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Messaggi di Febbraio 2020
Post n°15630 pubblicato il 24 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Il Coronavirus irrompe sul box office italiano. In Lombardia, che da sola “pesa” per quasi il 20% sul totale degli incassi cinematografici nazionali, i cinema chiudono a scopo precauzionale e non è detto che simile decisione non venga presa anche in altre regioni. Saltano anche i primi film: Si vive una volta sola di e con Carlo Verdone e Volevo Nascondermi con Elio Germano vengono rinviati a data da destinarsi. Ovviamente i dati del weekend già risentono di un certo calo nelle presenze, che peraltro avevamo segnalato già nella rubrica di ieri, facendo segnare un -30% rispetto allo stesso weekend dell’anno precedente.
Post n°15629 pubblicato il 23 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Tag: comunicazione, news Le fake news su Aleppo del documentario "Alla mia piccola Sama" e le frequentazioni del produttore-protagonista da antidiplomatico E se i nazisti avessero realizzato un film strappalacrime sui campi di sterminio? Ovviamente, sapendo chi lo ha prodotto, ci sarebbe da indignarsi. E allora, parliamo di “For Sama” (titolo in Italiano: “ Alla mia piccola Sama”): nomination agli Oscar, già idolatrato da Repubblica e in programmazione nelle sale italiane per il 13 febbraio. Un “film-documentario” strappalacrine, prodotto da Hamza al-Kateab che racconta l’odissea di una donna di Aleppo che, nel 2016, dopo la “distruzione dell’ospedale Al Quds, ad Aleppo, ad opera dell’aviazione russa”, non sa dove partorire la sua bambina. Peccato che l’ospedale Al Quds – con buona pace di ONG come Medicin sans frontieres - non sia mai stato distrutto, essendo il “celebre” edificio ridotto in macerie spacciato come “ospedale” (vedi la foto diffusa in ogni dove da Medicin sans frontieres) null’altro che un deposito, anche di munizioni, di Jabhat al Nusra (filiale siriana di Al Qaeda). E a proposito di Jihadisti, assolutamente nulla ci racconta “For Sama” sull’inferno al quale avevano condannato la popolazione di Aleppo est; un inferno - costellato da episodi raccapriccianti, come il camion-bomba all'ospedale di Al Kindi, la pubblica decapitazione di un ragazzino, il lancio dal tetto degli impiegati di un ufficio postale …. E nulla ci racconta sulla sorte dei civili che vivevano nella parte occidentale di Aleppo, controllata dal governo, sottoposta a tiri dei cecchini e continui lanci di mortai e missili che hanno provocato migliaia di morti. Per saperlo, basterebbe andare a vedere le scene di giubilo della popolazione di Aleppo est dopo la liberazione da parte delle truppe siriane (che, per evitare un ennesimo bagno di sangue, avevano concesso un salvacondotto – garantito dalla Croce Rossa Internazionale - ai Jihadisti e ai loro familiari). Si dirà “Ma, in fondo For Sama è solo una denuncia delle tante sofferenze prodotte dalla guerra.” Non è così. È molto peggio questo film realizzato da al-Kateab. Un rifugiato di lusso in Gran Bretagna e sulle cui frequentazioni è opportuno soffermarsi dando una occhiata a queste foto, diffuse dalla giornalista Eva Bartlett che documentano la vicinanza del produttore del film a efferati Jihadisti. (A) al-Kateab, in smoking, riceve un ennesimo prestigioso premio (B e C) al-Kateab in festosa compagnia con il suo amico Maayouf Abu Bahr (D) Maayouf Abu Bahr, con i suoi compari dell’ISIS, stanno per decapitare il dodicenne Abdallah Issa Commuoversi per la sorte toccata, nel 2016, alla mamma di Sama? Certamente legittimo, senza dimenticarsi che OGGI sopravvivono in Siria decine di migliaia di altre donne che non sanno dove andare a partorire in una terra straziata da una guerra imposta dall’Occidente e, soprattutto, da sanzioni imposte dall’Unione Europea, con il beneplacito del Governo italiano. Andare a vedere “Alla mia piccola Sama” per arricchire gente come i coniugi al-Kateab? Questo è davvero inconcepibile. Francesco Santoianni (testo, in parte, ricavato dall’articolo A Beautiful but Deceptive Documentary: “For Sama” tradotto e pubblicato in Italiano su Oraprosira)
Post n°15628 pubblicato il 23 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Tag: news in pillole Estate del 1982... Roma. Giulio e Paolo finiti per caso negli scontri tra studenti e polizia, assistono al ferimento di Riccardo, a cui daranno assistenza. Da quel momento in poi tra di loro nascerà una grande amicizia. Hanno 16 anni e tutta la vita davanti. A loro tre si unirà Gemma, la ragazza di Paolo. Le loro vite si cominceranno a intrecciare nel racconto degli eventi politici, storici e giudiziari di quegli anni. E dovranno imparare che ciò che conta veramente sono le cose che fanno stare bene e che amori e amicizia nonostante quello che può succedere nella vita sono importanti così come il perdonarsi nel caso in cui c'è stato un torto anche grave. Gli anni più belli è ispirato a "C'eravamo tanto amati" di Ettore Scola (palesi gli omaggi anche ad altri film da "La dolce vita" a "Una vita difficile") e questo è evidente nel proseguo della storia, anche se a livello stilistico il film è tutto mucciniano sia nella solita qualità nella regia e nella fotografia, sia nei toni della recitazione degli attori. Questo si può notare soprattutto all'inizio con tutta la frenesia mucciniana presente nei 4 giovani. Poi salgono in cattedra Favino, Rossi Stuart, Santamaria e la Ramazzotti e il film comincia a prendere la sua strada. Inizia il viaggio che porterà alla scoperta di quello che eravamo e che siamo diventati partendo dalla prima giovinezza, età di speranze e di grandi progetti. Sono soprattutto le passioni dei giovani che interessano a Muccino. Le loro passioni possono essere deflagranti e disperate e a volte troppo urlate, ma comunque giustificate dall'età, dal destino, dalla sofferenza. Ad esempio le tragedie della vita che separa due innamorati o il desiderio di non essere poveri e senza ambizioni. Il ritmo narrativo è di assoluta qualità. La loro amicizia è anche un modo per uscire dalle tragedie familiari. Il film è chiaramente la storia di amicizia e amore tra 4 amici nell'arco di 40 anni inseriti come detto prima nella storia di un paese che cambia. Un racconto commovente e completo di un'intera generazione. Come afferma Muccino: "È il film più grande che abbia mai realizzato perché i personaggi sono la microstoria nella cornice della grande storia. Sullo sfondo della storia che racconto c'è l'Italia che cambia, dalla fine degli anni di piombo alla caduta del Muro di Berlino, dalla stagione di Mani pulite all'11 settembre. Racconterò anche l'ascesa del Movimento 5 stelle. Non sarà un viaggio nostalgico, o pessimista: tutti i personaggi, con le loro difficoltà, sono spinti dall'idea che domani sarà un giorno migliore". C'è quindi questo messaggio ottimistico che esce dal film e mai come oggi nella società attuale c'è la necessità di un messaggio di speranza.
Post n°15627 pubblicato il 23 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Tag: recensioni Arriva finalmente nelle sale l'atteso film di Gianni Amelio sulle ultime settimane di vita forse dell'ultimo statista, vero spartiacque di una politica che oggi è solo affarismo; che questo paese ha avuto, ovvero Bettino Craxi. Un film che ha scatenato inevitabili polemiche sia da parte di chi vuole fare revisionismo storico sul personaggio per esaltare un personaggio politico dimenticato e di cui si vuole recuperare l'eredità, sia da parte di chi vuole probabilmente continuare ad abusare del suo giudizio negativo come se non bastasse quanto successo non perdonandogli le ruberie. Entrambe le posizioni possono essere giuste se non fosse che sono in assoluta malafede, sia perchè è assurdo che a vent'anni dalla morte di Craxi non si riesca a fare un'analisi il più possibile più che non di parte, almeno che non sia faziosa; ma soprattutto non hanno o visto o capito il film. Nel primo caso spetta agli storici probabilmente lo sviluppo della rappresentazione di quella che è stata la figura del politico socialista, escludendo tutte le questioni private e giudiziarie e arrivando quindi a fare un profilo politico della sua storia. Da parte dei giornalisti ci dovrebbe essere almeno la capacità di evitare qualunquismi vari. Sul secondo aspetto il film non è un'opera per rivalutare il presidente, come lo chiama Amelio; ma semplicemente un ritratto intimo e personale di un uomo con tante contraddizioni nel finale della sua vita. Il film parte con il congresso del Psi, a Milano, che rappresenta quello che era il personaggio Craxi, talmente arrogante da non rendersi conto neanche se avvertito di quello che stava per succedere e che non sa riconoscere amici e nemici. Che ama circondarsi di personaggi inetti che sono pronti a dirgli sempre che ha ragione, e non accetta critiche ma è pronto a farle ad altri, soprattutto ai comunisti italiani definiti come dei ravanelli (per molti il discorso non era probabilmente nemmeno sbagliato). Dopo i titoli si passa subito ad Hammamet... siamo alla fine del secolo scorso e Craxi si è autoesiliato scappando dalla giustizia che lo ha condannato in via definitiva per corruzione e finanziamento illecito. Del gigante che si ergeva dal palco del congresso non c'è più nulla... malato, stanco, rancoroso... "vittima di se stesso, del suo orgoglio, della sua arroganza smisurata" e che adesso somiglia molto "ai nani di cui si è circondato". Nel suo "esilio dorato" si circonda di poche persone... la moglie, sua figlia, il nipote e il figlio di un suo amico che si era suicidato dopo essere stato inquisito dal giudice. Sono gli ultimi giorni di una parabola umana e politica, in cui si mostrano tutte le debolezze dell'uomo, il suo rancore verso chi lo ha abbdandonato, verso quella politica ipocrita e quella giustizia ad orologeria. La sua idea è che nessuno nega che quei soldi rimanevano "attaccati alle dita", ma lo facevano tutti, ma qualcuno non è stato indagato e il perchè è facile da intuire. L'arroganza del potere sta anche nel fatto che ci sia questa idea da parte di Craxi che nonostante il reato ci fosse, non dovesse essere la magistratura a intervenire ma il parlamento ad autoregolarsi per via del discorso "lo facevano tutti". A nulla valgono le parole di chi diceva noi non avremmo dovuto farlo... Sono gli ultimi giorni in cui viene ricordato il massimo successo di Craxi che probabilmente ha scaturito la sua fine, ovvero gli eventi di Sigonella, che vengono raccontati dall'innocenza di suo nipote... Sono gli ultimi giorni che raccontano di un uomo che nonostante sia fuori dal suo paese sia comunque lucido e profetico su quelli che saranno gli anni a venire, sulle politiche che sono state fatte in quegli anni e su quelle che verranno fatte che non saranno nell'interesse di quello che non è più definito popolo ma gente come qualcuno vuol fare credere. La sua ultima testimonianza è affidata alle riprese di Fausto che nello zaino, oltre alla telecamera, nasconde una pistola. Intanto il suo stato di salute si aggrava, molti gli chiedono di tornare in Italia per le cure, lui rifiuta, riflette, confessa pensieri, idee, sensi di colpa e incredulità verso quel paese di cui era dominatore e padrone, senza sapere fino in fondo se tornare o rimanere nel suo sdegnoso esilio. Nel film come detto Amelio non ha l'arroganza di rispondere alle domande che le due fazioni sul presidente si fanno, ma come giusto che sia vuole fare una riflessione e soprattutto porre delle domande, perchè come ricorda il compito del regista è questo. Preferisce affrontare soprattutto la tragedia di un uomo arrogante, passato come caprio espiatorio di un sistema corrotto e ancor di più un paese dove il singolo diventa colui da crocifiggere per via di un modus operandi che non riflette solo le ruberie e l'immoralità della politica ma il carattere stesso degli italiani, pronti a salire sul carro del vincitore e a scendere da quello del perdente. Nessuno dei personaggi, nemmeno Craxi, è chiamato con il suo vero nome... probabilmente gli altri sono Moroni, Fanfani e sicuramente DiPietro. Neppure la figlia del protagonista si chiama Stefania, come nella realtà, ma Anita, a ricordare la moglie di Giuseppe Garibaldi, personaggio storico molto caro a Craxi e che viene rievocato più di una volta e in più di un modo, nel corso del film. Un uomo senza nome, dunque, quasi un simbolo di una persona che ha perso il potere e che ora fa i conti con la malattia e la morte che si avvicina, in un oblio inevitabile. Quello che interessa è l'atmosfera che ha portato alla caduta di un uomo potente, di come il partito non sopravviverà al segretario nonostante i tentativi del suo secondo genito, ben consapevole che la sua eredità politica sarà nulla e che tutti lo vogliono morto. Il finale con il sogno che porta alla morte di Craxi è metafora della tragedia di un uomo e del carattere populista e qualunquista di chi lo giudica. L'interpretazione del personaggio principale è affidata a Pier Francesco Favino che riesce grazie ad un trucco strepitoso e alla sua bravura a ricostruire il volto del politico socialista, soprattutto la sua voce, le sue movenze, quella sua presenza ad un tempo carismatica ed inquietante, sprezzante, che ne decretò assieme successo e rovina. Un'interpretazione che vale tutto il film, un'interpretazione titanica. Un film importante soprattutto per la delicatezza e la finezza con cui restituisce la complessità di una figura che è icona di un'era politica che si concluse con un lancio di monetine. Amelio sembra parlare del mondo e della politica dei nostri giorni, un rimpianto al di la dei fatti giudiziari per quella politica e quegli uomini. Amelio non definisce il suo Craxi "né un latitante né un esule. Era un contumace. Era contumace, è andato incontro alla morte che conosciamo, per la sua ostinazione a pensare che dovesse essere giudicato dal Parlamento, e non dalla magistratura. Sono stati l'orgoglio e la presunzione di essere nel giusto a far sì che Craxi facesse quella fine." Voto finale: 4/5 HammametHammamet è un film di genere biografico, drammatico del 2020, diretto da Gianni Amelio, con Pierfrancesco Favino e Livia Rossi. Uscita al cinema il 09 gennaio 2020. Durata 126 minuti. Distribuito da 01 Distribution. Attori:Pierfrancesco Favino, Livia Rossi, Luca Filippi, Silvia Cohen, Omero Antonutti, Renato Carpentieri, Giuseppe Cederna, Claudia Gerini Produzione:Pepito Produzioni con Rai Cinema in associazione con Minerva Pictures Group, in associazione con Evolution People, in collaborazione con SBH TRAMA HAMMAMET Hammamet, film diretto da Gianni Amelio, è incentrato sulla figura di Bettino Craxi (Pierfrancesco Favino), come politico e come uomo e racconta un capitolo critico della storia d'Italia. A distanza di 20 anni dalla morte di uno degli uomini politici più importanti della Repubblica Italiana, Amelio riporta a galla il nome di Craxi, un tempo sulle testate di tutti i giornali e oggi occultato silenziosamente sotto strati e strati di sabbia. Bertino Craxi, un nome che molti non vogliono ricordare, che intimorisce altri e che altri ancora vorrebbero cancellare, forse per sempre. Il film, basato su testimonianze reali, è un thriller fondato su tre tappe. Il re caduto: il primo socialista con l'incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri, indagato poi nell'inchiesta Mani pulite. La figlia che lotta per lui: Stefania, istitutrice della Fondazione Craxi, volta a tutelare l'immagine del padre. Infine, l'ultimo capitolo, il terzo, dedicato a un misterioso giovane, che entra nell'ambiente politico della famiglia Craxi, provando a demolirlo da dentro. PANORAMICA SU HAMMAMET
Dodicesimo film di finzione di Gianni Amelio - che ha comunque nel corso della sua carriera realizzato anche lungometraggi documentari e corti per piccolo e grande schermo, e film per la tv - Hammamet è il film che racconta gli ultimi sei mesi di vita di Bettino Craxi, quando il leader socialista, ex Presidente del Consiglio, viveva già da sei anni anni nella città tunisina del titolo: da esiliato, come sosteneva lui, o da latitante, come invece sostenevano i magistrati di Mani Pulite, che in lui vedevano il vertice del sistema di corruzione della politica italiana che volevano smantellare con la loro inchiesta, e per buona parte dell'opinione pubblica.
CURIOSITÀ SU HAMMAMET
Pierfrancesco Favino ha subito una vera e propria trasformazione per interpretare il ruolo Bettino Craxi, è stato truccato da truccatori italiani che hanno studiato in Inghilterra. Ci sono voluti lunghi mesi di prove per ottenere una così forte somiglianza. Il film è stato girato negli stessi luoghi in cui Bettino Craxi passò gli ultimi anni di vita, a cominciare proprio dalla casa in Tunisia, dove morì il 19 gennaio del 2000.
FRASI CELEBRI DI HAMMAMET
Dal Trailer Ufficiale del Film: Bettino Craxi (Pierfrancesco Favino): I danari per la politica sono come le armi per la guerra, mi spiace deludere qualcuno ma...la democrazia ha un costo!
Post n°15626 pubblicato il 23 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Caterina Caterina è un film di genere documentario del 2019, diretto da Francesco Corsi. Uscita al cinema il 15 febbraio 2020. Durata 75 minuti. Distribuito da Kiné. Sceneggiatura:Francesco Corsi Fotografia:Andrea Vaccari Produzione:Kiné TRAMA CATERINA
Caterina, film diretto da Francesco Corsi, è un documentario su Caterina Bueno, cantante italiana ed etnomusicologa, che ha svolto tra gli anni '60 e '70 un importante compito di ricerca all'interno della musica popolare italiana. Un racconto che si snoda tra le immagini e le parole di una delle maggiori interpreti del folklore musicale del tempo e del nostro Paese. È stato proprio grazie a Caterina che molti canti popolari e della tradizione contadina, trasmessi fino a quel momento soltanto oralmente, sono potuti sopravvivere fino a oggi, non rischiando di essere completamente abbandonati all'oblio.
Post n°15625 pubblicato il 23 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Memorie di un assassino ( Salinui chueok ) Memorie di un assassino è un film di genere thriller, drammatico del 2003, diretto da Bong Joon Ho, con Kang-ho Song e Kim Sang-Kyung. Uscita al cinema il 13 febbraio 2020. Durata 131 minuti. Distribuito da Academy Two. Attori:Kang-ho Song, Kim Sang-Kyung, Roeha Kim, Song Jae-ho, Byun Hee-Bong, Ko Seo-hie, Parco No-shik, Park Hae-Il, Jeon Mi-seon, Seo Young-Hwa Sceneggiatura:Bong Joon Ho, Shim Sung-bo Fotografia:Kim Hyung-koo Montaggio:Kim Sun-Min Musiche:Tarô Iwashiro Produzione:CJ Entertainment, Muhan Investment, Sidus TRAMA MEMORIE DI UN ASSASSINO Memorie di un assassino, film diretto da Bong Joon Ho, è ambientato nel 1986 nella provincia di Gyunggi, nella Corea del Sud, dove si indaga su due casi di donne trovate morte, uccise molto probabilmente dalla stessa mano. A occuparsi degli omicidi sono i detective del posto, Park Doo-Man (Kang-ho Song) e Cho Yong-koo (Roe-ha Kim), ma con i loro metodi brutali e rudimentali i due non sono pronti ad affrontare dei crimini così violenti né tanto meno la ricerca di un maniaco omicida. CURIOSITÀ SU MEMORIE DI UN ASSASSINO
Il regista Bong Joon Ho ha dichiarato che la sceneggiatura del film è stata influenzata molto dal fumetto From Hell di Alan Moore, ma è basato anche su una serie di omicidi commessi negli anni '80 nella città coreana di Hwaeseong, da cui è stata tratta la piéce Come See Me.
INTERPRETI E PERSONAGGI DI MEMORIE DI UN ASSASSINO
Post n°15624 pubblicato il 23 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Tag: trailer
Post n°15623 pubblicato il 23 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Gli anni più belli Gli anni più belli è un film di genere drammatico del 2020, diretto da Gabriele Muccino, con Pierfrancesco Favino e Micaela Ramazzotti. Uscita al cinema il 13 febbraio 2020. Durata 129 minuti. Distribuito da 01 Distribution. Attori:Pierfrancesco Favino, Micaela Ramazzotti, Kim Rossi Stuart, Claudio Santamaria, Nicoletta Romanoff, Emma Marrone, Francesco Centorame, Andrea Pittorino, Paola Sotgiu, Francesco Acquaroli, Elisa Visari Sceneggiatura:Gabriele Muccino, Paolo Costella Montaggio:Claudio Di Mauro Musiche:Nicola Piovani Produzione:Una produzione Lotus Production, una società di Leone Film Group con Rai Cinema in associazione con 3 Marys Entertainment TRAMA GLI ANNI PIÙ BELLI
Gli anni più belli, il film diretto da Gabriele Muccino, è la storia di un gruppo di quattro amici, formato da Giulio (Pierfrancesco Favino), Gemma (Micaela Ramazzotti), Paolo (Kim Rossi Stuart) e Riccardo (Claudio Santamaria). La loro amicizia dura da ben 40 anni, esattamente dal 1980 ad oggi, attraversando l'adolescenza fino all'età adulta. I tre uomini sono cresciuti insieme sin da giovanissimi per poi incontrare, durante gli anni del liceo, Gemma - unica donna del gruppo - di cui Paolo s'innamora immediatamente.
PANORAMICA SU GLI ANNI PIÙ BELLI
Dopo A casa tutti bene, dramma familiare di ambientazione isolana che apparteneva in pieno al territorio del melò, Gabriele Muccino dà corpo a un progetto a cui pensava da un po’ e che ha la sua più importante fonte di ispirazione nel capolavoro di Ettore Scola C'eravamo tanto amati, chiaramente citato in una scena al ristorante con i tre protagonisti che si ritrovano dopo diverso tempo e ricordano i giorni andati, giorni che tuttavia non c'entrano nulla con quelli dell'Italia del film con Stefania Sandrelli, Vittorio Gassman e Nino Manfredi.
CURIOSITÀ SU GLI ANNI PIÙ BELLI
Le riprese del film sono iniziate il 3 giugno 2019 tra Roma e Napoli e sono durate ben 9 settimane.
FRASI CELEBRI DI GLI ANNI PIÙ BELLI
Dal Trailer Ufficiale del Film: Gemma (Micaela Ramazzotti): Ma allora è vero, tutti e tre di nuovo insieme! Che bella sorpresa!
FOCUS SU GLI ANNI PIÙ BELLI
I giovani protagonisti di Gli anni più belli:
INTERPRETI E PERSONAGGI DI GLI ANNI PIÙ BELLI
Post n°15622 pubblicato il 23 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Impressionisti segreti Impressionisti segreti è un film di genere documentario del 2020, diretto da Daniele Pini. Uscita al cinema il 10 febbraio 2020. Distribuito da Nexo Digital. Produzione:Ballandi e Nexo Digital TRAMA IMPRESSIONISTI SEGRETI Impressionisti segreti, film diretto da Daniele Pini, è un documentario che racconta questo movimento artistico, che è passato dall'essere inizialmente ignorato dalla critica a corrente tra le più apprezzate in tutto il mondo. Un racconto di come l'Impressionismo con le sue tecniche sulla luce e lo studio del colore abbia apportato una profonda rivoluzione nel mondo dell'arte. Il film è al cinema come evento solo nelle date del 10, 11 e 12 febbraio 2020.
Post n°15621 pubblicato il 23 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Cercando Valentina - Il mondo di Guido Crepax Cercando Valentina - Il mondo di Guido Crepax è un film di genere documentario del 2019, diretto da Giancarlo Soldi, con Riccardo Vianello. Uscita al cinema il 12 febbraio 2020. Durata 75 minuti. Distribuito da Bizef Produzione. Attori:Riccardo Vianello Sceneggiatura:Giancarlo Soldi, Marco Lodoli Fotografia:Giuseppe Baresi Montaggio:Silvia Di Domenico Musiche:Teho Teardo Produzione:Bizef Produzione TRAMA CERCANDO VALENTINA - IL MONDO DI GUIDO CREPAX
Cercando Valentina - Il mondo di Guido Crepax, film diretto da Giancarlo Soldi, è ambientato verso la fine degli anni '60, un periodo in cui le principali capitali europee vivono un momento creativo e di ribellione. Da Milano a Parigi, fino a Londra, un unico grido di rivolta si alza e incita al rinnovamento. È il periodo della ribellione culturale, a cui partecipano per lo più i giovani intellettuali.
Post n°15620 pubblicato il 23 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Tag: film in uscita La mia banda suona il pop La mia banda suona il pop è un film di genere commedia del 2020, diretto da Fausto Brizzi, con Christian De Sica e Diego Abatantuono. Uscita al cinema il 20 febbraio 2020. Durata 95 minuti. Distribuito da Medusa Film. Attori:Christian De Sica, Diego Abatantuono, Massimo Ghini, Angela Finocchiaro, Rinat Khismatouline, Giulio Base, Paolo Rossi, Natasha Stefanenko, Tiberio Timperi Sceneggiatura:Fausto Brizzi, Marco Martani Fotografia:Gino Sgreva Montaggio:Luciana Pandolfelli Produzione:Casanova Multimedia, Eliseo Cinema TRAMA LA MIA BANDA SUONA IL POP La mia banda suona il pop, film diretto da Fausto Brizzi, racconta la storia della burrascosa reunion dei Popcorn, un famosissimo gruppo pop degli anni '80, formato da Tony (Christian De Sica), Jerry (Paolo Rossi), Lucky (Massimo Ghini) e Micky (Angela Finocchiaro). È un importante magnate di Pietroburgo, Vladimir Ivanov (Rinat Khismatouline), a voler vedere ancora una volta insieme la sua band preferita per un'ultima emozionante esibizione. Franco (Diego Abatantuono), infido manager dei Popcorn, viene contattato da Olga (Natasha Stefanenko) per conto di Ivanov, ma l'agente non è molto d'accordo con l'idea del magnate e decide di proporgli alteri talenti italiani, disposti a esibirsi in Russia. Ivanov, però, non accetta un no come risposta, lui vuole i Popcorn. A Franco quindi rimane l'arduo compito di riunirli, ma i membri del gruppo non acconsentono a nessuna condizione di rivedersi e suonare di nuovo insieme. Eppure, complice il destino e forse anche la brama di denaro, i quattro si ritrovano costretti ad accettare la proposta dell'oligarca. PANORAMICA SU LA MIA BANDA SUONA IL POP
La mia banda suona il pop, il film di Fausto Brizzi, prende il titolo, modificandolo, dalla celebre canzone di Ivano Fossati "La mia banda suona il rock", prima traccia dell'omonimo album uscito nel 1979.
CURIOSITÀ SU LA MIA BANDA SUONA IL POP Fausto Brizzi ha voluto che i Popcorn sembrassero davvero una band degli anni '80 ed è così che il film ha avuto un lungo processo di preparazione, che ha visto la sua troupe impegnata nel ricreare videoclip dell'epoca con protagonisti gli interpreti stessi. FRASI CELEBRI DI LA MIA BANDA SUONA IL POP
Dal Trailer Ufficiale del Film: Voce off: Negli anni Ottanta i Popcorn erano più famosi dei Pooh, poi si sono sciolti e oggi, con rispetto parlando, sono dei morti di fame!
INTERPRETI E PERSONAGGI DI LA MIA BANDA SUONA IL POP
Post n°15619 pubblicato il 23 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Tag: film in uscita
Lunar City è un film di genere documentario del 2019, diretto da Alessandra Bonavina. Uscita al cinema il 17 febbraio 2020. Durata 65 minuti. Distribuito da Vision Distribution. Produzione:ASI - Agenzia Spaziale Italiana, Regione Lazio, Next One Film Group in collaborazione con INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica, ESA - European Space Agency TRAMA LUNAR CITY Lunar City, film diretto da Alessandra Bonavina, è un documentario che celebra il cinquantennio dello sbraco sulla luna di Neil Armstrong, avvenuto il 20 luglio 1969. Da quel momento in poi la tecnologia ha fatto passi da giganti, superando confini e sfide e raggiungendo grandi traguardi, tra cui nuove scoperte. Dando uno sguardo al passato e al presente, il docu-film guarda al futuro, nel quale l'uomo sembra predestinato a far ritorno sul satellite, questa volta con una nuova missione. L'intento è quello di costruire una stazione spaziale cislunare che permetta agli astronauti di raggiungere il nostro satellite e da lì esplorare lo spazio interplanetario, così da cambiare l'odierna visione del mondo.
Post n°15618 pubblicato il 23 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Tag: film in uscita
Lunar City è un film di genere documentario del 2019, diretto da Alessandra Bonavina. Uscita al cinema il 17 febbraio 2020. Durata 65 minuti. Distribuito da Vision Distribution. Produzione:ASI - Agenzia Spaziale Italiana, Regione Lazio, Next One Film Group in collaborazione con INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica, ESA - European Space Agency
Post n°15617 pubblicato il 23 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Tag: trailer
Post n°15616 pubblicato il 23 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Tag: film in uscita
Fabrizio De André e PFM. Il concerto ritrovato è un film di genere documentario del 2019, diretto da Walter Veltroni. Uscita al cinema il 17 febbraio 2020. Distribuito da Nexo Digital. Sceneggiatura:Walter Veltroni Fotografia:Emanuele Cerri Montaggio:Marco Ferrari TRAMA FABRIZIO DE ANDRÉ E PFM. IL CONCERTO RITROVATO Fabrizio De André e PFM. Il concerto ritrovato, film diretto da Walter Veltroni, riporta in vita uno degli eventi cardine della musica italiana, quello tenutosi a Genova il 3 gennaio 1979. Un nastro rimasto fino a ora sepolto e gelosamente conservato dal regita Piero Frattari. Finalmente ritrovato, il filmato è stato restaurato per una versione cinematografica, che riporti indietro nel tempo i nostalgici e affascini le nuove generazioni. Un tour, quello di Faber con la PFM, che ha visto uniti sul palco due simboli dell'Italia e della musica italiana e le cui immagini sono soltanto quelle contenute nel video della data di Genova. CURIOSITÀ SU FABRIZIO DE ANDRÉ E PFM. IL CONCERTO RITROVATO Nel 1978 la PFM ha convinto De André a fare un tour insieme in giro per l'Italia e ad arrangiare, per la prima volta nella sua carriera, i suoi brani in chiave rock.
Post n°15615 pubblicato il 23 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Lontano Lontano Lontano Lontano è un film di genere commedia del 2019, diretto da Gianni Di Gregorio, con Gianni Di Gregorio e Ennio Fantastichini. Uscita al cinema il 20 febbraio 2020. Durata 90 minuti. Distribuito da Parthénos Distribuzione. Regista: Gianni Di Gregorio Genere: Commedia Anno: 2019 Paese: Italia Durata: 90 min Data di uscita: 20 febbraio 2020 Distribuzione: Parthénos Distribuzione Genere:Commedia Anno:2019 Regia:Gianni Di Gregorio Attori:Gianni Di Gregorio, Ennio Fantastichini, Giorgio Colangeli, Daphne Scoccia, Salih Saadin Khalid, Francesca Ventura, Silvia Gallerano, Iris Peynado, Galatea Ranzi, Roberto Herlitzka Sceneggiatura:Marco Pettenello, Gianni Di Gregorio Produzione:Bibi Film con Rai Cinema TRAMA LONTANO LONTANO
Lontano Lontano, il film diretto da Gianni Di Gregorio, racconta la storia di Attilio (Ennio Fantastichini), Giorgetto (Giorgio Colangeli) e il Professore (Gianni di Gregorio). Tre uomini sui 70 anni di Roma, diversissimi tra loro eppure simili nella sorte. Il Professore insegnava latino e ora è in pensione, intrappolato dalla noia. Giorgetto, ultimo baluardo della vecchia romanità, vive in miseria e fatica a sbarcare il lunario. Attilio con il suo animo anticonformista è un robivecchi che desidererebbe rifare molte di quelle esperienze della gioventù. Le loro vite sono un disastro, la loro anzianità li sta logorando in una triste esistenza di quartiere, mentre tutti tre sognano un futuro all'estero. Ma dove?
PANORAMICA SU LONTANO LONTANO
Un cinema di quartiere, nel senso più nobile del termine, quello che attraverso una specificità culturale a chilometri zero riesce a essere universale: dal local al global.
CURIOSITÀ SU LONTANO LONTANO
Il film è presentato in anteprima al Torino Film Festival 2019. L'idea del film nasce da una conversazione tra Matteo Garrone e il regista del film, che conoscendo molto bene Gianni Di Gregorio lo stimolò a scrivere la storia di un pensionato povero, costretto a trasferisrsi all'estero per migliorare le sue condizioni di vita. Il film rappresenta l'ultima interpretazione di Ennio Fantastichini, deceduto il 1° dicembre 2018 dopo la fine delle riprese del film.
FRASI CELEBRI DI LONTANO LONTANO
Dal Trailer Ufficiale del Film: Il Professore (Gianni Di Gregorio): Questo è il mondo nostro, ce semo nati, ce conoscono tutti!
INTERPRETI E PERSONAGGI DI LONTANO LONTANO
Post n°15614 pubblicato il 22 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Tag: film in uscita
Post n°15613 pubblicato il 22 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Tag: film in uscita
Post n°15612 pubblicato il 18 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Gli anni più belli (guarda la video recensione) vince il weekend con 2,8 milioni di euro e oltre 440mila presenze al cinema, un’ottima partenza per Muccino, che stacca Sonic – Il film (guarda la video recensione), fermatosi a 1,4 milioni, peraltro un ottimo risultato per un’opera ispirata a un videogioco. Completa il podio lo stupefacente Parasite (guarda la video recensione), che incassa 1,4 milioni e vola a 4,1 milioni complessivi.
Post n°15611 pubblicato il 16 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Contro il razzismo e la sinofobia. L'AntiDiplomatico aderisce alla campagna #nonabbiamopauradeicinesi *L'AntiDiplomatico aderisce e invita ad aderire alla campagna #nonabbiamopauradeicinesi* Di Francesco Maringio' L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’epidemia da nuovo coronavirus 2019-nCoV una emergenza sanitaria internazionale ed è giusto prestare massima attenzione e seguire le indicazioni delle strutture sanitare. Ma purtroppo assistiamo alla formazione di veri e propri focolai di xenofobia in tutto l’Occidente: più del coronavirus si stanno diffondendo incidenti di ostilità (quando non veri e propri atti di razzismo) nei confronti di cittadini asiatici nei paesi occidentali, Italia compresa. Purtroppo al comprensibile allarme per il coronavirus, si sta aggiungendo un ingiustificato allarme sociale: i nostri fratelli della comunità italo-cinese (e tutti gli asiatici in generale) sono oggetto di discriminazione, si invita a non frequentare ristoranti cinesi e, incredibilmente, sono spuntati i primi cartelli che invitano i cittadini cinesi a non frequenta bar e scuole a Roma. Non si può più stare in silenzio! Anche io ci metto la faccia per dire che siamo tutti cinesi, che è disumano affibbiare lo stigma di untore a qualunque essere umano e che c’è un’Italia diversa da quella che si è vista in questi giorni, con le aggressioni fisiche e verbali e con i pregiudizi su cibo, igiene e razza. Quest’altra Italia, che è la stragrande maggioranza solidale del paese, vuole rompere questo tentativo patetico di “costruzione del nemico”. Non abbiamo nemici: siamo invece figli di una comunità umana dal futuro condiviso! #nonabbiamopauradeicinesi #standwithchina #chinajiayou #WuHanJiaYou #ForzaCina *I have joined the campaign #nonabbiamopauradeicinesi (we are not scared of Chinese)* The World Health Organization has declared the new coronavirus 2019-nCoV epidemic an international health emergency and it is right to pay the utmost attention and follow the indications of the health facilities. But unfortunately we are observing the formation of real outbreaks of xenophobia throughout the West: more than the coronavirus, incidents of hostility (when not real acts of racism) are spreading against Asian citizens in Western countries, including Italy. Unfortunately, to the understandable alarm about the coronavirus, an unjustified social alarm is being added: our brothers and sisters in the Italian-Chinese community (and all Asians in general) are being discriminated, people are being invited not hang out at Chinese restaurants and, incredibly, the first notices have appeared inviting Chinese citizens not to attend bars and schools in Rome. One can no longer be silent! I put my face on this campaign to say that "we are all Chinese", to say that it is inhumane to put the stigma of plague-spreader on any human being and that there is an Italy different from the one we have seen in these days, with physical and verbal aggressions and prejudices about food, hygiene and race. This other Italy, which is the overwhelming majority of the country, wants to break this pathetic attempt to "build the enemy". We have no enemies: instead, we are members of a human community with a shared future! #nonabbiamopauradeicinesi #standwithchina #chinajiayou #WuHanJiaYou #ForzaCina
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Inviato da: Mr.Loto
il 28/03/2022 alle 11:57
Inviato da: Mr.Loto
il 15/10/2020 alle 16:34
Inviato da: RavvedutiIn2
il 13/11/2019 alle 16:33
Inviato da: surfinia60
il 11/07/2019 alle 16:27
Inviato da: Enrico Giammarco
il 02/04/2019 alle 14:45