Creato da: Ladridicinema il 15/05/2007
Blog di cinema, cultura e comunicazione

sito   

 

Monicelli, senza cultura in Italia...

 
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Febbraio 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28    
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

tutto il materiale di questo blog può essere liberamente preso, basta citarci nel momento in cui una parte del blog è stata usata.
Ladridicinema

 
 

Ultimi commenti

Contatta l'autore

Nickname: Ladridicinema
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 40
Prov: RM
 
Citazioni nei Blog Amici: 28
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

FILM PREFERITI

Detenuto in attesa di giudizio, Il grande dittatore, Braveheart, Eyes wide shut, I cento passi, I diari della motocicletta, Il marchese del Grillo, Il miglio verde, Il piccolo diavolo, Il postino, Il regista di matrimoni, Il signore degli anelli, La grande guerra, La leggenda del pianista sull'oceano, La mala education, La vita è bella, Nuovo cinema paradiso, Quei bravi ragazzi, Roma città aperta, Romanzo criminale, Rugantino, Un borghese piccolo piccolo, Piano solo, Youth without Youth, Fantasia, Il re leone, Ratatouille, I vicerè, Saturno contro, Il padrino, Volver, Lupin e il castello di cagliostro, Il divo, Che - Guerrilla, Che-The Argentine, Milk, Nell'anno del signore, Ladri di biciclette, Le fate ignoranti, Milk, Alì, La meglio gioventù, C'era una volta in America, Il pianista, La caduta, Quando sei nato non puoi più nasconderti, Le vite degli altri, Baaria, Basta che funzioni, I vicerè, La tela animata, Il caso mattei, Salvatore Giuliano, La grande bellezza, Indagine su di un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Todo Modo, Z - L'orgia del potere

 

Ultime visite al Blog

ILARY.85JOM53vento_acquaalex.18trancoacer.250AVV_PORFIRIORUBIROSATEMPESTA_NELLA_MENTESense.8cassetta2surfinia60monellaccio19iltuocognatino1mario_fiyprefazione09LiledeLumiL
 

Tag

 
 

classifica 

 

Messaggi del 24/02/2014

 

A proposito di Davis

Post n°11187 pubblicato il 24 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 

A proposito di Davis, nuovo film dei fratelli Coen, ovvero un viaggio nell'anima triste folk americana. 

Siamo prima del boom del folk, nei sobborghi operai di New York. E' la storia di Llewyn, musicista di talento senza fissa dimora che non riesce a guadagnare soldi e sembra perseguitato da una grande sfortuna, di cui però è ampiamente responsabile. Per via poi del suo brutto carattere è rimasto solo. Non riesce ad esplodere perchè non vuole stare al gioco del mercato, ma non fa nulla per avvicinarsi al successo o comunque il successo sembra non voler avere nulla a che fare con lui.

Il personaggio di Llewin, è uno dei personaggi più belli e riusciti da parte dei fratelli Coen, non certo ai livelli di un Barton Fink o di un Larry Gopnik naturalmnte. E' l’ennesimo loro personaggio che è chiaramente in perenne affanno contro la vita. Un artista di talento che è alla ricerca di un successo che è destinato come detto prima a sfuggirgli.

Il personaggio è liberamente ispirato alla vita del musicista Dave Van Ronk amico intimo di Bob Dylan.

Oscar Isaac nei pannni di Llewin è davvero bravo e molto intenso.

Una commedia d'autore dove rimane presente la classica amarezza malinconica dei fratelli Coen. Il personaggio principale, personaggio negativo e perdente non ha alcuna possibilità di redimersi. L'unica via di fuga che ha Llewin si rivela un altro fallimento. Sia a livello artistico sia a livello lavorativo.

Una scena clou è quella cui Llewyn canta la sua struggente ballata per il produttore; emozione pura. Ma al termine della canzone, il potente produttore lo guarda e sentenzia negativamente l'impossibilità di vendere quella roba. Questa scena è una metafora di quello che è l'industria cinematografica e musicale, direi a livello mondiale da sempre.

Una commedia matura che celebra la musica ann'50 e '60 folk raccontata con la solita leggerezza e malinconia dai fratelli Coen che si avvale della stupenda fotografia di Bruno Delbonnel, che non fa rimpiangere Roger Deakins.

Voto finale: 4+/5

A proposito di Davis
Inside Llewyn Davis

A proposito di Davis, il nuovo film di Joel ed Ethan Coen, racconta una settimana nella vita di un giovane cantante folk che si trova davanti a un bivio, mentre cerca faticosamente di farsi strada nel mondo musicale del Greenwich Village del 1961. Llewyn Davis (Oscar Isaac), chitarra al seguito, stretto nella sua giacca nel tentativo di difendersi dallo spietato inverno newyorchese, è tormentato da ostacoli che sembrano insormontabili, alcuni dei quali creati da lui stesso. Affidandosi alla generosità di amici e sconosciuti per vivere in città, arrabbattandosi con lavori qualsiasi, Llewyn parte per un viaggio che lo porterà dalle 'baskethouses' del Village (i caffè newyorchesi in cui i musicisti vengono pagati dal pubblico con soldi raccolti in un cestino) ad un club deserto di Chicago - un'assurda odissea per un'audizione con un potente impresario musicale - e poi di nuovo indietro a New York.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Medagliere finale olimpiadi Sochi

Post n°11186 pubblicato il 24 Febbraio 2014 da Ladridicinema

NazioneOroArgentoBronzoTotale
Russia1311933
Norvegia1151026
Canada1010525
Usa971228
Olanda87924
Germania86519
Svizzera63211
Bielorussia5016
Austria48517
Francia44715
Polonia4116
Cina3429
Corea del Sud3328
Svezia27615
Repubblica Ceca2428
Slovenia2248
Giappone1438
Finlandia1315
Gran Bretagna1124
Ucraina1012
Slovacchia1001
ITALIA0268
Lettonia0224
Australia0213
Croazia0101
Kazakistan0011

In queste Olimpiadi l’Italia ha bisogno di qualche outsider per cercare di migliorare il medagliere di Vancouver 2010, quando gli azzurri tornarono a casa con appena cinque medaglie al collo (1 oro, 1 argento e 5 bronzi). In questo momento l’Italia occupa l’undicesima posizione nel medagliere complessivo di tutti i giochi olimpici invernali, con 4 ori di vantaggio sulla Russia. Non sarà facile riuscire a mantenere questa posizione anche al termine di questi giochi visto che la squadra russa sembra essersi preparata al meglio per arrivare il più in alto possibile.

Secondo quelli che sono i pronostici della vigilia saranno Stati Uniti e Germania a contendersi il primo posto nel medagliere, ma i russi potranno perlomeno sperare di arrivare sul podio vincendo la concorrenza di Canada, Norvegia ed Austria. Le previsioni spesse volte lasciano il tempo che trovano perché sono troppi i fattori a fare la differenza in gara, per cui attenzione all’orgoglio ed alla voglia di stupire dei russi, impegnati in una prova muscolare davanti agli occhi di tutto il mondo, con la voglia di far entrare nella leggenda questa seconda Olimpiade casalinga dopo quella estiva di Mosca 1980.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

BOX OFFICE - Trionfa Verdone in una Top10 molto americana da cinemaitaliano.info

Post n°11185 pubblicato il 24 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 

 

Il film più visto della settimana è "Sotto una buona stella", seguito da "The Lego movie" e "Pompei".


BOX OFFICE - Trionfa Verdone in una Top10 molto americana
"Sotto una buona stella" di nome e di fatto.
Il nuovo film di Carlo Verdone con Paola Cortellesi, è il più visto della settimana tra il 17 e il 23 febbraio, con un incasso di € 2.996.141 e 487.454 presenze.

Un gradino più un basso nella Top10 si piazza "The Lego Movie" di Chris Miller e Phil Lord con € 1.441.930 e 212.354 spettatori.

Stando ai dati Cinetel chiude il podio "Pompei" di Paul W. S. Anderson, che ha ottenuto € 1.279.606 grazie ai 163.215 accessi.

Solo un altro italiano in classifica, precisamente al sesto posto, "Smetto quando voglio" di Sydney Sibilia con Edoardo Leo e Valeria Solarino, che ha chiuso con € 561.580 e 93.678 presenze in sala.

24/02/2014, 10:35
 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

La serata finale, vince Arisa da Ansa

Post n°11184 pubblicato il 24 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 

Crozza e Ligabue travolgono l'Ariston. Sul palco anche Terence Hill, Claudia Cardinale, Stromae23 febbraio, 12:17
La serata finale, vince Arisa

di Paolo Biamonte

E' Arisa, con la canzone Controvento, la vincitrice del 64/o Festival di Sanremo in una serata che è stata dominata da Maurizio Crozza e Luciano Ligabue.

"Tutto ok, sono contenta, sono veramente felice", ha commentato a caldo sul palco, dopo aver fatto i complimenti agli altri due finalisti Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots e a Renzo Rubino.

Crozza, con il suo monologo che ha rivendicato il talento italiano nella storia, si è ripreso il palco dopo la burrascosa partecipazione dell'anno scorso, sulla quale il comico e il conduttore Fabio Fazio hanno scherzato, regalando anche una breve imitazione del neo presidente del Consiglio Matteo Renzi. "Meno Pil e più Pilates, meno tute blu e più bluetooth, meno welfare e più Woolrich", le promesse di Crozza-Renzi. "Il primo decreto sarà far durare marzo due anni e mezzo, fare di marzo non il mese del fare, ma del durare". Poi le critiche alle idee conservatrici di Carlo Giovanardi, la citazione per Beppe Grillo ("Noi genovesi abbiamo ceduto la Corsica ai francesi. Poco dopo ci è nato Napoleone. Ma a Genova c'è già nato Beppe Grillo: ci mancava un altro pazzo mitomane che voleva dichiarare guerra all'Europa. Te lo immagini Waterloo in streaming?"). E soprattutto l'affondo contro John Elkann: "Ha sparato la cazzata più grande dell'universo: i giovani non hanno lavoro perché gli piace stare a casa. ma i giovani stanno a casa perché non trovano lavoro, ma soprattutto perché non hanno ereditato la Fiat da tuo nonno come te". Giubbotto di pelle nera, concentratissimo.

Ligabue ha aperto con una citazione di "Certe notti", poi si è avventurato in un'ammaliante versione orchestrale di "Un giorno di dolore che uno ha". Quando poi è arrivata la band si è scatenato il rock de "Il sale della terra" e il festival si è acceso di un'energia che per l'Ariston è una rarità. Il colloquio con Fabio Fazio, che ha offerto l'occasione di ricordare che il nuovo album "Mondovisione" è cinque volte platino, ha fatto da volta pagina per il cambio di atmosfera con "Per sempre". Ligabue ha interpretato nel modo migliore la sua prima volta a Sanremo: nella serata inaugurale l'omaggio a Fabrizio De Andrè con Creuza de Ma, stasera con il suo rock costruito con la giusta attenzione alle dinamiche emotive. E si è meritato una doppia standing ovation dal pubblico dell'Ariston.

La finale del festival è stata aperta dal divertito matrimonio tra Fabio Fazio in tight e cilindro e Luciana Littizzetto in abito bianco officiato da Terence Hill-Don Matteo entrato in scena scendendo le scale in bicicletta (FOTO).

Con una novità rispetto al passato la finale è stata aperta alla sezione Nuove Proposte: così il programma kolossal si è ulteriormente ampliato offrendo l'occasione di verificare in diretta come in questo girone ci sia più creatività che tra i Campioni.

Rocco Hunt, il vincitore è un talento dell'hip hop che già conta su un importante seguito trasversale, The Niro è da tempo una realtà importante del nuovo rock italiano, Diodato un ragazzo molto promettente con un suo stile, Zibba un personaggio che rilegge con originalità la canzone d'autore. Un personaggio da seguire è certamente Stromae (maestro, in verlan, il gergo parigino che rovescia le sillabe), un ragazzo belga che segue un percorso tutto suo nel mondo dell'hip hop. La sua presenza, insieme a quella di Cat Stevens, Rufus Wainwright, Damien Rice e Paolo Nutini ha dato un'impronta a questo festival in questo senso davvero aperto alla musica del mondo. Prima dei risultati, l'incontro con Claudia Cardinale, che ha accennato alla sua eccezionale carriera, da Visconti a Fellini.

Ai Perturbazione premio sala stampa radio-tv-web - I Perturbazione hanno vinto con 31 voti il premio della Sala Stampa Radio-tv-web "Lucio Dalla" nella sezione Campioni. Dodici voti anche per Arisa, 10 per Noemi e Renzo Rubino, 9 per Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots, 8 per Cristiano De André e Francesco Renga, 4 per Antonella Ruggiero, 3 per Frankie hi-nrg mc e Ron. Due voti anche per Giusy Ferreri, Giuliano Palma e Francesco Sarcina, 1 per Riccardo Sinigallia. Una scheda bianca.

Cristiano De Andrè vince il Premio della Critica. Con la canzone 'Invisibili' - Cristiano De Andrè con la canzone 'Invisibili' è il vincitore del Premio della Critica Mia Martini, nella sezione Campioni, della 64/esima edizione del Festival di Sanremo. Hanno votato 112 giornalisti accreditati al Festival. Voti validi 104, schede nulle 8. De Andrè ha ottenuto 42 voti, Perturbazione con 'L'unica' 15 voti e 8 Renzo Rubino con 'Ora'.

Il premio Miglior Testo - Sergio Bardotti è stato assegnato dalla Giuria di qualità al brano Invisibili di Cristiano De André. Nel consegnare il premio, Fabio Fazio ha ricordato anche Gianni Borgna recentemente scomparso.

Premi di Luciana, Non c'è mutanda che tenga a Renga 
Il Mercalli ai Perturbazione, il Brandacujun a Fabio Fazio 

Luciana Littizzetto, prima di annunciare i tre finalisti del 64/o Festival di Sanremo, ha assegnato i suoi premi speciali. Premio Frangia a Noemi, Premio Mercalli ai Perturbazione, Premio antifurto di casa ad Antonella Ruggiero, Premio attori non protagonisti agli orecchini di Francesco Sarcina, Premio famiglia più numerosa in platea a Rocco Hunt, Premio Non c'è mutanda che tenga a Francesco Renga. Ha poi assegnato anche il Premio palle d'acciaio all'Orchestra e il Premio Brandacujun a Fabio Fazio.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Sanremo 2014, la vincitrice Arisa: «Ma io non mi scompongo» da vanityfair

Post n°11183 pubblicato il 24 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 

  Da qui è partita nel 2009 conSincerità, e qui trionfa Controvento. Dai gossip (sfatati) sulla maternità al confessionale di Vanity Fair in cui torna solo Rosalba alle prime parole dopo il trionfo, tutto il suo Festival
Sanremo 2014, la vincitrice Arisa: «Ma io non mi scompongo». Foto LaPresse

«No ma va tutto ok». Sono le prime parole che pronunciaArisa quando Luciana Littizzetto annuncia che è lei la vincitrice, con Controvento, di questa 64esima edizione del Festival di Sanremo. E le torna in un corpo da donna la voce bambina: «Ringrazio tutti. Non vi meravigliate, io non mi scompongo». 

È calma, all'apparenza: «Mi agito quando devo cantare». Cresciuta, ma non troppo: «Quest'anno mi ero detta: "Voglio vincere. E se vinco che faccio? Piango? Rido? Sbatto i piedi?». Cresciuta, per quel che vale: «Inutile fare la corsa e scansare il traguardo, se si corre il traguardo si taglia». 

Proprio da questo palco, quello dell'Ariston, era partita nel 2009, a 27 anni con gli occhialoni, scompigliata e perduta, cantando Sincerità. Quattro anni dopo, sempre a Sanremo, durante il nostro talk show VanityUnfair, dirà: «Sì, adesso finalmente mi sento gnocca». Nel mezzo è tornata ancora due volte (divertendo nel 2010 con Malamorenò, arrivando seconda nel 2012 con La notte): «Questa è però la mia prima da Big». Fa differenza. «Controvento è una canzone pop, immediata. Forse era giusto trionfasse. All'inizio volevo passasse Lentamente, ma io non la perdo, la porto con me nell'album». 

Dietro di sé, lascia Renzo Rubino, con Ora, e Raphael Gualazzi, con Liberi o no

Nella città dei fiori, fin dal primo giorno di prove è stata con il fidanzato Lorenzo, con cui dura (tra alti e bassi) da circa tre anni. Dopo le prime due esibizioni, si era diffusa voce che fosse incinta. Ma erano solo abiti che le stringevano forme che vengono dopo i trenta. 

È luminosa, e affamata: «Ma voi avete mangiato, signori? Sono le due di notte», si rivolge ai giornalisti rimasti in sala stampa. Non è stata la sola protagonista di questa giornata intensa.L'Italia, mentre lei scaldava la voce, ha un nuovo governo.«Non so niente io di questa cosa qui, non so niente». Le piaceMatteo Renzi? «Mi spiace, non lo conosco».

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Hurrà

Post n°11182 pubblicato il 24 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 

 

Dal 1915, anno della prima uscita di Hurrà, i cambiamenti sono stati tanti. In principio era soltanto un foglio. Dopo una lunga sosta, complice anche il periodo bellico, il mensile bianconero è tornato in edicola il 1° gennaio del 1963. Sulla copertina non poteva che esserci l’idolo del momento: Omar Sivori. Da quel giorno Hurrà ha sempre raccontato le imprese dei giocatori bianconeri e la vita della società. Trasformandosi negli anni, diventando sempre più rivista patinata e curiosa di scoprire ogni dettaglio del mondo Juve.

Siamo quindi pronti ad un nuovo cambiamento, Hurrà Juventus diventa HJ Magazine. A tutti gli effetti un nuovo prodotto editoriale che uscirà con cadenza trimestrale curato con grande sensibilità dai professionisti della grafica che lavorano in Juventus. Come vi sarà subito chiaro la rivoluzione è totale, un mondo che cambia grazie al supporto della tecnologia. Grandi foto che vi porteranno a tu per tu con i nostri giocatori. Che andremo a conoscere soprattutto lontano dal campo. Perché di quello che sanno fare ogni fine settimana i nostri campioni sappiamo tutto.

HJ|Magazine cresce anche in fatto di collaboratori. Alle tradizionali firme che vi siete abituati a conoscere, se ne aggiungono altre di assoluto prestigio. Giornalisti della carta stampata e televisiva, scrittori, opinionisti di fama. Tutti con lo stesso Dna bianconero. Di volta in volta racconteranno la Juve a modo loro, offrendoci una visione inedita dell’emisfero juventino. Ma nelle 96 pagine che compongono la rivista troverete anche rubriche in cui proveremo a prendere in giro il mondo del calcio. Perché essere troppo seri non ci piace, sdrammatizzare è un dovere.

Infine non trascureremo le gesta della squadra di Conte. Va bene il retroscena, ma è sempre il campo quello che conta. Quindi avrete sempre un riassunto di ciò che è successo nei tre mesi che passano tra un numero di Hurrà e l’altro. Le idee non mancano, ma siccome il prossimo continuerà a essere un giornale dedicato ai tifosi, accetteremo ogni suggerimento per migliorare sempre di più la nostra-vostra bella pubblicazione.

Abbonati subito clicca qui.

HJ|Magazine Digital Edition

Hurrà Juventus raddoppia e oltre che in edicola, è disponibile anche su smartphone e tablet. Scarica l'app della nostra rivista ufficiale permette di avere tutto il mondo bianconero a portata di tap.

Interviste, contenuti esclusivi e approfondimenti, corredati da gallery video e foto per rendere ancora più emozionante e coinvolgente l'esperienza Juve.

L'applicazione è disponibile su Apple Store e Google Play a 4.49 €, in italiano ed inglese, anche in abbonamento.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963