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Messaggi del 23/05/2010

 

Palmares 2010 Cannes

Post n°3706 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 

- Palma d'oro: 'Uncle Boonmee who can recall his past lives'
del regista thailandese Apichatpong Weerasethakul
- Miglior Attore: ex aequo Elio Germano per 'La nostra vita' di
Daniele Luchetti e Javier Bardem per 'Biutiful' di Alejandro
Gonzalez Inarritu
- Miglior Attrice: Juliette Binoche per 'Copia Conforme'
dell'iraniano Abbas Kiarostami
- Grand Prix: 'Des hommes et des dieux' del francese Xavier
Beauvois
- Regia: il francese Mathieu Amalric per 'Tournee''
- Giuria: 'Un homme qui crie' del regista del ciadiano
Mahamat-Saleh Haroun
- Sceneggiatura: sudcoreano Lee Chang Dong per 'Poetry'
- Camera d'oro per la migliore opera prima: Ano Bisestile di
Michael Rowe (Quinzaine des realisateurs)
- Palma d'oro per il miglior cortometraggio: Chienne d'Histoire
di Serge Avedikian
- Premio della giuria per i cortometraggi: Micky Bader di Frida
Kempff. (AGI)

 
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Cannes, vince film thailandese Germano premiato come miglior attore da La repubblica

Post n°3705 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 

CANNES - La Palma d'oro va al film tailandese 'Uncle Boonme Who Can Recall His Past Lives' di Apichatpong Weerasethakul ma anche l'Italia ottiene il suo, importante, riconoscimento con Elio Germano, miglior attore per il film di Daniele Luchetti 'La nostra vita'. Ex aequo con Javier Bardem, anch'egli padre dolente per 'Biutiful' di Gonzalez Inarritu. E Germano nel ritirare il premio ringrazia il suo regista, la produzione e dedica il riconoscimento a tutti gli italiani: "Siccome la nostra classe dirigente rimprovera sempre al nostro cinema di parlare male della nostra nazione dedico il premio all'Italia e agli italiani che fanno di tutto per rendere l'Italia un paese migliore nonostante la loro classe dirigente''.

Un riconoscimento importante dunque per il film di Luchetti che era stato accolto bene nei giorni scorsi e che è arrivato venerdì nelle sale italiane. La giuria presieduta da Tim Burton ha quindi apprezzato l'interpretazione dei due attori, entrambi impegnati in un ruolo di padre che lotta con difficoltà economiche e tormenti interiori. Quello di Germano è un operaio edile che trovatosi vedovo con tre figli piccoli tenta di garantire loro l'agiatezza economica passando sopra alle regole e alle morti bianche, quello di Bardem è ugualmente un padre solo (la moglie è psicologicamente debole) che, scopertosi malato, cerca di assicurare con mezzi poco leciti un futuro ai figli.

Deve aver colpito il presidente di giuria Tim Burton l'immaginifico film tailandese, storia di un uomo anziano che sul letto di morte rivive le sue vite passate. Nel film realismo e fantastico si mescolano attraverso storie e leggende popolate da animali misteriosi. Il regista ritirando la Palma ha rivolto il primo pensiero alle vittime degli scontri che hanno insanguinato Bangkok negli ultimi giorni tra le camice rosse, vicine al premier deposto Thaksin Shinawatra, e l'esercito.

Il premio per la miglior attrice è andato a Juliette Binoche per 'Copia conforme', coproduzione italiana del regista iraniano Abbas Kiarostami girato in Toscana. Nei suoi ringraziamenti (ai genitori, ai figli, agli uomini che l'hanno amata) l'attrice francese ha ricordato, commossa, il regista iraniano Jafar Panahi (al nono giorno di sciopero della fame) ancora incarcerato in Iran. ''La sua colpa è di essere un artista in un paese dove si svolge una difficile lotta''. Il Gran Premio della giuria è stato assegnato al film francese 'Des hommes e des dieux' di Xavier Beauvois dedicato ad un gruppo di monaci trappisti in Algeria, che dopo anni di condivisione con la popolazione musulmana, furono sterminati. Conclude il Palmares 'Un Homme qui cri' di Mahamat-Saleh Haroun del Ciad; il premio come miglior regista a Mathieu Amalric (attore francese di 'Lo scafandro e la farfalla' di Schnabel e cattivo per 007) per 'Tournéè che ha chiamato sul palco le sue attrici spogliarelliste e la miglior sceneggiatura a Lee Chang-dong per 'Poetry' della Corea del Sud.

 
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Cannes, Il Gran Premio della Giuria a "Des hommes et des Dieux"

Post n°3704 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 


Del regista francese Xavier Beauvois

Cannes, Il Gran Premio della Giuria a "Des hommes et des Dieux"

Cannes, 23 mag (Ap) - La giuria del 63esimo Festival di Cannes, presieduta dal regista americano Tim Burton, ha assegnato il Gran Premio della Giuria al film "Des hommes et des Dieux" del regista francese Xavier Beauvois.

 
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Cannes, premia Elio Germano:'Viva l'Italia, non il governo' da ilcannocchiale

Post n°3703 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 

 

23 maggio 2010

Il 29enne Elio come Marcello Mastroianni 23 anni fa: miglior attore per La nostra vita di Daniele Luchetti, dedica il premio agli “italiani che fanno di tutto per rendere il nostro un paese migliore, nonostante la loro classe dirigente”.
di Federico Pontiggia

CANNES: “I governanti rimproverano al cinema di parlare male della nostra nazione. Volevo dedicare questo premio all’Italia e agli italiani che fanno di tutto per rendere il nostro un paese migliore, nonostante la loro classe dirigente”. E per Elio Germano sono applausi a scena aperta alla cerimonia di chiusura del 63esimo festival di Cannes: ex-aequo con il Biutiful con Javier Bardem di Alejandro Gonzalez Inarritu, è lui il miglior attore per La nostra vita di Daniele Luchetti. Bisogna andare indietro al 1994 per trovare un interprete italiano consacrato a Cannes, ovvero la Virna Lisi de La Regina Margot, e addirittura per un predecessore maschile si deve scendere fino al 1987, con il protagonista di Oci ciornie di Nikita Mikhalkov: Marcello Mastroianni. Non serve aggiungere altro per sottolineare l’importanza del traguardo raggiunto da Germano a soli 29 anni (ne compirà 30 il 25 settembre): straordinario “furbetto del canterino” in un one man show proletario nella periferia della sua città natale, Roma, Elio ha portato sul palco del cinema mondiale i ringraziamenti per il suo regista, i produttori Rai Cinema e Cattleya, ma anche un colpo al governo, assente a Cannes col ministro Bondi ma impegnato in patria a demolire lirica, cinema, cultura tutta. Per dirla alla francese, chapeau!

Felici siamo anche per la Palma d’Oro, piantata nella giungla dove avremmo voluto: chissà che la scena d'amore tra un pesce gatto e una brutta principessa non la faccia pendere verso la Thailandia, avevamo scritto. E così è stato: il visionario regista di Big Fish e presidente di giuria Tim Burton ha dato il massimo riconoscimento a Uncle Boonmee Who Can Recall His Past Lives di Apichatpong Weerasethakul. Tra miti animisti e politica antimilitarista, reincarnazioni possibili e fantasmi sensibili, il regista thailandese ha fatto della giungla un nuovo Libro audiovisivo, un incontro tra umano e animale con morti vivissimi e figli-scimmioni dagli occhi rossi. E c’è pure tanta ironia ("Muoio perché ho ucciso troppi comunisti"), per rivendicare alla settima arte lo stile e il potere immaginifico cine qua non: Bim lo porterà nelle nostre sale, non perdetelo! Meno entusiasmo, almeno il nostro, hanno viceversa sortito gli altri esiti di Cannes 63: Grand Prix a Des hommes et des dieux di Xavier Beauvois, sul martirio ecumenico di sette monaci cistercensi in Algeria nel ‘96, che scivola nell’affabulazione televisiva e nell’enfasi spirituale (arriverà da noi con Lucky Red); premio della giuria a Un homme qui crie del chadiano Mahamat-Saleh Haroun, poeticamente edificante, stilisticamente elementare; miglior attrice protagonista Juliette Binoche per la sbiadita, noiosa Copia conforme di Abbas Kiarostami: era già sul poster di Cannes 63, a Juliette dei sospiri ora manca solo una statua d’oro al Palais... Ancora, Emanuelle Devos ha consegnato al coreano Lee Chang-dong il premio alla sceneggiatura per Poetry, mentre il francese Mathieu Amalric l’ha spuntata per la regia della sua dolente, Burlseque Tournée e Michael Rowe vince la Camera d’Or al miglior esordio con Anno Bisestile. Chi rimane fuori? Another Year di Mike Leigh, dato per favorito alla vigilia, e My Joy dell’ucraino Sergei Loznitsa, un altro dei nostri favoriti. Pazienza, e viva l’Italia. Ma quella di Germano.

 
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GERMANO MIGLIOR ATTORE

Post n°3702 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 

 
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The last station

Post n°3701 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Una canzone per te

Post n°3700 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 

Una canzone per te


Una  canzone per te - visualizza locandina ingrandita

Trama del film Una canzone per te:
Davide è sveglio, carino e affascinante, ed è convinto che il fatto di essere uno dei ragazzi più popolari della scuola lo metta al riparo da ogni responsabilità. Ma un giorno la sua sfrontatezza gli gioca un brutto scherzo, facendogli prendere la promozione, gli amici, la band in cui canta e soprattutto, Silvia, la ragazza che tutta la scuola gli invidia. Davide è a pezzi, vorrebbe poter tornare indietro per correggere i suoi errori... e il miracolo accade. Gli viene data la possibilità di rivivere la giornata che gli ha cambiato la vita. Ma conoscere in anticipo gli eventi non basta, soprattutto se il destino decide di metterci lo zampino...


USCITA CINEMA: 28/05/2010
REGIA: Herbert Simone Paragnani
SCENEGGIATURA: Herbert Simone Paragnani
ATTORI: Emanuele Bosi, Michela Quattrociocche, Agnese Claisse, Andrea Montovoli, Carolina Di Domenico, Carolina Benvenga, Martina Pinto, Guglielmo Scilla


FOTOGRAFIA: Marcello Montarsi
MONTAGGIO: Luciana Pandolfelli
PRODUZIONE: Cattleya
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
PAESE: Italia 2010
GENERE: Commedia
FORMATO: Colore

 
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Sono viva

Post n°3699 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 

Sono viva


Sono  viva - visualizza locandina ingrandita

Trama del film Sono viva:
Rocco, un giovane operaio, accetta per soldi di trascorrere come guardiano la notte in una villa isolata fuori città, vegliando il corpo senza vita di Silvia, la giovanissima figlia del padrone di casa. Nel corso della nottata, ricevendo visite inattese, Rocco realizza che dietro a quella morte si nasconde un intricato mistero. Appassionandosi al destino della ragazza, all'alba scopre finalmente la verità e trova il coraggio di rendere giustizia a Silvia.


USCITA CINEMA: 28/05/2010
REGIA: Dino Gentili, Filippo Gentili
SCENEGGIATURA: Dino Gentili, Filippo Gentili
ATTORI: Giovanna Mezzogiorno, Massimo De Santis, Marcello Mazzarella, Guido Caprino, Giorgio Colangeli, Vlad Alexandru Toma


FOTOGRAFIA: Vittorio Omodei Zorini
MONTAGGIO: Paola Freddi
MUSICHE: Giovanni Venosta
PRODUZIONE: Metafilm
DISTRIBUZIONE: Iris Film
PAESE: Italia 2008
GENERE: Drammatico
DURATA: 87 Min
FORMATO: Colore

 
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Le quattro volte

Post n°3698 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 

 


Le  quattro volte - visualizza locandina ingrandita

Trama del film Le quattro volte:
Un paese calabrese abbarbicato su alte colline da cui si scorge il mar Ionio in lontananza, un posto dove il tempo sembra essersi fermato, dove le pietre hanno il potere di cambiare gli eventi e le capre si soffermano a contemplare il cielo. Qui vive i suoi ultimi giorni un vecchio pastore. E' malato. Crede di trovare la me-dicina giusta nella polvere raccolta dal pavimento della chiesa, che beve sciolta nell'acqua ogni sera. Nello spiazzo di terra nera di un ovile, una capra dà alla luce un capretto bianco Il disagio della vita dura pochi istanti: gli occhi si aprono subito, le zampe già reggono il peso del corpo. Lo schermo è riempito da questa nuova presenza. Il capretto cresce, si irrobustisce, inizia a giocare. Il giorno della sua prima uscita inavvertitamente resta indietro rispetto al resto del gregge e si perde nella vege-tazione, fino a quando esausto si abbandona ai piedi di un maestoso abete. Il grande albero oscilla nella brezza montana. Il tempo passa, le stagioni cambia-no in fretta, il grande abete bianco con loro. Il suono della sua chioma riempie il silenzio. All'improvviso un rumore meccanico. L'abete giace al suolo. È stato mutilato, ridotto al suo scheletro. Il suo legno bian-co viene trasformato in carbone attraverso il lavoro antichissimo dei carbonai lo-cali. Lo sguardo si perde nel fumo della cenere


USCITA CINEMA: 28/05/2010
REGIA: Michelangelo Frammartino
SCENEGGIATURA: Michelangelo Frammartino
FOTOGRAFIA: Andrea Locatelli
MONTAGGIO: Maurizio Grillo, Benni Atria
PRODUZIONE: Vivo film, Invisibile Film, Essential FilmProducktion, Ventura Film
DISTRIBUZIONE: Istituto Luce
PAESE: Svizzera, Germania, Italia 2009
GENERE: Documentario
FORMATO: Colore

 
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La regina dei castelli di carta

Post n°3697 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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La regina dei castelli di carta

Post n°3696 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 

La regina dei castelli di carta(Luftslottet som sprängdes)


La  regina dei castelli di carta - visualizza locandina ingrandita

Trama del film La regina dei castelli di carta:
Dopo uno scontro quasi fatale con Zala, Lisbeth Salander viene portata in ospedale per una grave ferita alla testa. Sembra che Zala, ricoverato nello stesso ospedale, si trovi in condizioni analoghe. Grazie alle cure dei medici e a un po' di fortuna, Lisbeth riesce a essere dimessa senza uccidere nessuno o farsi uccidere. Ma ora è in carcere, in attesa di essere processata per tentato omicidio. Come sempre dalla parte di Lisbeth, Mikael Blomkvist, indaga nel tragico e oscuro passato della ragazza alla ricerca di elementi che possano scagionarla.


USCITA CINEMA: 28/05/2010
REGIA: Daniel Alfredson
SCENEGGIATURA: Ulf Rydberg
ATTORI: Michael Nyqvist, Noomi Rapace, Michalis Koutsogiannakis, Lena Endre, Per Oscarsson, Sofia Ledarp, Annika Hallin, Peter Andersson, Hans Alfredson, Jacob Ericksson, Johan Kylén, Tanja Lorentzon, Mirja Turestedt, Anders Ahlbom, Magnus Krepper, Niklas Hjulström


FOTOGRAFIA: Peter Mokrosinski
MONTAGGIO: Hàkan Karlsson
MUSICHE: Jacob Groth
PRODUZIONE: Nordisk Film, Sveriges Television (SVT), Yellow Bird Films, ZDF Enterprises
DISTRIBUZIONE: Bim Distribuzione
PAESE: Svezia 2010
GENERE: Poliziesco, Thriller
FORMATO: Colore 35mm


Note:
Tratto dal terzo romanzo della serie Millenium di Stieg Larsson, preceduto da Uomini che odiano le donne e La ragazza che giocava con il fuoco

 
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La papessa

Post n°3695 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 

La papessa(Pope Joan)


La  papessa - visualizza locandina ingrandita

Trama del film La papessa:
814 d.c.: Johanna (JOHANNA WOKALEK) sembra condannata a vivere una vita che non le piace, con un destino già scritto, tipico delle ragazze di quell'epoca: lavoro, figli e una morte prematura. Ma Johanna, spinta dalla fede e dalla convinzione che il destino abbia in serbo per lei qualcosa di diverso e che Dio le stia mostrando la via da seguire, si oppone al severo padre (IAIN GLEN) e alle regole della Chiesa, anche a costo di pagare un prezzo molto alto. Johanna frequenta la scuola nella cattedrale di Dorstadt, dove conosce il Conte Gerold (DAVID WENHAM), nobiluomo alla corte del vescovo. La loro amicizia si trasforma presto in amore, ma quando Gerold parte per la guerra, Johanna ricomincia a pensare al suo futuro e ben presto capisce che non riuscirà ad ottenere ciò che vuole proprio perché è una donna. Ed è allora che prende una decisione che avrà conseguenze enormi...


USCITA CINEMA: 28/05/2010
REGIA: Sönke Wortmann
ATTORI: Johanna Wokalek, David Wenham, John Goodman, Iain Glen, Edward Petherbridge, Anatole Taubman, Lotte Flack, Tigerlily Hutchinson, Jördis Triebel, Gerald Alexander Held, Oliver Cotton, Nicholas Woodeson, Claudia Michelsen, Oliver Nagele, Christian Redl, Marc Bischoff, Suzanne Bertish, Tom Strauss


MONTAGGIO: Hans Funck
PRODUZIONE: ARD Degeto Film, Constantin Film, Dune Films
DISTRIBUZIONE: Medusa Film
PAESE: Germania, Spagna, Gran Bretagna, Italia 2009
GENERE: Drammatico, Storico
FORMATO: Colore

Soggetto:
Tratto dal bestseller di Donna Woolfolk Cross.

 
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La papessa

Post n°3694 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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LA NOSTRA VITA, la canzone del trailer è di Vasco, colonna sonora e tracce musicali

Post n°3693 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 

LA NOSTRA VITA, la canzone del trailer è di Vasco, colonna sonora e tracce musicali


E' uscito da pochissimo il trailer del nuovo film italiano del regista Daniele Luchetti, con Elio Germano, Raoul Bova,Isabella Ragonese, Luca Zingaretti, Stefania Montorsi, Giorgio Colangeli.

A fare da sfondo musicale del video è stata scelta la bellissima canzone di Vasco Rossi dal titolo Anima Fragile.

 
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film nelle sale da venerdi

Post n°3692 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 

USCITE DEL 28/05/2010
Locandina: 14 Km
14 Km
(14 Kilòmetros)
GENERE: Drammatico
ANNO: 2007   DATA: 28/05/2010
NAZIONALITÀ: Spagna
REGIA: Gerardo Olivares
CAST: Mahamadou Alzouma, Aminata Kanta, Adoum Moussa
Locandina: Caótica Ana
Caótica Ana
(Caótica Ana)
GENERE: Drammatico
ANNO: 2007   DATA: 28/05/2010
NAZIONALITÀ: Spagna
REGIA: Julio Medem
CAST: Manuela Vellés, Charlotte Rampling, Bebe Rebolledo, Asier Newman, Nicolas Cazalé, Raúl Peña
Locandina: La papessa
La papessa
(Pope Joan)
GENERE: Drammatico, Storico
ANNO: 2009   DATA: 28/05/2010
NAZIONALITÀ: Germania, Spagna, Gran Bretagna, Italia
REGIA: Sönke Wortmann
CAST: Johanna Wokalek, David Wenham, John Goodman, Iain Glen, Edward Petherbridge, Anatole Taubman
Locandina: La regina dei castelli di carta
La regina dei castelli di carta
(Luftslottet som sprängdes)
GENERE: Poliziesco, Thriller
ANNO: 2010   DATA: 28/05/2010
NAZIONALITÀ: Svezia
REGIA: Daniel Alfredson
CAST: Michael Nyqvist, Noomi Rapace, Michalis Koutsogiannakis, Lena Endre, Per Oscarsson, Sofia Ledarp
Locandina: Le quattro volte
Le quattro volte

GENERE: Documentario
ANNO: 2009   DATA: 28/05/2010
NAZIONALITÀ: Svizzera, Germania, Italia
REGIA: Michelangelo Frammartino
CAST:
Locandina: Sex and the City 2
Sex and the City 2
(Sex and the City 2)
GENERE: Commedia
ANNO: 2010   DATA: 28/05/2010
NAZIONALITÀ: USA
REGIA: Michael Patrick King
CAST: Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall, Kristin Davis, Cynthia Nixon, Chris Noth, Evan Handler
Locandina: Sono viva
Sono viva

GENERE: Drammatico
ANNO: 2008   DATA: 28/05/2010
NAZIONALITÀ: Italia
REGIA: Dino Gentili, Filippo Gentili
CAST: Giovanna Mezzogiorno, Massimo De Santis, Marcello Mazzarella, Guido Caprino, Giorgio Colangeli, Vlad Alexandru Toma
Locandina: The Last Station
The Last Station
(The Last Station)
GENERE:
ANNO: 2009   DATA: 28/05/2010
NAZIONALITÀ: Germania, Russia
REGIA: Michael Hoffman
CAST: Helen Mirren, Christopher Plummer, James McAvoy, Paul Giamatti, Anne-Marie Duff, Kerry Condon
Locandina: The Road
The Road
(The Road)
GENERE: Drammatico, Fantascienza, Thriller
ANNO: 2009   DATA: 28/05/2010
NAZIONALITÀ: USA
REGIA: John Hillcoat
CAST: Viggo Mortensen, Kodi Smit-McPhee, Charlize Theron, Robert Duvall, Guy Pearce, Molly Parker
Locandina: U2 3D
U2 3D
(U2 3D)
GENERE: Documentario, Musical
ANNO: 2007   DATA: 28/05/2010
NAZIONALITÀ: USA
REGIA: Mark Pellington, Catherine Owens
CAST: Bono , The Edge , Adam Clayton, Larry Mullen Jr.
Locandina: Una canzone per te
Una canzone per te

GENERE: Commedia
ANNO: 2010   DATA: 28/05/2010
NAZIONALITÀ: Italia
REGIA: Herbert Simone Paragnani
CAST: Emanuele Bosi, Michela Quattrociocche, Agnese Claisse, Andrea Montovoli, Carolina Di Domenico, Carolina Benvenga

 
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La nostra vita

Post n°3691 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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La nostra vita

Post n°3690 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 

La nostra vita


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Trama del film La nostra vita:
Claudio (Elio Germano) è un operaio edile di trent'anni che lavora in uno dei tanti cantieri della periferia romana. E' sposato, ha due figli, ed è in attesa del terzo. Il rapporto con sua moglie Elena (Isabella Ragonese) è fatto di grande complicità, vitalità, sensualità. All'improvviso, però, questa esistenza felice viene sconvolta: Elena muore e Claudio non è preparato a vivere da solo. Rimuove il dolore e sposta il suo lutto nella direzione sbagliata: pensa solo a sfidare il destino, e a dare ai figli e a se stesso quello che non hanno avuto finora: il benessere, i soldi, i capricci, le vacanze, in una parola le "cose". Per risarcire la sua famiglia, si caccia in un affare più grosso di lui e quando capisce che da solo non può farcela, si vede costretto a rivolgersi agli unici di cui si fida: la sorella troppo materna (Stefania Montorsi), il fratello timido e imbranato (Raoul Bova), il pusher vicino di casa (Luca Zingaretti)...


USCITA CINEMA: 21/05/2010
REGIA: Daniele Luchetti
SCENEGGIATURA: Sandro Petraglia, Stefano Rulli, Daniele Luchetti
ATTORI: Elio Germano, Raoul Bova, Isabella Ragonese, Luca Zingaretti, Stefania Montorsi, Giorgio Colangeli, Alina Berzunteanu, Marius Ignat, Awa Ly, Emiliano Campagnola


FOTOGRAFIA: Claudio Collepiccolo
MONTAGGIO: Mirco Garrone
MUSICHE: Franco Piersanti
PRODUZIONE: Cattleya
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
PAESE: Italia 2010
GENERE: Commedia
DURATA: 95 Min
FORMATO: Colore

 
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Copia conforme

Post n°3689 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 

Copia conforme(Copie conforme)


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Trama del film Copia conforme:
Lo scrittore inglese James che, in occasione dell'uscita in Italia del suo ultimo libro, tiene una conferenza sulla stretta relazione tra l'originale e la copia nell'arte. Conosce una giovane gallerista d'origine francese, con la quale passa qualche ora per le stradine di un piccolo paese del sud della Toscana. Quando la donna per divertimento lo spaccia per suo marito, un uomo spesso assente, lo scrittore si presta al gioco. Un gioco che però si rivela pericoloso e diventa difficile discernere il vero dal falso.


USCITA CINEMA: 19/05/2010
REGIA: Abbas Kiarostami
SCENEGGIATURA: Abbas Kiarostami
ATTORI: Juliette Binoche, William Shimell, Agathe Natanson, Gianna Giachetti, Adrian Moore, Filippo Trojano, Angelo Barbagallo


FOTOGRAFIA: Luca Bigazzi
MONTAGGIO: Abbas Kiarostami
PRODUZIONE: MK2 Productions, BiBi Film, Abbas Kiarostami Productions
DISTRIBUZIONE: BIM
PAESE: Francia, Italia, Iran 2009
GENERE: Drammatico
FORMATO: Colore

 
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La bella società

Post n°3688 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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La bella società

Post n°3687 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 

La bella società


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Trama del film La bella società:
Protagonisti sono David Coco e Marco Bocci che interpretano due fratelli Giuseppe e Giorgio, Mariagrazia Cucinotta nei panni di Maria, madre vedova dei due ragazzi e Raul Bova, Romolo, cinematografaro venuto in Sicilia dalla capitale per girare un film. Ci sono poi Giancarlo Giannini, il farmacista Antonio Guarrasi segretamente innamorato di Maria ed Enrico Lo Verso, Nello, amico dei due fratelli e figlio del farmacista. Tra gli interpreti anche una coppia storica del cinema, Antonella Lualdi e Franco Interlenghi, i genitori di Romolo giunti nell'isola alla ricerca del figlio misteriosamente scomparso. Una trama ricca di intrecci che si sviluppa in un arco di tempo che va dagli anni '60 agli anni '80, per raccontare i cambiamenti repentini di una regione e con essa degli abitanti che la vivono quotidianamente. Lotte sociali, conflitti familiari, scontri di classe, questi ed altri ancora gli ingredienti del film di Cugno che cerca di presentare in maniera inedita una Sicilia poco conosciuta, quella dell'entroterra, ricca di colori caldi e accesi, di paesaggi collinari, di distese infinite di grano testimoni di una terra non contaminata dalla modernità e intrisa di sapori sedimentati nel tempo. Borghi dunque ma anche piazze, circoli, stradine di campagne diventano i luoghi prediletti in cui il racconto si articola, in una prima parte girata interamente nell'isola e in una seconda che vede a Torino il proseguo dell'intera vicenda, sullo sfondo delle azioni delle Br e degli scioperi alla Fiat.


USCITA CINEMA: 21/05/2010
REGIA: Gian Paolo Cugno
SCENEGGIATURA: Gian Paolo Cugno
ATTORI: Raoul Bova, Maria Grazia Cucinotta, Enrico Lo Verso, Giancarlo Giannini, Antonella Lualdi, Franco Interlenghi, David Coco, Marco Bocci


PRODUZIONE: Globe Film
DISTRIBUZIONE: Medusa Film
PAESE: Italia 2009
GENERE: Drammatico
FORMATO: Colore 35MM

 
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Busi: rinuncio a condurre un Tg1 di parte da Ansa

Post n°3686 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 
Tag: news


Busi: rinuncio a condurre un Tg1 di parte
(di Nicoletta Tamberlich)
 
ROMA - Maria Luisa Busi sbatte la porta e dice addio alla conduzione del Tg1, perche' non si riconosce piu' in una testata ''parziale e di parte''. Il suo direttore Augusto Minzolini respinge l'accusa di fare un giornale fazioso ma dice che aveva gia' pensato di spostare la conduzione della giornalista all'edizione delle 13, in vista di un restyling del Tg.
 
Il caso apre un dibattito politico: se la maggioranza difende il direttore del Tg della rete ammiraglia, l'opposizione chiede al Cda, al presidente e al direttore generale della Rai di intervenire. Paolo Garimberti definisce l'accaduto ''un segnale preoccupante'' spiegando di aver sollevato anche ieri ''per l'ennesima volta'' in Cda ''la questione della qualita' dell'informazione Rai, segnatamente nei telegiornali''. La bomba Busi scoppia di buon mattino: la giornalista, annuncia l'addio in una lettera di tre cartelle e mezzo al suo direttore e al Comitato di Redazione e per conoscenza ai vertici aziendali. La decisione di affiggerla in bacheca e' stata del Cdr del Tg1 e la Busi l'aveva lasciata prima alla segretaria del direttore che non era in sede. Nella missiva spiega come un l'unico ''strumento'' che ha un conduttore per difendere le sue prerogative professionali, e' quello di ''togliere la sua faccia' dal video. L'affondo e' esplicito: ''Caro direttore - scrive - considero la linea editoriale che hai voluto imprimere al giornale una sorta di dirottamento, a causa del quale il TG1 rischia di schiantarsi contro una definitiva perdita di credibilità nei confronti dei telespettatori''. A stretto giro arriva la replica di Minzolini ''il mio telegionale non e' mai stato di parte, ho sempre dato voce a tutti e gli ascolti mi hanno dato ragione. Non condivido neanche una riga della sua lettera''. Spiega quindi, come nell'ambito della rinnovamento del telegiornale nei giorni scorsi aveva ''ragionato'' con la direzione dell'ufficio del personale sull'eventualita' di spostarla all'edizione delle 13. Rinnovamento spiega ''del quale deve far parte anche la scelta di un nuovo volto per l'edizione del tg delle 20''. L'abbandono arriva dopo una serie di scontri con Minzolini. L'ultimo il primo aprile scorso quando la giornalista concesse un'intervista a Repubblica in cui criticava la decisione, presa dal direttore, di rimuovere tre conduttori storici del telegiornale. Busi definiva la sostituzione dei tre una 'rappresaglia' contro coloro che non avevano firmato la lettera a favore del direttore sul caso Mills. Minzolini, il giorno dopo l'intervista, aveva inviato alla Busi una lettera di contestazione formale per non aver chiesto alla Rai l'autorizzazione per l'intervista. Alla lettera Busi rispose rivendicando il diritto, sancito dalla Costituzione e dallo Statuto dei lavoratori, a esprimere liberamente il suo pensiero, tanto piu' in veste di consigliere nazionale della Federazione nazionale della stampa. Oggi la rinuncia alla conduzione. ''Dove dove sono le donne e gli uomini che hanno perso il lavoro? Dov'e' questa Italia che abbiamo il dovere di raccontare? Quell'Italia esiste. Ma il tg1 l'ha eliminata''. Secondo la rappresentanza sindacale del Tg1 ''testimonia il suo disagio e quello che attraversa una parte della redazione sull'indirizzo che Minzolini ha fatto prendere al Tg1''. A ruota le prese di posizione dei consiglieri di amministrazione di minoranza: Nino Rizzo Nervo dice ''adesso basta. Devono intervenire il presidente e il direttore generale con urgenza sulla situazione che si è creata al Tg1''. Per Giorgio Van Straten Minzolini ''ha trasformato il Tg1 in una velina governativa e in un ricettacolo di pseudo-notizie''. Forte condanna arriva dal Pd e Idv ''al Tg1 - spiega la presidente del Pd Rosy Bindi - si sta consumando una profonda lacerazione, con una grave perdita di credibilita' E' necessario e urgente un intervento del presidente della Vigilanza Rai''. Per Antonio Di Pietro ''e' inammissibile cio' che sta accadendo in Rai: giornalisti dalla schiena dritta mortificati e penalizzati per far posto alle pecorelle telecomandate da Palazzo Grazioli''. Al contrario il consigliere Rai di maggioranza Antonio Verro considera ''non condivisibili'' le motivazioni addotte dalla giornalista e si augura ''che non siano strumentali a qualche altro ragionamento di tipo politico''. Difende Minzolini anche il vice presidente della commissione di Vigilanza Giorgio Lainati, che, dice ''ha tutto il diritto di decidere una linea''. A fine giornata la giornalista si reca alla presentazione del libro di Giulio Borrelli, ex direttore del Tg1: ''dobbiamo ricordarci sempre che le redazioni restano e i direttori passano''.

 
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Sanguineti, tra musica e pugni chiusi l'addio all'acrobata della parola da Il messaggero

Post n°3685 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 
Tag: STORIA

Sanguineti, tra musica e pugni chiusi
l'addio all'acrobata della parola

                   

GENOVA (22 maggio) - Qualcuno nella folla lo ha salutato con i pugni chiusi. I funerali laici di Edoardo Sanguineti, poeta e intellettuale morto martedì a 79 anni, si sono svolti stamani nel cortile di Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova.

Insieme alla moglie Luciana, ai figli Giulia e Michele e a una nipote erano tanti gli amici, i conoscenti, i lettori e gli ammiratori che hanno voluto rendere omaggio a uno dei più importanti letterati italiani del Novecento. Tra di loro anche Carlo Feltrinelli, Nanni Ballestrini, Andrea Cortellessa, Claudio Longhi, Gilda Policastro, Andrea Liberovich, Fausto Curi, Filippo Bettini e Sergio Cofferati.

Il sindaco di Genova Marta Vincenzi ha salutato «questo grande genovese che ha portato nel mondo la letteratura italiana», poi due violinisti del Teatro Carlo Felice hanno suonato musiche di Luciano Berio. Spinta dalla vedova Sanguineti, la docente universitaria bolognese Niva Lorenzini ha letto l'orazione funebre ricordando il primo incontro nel '79 con «questo acrobata della parola che ha conquistato i nostri studenti soprattutto per l'umanità di professore, la disponibilità, il suo sorriso ironico, la sua disarmante umiltà, sempre al servizio della difesa dei diritti dei più deboli». Alla fine le due donne si sono abbracciate commosse. Ai piedi della bara, un cartello rosso con i versi de «La ballata delle controverità».

«Sanguineti non amava le cerimonie, neppure i funerali credo, insofferente com'era ai conformismi, ai rituali. Ma amava sentirsi amato e credo che qui oggi si senta bene» ha detto la Lorenzini, ricordando come soltanto pochi giorni fa il poeta del Gruppo 63 avesse incontrato gli studenti dell'Università di Bologna e li avesse conquistati tutti con «la sua parola puntuta, precisa, arguta, beffarda, esorbitante, dirompente. Mi hanno scritto che li ha conquistati il suo stile, la sua lucida intelligenza critica».

Sanguineti, fervente antifascista e protagonista della sinistra italiana, riposa ora nel cimitero monumentale genovese di Staglieno, nel Pantheon dedicato ai genovesi più illustri, a fianco del partigiano Aldo Gastaldi, detto Bisagno, figura storica della Resistenza genovese, morto nel 1945, e non lontano da un altro concittadino illustre, Fabrizio De Andrè.

 
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Quante mani lunghe sul Tg1 da l'espresso

Post n°3684 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 
Tag: libri

Quante mani lunghe sul Tg1

Il nuovo libro di Giulio Borrelli racconta "da dentro" la storia del primo telegiornale da Vespa a Minzolini. Retroscena, manovre di palazzo, pressioni dei politici: ecco alcuni brani in esclusiva per "L'espresso" online

 

E' stato presentato a Roma, il 21 aprile presso la sala Capranichetta (p.zza Montecitorio, 125) il libro "Le mani sul Tg1 - Da Vespa a Minzolini, l'ammiraglia Rai in guerra" di Giulio Borrelli, ex direttore del telegiornale e attualmente corrispondente dagli Stati Uniti. Il volume sarà in libreria dal 28 maggio (Coniglio editore, 14,50 euro).
Il libro di Borrelli ripercorre gli ultimi vent'anni del più importante telegiornale italiano ed è una vera "inside story" di quanto avviene nelle sue stanze e nei suoi corridoi.
L'espresso pubblica qui in esclusiva un'anticipazione del volume.

LEGGI:


"Togli tu, che ci metto questo qua
"
La Rai è da sempre legata alla politica, è un fatto. Dalla sua nascita, navigando per l'epoca Bernabei, fino alla presidenza Garimberti, tutti i direttori e i vicedirettori, nessuno escluso, hanno ottenuto l'investitura tenendo conto delle maggioranze di governo e dei posti da riservare all'opposizione. Un tassello discutibile, quello delle nomine Rai, ma a suo modo autorizzato in quella zona a traffico limitato chiamata viale Mazzini. In Italia, del resto, si lottizzano anche i primari d'ospedale. Adriano Celentano direbbe: «C'è sempre un motivo». Un tempo esisteva il dominio di un solo partito, la DC, che aveva le redini del Paese. Poi, con il mutare degli equilibri politici, si è passati alla lottizzazione. Il vecchio presidente socialista Enrico Manca la riteneva, comunque, una sterzata al futuro rispetto al parossismo del precedente latifondo. (...)

Non è pensabile di poter scrivere una storia onesta, veritiera della Rai, senza tener conto dei partiti, dei mastodonti industriali e delle lobby giornalistiche. Quando si accenna ad assunzioni, collaborazioni ed avanzamenti di carriera, le ingerenze politiche non mancano mai all'appello. È vero che – con governi di destra, di centro, di sinistra – i partiti contano moltissimo, ma se ci fermassimo a loro non capiremmo tutto il meccanismo. (...)

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Negli ultimi 15 anni sono stati nominati dieci direttori al Tg1. Solo tre possono essere considerati professionisti interni all'azienda. Uno ha fatto la spola tra la Rai e Mediaset. Gli altri, ben sei, sono giornalisti approdati dall'esterno a dirigere la testata italiana più importante, con scarsa esperienza televisiva e nessuna pratica nel servizio pubblico. Qualcosa vorrà pur significare. Non vi pare? A intraprendere la via della scelta esterna e a servirsene, per primo, è stato Berlusconi, come abbiamo detto. La strada è stata battuta anche durante i governi di centrosinistra ed è motivo di non poche recriminazioni. È il capitolo grigio di un quindicennio confuso e contraddittorio.

Ecco perché, accanto alla mia piccola vicenda personale, cerco di ricordare alcuni passaggi essenziali della storia contemporanea degli ultimi tre lustri, così come li ho vissuti, con qualche raffronto con la realtà americana conosciuta più di recente. Il centrodestra ha un capo indiscusso ed accettato e, con lui, gli alleati stabiliscono gli assetti politico-istituzionali e le catene derivate. Applicano un proprio criterio e garantiscono stabilità. Nello schieramento opposto, gli insuccessi, le antipatie e le faide interne hanno abbattuto, uno dopo l'altro, i leader e, come riflesso di questa guerra, si ritrovano un campo di macerie negli assetti sottostanti. La Rai è uno dei terreni più paludosi e devastati. Intercambi da copione anarchico per un regista fantasma: «Togliti tu, che ci metto quest'altro più gradito». Una membrana di replicanti aziendali. Non a caso gli avvicendamenti hanno spesso messo in ombra i valori reali, i meriti professionali di profili interni e, di conseguenza, gli apprendisti stregoni si ritrovano il vuoto attorno.

«Susanna Petruni, fedele scudiera del Cavaliere»
(...) Il sindacato dei giornalisti dà filo da torcere e, per diversi mesi, Mimun non riesce a imporre modifiche radicali, anche se nel frattempo l'azienda (con Cattaneo e Comanducci) incide sui corrispondenti all'estero, rimuovendo Badaloni da Bruxelles e Remondino da Belgrado.

 
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Cannes: Armadillo vince Semaine critique

Post n°3683 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 


Cannes: Armadillo vince Semaine critique (ANSA), CANNES, 21 MAG - Il Grand Prix della Semaine internationale de la critique, nell'ambito del festival di Cannes, e' stato assegnato a Armadillo. E' la prima volta che un documentario viene selezionato in questa sezione.Armadillo e' una base della Forza internazionale nella provincia di Helmand in Afghanistan.Il regista Danois Janus Metz e' stato a fianco di un'unita' di soldati danesi della forza d'intervento internazionale, cogliendo la violenza selvaggia che evidenzia i paradossi di questa guerra.

 
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Cannes:per film Luchetti lunghi applausi da Ansa

Post n°3682 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 


Critici francesi accolgono moderatamente bene 'La nostra vita'

Cannes:per film Luchetti lunghi applausi (ANSA) - PARIGI, 21 MAG - I critici francesi hanno accolto moderatamente bene 'La nostra vita' di Daniele Luchetti, ma 'sans plus', senza entusiasmo particolare. Il film, unico italiano in concorso a Cannes, e' stato accolto da lunghi applausi ieri in sala. Per Le Monde e' un film 'modesto e tonico'. Per Liberation e' 'un melo' senza lacrime'. La Croix critica 'la cronaca stancante, ipernervosa'. Entusiasta il critico di RFI: 'e' forse il primo ritratto cinematografico convincente dell'Italia berlusconiana'.

 
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A Roma Jeremy Irons da Ansa

Post n°3681 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 
Tag: news


Per 'Viaggio nel cinema americano'

A Roma Jeremy Irons (ANSA) - FIUMICINO (ROMA), 22 MAG -Dopo Susan Sarandon, Paul Schrader e Wes Anderson,la nuova edizione di 'Viaggio nel Cinema Americano' porta a Roma Jeremy Irons. L'attore britannico, premio Oscar per l'interpretazione in Il mistero Von Bulow di Barbet Schroeder, e' giunto a Fiumicino con la moglie Sinead Cusak. Come nella tradizione di 'Viaggio nel Cinema Americano', realizzato dalla Fondazione Cinema per Roma, Irons incontrera' il pubblico dell'Auditorium Parco della Musica (Sala Petrassi) martedi' 25 maggio.

 
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Cannes:premio Fipresci a film 'Tournee' da Ansa

Post n°3680 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 


Premio ecumenico a 'Des hommes et des dieux'

Cannes:premio Fipresci a film 'Tournee' (ANSA) - CANNES, 22 MAG - Il film 'Tournee'' di Mathieu Amalric, in concorso a Cannes, ha vinto il Premio Fipresci (International federation of film critics).La giuria ecumenica 2010 ha assegnato il premio a 'Des hommes et des dieux', di Xavier Beauvois, film sempre in competizione al Festival di Cannes. La giuria della sezione parallela 'un certain regard' ha premiato la Corea, Paese leader in questa edizione del festival. Il primo premio e' andato infatti a 'Hahaha' (Estate) di Hong Sangsoo.

 
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Cannes chiude, stasera la Palma d'oro da Ansa

Post n°3679 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Ladridicinema
 


Nella rosa Inarritu, Leigh, Weerasethakul. L'Italia spera in Germano
Cannes chiude, stasera la Palma d'oro

Dell'inviata Alessandra Magliaro

CANNES - Il festival di Cannes si avvia verso la fine: stasera la giuria, presieduta da Tim Burton e con i due italiani Alberto Barbera e Giovanna Mezzogiorno, svelerà la Palma d'oro della 63/ma edizione. La cerimonia di chiusura, con madrina Kristin Scott Thomas, prevista dalle 19 con la Montee des Marches delle star che entreranno al Grand Theatre Lumiere, sarà trasmessa in diretta in Italia da Sky Uno, che già aveva dato l'apertura del festival. I cellulari come d'abitudine sono stati lasciati negli alberghi ed è praticamente impossibile raggiungere i giurati, in realtà già poco avvicinabili in questi giorni. Tim Burton e gli altri colleghi sono riuniti in una villa fuori Cannes ed è prevista in mattinata una nuova riunione definitiva per scrivere il verdetto. Le indiscrezioni si rincorrono nell'ambiente del festival ma nessuna veramente controllabile alla fonte. I distributori e i produttori sono tutti in allerta, ma nessun futuro vincitore è stato richiamato a Cannes per essere invitato e dunque sperare in qualche premio.

Il film che ha appena vinto il premio ecumenico, ossia il francese Des hommes et des dieux, di Xavier Beauvois, è certamente nella rosa per la Palma d'oro, così come l'intero complesso degli attori, guidati da Lambert Wilson, che danno vita al fantastico gruppo dei monaci che testimoniano la fratellanza con la comunità musulmana in Algeria, è dato tra i favoriti al premio per il migliore attore. C'é già un recente precedente, il 2006, per un premio al collettivo degli interpreti, Indigens di Rachid Bouchareb. E, se passasse di nuovo il principio, non è escluso che proprio i tre ottimi attori Sami Bouajila, Jamel Debbouze, Roschdy Zem, protagonisti del nuovo discusso film Hors la loi possano passare. Laureati dalla giuria di Burton potrebbero essere vari altri film: in testa ai rumors, monaci a parte, c'é Another Year di Mike Leigh, un film d'impianto classico ma con una forza narrativa molto forte e una protagonista, nel ruolo di una donna che invecchiando da sola si avvia ad una dolorosa solitudine, interpretata dall'attrice feticcio del maestro inglese, Lesley Manville, un meritato premio alla migliore attrice.

Altro candidato forte alla Palma d'oro è Biutiful di Alejandro Gonzalez Inarritu, il favorito della vigilia, autore di un cupo visionario sprofondare in un abisso ai margini della società che ha in Javier Bardem il suo mattatore assoluto, fortemente candidato anche come migliore attore. In zona premi, tra Palma d'oro, Grand Prix e Premio Giuria, ci sono Route Irish di Ken Loach, il racconto sullo sconosciuto mondo dei contractors in Iraq, Uncle Boonmee Who Can Recall His Past Lives del regista thailandese di culto Apichatpong Weerasethakul (unico che per fantasia sembrerebbe in linea con il cinema di Tim Burton) e il cinese Poetry di Lee Cha Dong. Elio Germano resta tra i candidati come migliore attore per la prova fornita nella Nostra vita di Daniele Luchetti, unico film italiano in concorso.

Naomi Watts, la bellissima spia dell'americano Fair Game è nella rosa avendo come altra rivale anche la protagonista di Poetry Yun Junghee e Jeon Do-Youn, la cameriera suicida di The Housemaid del coereano Im Sangsoo. Dopo la cerimonia e il film di chiusura The Tree di Julie Bertuccelli con Charlotte Gainsbourg, cena di gala all'Ambassadors, il panoramico roof garden del Palais des Festival.

 
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