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Messaggi del 27/09/2019

 

Evo Morales sulla crisi ambientale all'ONU: «La radice dei problemi è nel sistema capitalista»

Post n°15372 pubblicato il 27 Settembre 2019 da Ladridicinema
 
Tag: cultura

Rivolgendosi ai partecipanti della 74a sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il presidente della Bolivia, Evo Morales Ayma, ha espresso preoccupazione per il deterioramento del sistema multilaterale a seguito delle misure promosse da alcuni Stati che hanno deciso di ignorare gli impegni nelle strutture globali costruite per una sana convivenza nel quadro del diritto internazionale, nonché sui principi di base della Carta delle Nazioni Unite. 

 

Il presidente ha sottolineato che i problemi ambientali come incendi, siccità, scioglimento dei ghiacciai, erosione, estinzione di specie e riscaldamento globale mettono a rischio la vita sul pianeta, e in questo senso ha esortato i paesi a fermare la crisi climatica che continuerà anche a condannare milioni di persone alla povertà e alla fame. 

 

Evo ha affermato che «la radice dei problemi è nel sistema capitalista» e ha criticato il fatto che sono le multinazionali che controllano il settore alimentare, l'accesso all'acqua e alle aree.

 

Fonte: teleSUR
Notizia del: 24/09/2019

 
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Quando la "soluzione verde" è l'austerità

Post n°15371 pubblicato il 27 Settembre 2019 da Ladridicinema
 
Tag: cultura

Quando la soluzione verde è l'austerità
 di Thomas Fazi



Giuseppe Conte al vertice sul clima di New York: «L'Italia sta attuando uno dei programmi di decarbonizzazione più ambiziosi al mondo».


È vero: le emissioni di CO2 dell'Italia sono in calo da anni. Per la precisione dal 2007-8, cioè dall'inizio della crisi, come si può vedere nell'immagine. Stesso discorso per Spagna, Grecia e per tutti gli altri paesi maggiormente colpiti dalla crisi. Cosa che invece non è accaduta (o è accaduta in misura molto più contenuta) ai paesi meno colpiti dalla crisi come - tanto per fare un esempio - la Germania.





Insomma, nella misura in cui negli ultimi anni si è verificata una "decarbonizzazione" in certi paesi questo è dovuto perlopiù alla drammatica riduzione dei redditi e dunque dei consumi delle classi medie e basse, non certo a una politica virtuosa da parte dei governi.


Che sia questa la "soluzione verde" - una soluzione scaricata interamente sulle spalle delle fasce sociali più deboli - quella qualcuno ha in mente?


Una cosa è chiara: o la necessaria transizione ecologica è accompagnata da un più generale ribaltamento di paradigma che migliori la vita delle masse invece di impoverirla - per esempio attraverso il superamento del concetto nichilistico di "tempo libero", destinato essenzialmente ai consumi privati necessari a tenere in piede l'energivoro castello produttivo, con quello di "tempo liberato", destinato all'uso di beni e servizi pubblici e gratuiti destinati alla collettività (parchi, musei, cineteche, trasporti ecc.), con un evidente beneficio in termini di benessere generale, il che a sua volta richiede una massiccia espansione del ruolo dello Stato e del welfare (e un contestuale aumento della spesa pubblica), cioè l'opposto di quello a cui abbiamo assistito in questi anni - o assisteremo a una comprensibile rivolta nei confronti del concetto stesso di ambientalismo, a danno della causa stessa.

Notizia del: 25/09/2019

 
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Vivere

Post n°15370 pubblicato il 27 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

Regista: Francesca Archibugi
Genere: Drammatico
Anno: 2019
Paese: Italia
Durata: 103 min
Data di uscita: 26 settembre 2019
Distribuzione: 01 Distribution
Vivere è un film di genere drammatico del 2019, diretto da Francesca Archibugi, con Micaela Ramazzotti e Adriano Giannini. Uscita al cinema il 26 settembre 2019. Durata 103 minuti. Distribuito da 01 Distribution.
Data di uscita:26 settembre 2019
Genere:Drammatico
Anno:2019
Paese:Italia
Durata:103 min
Distribuzione:01 Distribution
Fotografia:Kika Ungaro
Produzione:Lotus Production con Rai Cinema in associazione con 3 Marys Entertainment
TRAMA VIVERE

Vivere, il film diretto da Francesca Archibugi, segue la storia della famiglia Attorre: Luca (Adriano Giannini), giornalista free-lance molto free, confezionatore di articoli di colore che piazza a stento sui giornali, Susi (Micaela Ramazzotti), ballerina piegata a insegnare danza a signore sovrappeso, e Lucilla, la bimba seienne quieta e immaginifica ma affetta da asma bronchiale severa.
Dentro una Roma magnifica e incomprensibile, stratificata, materna e matrigna, casca nel mezzo Mary Ann (Roisin O'Donovan), irlandese e studentessa di storia dell'arte, ragazza alla pari per la piccola Lucilla. Un anno di permanenza in Italia e in casa Attorre che si rivelerà denso di legami leciti e illeciti, di amicizia e d'amore.

 

Film presentato Fuori Concorso Fiction al Festival di Venezia 2019.

FRASI CELEBRI DI VIVERE

 

Dal Trailer Ufficiale del Film:

Luca (Adriano Giannini): Con te non si può parlare senza sbraitare!
Susi (Micaela Ramazzotti): Perché se non urlo, manco t'accorgi che sto a parla! Se non urlo, manco me vedi!

Marinoni (Massimo Ghini): Mi sembrava fosse...
Susi: Scema?
Marinoni: Sola!

Marinoni: Io vorrei apparire, esistere per qualcuno!

 

INTERPRETI E PERSONAGGI DI VIVERE
AttoreRuolo
Micaela Ramazzotti
Susi
Adriano Giannini
Luca
Massimo Ghini
Marinoni
Marcello Fonte
Perind
Roisin O’Donovan
Mary Ann
Andrea Calligari
Pierpaolo
Valentina Cervi
Azzurra
Enrico Montesano
Avvocato De Sanctis
Elisa Miccoli
Lucilla

 
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Lou Von Salomé

Post n°15369 pubblicato il 27 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

( Lou Andreas-Salomé, The Audacity to be Free )
Anno: 2016
Paese: Germania, Austria, Italia, Svizzera
Durata: 113 min
Data di uscita: 26 settembre 2019
Distribuzione: Wanted Cinema e Valmyn
Lou Von Salomé è un film di genere biografico, drammatico del 2016, diretto da Cordula Kablitz-Post, con Katharina Lorenz e Matthias Lier. Uscita al cinema il 26 settembre 2019. Durata 113 minuti. Distribuito da Wanted Cinema e Valmyn.
Data di uscita:26 settembre 2019
Genere:Biografico, Drammatico
Anno:2016
Paese:Germania, Austria, Italia, Svizzera
Durata:113 min
Distribuzione:Wanted Cinema e Valmyn
Montaggio:Beatrice Babin
Musiche:Judit Varga
Produzione:Avanti Media Fiction, Tempest Film, KGP Kranzelbinder Gabriele ProductionC-Films, SRF Swiss Radio and Television, Satel Film, Senator Film Produktion

TRAMA LOU VON SALOMÉ

Lou Von Salomé, film diretto da Cordula Kablitz-Post, racconta la vita della filosofa, scrittrice, psicoanalista e pioniera dell’emancipazione femminile Lou Andreas Salomé, nota anche come musa ispiratrice dei più grandi pensatori di inizio Novecento. Nata nel 1981 a San Pietroburgo, sin dalla giovane età intuisce che i suoi sono tempi difficili per una donna in un mondo dominato dagli uomini e dal patriarcato. Sapendo che quello che è definito come "il gentil sesso" non può avere gli stessi diritti di un uomo, la giovane Lou (Katrina Lorenz) è determinata a far di sé un emblema dell'emancipazione femminile, facendo riconoscere i suoi talenti e imponendo la sua indipendenza. si sottrae all'amore carnale e Contro la volontà materna inizia a studiare medicina, scrive poesie e frequenta i circoli intellettuali, tutte discipline fortemente collegati al fronte maschile. Testarda e cocciuta, la donna non si arrende e con tenacia insegue il suo sogno, conoscendo grandi personalità della filosia, come Paul Rée (Philipp Hauß ) e Friedrich Nietzsche (Alexander Scheer), due uomini di cultura che restano affascinati da una donna così intelligente e inarrivabile tanto da arrivare a chiedere invano la sua mano.
Lpu non sembra interessata a un rapporto sentimentale, fino a quando non incontra il giovane autore Rainer Maria Rilke (Julius Feldmeier), ai tempi misconosciuto, e se ne innamora perdutamente, diventando sua consigliera e promotrice. Rainer è il suo primo amore, il primo a coinvolgere Lou in una relazione sentimentale, ma non l'unico della sua vita.
Un altro uomo importante nella sua esistenza e, in particolare, per i suoi studi è Sigmund Freud (Harald Schrott), conosciuto a 50 anni. Tra i due filosofi e psicoanalisti si instaurerà un rapporto di stima che porterà l'una a influenzare l'altro. Una donna così all'avanguardia ha vissuto anche uno dei periodi più retrogradi della storia dell'umanità, è il 1933, infatti, quando il nazismo prende il pieno potere della Germania. In quel periodo Lou vive nella città tedesca di Gottinga e, ormai anziana, insieme al germanista Ernst Pfeiffer (Matthias Lier) ripercorre la sua vita movimentata, fatta di successi nel campo della filosofia, della letteratura e della psicoanalisi, la lotta per la libertà e la scoperta del vero amore in tarda età.

 

AttoreRuolo
Katharina Lorenz
Lou Andreas-Salomé
Matthias Lier
Ernst Pfeiffer
Katharina Schüttler
Mariechen
Phillip Hauss
Paul Rée
Alexander Scheer
Friedrich Nietzsche
Julius Feldmeier
Rainer Maria Rilke
Merab Ninidze
Friedrich Carl Andreas
Peter Simonischek
Gustav von Salomé
Petra Morzé
Kuise von Salomé
Harald Schrott
Sigmund Freud
Liv Lisa Fries
Lou Andreas-Salomé a 16 anni

 
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Il Pianeta in mare

Post n°15368 pubblicato il 27 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

Regista: Andrea Segre
Genere: Documentario
Anno: 2019
Paese: Italia
Durata: 96 min
Data di uscita: 26 settembre 2019
Distribuzione: ZaLab Film
Il Pianeta in mare è un film di genere documentario del 2019, diretto da Andrea Segre. Uscita al cinema il 26 settembre 2019. Durata 96 minuti. Distribuito da ZaLab Film.
Data di uscita:26 settembre 2019
Genere:Documentario
Anno:2019
Paese:Italia
Durata:96 min
Distribuzione:ZaLab Film
Fotografia:Matteo Calore
Montaggio:Chiara Russo
Produzione:ZaLab Film con Rai Cinema, in associazione con Istituto Luce Cinecittà, in associazione con Banca Popolare Etica, con il sostegno di DG Cinema – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali

TRAMA IL PIANETA IN MARE

Il pianeta in mare, film diretto da Andrea Segre, è un documentario che descrive la realtà di Marghera, località industriale situata nella laguna veneziana, attraverso le storie di chi questo posto lo vive ogni giorno. Da cento anni il cuore meccanico di Marghera non smette di pulsare, qui lavorano operai di oltre 60 nazionalità diverse che contribuiscono a tenere vivo questo piccolo mondo in bilico tra il suo ingombrante passato e il suo futuro incerto.
Sono luoghi mai raggiunti da una telecamera, quelli mostrati dal film, in cui ci si perde davanti lo stupore meccanico di posti come il ventre d'acciaio delle grandi navi in costruzione, gli alti forni e le ciminiere delle raffinerie e ancora il mondo telematico di Vega o le centinaia di container, che navi intercontinentali scaricano senza sosta ai bordi dell’immobile Laguna. Questo e molto altro viene raccontato attraverso le vite di operai, manager, camionisti e anche dalla cuoca dell'ultima trattoria di Marghera, che ci aiutano a capire cosa è rimasto del grande sogno di progresso industriale del Pianeta Italia: un microcosmo oggi immerso, dopo le crisi e le recenti ferite, nel flusso globale dell'economia e delle migrazioni.

 

Marghera, anno 2019. Il documentarista veneto Andrea Segre racconta uno degli angoli più particolari del nostro paese. Nata con terra di riporto per dare spazio al cuore industriale e portuale a pochi chilometri dal centro storico di Venezia, viene raccontata attraverso gli abitanti e i lavoratori di oggi, che hanno sempre uno sguardo nostalgico verso il passato. Schematico nella sua prima parte, decolla quando riesce a lasciar perdere rievocazioni e dialoghi forzati per lasciar parlare le immagini e alcuni luoghi e personaggi molto ben scelti. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
Leggi la recensione completa del Film Il pianeta in mare.

 
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Drive me home

Post n°15367 pubblicato il 27 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

Regista: Simone Catania
Anno: 2018
Paese: Italia
Durata: 94 min
Data di uscita: 26 settembre 2019
Distribuzione: Europictures
Drive me home è un film del 2018, diretto da Simone Catania, con Marco D'Amore e Vinicio Marchioni. Uscita al cinema il 26 settembre 2019. Durata 94 minuti. Distribuito da Europictures.
Data di uscita:26 settembre 2019
Anno:2018
Paese:Italia
Durata:94 min
Distribuzione:Europictures
Musiche:Air Kanada
Produzione:Inthelfilm, Indyca
TRAMA DRIVE ME HOME

 

Drive me home, il film diretto da Simone Catania, segue la storia di Antonio (Vinicio Marchioni) e Agostino (Marco D'Amore), amici per la pelle che crescono insieme in un piccolo paesino siciliano incastrato tra le montagne, sognando una vita diversa, altrove.
Oggi trentenni, entrambi vivono all'estero, ma non si vedono né si sentono da anni. Quando Antonio scopre che la sua casa natia, abbandonata da molto tempo, sta per essere venduta all'asta, decide di partire per incontrare Agostino, il suo amico d'infanzia, con l'intento di coinvolgerlo per non farsi portare via quella casa alla quale sono entrambi legati. Le loro vite, però, sono cambiate profondamente. Vecchi conflitti e nuove rivelazioni li accompagnano attraverso l'Europa in un viaggio sulle ruote di un tir, alla riscoperta dei ricordi, dei segreti, dei propri sogni.
Una storia di amicizia intima e universale di due trentenni che dopo tanto viaggiare decidono di affrontare il passato dal quale sono fuggiti per ritornare alle proprie origini, verso un approdo inaspettato.

AttoreRuolo
Marco D'Amore
Agostino
Vinicio Marchioni
Antonio
Lou Castel
Karl
Jennifer Ulrich
Emily
Chiara Muscato
madre di Antonio
Nicola Adobati
Wwoofer
Vittorio Magazzù
Antonio ragazzo
Jacopo Vinci
Agostino ragazzo
Omondi Atteno
Elodie Malice
Ward Kerreman
Manager ristorante Anversa

 
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Ad Astra

Post n°15366 pubblicato il 27 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

Regista: James Gray
Anno: 2019
Paese: USA
Durata: 124 min
Data di uscita: 26 settembre 2019
Distribuzione: 20th Century Fox
Ad Astra è un film di fantascienza del 2019 diretto da James Gray, con protagonista Brad Pitt nei panni di un ingegnere spaziale che affronta un viaggio interplanetario sulle tracce del padre scomparso 20 anni prima durante una missione su Nettuno. Presentato in anteprima al Festival di Venezia, il film è uscito nei cinema italiani il 26 settembre 2019.
Data di uscita:26 settembre 2019
Genere:Fantascienza, Thriller
Anno:2019
Paese:USA
Durata:124 min
Distribuzione:20th Century Fox
Sceneggiatura:James Gray
Produzione:New Regency Pictures, Keep Your Head, MadRiver Pictures

TRAMA AD ASTRA

 

Ad Astra, il film diretto da James Gray, racconta la storia di Roy McBride (Brad Pitt), un ingegnere aerospaziale della NASA incaricato di compiere una missione nello spazio. Solitario, felicemente sposato con Eve (Liv Tyler) e con una leggera forma di autismo, Roy ha perso suo padre circa 20 anni prima durante una spedizione su Nettuno dalla quale non è più tornato. L'obiettivo del suo viaggio era portare a compimento il progetto Lima, basato sulla ricerca di vita extraterrestre.
Tuttavia, anziché cercare forme di vita intelligenti, Clifford McBride (Tommy Lee Jones), che secondo nuove prove potrebbe essere ancora vivo, conduceva (e forse ancora conduce) esperimenti con materiale classificato in grado di distruggere l'umanità e compromettere per sempre l'intero sistema solare.
Dopo essere sopravvissuto per miracolo a una caduta dallo spazio, il governo si rivolge a lui convinto che sia l'unica persona in grado di aiutarli a invertire il processo di distruzione - già in atto sulla terra - denominato il "picco": una letale onda d'urto che causa incendi in tutto il pianeta, guasti tecnologici e incidenti aerei. Incaricato di smantellare il progetto di suo padre e salvare il mondo dalla catastrofe, l'audace Roy parte dunque alla volta di Nettuno alla ricerca di indizi sul fallimento della missione paterna. Ma a volte, le risposte che cerchiamo rischiano di essere troppo oltre la nostra portata. Mentre affronta la missione infatti, l'astronauta finirà per rivelare alcuni segreti che mettono in dubbio l'esistenza dell'umanità e il suo posto nell'universo...

 

 

C'è un motivo se vi suona familiare il titolo Ad Astra. Si tratta della seconda parte di una frase latina, abitualmente usata come motto o incitazione, "per aspera ad astra". Il significato letterale è "attraverso le asperità sino alle stelle" ed è possibile trovarne traccia nei testi di scrittori, filosofi e poeti dell'epoca romana quali Cicerone, Virgilio, Seneca e Orazio. L'efficacia di questa frase è dovuta al fatto che "Aspera" e "Astra" siano paronimi, ossia parole simili a livello fonetico ma di significato molto distante tra loro (esempi: "Capire fischi per fiaschi", "Dalle stelle alle stalle", "Senza arte né parte").

Altri artisti sono stati ispirati da "Per aspera ad astra", come i musicisti Franco Battiato, Morgan, i gruppi metal tedeschi Die Apokalyptischen Reiter e Haggar, i Gemelli Diversi e Mia Martini. Al cinema in Star Trek è il motto sul sigillo della Flotta Stellare, è riportata su una mappa in Elizabethtown, è citata in L'uomo che cadde sulla Terra e compare anche su una tarda nel videogame Mass Effect 3. Restando nell'ambito dell'astronomia, questo motto è stato registrato in latino e tradotto in codice Morse sul disco d'oro a bordo delle sonde Voyager inviate nello spazio alla fine degli anni 70.

Per le scene sulla Luna e in generale per i pianeti visitati dall'astronauta interpretato da Brad Pitt, i realizzatori di Ad Astra hanno scelto di non ricreare scenografie e paesaggi nei teatri di posa, ma di spingersi alla ricerca di location reali. Le Dune di Dumont nel Deserto del Mojave sono state un perfetto ambiente lunare mentre alcune sequenze sotterranee di Marte, per esempio, sono in realtà tunnel in disuso della città di Los Angeles. I film di riferimento per le sequenze nello spazio sono stati Gravity di Alfonso Cuaron e Interstellar di Christopher Nolan, non è un caso infatti che il direttore della fotografia del film di Nolan sia lo stesso di Ad Astra, l'olandese Hoyte van Hoytema.

 

 

Consulenze autorevoli per rendere "reale" la fantascienza:
Le principali fonti scientifiche a cui hanno attinto i realizzatori per rendere Ad Astra un film di fantascienza credibile, sono arrivate dalla Nasa e da altre importanti agenzie spaziali.
Per avere informazioni le più veritieri possibili, il regista James Gray si è rivolto ad un astronauta vero e a un ingegnere aerospaziale con una lunga carriera alle spalle.
Il primo è Garrett Reisman. Oggi in pensione, Reisman ha partecipato a due missioni che hanno portato lo Space Shuttle verso la Stazione Spaziale Internazionale, nel 2008 e nel 2010. Spesso presente sul set durante la riprese di alcune scene, Garrett ha dato un notevole contributo soprattutto nella fase di scrittura della sceneggiatura.
Il secondo è Robert Yowell, ingegnere alla Nasa dal 1989, che ha lavorato per trent'anni al programma spaziale americano.

Location e ambientazioni reali: Terra, Luna, Marte e Nettuno sono a Los Angeles e nella sua Contea
Alle riprese negli studios, i realizzatori del film hanno preferito girare le scene ambientate sulla Terra, sulla Luna, Marte e Nettuno in scenari reali. Le varie location sono state individuate a Los Angeles e nella sua vasta Contea.
Un grande tunnel, che passa sotto quella che un tempo era una stazione dei treni nel centro di Los Angeles, è stato trasformato nel sottosuolo marziano. Altre location utilizzate nella downtown di L.A sono state la Hall of Records, grattacielo realizzato all'inizio dagli anni 60 dal celebre architetto Richard Neutra, esempio di arte modernista e l'iconica Union Station, principale stazione ferroviaria della California.
Un ex tipografia del quotidiano Los Angeles Times, che si trova nella Orange County è servita per girare le scene della piattaforma di lancio per il viaggio verso la Luna.
Le dune del deserto del Mojave, a circa duecento chilometri a nord est di Los Angeles, hanno fatto da sfondo alla scene dell'attacco pirata sulla Luna.

Il film presentato in Concorso al Festival di Venezia 2019.

 

Dal Trailer Italiano del Film:

Roy McBride (Brad Pitt): Faccio quello che faccio grazie a mio padre, lui era un eroe. Ha sacrificato la sua vita per il sapere

Voce off: Potrebbe essere uno shock per lei, suo padre faceva esperimenti con del materiale classificato che poteva compromettere il nostro intero sistema solare, distruggendo ogni forma di vita! Contiamo su di lei per scoprire cosa sta succedendo!

Roy McBride: Sto bene, pronto al fare il mio lavoro al meglio delle mie capacità. Ribadisco il mio fermo impegno a completare la missione secondo le regole, se necessario distruggerò il progetto nella sua totalità. La Terra sperava in lui ed ora è tutto...nelle mie mani!

 

 

Le musiche di Max Richter:

Quale suono deve avere un film ambientato nello spazio? Un dilemma non da poco, uno dei primi a cui deve rispondere chi vuole girare un film di fantascienza. Sono tanti i racconti di chi lassù c’è stato - gli astronauti - che oltre a meravigliarsi della gamma incredibile di colori della terra vista dall'alto, si dicono scioccati dal silenzio assoluto che si percepisce in assenza di gravità. Per l'appunto, Gravity di Alfonso Cuaron, è stato recentemente il film che ha segnato un'evoluzione nella colonna sonora spaziale, con tutta la prima parte del film girata priva o quasi di rumori, suoni e tantomeno musica strumentale. È vero, però, che il cinema è uno spettacolo in cui noi spettatori siamo abituati ad essere cullati da un accompagnamento sonoro, basti pensare a classici del genere sci-fi come 2001 Odissea nello spazio, e il suo rivoluzionario uso dei valzer di Strauss.

James Gray, per il suo passaggio al genere, ha scelto un compositore di grande talento, il britannico di nascita tedesco Max Richter. Formatosi in Gran Bretagna e poi a Firenze con Luciano Berio, è stato fra i fondatori dell'ensemble Piano Circus, collaborando con musicisti del calibro di Brian Eno e Philip Glass. La sua carriera come solista, poi, è culminata con l'album Sleep (2015), da molti considerato un gioiello del genere ambient.
Ma parlando della sua carriera come autore di colonne sonore, negli anni si è guadagnato un ruolo di grande peso fra i suoi colleghi. È ormai una delle figure più influenti nella scena musicale contemporanea, attraverso un percorso che prima lo ha portato a ibridazioni musicali fra generi diversi, come in Vivaldi Recomposed e il già citato Sleep. La svolta arriva con Valzer con Bashir, la cui colonna sonora ha vinto uno European Film Award. Da lì arrivano una serie di collaborazioni e di brani davvero suggestivi, che dimostrano la sua maestria nell'intendere in maniera personale e molto innovativa la musica per film.

Max Richter è probabilmente il più importante autore di colonne sonore il cui nome non è noto al grande pubblico, anche se sempre più persone si vanno a cercare chi era l'autore di questa o quell'altra melodia che l'ha colpito in un trailer o un film. Ha lavorato alla mitica serie britannica Black Mirror, oltre a The Leftovers, Hostiles di Scott Cooper, Opera senza autore di Florian Henckel von Donnersmarck, Maria Regina di Scozia con Saoirse Ronan e Margot Robbie.
Nel 2010 il suo brano On the Nature of Daylight, permetteteci di dire una delle melodie più straordinarie e toccanti di questo decennio, era nella colonna sonora di Shutter Island di Martin Scorsese, per poi finire in una versione remix anche in Arrival di Denis Villeneuve, dove aveva un ruolo cruciale, oltre che in Agnus Dei di Anne Fontaine, ma anche nel trailer della serie L’amica geniale di Saverio Costanzo, la cui colonna sonora della prima stagione è stata scritta proprio da Richter.
Un segno della grandezza di un brano, è la sua presenza in trailer di film successivi alla sua incisione. È il caso di Sarajevo (tratto dall’album Memoryhouse), che oltre a essere inserito in Venuto al mondo di Sergio Castellitto, è tema del trailer di Prometheus di Ridley Scott e Need for Speed di Scott Waugh. Sempre in Memoryhouse, anche November ha poi vissuto una sua vita autonoma, nei trailer di To the Wonder di Terrence Malick e J. Edgar di Clint Eastwood.
Max Richter ha scritto dei brani molto coinvolgenti, infine, per il film Ad Astra di James Gray, capace di catturare i turbamenti interni del protagonista, alla ricerca del padre e di un senso nella vita sua e del resto dell'umanità.

 

AttoreRuolo
Brad Pitt
Roy McBride
Tommy Lee Jones
Clifford McBride
Donald Sutherland
Colonnello Pruitt
Liv Tyler
Eve McBride
Ruth Negga
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Stroud
Alyson Reed
Janice Collins
Anne McDaniels
Shunga Hologram

 
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Yesterday

Post n°15365 pubblicato il 27 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

Regista: Danny Boyle
Genere: Commedia
Anno: 2019
Paese: Gran Bretagna
Durata: 116 min
Data di uscita: 26 settembre 2019
Distribuzione: Universal Pictures
Yesterday è un film di genere commedia del 2019, diretto da Danny Boyle, con Himesh Patel e Lily James. Uscita al cinema il 26 settembre 2019. Durata 116 minuti. Distribuito da Universal Pictures.
Data di uscita:26 settembre 2019
Genere:Commedia
Anno:2019
Paese:Gran Bretagna
Durata:116 min
Distribuzione:Universal Pictures
Sceneggiatura:Richard Curtis
Fotografia:Christopher Ross
Montaggio:Jon Harris
Produzione:Etalon Film, Working Title Films

TRAMA YESTERDAY

Yesterday, il film diretto da Danny Boyle, è incentrato sulla storia di Jack Malik (Himesh Patel), un giovane musicista di una piccola cittadina costiera che lotta per ottenere un pò di notorietà. L'unico sostegno di Jack è quello della sua migliore amica dai tempi dell’infanzia, Ellie (Lily James).
Dopo un assurdo incidente con un autobus causato da un misterioso blackout globale, Jack una mattina si sveglia e scopre di essere l'unica persona al mondo a ricordare le canzoni dei Beatles.
Con l’aiuto di Debra (Kate McKinnon)la sua agente americana dal cuore d’acciaio, Jack porta sul palco, spacciandole per sue, le canzoni della band più grande della storia in un mondo che non ha mai sentito i Beatles, diventando così in poco tempo una star mondiale. Mentre il successo cresce, Jack rischerà di perdere Ellie, l’unica persona che ha sempre creduto in lui e i legami con la sua vecchia vita.

 

Nonostante presupponga una realtà distopica come 28 giorni dopo dello stesso Danny BoyleYesterday prende una piega decisamente comica, e non potrebbe essere altrimenti: autore del soggetto e cosceneggiatore è Richard Curtis.
Colonna del cinema e della tv umoristici britannici, Curtis è noto soprattutto per aver scritto Quattro matrimoni e un funerale (1994) e Notting Hill (1999), ma nel frattempo è anche riuscito a creare con Rowan Atkinson l'immortale Mr. Bean.
Come regista ha firmato Love Actually (2003) e I Love Radio Rock (2009), quindi quando cercate l'understatement inglese un po' surreale sapete a chi rivolgervi.
Il film prevede un'apparizione di Ed Sheeran, particolarmente motivato, dato che ha sempre indicato nei Beatles una delle maggiori ispirazioni per la sua musica. Tra le canzoni storiche inserite nella colonna sonora, sono da segnalare oltre a Yesterday anche Let It Be, Here Comes the Sun, She Loves You, A Hard Day's Knight, I Want to Hold Your Hand, Back in the U.S.S.R., All You Need Is Love, Hey Jude, Ob-La-Di, Ob-La-Da. Protagonista del film è Himesh Patel, molto attivo in tv, specie nella serie EastEnders della BBC, dal 2007 al 2016. Poco prima di Yesterday, Patel era nel cast della sitcom Damned.
Durante le riprese di questo film, svoltesi nella primavera del 2018, Boyle stava anche lavorando sulla preproduzione del 25° film di 007, rallentato proprio da questa lavorazione: il sovrapporsi degli impegni apparve strano, tanto che in pochi si stupirono quando ad agosto Danny decise di lasciar perdere James Bond, lasciando quel progetto a Cary Fukunaga.
Curiosità: già Massimo Troisi in Non ci resta che piangere (1984), finito con Benigni indietro nel tempo alla fine del XV secolo, cercava di sedurre Pia (Amanda Sandrelli) con "Yesterday", che spacciava per sua.

 

 

Una delle prime idee per il film è stata quella di inserire il colore viola tra le cose che non esistevano, con un riferimento casuale alla band Deep Purple che sarebbe diventata "Deep Orange". Questa idea è stata abbandonata perché sarebbe troppo difficile per assicurarsi che nessuna persona esterna indossasse il viola.

L'assistente di volo sul jet privato di Ed Sheeran è in realtà la moglie di Sheeran, Cherry Seaborn.

Durante la scena in cui Jack esegue per la prima volta Yesterday, i suoi amici affermano che non è all'altezza dei Coldplay, infatti originariamente il ruolo di Ed Sheeran era destinato a Chris Martin, il cantante dei Coldplay, che non ha potuto interpretarlo a causa di conflitti di programmazione.

Himesh Patel ha cantato ed eseguito personalmente tutte le canzoni del film.

Quando Jack torna da Los Angeles a Liverpool, la telecamera indugia sulla parte anteriore dell'edificio dell'aeroporto, dove c'è scritto "Aeroporto internazionale di Liverpool". Il cartello originale recita "Liverpool John Lennon Airport", ma ovviamente nel mondo di Jack è diverso.

 

 

Dal Trailer Italiano del Film:

Ellie (Lily James): Oh mio Dio, ma quando l'hai scritta?
Jack Malik (Himesh Patel): Non l'ho scritta io, Paul McCartney l'ha scritta, i Beatles!
Carol (Sophia Di Martino): Chi?
Jack Malik: John, Paul, George e Ringo, i Beatles!

Rocky (Joel Fry): Salve signor Sheeran! Mi piace quello che fa, soprattutto il rap!
Ed Sheeran: Ah, davvero?
Rocky: No, scherzavo. No, lo lasci ai fratelli neri, è meglio, mi creda!

Ellie: Te ne vai quindi posso chiederti tutto, perché sono finita nella categoria "amica", invece di quella "io la amo"? Potevamo essere la coppia perfetta, ma ora tu sei il più grande songwriter del mondo!

 

AttoreRuolo
Himesh Patel
Jack Malik
Lily James
Ellie Appleton
Kate McKinnon
Debra
Ana de Armas
Roxanne
Ed Sheeran
se stesso
Joel Fry
Rocky
Meera Syal
Sheila Malik
Alexander Arnold
Gavin
Harry Michell
Nick
Vincent Franklin
Brian
Sanjeev Bhaskar
Jed Malik

 
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