution.
Data di uscita:23 gennaio 2020
Genere:Drammatico, Commedia
Anno:2020
Paese:Italia
Durata:97 min
Distribuzione:Vision Distribution
Sceneggiatura:Mattia Torre
Fotografia:Roberto Forza
Produzione:Wildside / Vision Distribution
TRAMA FIGLI

Figli, il film diretto da Giuseppe Bonito, racconta la storia di Nicola (Valerio Mastandrea) e Sara (Paola Cortellesi), una coppia innamorata e felice. Sposati da tempo, hanno una figlia di sei anni e una vita che scorre senza intoppi. Ma quella che era iniziata come una dolce fiaba romantica si trasforma in un vero incubo con l'arrivo di Pietro, il secondo figlio della coppia. Quella che sembrava una perfetta famiglia media inizia a mostrare i primi squilibri e i due coniugi si ritroveranno a scontrarsi con l'imprevedibile. Iniziano così a emergere vecchi rancori, insoddisfazioni che non riescono più a essere celate e ogni minimo disaccordo sembra essere motivo di litigio.
Anche gli amici della coppia mostreranno l'instabilità che sembra innestare la crescita di uno o più figli, soprattutto se non si è più ventenni. L'unica salvezza sembra essere una babysitter, ma la ricerca è ardua e trovare una che faccia al caso loro sembra un'impresa titanica.
Tra bimbi che piangono, lavatrici, urla e faccende domestiche accumulate, Sara e Nicola riusciranno a superare la crisi generata dalla nascita del loro secondogenito?

PANORAMICA SU FIGLI

 

Figli sarebbe dovuto essere il terzo film da regista di Mattia Torre e l'unico senza la collaborazione di Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, con cui aveva condiviso la macchina da presa per Boris - Il film e Ogni maledetto Natale.
Torre, però, è tragicamente scomparso il 19 luglio del 2019 vinto dalla malattia che aveva raccontato, attraverso Il personaggio di Valerio Mastandrea, nella fiction tv La linea verticale, ispirata al suo romanzo omonimo.
Proprio Valerio Mastandrea è l'attore che ha fatto conoscere il monologo "I figli invecchiano" che sta alla base di Figli, recitato per la prima volta durante il talk show o late night show E poi c'è Cattelan e diventato subito un successo. Mattia torre gliel'aveva affidato perché alle sue parole Valerio sapeva dare un accento speciale, fra il malinconico e l'ironico, come dimostrano i monologhi "Colpa di un altro" e "Migliore".
Mastandrea era stato scelto dal regista come protagonista di Figli, e lo è rimasto anche quando il film è passato a Giuseppe Bonito, già regista di Pulce non c'è e aiuto regista della serie televisiva Boris e di Boris - Il film.

Il curriculum di Mattia Torre, che se n'è andato a soli 47 anni, è molto nutrito e, per restare in ambito cinematografico, vanta, oltre alle sopracitate regie, la sceneggiatura di Piovono Mucche, vincitrice del premio Solinas, e il copione de Il grande salto, primo film dietro alla macchina da presa di Giorgio Tirabassi.

La protagonista femminile di Figli è Paola Cortellesi, che con il personaggio di Valerio Mastandrea forma una coppia perfetta travolta dall'arrivo del secondo figlio. I due attori, per breve tempo e quasi 20 anni fa, hanno davvero avuto una relazione sentimentale e hanno condiviso anche lo spassoso video de “La descrizione di un attimo” dei Tiromancino. Nel film recitano anche tanti altri amici di Mattia Torre: Stefano FresiValerio ApreaPaolo CalabresiAndrea SartorettiMassimo de LorenzoGianfelice ImparatoCarlo De Ruggeri. A produrre Figli, il cui primo ciak è stato battuto il 16 settembre 2019, è, con Wildside, Lorenzo Mieli, produttore storico e grande amico di Mattia che aveva annunciato la realizzazione del film durante la serata di commemorazione organizzata al Teatro Ambra Jovinelli a Roma nel corso dell'estate.

CURIOSITÀ SU FIGLI

Tratto dal celebre monologo "I figli ti invecchiano", scritto per Valerio Mastandrea da Mattia Torre.

Ultimo lavoro dello sceneggiatore Mattia Torre prima della sua tragica morte, avvenuta il 19 luglio 2019 a seguito di una lunga malattia.

Lorenzo Mieli, produttore storico e grande amico di Mattia, ha annunciato la realizzazione del film durante la serata di commemorazione organizzata al Teatro Ambra Jovinelli a Roma.

Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi sono stati una coppia anche nella vita reale, ma mai insieme sul grande schermo. Nel 2001 due sono stati i protagonisti del divertente videoclip "La descrizione di un attimo" dei Tiromancino.

FRASI CELEBRI DI FIGLI

 

Dal Trailer Ufficiale del Film:

Nicola (Valerio Mastandrea): I primi tre mesi sono stati la quiete prima della tempesta e, se fossi stato un saggio capo indiano, probabilmente avrei sentito la tempesta arrivare!

Sara (Paola Cortellesi): Abbiamo concepito Pietro in un periodo luminoso della nostra vita!

Amico (Stefano Fresi): I genitori sono soli e non c'è nessuno che li aiuta veramente! Aia, quant'è vero Dio, t'ammazzo eh?!

Nicola: La risposta a tutti i problemi era una sola: Josephina. Josephina è simpatica, adora i bambini e i bambini l'adorano. Josephina ha un unico grande problema, non esiste. Al suo posto una serie di babysitter improbabili!

Voce off: Lui è ciò che voi siete, quindi sarà quello che voi decidete di essere!

Nicola: Se tu non fai cazzate e rimaniamo uniti, verrai che la superiamo!

 

INTERPRETI E PERSONAGGI DI FIGLI
AttoreRuolo
Valerio Mastandrea
Nicola
Paola Cortellesi
Sara
Stefano Fresi
Amico giornalista
Valerio Aprea
Padre separato
Paolo Calabresi
Padre con molti figli
Andrea Sartoretti
Padre milionario
Massimo De Lorenzo
Cliente
Gianfelice Imparato
Prete
Carlo de Ruggeri
Luca
Betti Pedrazzi
Angela

 
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Film nelle sale da domani

 

Scherza con i fanti

Post n°15558 pubblicato il 22 Gennaio 2020 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Richard Jewell

Post n°15557 pubblicato il 22 Gennaio 2020 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Jojo Rabbit

Post n°15556 pubblicato il 22 Gennaio 2020 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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La Cinecittà 'Felliniana' sognata da Ferretti da cinecittànews

Post n°15555 pubblicato il 22 Gennaio 2020 da Ladridicinema
 

"Quando andavamo insieme a Cinecittà di mattina presto: Dantino, cosa hai sognato stanotte? Niente, non mi ricordo. Dopo una settimana ho incominciato a inventarmi sogni, più o meno quello che avevo vissuto da ragazzino a Macerata, che mi buttavo sotto al tavolo per guardare le cosce della sarta[…]. Lui sapeva benissimo che mi inventavo tutto”.

Dante Ferretti

Il 20 gennaio 2020 Federico Fellini – il più noto dei residenti di quella che per lui era la città ideale, Cinecittà – festeggia 100 anni. E Cinecittà non poteva non presentargli un regalo, fisico e immaginario, come è nello stile del Maestro. Per lui, e per tutti i suoi spettatori. Felliniana – Ferretti sogna Fellini, è il titolo della Mostra-installazione, a carattere permanente, che sarà a giorni inaugurata negli Studi di Cinecittà, all’interno della storica ‘Palazzina Fellini’.L’opera porta la firma di Dante Ferretti, lo scenografo premio Oscar® che per Fellini è stato uno dei magici artefici delle sue visioni, un artista-artigiano capace di dare corpo ai suoi sogni, e da Francesca Lo Schiavo, sodale di vita e lavoro di Ferretti, scenografa e set decorator di fama internazionale. La mostra è una vera e propria immersione nell’immaginario felliniano, oltre che il racconto onirico e suggestivo di un sodalizio artistico e di un’amicizia. Un incontro, tra Federico e ‘Dantino’ nato sul set del Satyricon nel 1969, e una collaborazione diretta avviata con La città delle donne, cui seguono titoliindimenticabili: Prova d’orchestra, 1978; E la nave va, 1983; Ginger e Fred, 1986; La voce della luna, 1990 . La meravigliosa maturità del genio riminese.

Felliniana, prodotta e promossa da Istituto Luce-Cinecittà, è una piccola città dentro Cinecittà, spazio fisico e di sogno che in un percorso raccolto contiene luoghi, segni, suggestioni dell’intero universo felliniano, al modo delle ‘camere delle meraviglie’ rinascimentali. La mostra si snoda in tre ambienti principali, tre tappe di un viaggio insieme al regista in luoghi elettivi della sua ispirazione.

La sala centrale, scenografata dalle locandine dei film come in un magnifico affresco, racconta l’automobile, un rito assiduo tra il regista e lo scenografo: il tragitto sulla Fiat 125, con cui Federico Fellini si recava a Cinecittà spesso accompagnato da Dante Ferretti, e con la quale la notte amava aggirarsi con gli amici per le strade romane (e di cui Ettore Scola in Che strano chiamarsi Federico ha dato una memorabile elegia). Uno spazio fisico (per Fellini un vero e proprio luogo di lavoro) e temporale in cui avevano luogo conversazioni e scambi di idee, ma anche racconti di sogni, su cui Fellini interrogava il suo scenografo.

Il percorso prosegue nella “Casa di piacere”, sala sintesi dell’immaginario racchiuso ne La città delle donne, con lo scivolo toboga e le soubrettes che circondano Marcello Mastroianni. E porta nella sala finale, quella del Fulgor - luogo emblematico per l’infanzia di Fellini e la sua iniziazione al cinema – già restaurato a Rimini da Ferretti.Nelle tre sale, con la sintesi magica di cui sono capaci gli artisti, Ferretti costruisce una nuova casa ideale di Fellini. Dei nuovi cassetti in cui racchiudere i sogni del Maestro condivisi con lui.La mostra si avvale di importanti contributi che ha visto coinvolti gli scultori di Makinarium, eccellenza nel settore degli effetti speciali, per la realizzazione dei manichini dei protagonisti e delle comparse; della ricerca e della selezione dei costumi, a cura di Anna Lombardi (A.S.C.); della Sartoria Il Costume e dell’attrezzeria scenica E. Rancati;  ma soprattutto del lavoro degli artigiani, dei falegnami e delle maestranze che lavorano a Cinecittà; che hanno fatto e fanno ancora grande il cinema italiano e internazionale.Felliniana, che aprirà le porte a fine Gennaio, è la piccola perla posta da Cinecittà sui festeggiamenti per il più rappresentativo dei registi italiani nel mondo, il simbolo di questo mestiere. E sulla grande opera di restauro di tutta l’opera di Fellini, realizzata da Istituto Luce-Cinecittà, Cineteca di Bologna e CSC-Cineteca Nazionale. Un’opera apportata all’immenso edificio dell’opera di Fellini, che permetterà in questo 2020 a lui dedicato di portare nel mondo retrospettive complete, come sta avvenendo in questi giorni al prestigioso BFI di Londra, come avverrà al nuovo Museo dell’Academy di Los Angeles progettato da Renzo Piano, e ovunque nel mondo, in Europa, Nord e Sud America, in Asia.

E in Italia, dove dal 13 gennaio le sale possono richiedere i nuovi restauri di Sceicco bianco, I vitelloni, La dolce vita, 8 1/2, Amarcord e portarli al pubblico dei cinema. Perché così è con il mondo di Fellini, il cui patrimonio immateriale va curato e trasmesso fisicamente, e i cui oggetti e luoghi, come le scenografie di Ferretti e Lo Schiavo, come Cinecittà, sanno ancora trasmettere tutta l’immaterialità fantastica. Felliniana si inserisce nel percorso di Cinecittà si Mostra il percorso espositivo permanente che permette al pubblico di visitare tutti i giorni gli Studi cinematografici di Cinecittà

 
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Scherza con i fanti

Post n°15554 pubblicato il 19 Gennaio 2020 da Ladridicinema
 

Scherza con i fanti

Genere: Documentario
Anno: 2019
Paese: Italia
Durata: 73 min
Data di uscita: 16 gennaio 2020
Distribuzione: Istituto Luce Cinecittà
Scherza con i fanti è un film di genere documentario del 2019, diretto da Gianfranco Pannone. Uscita al cinema il 16 gennaio 2020. Durata 73 minuti. Distribuito da Istituto Luce Cinecittà.
Data di uscita:16 gennaio 2020
Genere:Documentario
Anno:2019
Paese:Italia
Durata:73 min
Distribuzione:Istituto Luce Cinecittà
Fotografia:Niccolò Palomba
Produzione:Istituto Luce Cinecittà
TRAMA SCHERZA CON I FANTI

Scherza con i fanti, film diretto da Gianfranco Pannone, ritrae il complesso rapporto degli Italiani con l'esercito, che prende forma grazie ai diari - ben quattro - di alcuni soldati, alle immagini di repertorio e alle canzoni popolari, re-interpretate dal maestro Ambrogio Sparagna e da molti altri geni del panorama musicale nostrano. Un popolo, quello italiano, che ha combattuto ed è sopravvissuto a 2000 anni di imperi, invasioni, colonizzazioni e soprattutto guerre e che ha dimostrato in tutto questo tempo un grande amore per la patria.
Eppure gli eredi dell'impero romano non hanno dimostrato in questo lungo percorso che li ha portati a essere Italiani un temperamento belligerante, anzi nel corso della storia sono sembrati quasi stanchi di tutte quelle battaglie combattute e quei due millenni di violenza.
Il film ripercorre gli anni tumultuosi della Storia d'Italia per portare alla luce il legame tra Popolo italiano e potere militare, soffermandosi in particolare sugli ultimi 160 anni (circa) che intercorrono tra oggi e l'Unità d'Italia con un intento, però, più che pacifico.

 
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Richard Jewell

Post n°15553 pubblicato il 19 Gennaio 2020 da Ladridicinema
 

Richard Jewell

Regista: Clint Eastwood
Genere: Drammatico
Anno: 2019
Paese: USA
Durata: 129 min
Data di uscita: 16 gennaio 2020
Distribuzione: Warner Bros. Pictures
Richard Jewell è un film di genere drammatico del 2019, diretto da Clint Eastwood, con Sam Rockwell e Olivia Wilde. Uscita al cinema il 16 gennaio 2020. Durata 129 minuti. Distribuito da Warner Bros. Pictures.
Data di uscita:16 gennaio 2020
Genere:Drammatico
Anno:2019
Paese:USA
Durata:129 min
Distribuzione:Warner Bros. Pictures
Sceneggiatura:Billy Ray
Fotografia:Yves Bélanger
Montaggio:Joel Cox
Produzione:75 Year Plan Productions, Appian Way, Misher Films, The Malpaso Company, Warner Bros.
TRAMA RICHARD JEWELL

 

Richard Jewell, il film diretto da Clint Eastwood, prende il titolo dal nome della guardia giurata che nel 1996, durante i giochi olimpici di Atlanta, salvò moltissime vite umane, scoprendo per primo la bomba piazzata nel Centennial Park e facendo evacuare rapidamente le persone presenti nel celebre parco della città della Georgia. Bastarono però pochi giorni per trasformare Jewell da eroe a sospettato numero 1 dell'FBI, che stava indagando sul fallito attentato. Diffamato dalla stampa e vilipeso dall'opinione pubblica, la vita dell'uomo andò in frantumi. Per dimostrare la sua innocenza, Richard Jewell (Paul Walter Hauser) decise di rivolgersi a Watson Bryant (Sam Rockwell) avvocato anti-establishment, il quale si ritrovò ad affrontare una causa al di sopra delle sue possibilità, ma deciso a ripulire il nome del suo cliente a ogni costo.
Oltre ai due interpreti già citati, nel cast del film ritroviamo Kathy Bates nel ruolo di Bobi Jewell, madre di Richard, Jon Hamm in quello del capo della squadra investigativa dell'FBI, e Olivia Wilde nei panni di Kathy Scruggs giornalista del The Atlanta Journal-Constitution, principale quotidiano della città.

PANORAMICA SU RICHARD JEWELL

 

Trentottesimo film da regista di Clint Eastwood, Richard Jewell porta al cinema una vicenda realmente accaduta, di cui fu protagonista l'omonimo americano che nel 1996, durante le Olimpiadi di Atlanta, lavorando come guardia di sicurezza per l'AT & T, scovò uno zaino contenente delle bombe rudimentali e sventò così un attentato. Inizialmente osannato come eroe, Jewell finì per l'essere considerato dalla polizia un sospettato, un probabile ideatore dell'attentato stesso, e al centro di una gogna mediatica che ebbe gravi ripercussioni sulla sua vita. La storia di Jewell è stata raccontata in tutta la sua complessità e la sua interezza in un pezzo firmato da Marie Brenner per l'edizione americana di Vanity Fair nel 1996, intitolato "American Nightmare: The Ballad of Richard Jewell" by Marie Brenner. Molto più di recente, nel 2019, Kent Alexander and Kevin Salwen hanno ulteriormente approfondito la questione nel libro "The Suspect: An Olympic Bombing, the FBI, the Media, and Richard Jewell, the Man Caught in the Middle". Sono stati Leonardo DiCaprio e Jonah Hill, nel 2014, a iniziare a lavorare per portare al cinema questa storia: in veste di produttori e, nelle loro intenzioni iniziali, anche come interpreti. Come regista era stato contattato Paul Greengrass, mentre la sceneggiatura affidata a Billy Ray. Nel 2015 i primi contatti dei produttori con Eastwood, che però aveva preferito dedicarsi ad altri progetti, per poi capitolare e accettare la proposta nella primavera del 2019, girando e montando poi il suo film in tempi record. Presentato in prima mondiale AFI Fest alla fine del novembre 2019, il film di Eastwood ha fatto il suo debutto nelle sale americane nel mese di dicembre, dove è stato accolto con qualche riserva (soprattutto per via del modo in cui Eastwood racconta gli errori e le indagini grossolane di polizia e FBI) e diverse polemiche, queste ultime provenienti dal mondo del femminismo americano e legate al ritratto fatto della giornalista dell'Atlanta-Journal Constitution Kathy Scruggs (interpretata da Olivia Wilde), raccontata come disposta a concedere favori sessuali all'agente dell'FBI interpretato da John Hamm in cambio di informazioni esclusive. La stessa Olivia Wilde è intervenuta nelle polemiche difendendo il suo ruolo e il copione del film.

CURIOSITÀ SU RICHARD JEWELL

 

Il film ha ottenuto 1 nomination ai Premi Oscar 2020 nella categoria Miglior Attrice Non Protagonista per Kathy Bates.

Il film è basato sull'articolo "American Nightmare - The Ballad of Richard Jewell" di Marie Brenner apparso su Vanity Fair.

Le riprese dei concerti e delle scene dei bombardamenti si sono svolte nei stessi luoghi dell'incidente originale del Centennial Olympic Park di Atlanta.

Le riprese della scena del bombardamento sono state realizzate durante il 23° anniversario del tragico evento; infatti, la maggior parte delle scene sono state girate nelle stesse date delle Olimpiadi del 1996. Le riprese dovevano essere effettuaute prima di mezzanotte, ma sono state ritardate a causa di forti temporali nella notte. L'esplosione è stata avviata e filmata quindi intorno alle 4 del mattino, nonostante il parco sia circondato da tantissimi alberghi.

In tutti i loghi dei Giochi Olimpici di Atlanta presenti nel film mancano i 5 anelli, perché il Comitato Olimpico Internazionale non ne ha permesso l'uso per proteggere il copyright del simbolo.

FRASI CELEBRI DI RICHARD JEWELL

 

Dal Trailer Italiano del Film:

Tom Shaw (Jon Hamm): Allora Richard, ecco che faremo
Dan Bennet (Ian Gomez): Ci serve un campione della sua voce
Tom Shaw: Deve dire questa frase al telefono:"C'è una bomba al Centennial Park. Avete trenta minuti"

Tom Shaw: Si sospetta sempre di chi trova la bomba, come di chi trova il cadavere

Kathy Scruggs (Olivia Wilde): Richard Jewell rispecchia il profilo dell'attentatore solitario: un bianco frustrato, aspirante poliziotto, che vorrebbe diventare un eroe

Watson Bryant (Sam Rockwell): Smettila di essere il loro migliore amico
Richard Jewell (Paul Walter Hauser): Mi è stato insegnato a rispettare le autorità
Watson Bryant: Le autorità vogliono farti a pezzi

Watson Bryant: Lo accusano due delle forze più potenti del mondo: il governo degli Stati Uniti e i media!
INTERPRETI E PERSONAGGI DI RICHARD JEWELL
AttoreRuolo
Sam Rockwell
Watson Bryant
Olivia Wilde
Kathy Scruggs
Jon Hamm
Tom Shaw
Kathy Bates
Bobi Jewell
Paul Walter Hauser
Richard Jewell
Nina Arianda
Nadya
Ian Gomez
Agente Dan Bennet
Deja Dee
donna al parco
Wayne Duvall
Richard Rackleff
Mike Pniewski
Brandon Hamm
Mitchell Hoog
stagista
Niko Nicotera
Dave Dutchess
Billy Slaughter
Tim Barker
Dylan Kussman
Bruce Hughes

 
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Jojo Rabbit

Post n°15552 pubblicato il 19 Gennaio 2020 da Ladridicinema
 

Jojo Rabbit

Regista: Taika Waititi
Genere: CommediaDrammatico
Anno: 2019
Paese: Germania, USA
Durata: 108 min
Data di uscita: 16 gennaio 2020
Distribuzione: Walt Disney Italia / 20th Century Fox
Jojo Rabbit è un film di genere commedia, drammatico del 2019, diretto da Taika Waititi, con Roman Griffin Davis e Thomasin McKenzie. Uscita al cinema il 16 gennaio 2020. Durata 108 minuti. Distribuito da Walt Disney Italia / 20th Century Fox.
Data di uscita:16 gennaio 2020
Genere:Commedia, Drammatico
Anno:2019
Paese:Germania, USA
Durata:108 min
Distribuzione:Walt Disney Italia / 20th Century Fox
Sceneggiatura:Taika Waititi
Produzione:Czech Anglo Productions, Piki Films, Defender Films, Fox Searchlight Pictures
TRAMA JOJO RABBIT

 

Jojo Rabbit, film diretto da Taika Waititi, è la storia di un dolce e timido bambino tedesco di dieci anni, Jojo Betzler (Roman Griffin Davis), soprannominato "Rabbit", appartenente alla Gioventù hitleriana durante i violenti anni della Seconda guerra mondiale.
Siamo nella Germania del 1944, il padre di Jojo è al fronte in Italia, mentre sua madre, Rose (Scarlett Johansson), si prende cura di lui, dopo la morte della sorella. Il bambino trascorre le sue giornate in compagnia di Yorki, il suo unico vero amico, e frequentando un campo per giovani nazisti, gestito dal capitano Klenzendorf (Sam Rockwell). Sebbene sia considerato strambo dai suoi coetanei, il ragazzo si sente un nazista avvantaggiato perché ha un amico immaginario molto particolare: una versione grottesca e caricaturale di Adolf Hitler (interpretato dallo stesso regista del film Taika Waititi). Jojo odia gli ebrei, nonostante non ne abbia mai visto uno, è fermamente convinto che sia giusto ucciderli.
La sua visione nazista del mondo cambia completamente quando scopre che sua madre nasconde in soffitta una ragazza ebrea (Thomasin McKenzie). Da questo momento in poi Jojo dovrà fare i conti con i dubbi sorti riguardo il nazionalismo e in questo dissidio interiore verrà aiutato soltanto dal suo amico immaginario Adolf.

PANORAMICA SU JOJO RABBIT

 

Non poteva esserci regista più adatto di Taika Waititi, con la sua intelligenza e il suo bizzarro senso dell'ironia, per scrivere e dirigere una commedia satirica che vede al centro della storia l'amico immaginario di un ragazzino tedesco durante la seconda guerra mondiale, che altri non è che una bizzarra e ridicola versione del dittatore Adolf Hitler.
Waititi, figlio di madre ebrea e padre maori, lotta da sempre contro il pregiudizio e con la sua satira "anti-odio" ha scelto di seguire le orme in questo campo di alcuni dei suoi eroi cinematografici: Mel Brooks, Charlie Chaplin, Ernest Lubitsch e Stanley Kubrick, tutti autori di commedie satiriche su argomenti drammatici e - nel caso dei primi tre - proprio sul nazismo. Anche Roberto Benigni con La vita è bella e Quentin Tarantino con Bastardi senza gloria hanno messo alla berlina il nazismo.
"I nazisti sono stati presi in giro al cinema fin dagli anni Quaranta, quando erano ancora una minaccia globale e avrebbero potuto ridere per ultimi". Come ha detto una volta Mel Brooks: "Se riesci a rendere ridicolo Hitler, hai vinto", ha dichiarato Waititi.
Ovviamente un film del genere suscita sempre controversie e forti reazioni anche da parte di chi è coinvolto direttamente: si dice che il padre del comico ebreo Jack Benny abbia abbandonato la sala in cui si proiettava Vogliamo vivere di Lubitsch per lo shock di vederlo indossare una divisa nazista. Ma il film ha commosso intere generazioni ed è ancora oggi considerato un capolavoro esemplare che commuove, diverte e fa riflettere.
La storia adattata da Waititi per il suo film è tratta dal romanzo della scrittrice belga-neozelandese Christine Leunens, pubblicato nel 2004, “Caging Skies”, che in Italia ha avuto il titolo “Come semi d'autunno”. Il libro racconta la storia di un ragazzino della gioventù hitleriana che scopre che la madre ha nascosto in soffitta una ragazza ebrea. L'Hitler immaginario è invece frutto della fantasia di Waititi. "Sapevo di non voler fare un dramma puro e semplice sull'odio e il pregiudizio – ha dichiarato a questo proposito il regista - “Quando qualcosa mi sembra un po' troppo semplice, mi piace portarci il caos. Ho sempre creduto che la commedia fosse il modo migliore per far sentire più a suo agio il pubblico. In Jojo Rabbit coinvolgo il pubblico con la risata, e quando ha abbassato la guardia inizio a inserirci questo carico di dramma che in questo modo colpisce maggiormente.

CURIOSITÀ SU JOJO RABBIT

Il film ha ricevuto sei candidature ai Premi Oscar 2020 come Miglior Film, Miglior Attrice non protagonista per Scarlett Johansson, Miglior Sceneggiatura non originale, Miglior Montaggio, Migliori Costumi e Migliore Scenografia.

Tratto dal romanzo "Caging Skies" di Christine Leunens.

Vincitore del People's Choice Award al Festival di Toronto 2019.

Film d'apertura del Torino Film Festival 2019.

Mentre effettuava ricerche sulla Germania nazista durante la produzione del film, Taika Waititi ha scoperto che il Paese era molto vivace e alla moda, a differenza di come viene mostrato nei film di guerra tradizionali; invece di ripiegare su toni cupi e oscuri, ha deciso di raffigurare la città tedesca come un luogo apparentemente celebrativo ed elegante.

Taika Waititi ha affermato che nella scena in cui la Gestapo va a casa di Jojo viene ripetuto "Heil Hitler" ben 31 volte in un minuto. Questo è uno dei momenti più divertenti del film ed è stato girato per dimostrare quanto fossero ridicoli e inutili i protocolli nazisti.

Fatta eccezione per l'immaginazione di Jojo e i poster sul muro della sua camera, il "vero" Adolf Hitler non appare nel film.

FRASI CELEBRI DI JOJO RABBIT

 

Dal Trailer Italiano del Film:

Capitano Klenzendorf (Sam Rockwell): Oggi sarete impegnati in attività come giochi di guerra, tecnica di imboscata e utilizzo di esplosivi

Rosie Betzler (Scarlett Johansson): Cresci troppo in fretta! A dieci anni non si dovrebbe esaltare la guerra e parlare di politica!

Rosie: Non vinceranno mai, l'amore è la cosa più forte al mondo!

Jojo Betzler (Roman Griffin Davis): Sono il nemico!
Elsa Korr (Thomasin McKenzie): Non sei un nazista, Jojo! Sei un bambino di dieci anni, a cui piace indossare una buffa uniforme e che vuole fare parte di un gruppo

Jojo: Niente ha più senso ormai!
Yorki (Archie Yates): Lo so, decisamente non è un buon momento per essere un nazista!
INTERPRETI E PERSONAGGI DI JOJO RABBIT
AttoreRuolo
Roman Griffin Davis
Jojo Betzler
Thomasin McKenzie
Elsa Korr
Taika Waititi
Adolf Hitler
Scarlett Johansson
Rosie Betzler
Sam Rockwell
capitano Klenzendorf
Archie Yates
Yorki
Rebel Wilson
Fräulein Rahm
Alfie Allen
Finkel
Stephen Merchant
capitano Deertz

 

 
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