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Messaggi del 14/05/2014

 

Torna Notte Musei, ma Colosseo è chiuso, scoppia caso da ansa

Post n°11464 pubblicato il 14 Maggio 2014 da Ladridicinema
 

Aperti a 1 euro. Appello Franceschini per l'Anfiteatro Flavio

(ANSA) - ROMA, 13 MAG -A Pompei si potrà entrare nelle bellissime e poco conosciute terme suburbane normalmente chiuse , in Piemonte apre le porte tra gli altri il Castello di Racconigi, a Firenze spalancano i portoni le Gallerie degli Uffizi. Torna il 17 maggio la Notte della Cultura, con mille occasioni particolari, dalle grandi città ai piccoli comuni. Ma intanto scoppia il caso del Colosseo. Salvo ripensamenti dell'ultim'ora, accusa il ministro della cultura Franceschini, il monumento icona d'Italia, da sempre il più visitato, ''rimarrà chiuso, perché non si sono trovati i 5 custodi volontari previsti dall'accordo sindacale''.

Ministro furioso e con le mani legate. La norma prevede che per aprire di notte un museo o un monumento pubblico è necessario che sia presente almeno un terzo del personale di custodia e l'adesione al servizio è rigorosamente su base volontaria. ''Nei beni culturali non esiste la precettazione, non ho strumenti per intervenire'', allarga le braccia Franceschini con a fianco uno sconsolato Piero Fassino presidente dell'Anci, ''posso solo lanciare un appello perché si trovi una soluzione''. Niente da dire sulla norma, precisa, ma è assurdo che in un'occasione come questa proprio il Colosseo resti al buio. Tanto più che proprio quest'anno si erano fatti passi in più per festeggiare degnamente la ricorrenza ormai tradizionale in tutta Europa alla vigilia della giornata internazionale dei musei, lanciando una sinergia con il sistema dei comuni, proprietari in Italia di un numero incredibile di musei e monumenti.

Superata la formula del gratuito, quest'anno per entrare di notte (dalle 20 alle 24 nella maggior parte dei siti, in qualche caso fino alle 23, l'elenco è sul sito del Mibact)nei musei si pagherà un simbolico euro. Con alcuni casi particolari, come quello dell'Egizio di Torino (che è una fondazione) dove il biglietto per la serata costerà 3 euro e 50 centesimi e la chiusura è anticipata alle 23, o il Maxxi a Roma, che invece resta aperto fino alle 2 del mattino. Tantissimi pure gli eventi particolari, organizzati per l'occasione. Sempre nella capitale, per esempio, il Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari, ospita un concerto della Banda dell'Esercito, mentre Palazzo Farnese, sede dell'Ambasciata di Francia, apre gratuitamente e fino alle due aprendo le porte anche della Sala dei Fasti farnesiani e del Salone d'Ercole. Ma le occasioni sono veramente spalmate in tutta Italia, da Trieste con il sempre gettonatissimo Castello di Miramare, alla Basilicata con il Museo di Arte Medievale e Moderna di Matera o alla Calabria, dove non guasta una visita notturna ai Bronzi di Riace. Sul Colosseo comunque, la polemica è aperta.

 
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Cannes chiude con l'omaggio a Sergio Leone da cinecittà news

Post n°11463 pubblicato il 14 Maggio 2014 da Ladridicinema
 

Cr. P.13/05/2014
Apertura nel segno di Grace, chiusura con l'omaggio a un maestro del cinema italiano: Per un pugno di dollari diSergio Leone nel nuovo restauro della Cineteca di Bologna e Unidis Jolly Film, concluderà la kermesse, sabato 24 maggio al Grand Théâtre Lumière, dopo la cerimonia di premiazione. A presentare il film, un autore contemporaneo che ha sempre espresso ammirazione e riconoscenza nei confronti del maestro del western spaghetti (e non solo):Quentin Tarantino

In effetti la Cineteca di Bologna porta al Festival di Cannes, che si apre domani, tutti i tre nuovi restauri della cosiddetta Trilogia del dollaro (nella versione internazionale inglese), festeggiando così i 50 anni del suo primo capitolo, Per un pugno di dollari (in programma appunto sabato 24 maggio, alle ore 20 al Grand Théâtre Lumière), film che nel 1964 rivoluzionò la storia del cinema e lanciò l’icona western di Clint Eastwood, seguito nel 1965 da Per qualche dollaro in più e nel 1966 da Il buono il brutto il cattivo (in programma rispettivamente venerdì 16 e sabato 17 maggio alle ore 21.30 nella sezione Cinéma de la plage). A giugno la trilogia sarà nelle sale italiane (sia nella versione italiana, sia nella versione internazionale inglese), nell’ambito del progetto "Il Cinema Ritrovato. Al Cinema", promosso dalla Cineteca di Bologna per la distribuzione dei classici restaurati in sala.  

Il restauro in digitale di Per un pugno di dollari è stato realizzato dalla Cineteca di Bologna con Unidis Jolly Film (che produsse e distribuì la pellicola all'epoca) con la partecipazione di Hollywood Foreign Press Association e The Film Foundation di Martin Scorsese. L'operazione è stata curata dal Laboratorio L’Immagine Ritrovata con la supervisione di Ennio Guarneri e utilizzando una copia in Technicolor dell'epoca come riferimento. 

 
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Nicole, come in un film di Hitchcock

Post n°11462 pubblicato il 14 Maggio 2014 da Ladridicinema
 

Andrea Guglielmino14/05/2014
CANNES – Pochi applausi e perfino qualche fischio chiudono la proiezione per la stampa di Grace di Monaco di Olivier Dahan, che apre oggi, tra mille polemiche, la 67ma edizione del Festival di Cannes. I Grimaldi, ormai è risaputo, non saranno presenti alla proiezione ufficiale di stasera e hanno criticato il film soprattutto per aver mal reso la figura del principe Ranieri, che, secondo il loro giudizio, nella pellicola appare dispotico e poco disponibile nei confronti delle esigenze della principessa. Il secondo attrito è tra regista e produzione, che fino a ieri non riuscivano a mettersi d’accordo sul cut finale, anche se pare che ora le divergenze pare si siano appianate. Il film uscirà negli Usa e questo gli darà la possibilità di partecipare agli Oscar il prossimo anno. Comunque, non verrà nemmeno il produttore Harvey Weinstein, impegnato in una visita a campi di rifugiati siriani.

Per quanto riguarda gli scontenti, si tratta forse di qualche seguace estremo della famiglia reale, perché in realtà il film, grazie alle solide interpretazione di Nicole Kidman (Grace) e Tim Roth (Ranieri) regge benissimo le sue due ore, concedendosi sì qualche libertà dal punto di vista storico (come la presenza fisica di Alfred Hitchcock alla corte dei Grimaldi per convincere la principessa a interpretare Marnie, o la partecipazione di Charles De Gaulle al grande ballo di beneficenza organizzato dalla stessa) ma rendendo un ottimo ritratto di donna divisa tra la passione per il suo antico mestiere, l’amore per la sua famiglia e il suo ruolo di responsabilità politica, finché non capisce che le tre cose non sono poi così distanti, dato che, di fatto, essere la principessa di Monaco non è altro che interpretare un ruolo grande, difficile e stimolante.  

“Non ho mai pensato che si trattasse di un biopic – dice il regista in conferenza stampa – si trattava di raccontare una storia universale che riguarda non solo Grace ma tutte le donne.  Ci siamo presi delle libertà, certo. Questo significa fare cinema. Per renderlo coinvolgente avevo bisogno che i personaggi interagissero tra loro. Non sono uno storico né un biografo, miro a toccare il cuore delle persone. Mi sono ispirato ai film di Hitchcock in cui Grace Kally era protagonista e in particolare a La finestra sul cortile, e ho cercato di rendere quell’atmosfera e quel linguaggio. Il film parla in realtà del mondo del cinema, di cui Grace Kelly fa parte".  

“Riguardo alle polemiche – fa eco Kidman – capisco parzialmente i Grimaldi, in fondo si tratta della loro mamma e del loro papà, però se vedranno il film capiranno loro stessi che è fatto con rispetto e amore nei loro confronti. Ho letto molto, lavorato di ricerca per trovare la giusta chiave da dare al personaggio. Al film hanno giovato molto troupe e regista francesi. Un po’ lo abbiamo girato in Francia e un po’ negli Usa. Credo che Grace, semplicemente, abbia scelto l’amore. Era una grande star di Hollywood ma voleva anche sposarsi e formare una famiglia. Molte donne che hanno anche questa necessità finiscono per sentirne il peso sulla propria carriera. Lei si domanda se sia ancora in grado di fare l’attrice, di reggere un ruolo. Con tutte le conseguenze, per me, dell’essere un’attrice che recita il ruolo di un’attrice. Io però non sono sposata a un principe”.

 
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David: testa a testa Virzì-Sorrentino

Post n°11461 pubblicato il 14 Maggio 2014 da Ladridicinema
 
Tag: eventi, news

Cr. P.12/05/2014
Testa a testa tra Il capitale umano di Paolo Virzì e La grande bellezza di Paolo Sorrentino per le candidature ai premi David di Donatello che verranno consegnati il 10 giugno in diretta su Rai Movie e in differita su Raiuno con la conduzione di Paolo Ruffini e Anna Foglietta. Il capitale umano ha ottenuto 19 candidature rispetto alle 18 de La grande bellezza. Ben piazzati in questa 58/a edizione dei premi David di Donatello, che conferirà un premio speciale a Marco Bellocchio, Carlo Mazzacurati e Andrea Occhipinti per Lucky Red, anche l'opera prima Smetto quando vogliodi Sydney Sibilia (12 candidature) e Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek (11 candidature).

La mafia uccide solo d'estate di Pif ha 9 nomination, La sedia della felicità, il film postumo di Carlo Mazzacurati, ne ha 8. La cinquina del miglior film vede in lizza: Il capitale umano, La grande bellezza, La mafia uccide solo d'estate, La sedia della felicità e Smetto quando voglio. Per la migliore regia si fronteggiano: Carlo Mazzacurati, Ferzan Ozpetek, Ettore Scola per il documentario Che strano chiamarsi Federico. Scola racconta Fellini, prodotto e distribuito da Luce Cinecittà, Paolo Sorrentino e Paolo Virzì. Come miglior regista esordiente si sfidano: Pif per La mafia uccide solo d'estate, Valeria Golino per Miele, Fabio Grassadonia e Antonio Piazza per Salvo, Matteo Oleotto per Zoran il mio nipote scemo e Sydney Sibilia per Smetto quando voglio.      

Al David per la migliore attrice protagonista sono candidate: Sabrina Ferilli per La grande bellezza, Valeria Bruni Tedeschi per Il capitale umano, Paola Cortellesi per Sotto una buona stella, Kasia Smutniak per Allacciate le cinture, Jasmine Trinca per Miele. Al David per migliore attore protagonistaconcorrono: Giuseppe Battiston per Zoran il mio nipote scemo, Fabrizio Bentivoglio per Il capitale umano, Carlo Cecchi per Miele, Edoardo Leo per Smetto quando voglio e Toni Servillo per La grande bellezza. A contendersi il David alla miglior attrice non protagonista sono invece: Claudia Gerini per Tutta colpa di Freud, Valeria Golino per Il capitale umano, Paola Minaccioni per Allacciate le cinture, Galatea Ranzi per La grande bellezza e Milena Vukotic per La sedia della felicità. Come migliore attore non protagonista si sfidano invece (con un ex aequo) sei attori: Valerio Aprea per Smetto quando voglio, Giuseppe Battiston perLa sedia della felicità, Libero De Rienzo per Smetto quando voglio, Stefano Fresi per Smetto quando voglio, Fabrizio Gifuni Il capitale umano e Carlo Verdone per La grande bellezza. Per la migliore sceneggiatura la cinquina include: Francesco Piccolo, Francesco Bruni e Paolo Virzì per Il capitale umano; Paolo Sorrentino e Umberto Contarello per La grande bellezza; Michele Astori, Pierfrancesco Diliberto e Marco Martani per La mafia uccide solo d'estate; Francesca Marciano, Valia Santella, Valeria Golino per Miele; Valerio Attanasio, Andrea Garello e Sydney Sibilia per Smetto quando voglio.
  
Le candidature 2014 sono state votate dal 29 aprile al 5 maggio dai 1.468 componenti della giuria dell'Accademia e trasmesse ufficialmente dallo Studio notarile Marco Papi.
L'elenco di tutte le candidature
                                                                              
Non è mancata una polemica, già partita lo scorso anno, sul nuovo statuto che prevede votanti di serie A e B (è il caso dei giornalisti compreso lo stesso Gian Luigi Rondi, presidente dell'Ente David di Donatello) che votano solo nove categorie sulle 21 in totale. A far scoppiare il caso è stato Michele Anselmi che ha annunciato, sul Secolo XIX, la sua volontà di dimettersi da membro dell'Academy proprio per protestare contro questa 'riforma'.

 
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Film nelle sale da domani

Post n°11460 pubblicato il 14 Maggio 2014 da Ladridicinema
 

 
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