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Messaggi del 18/04/2016

 

La Scala deve reintegrare la ballerina che parlò di anoressia da la stampa

Post n°13132 pubblicato il 18 Aprile 2016 da Ladridicinema
 

La Corte di Cassazione: illegittimo il licenziamento di Mary Garret

Mary Garret aveva raccontato il difficile rapporto fra cibo e danza

Mariafrancesca Garritano, in arte Mary Garrett, la danzatrice licenziata dalla Scala nel 2012 in seguito alla polemica sulla diffusione dell’anoressia fra i danzatori classici, tornerà a esibirsi nel teatro milanese. La Corte di Cassazione, sezione Lavoro, ha infatti deciso il reintegro della ballerina nel corpo di ballo milanese stabilendo l’illegittimità del licenziamento e avvallando così la analoga decisione dei giudici di appello. 

 

Autrice del pamphlet «La verità vi prego sulla danza» la Garritano aveva rilasciato una intervista al quotidiano inglese “The Observer”. Il giornale riportava affermazioni e denunce pesanti. «Che una ballerina su cinque alla Scala soffre di anoressia, che molte non riescono ad avere figli, che nei corpi di ballo dilagano «storie di corruzione, di minacce e di compromessi, per mantenere il proprio posto sul palco». 

 

Affermazioni generali o contro il teatro milanese? Il problema stava tutto lì. La direzione del teatro lo considerava un attacco diretto. E poiché se un ballerino dipendente (Mariafrancesca aveva un contatto a tempo indeterminato) attacca il proprio teatro viene meno il rapporto di fiducia, era partita la lettera di licenziamento. L’interessata invece replicava che si trattava di una considerazione generale dichiarando: «Sono davvero costernata perché mi dispiace che la mia battaglia di sensibilizzazione sia stata presa come una cosa personale».  

 

Ora si tratterà da parte del teatro di reintegrare la Garritano nel corpo di ballo e con il grado di solista che aveva ottenuto poco tempo prima del licenziamento. Una inattesa patata bollente per la direzione del Teatro e soprattutto per il neo-direttore del ballo Mauro Bigonzetti. 

 
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Il bambino di vetro

Post n°13131 pubblicato il 18 Aprile 2016 da Ladridicinema
 

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Palermo oggi. Giovanni, un bambino di dieci anni, giunge amaramente a scoprire che nella parola "famiglia" può annidarsi il male. In una lenta e graduale presa di coscienza, il bambino metterà irrimediabilmente in crisi il legame incondizionato con suo padre Vincenzo, aprendo gli occhi su una realtà in cui le "famiglie criminali" possono essere più di una e in cui la sua stessa "famiglia naturale" nasconde un segreto capace di colpire al cuore.

 
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L'universale

Post n°13130 pubblicato il 18 Aprile 2016 da Ladridicinema
 

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La cultura, la musica, la politica, i film, le speranze e i movimenti in Italia a cavallo degli anni 70 attraverso le vite e gli occhi di Alice, Marcello e Tommaso, figlio del proiezionista de L'Universale, storico cinema di Firenze. Le poltroncine, la maschera, la cabina di proiezione, il bar e le mura di questo luogo vivono da spettatori gli sketch di un pubblico irriverente e spesso sopra le righe, alla ricerca della propria identità e coscienza. Una commedia per raccontare le avventure, i sogni e le illusioni dei tre protagonisti e il cinema Universale, specchio di una società italiana in continua evoluzione. Quel cinema è la storia di tante sale che hanno contribuito alla formazione di intere generazioni.

 
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Nemiche per la pelle

Post n°13129 pubblicato il 18 Aprile 2016 da Ladridicinema
 

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VOTO DEL PUBBLICO

Che succederebbe se due nemiche giurate, due donne opposte per temperamento e stile di vita si ritrovassero a condividere la più incredibile delle eredità: il figlio del loro ex-marito avuto per giunta non si sa né dove né quando? Lucia e Fabiola si conoscono da anni, da anni e per anni si sono contese l'amore e l'affetto di Paolo ex marito di Lucia e attuale marito di Fabiola: La morte del malcapitato e suddetto Paolo sembra segnare l’ultimo momento che saranno costrette a condividere, ma Paolo che con loro due di figli non ne aveva mai voluti, forse colto da un sentore di quanto sarebbe potuto accadergli, ha lasciato al suo amico e avvocato Stefano, nonché gestore delle finanze di Fabiola, una lettera in cui invita le due donne a prendersi cura congiuntamente del bambino, Paolo junior. Lucia e Fabiola, ambedue inadeguate alla maternità, animate inizialmente dall'antico astio e da mere questioni ereditarie, iniziano così un viaggio dentro se stesse e dentro questa maternità tardiva e inattesa. Proprio quando il piccolo Paolo comincia a far breccia nei loro cuori, viene loro sottratto. Lucia e Fabiola saranno allora costrette per la prima volta ad unire le forze, passare del tempo insieme e scopriranno, oltre tutte le evidenti differenze, qualcosa che, forse, al fondo le accomuna. Riusciranno queste due improbabili donne, ormai amiche, a ottenere l'affido del piccolo Paolo?

 
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Senza lasciare traccia di te

Post n°13128 pubblicato il 18 Aprile 2016 da Ladridicinema
 

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Bruno ha cercato di dimenticare un passato di cui porta i segni sulla pelle e dentro di sé, nella malattia che lo consuma lentamente: di quel passato non ha mai parlato con nessuno, neanche con la sua compagna. Fino a quando Bruno non ha l'occasione di tornare nel luogo dove tutto è cominciato: una fornace ormai abbandonata, diventata il rifugio di un uomo e della figlia. Nessuno dei due riconosce quell'intruso, né immagina le sue intenzioni. Per guarire, Bruno deve trovare un colpevole, guardare in faccia l'origine del suo male. Cercare tracce, cancellarle, per tentare di fermare l'intruso che è in lui.

  • SCENEGGIATURAGianclaudio CappaiLea Tafuri
  • MONTAGGIOAlessio Doglione
  • MUSICHETeho Teardo
  • PRODUZIONE: Hirafilm, Lazio-Fondo Regionale per il Cinema e l'Audiovisivo, Lazio-Fondo Regionale per il Cinema e l'Audiovisivo
  • DISTRIBUZIONE: HiraFilm, Il Monello Film
  • PAESE: Italia
  • DURATA: 93 Min

 
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Montedoro

Post n°13127 pubblicato il 18 Aprile 2016 da Ladridicinema
 

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Il film è ispirato alla storia vera dell'attrice protagonista. Una donna americana di mezza età scopre inaspettatamente le proprie vere origini solo dopo la morte dei genitori. Profondamente scossa e in preda ad una vera e propria crisi di identità, decide di mettersi in viaggio, sperando di poter riabbracciare la madre naturale mai conosciuta. Si reca così in un piccolo e remoto paese dell'Italia del Sud, Montedoro. Al suo arrivo viene sorpresa da uno scenario apocalittico: il paese, adagiato su una maestosa collina, è completamente abbandonato. Grazie all'incontro casuale con alcune persone misteriose, quelle che non hanno mai voluto abbandonare il paese, la protagonista compirà un affascinante e magico viaggio nel Tempo e nella Memoria, ricongiungendosi con gli spettri di un passato sconosciuto ma che le appartiene, parte della sua saga familiare e di quella di un'antica e misteriosa comunità ormai estinta che rivivrà per un'ultima volta.

 
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Nessuno mi troverà

Post n°13126 pubblicato il 18 Aprile 2016 da Ladridicinema
 

 

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Il 25 marzo del 1938 scompariva a soli 31 anni senza lasciare traccia e spiegazioni Ettore Majorana, forse il più grande fisico teorico italiano del ‘900, e forse il più noto scomparso della nostra storia contemporanea. La sua sparizione, a distanza di quasi ottant'anni, non ha smesso di produrre quesiti, dubbi, ricerche; mentre i suoi lavori scientifici sono oggi più attuali di quando furono pubblicati, e alcune sue ipotesi potrebbero ancora essere oggetto di imminenti clamorose conferme. Il suo enigma, lungi dall'essere risolto, è diventato un paradigma di questioni scientifiche, politiche, morali (come la responsabilità degli scienziati rispetto all'atomica) che agitano ancora la nostra società. All'indomani della scomparsa ha inizio la ridda delle ipotesi, delle congetture. Suicida? Rapito da potenze straniere? Fuggito dall'Italia? Ritiratosi in un convento?... Nell'affaire Majorana sembrano implicati scienziati atomici, servizi segreti, uomini politici, militari. Cosa è stato di Majorana? Come può uno scienziato considerato da Enrico Fermi dello stesso calibro di Galileo e Newton sparire nel nulla? Quale – ieri come oggi – la vera posta in gioco?

 
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