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Messaggi di Settembre 2019

 

Evo Morales sulla crisi ambientale all'ONU: «La radice dei problemi è nel sistema capitalista»

Post n°15372 pubblicato il 27 Settembre 2019 da Ladridicinema
 
Tag: cultura

Rivolgendosi ai partecipanti della 74a sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il presidente della Bolivia, Evo Morales Ayma, ha espresso preoccupazione per il deterioramento del sistema multilaterale a seguito delle misure promosse da alcuni Stati che hanno deciso di ignorare gli impegni nelle strutture globali costruite per una sana convivenza nel quadro del diritto internazionale, nonché sui principi di base della Carta delle Nazioni Unite. 

 

Il presidente ha sottolineato che i problemi ambientali come incendi, siccità, scioglimento dei ghiacciai, erosione, estinzione di specie e riscaldamento globale mettono a rischio la vita sul pianeta, e in questo senso ha esortato i paesi a fermare la crisi climatica che continuerà anche a condannare milioni di persone alla povertà e alla fame. 

 

Evo ha affermato che «la radice dei problemi è nel sistema capitalista» e ha criticato il fatto che sono le multinazionali che controllano il settore alimentare, l'accesso all'acqua e alle aree.

 

Fonte: teleSUR
Notizia del: 24/09/2019

 
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Quando la "soluzione verde" è l'austerità

Post n°15371 pubblicato il 27 Settembre 2019 da Ladridicinema
 
Tag: cultura

Quando la soluzione verde è l'austerità
 di Thomas Fazi



Giuseppe Conte al vertice sul clima di New York: «L'Italia sta attuando uno dei programmi di decarbonizzazione più ambiziosi al mondo».


È vero: le emissioni di CO2 dell'Italia sono in calo da anni. Per la precisione dal 2007-8, cioè dall'inizio della crisi, come si può vedere nell'immagine. Stesso discorso per Spagna, Grecia e per tutti gli altri paesi maggiormente colpiti dalla crisi. Cosa che invece non è accaduta (o è accaduta in misura molto più contenuta) ai paesi meno colpiti dalla crisi come - tanto per fare un esempio - la Germania.





Insomma, nella misura in cui negli ultimi anni si è verificata una "decarbonizzazione" in certi paesi questo è dovuto perlopiù alla drammatica riduzione dei redditi e dunque dei consumi delle classi medie e basse, non certo a una politica virtuosa da parte dei governi.


Che sia questa la "soluzione verde" - una soluzione scaricata interamente sulle spalle delle fasce sociali più deboli - quella qualcuno ha in mente?


Una cosa è chiara: o la necessaria transizione ecologica è accompagnata da un più generale ribaltamento di paradigma che migliori la vita delle masse invece di impoverirla - per esempio attraverso il superamento del concetto nichilistico di "tempo libero", destinato essenzialmente ai consumi privati necessari a tenere in piede l'energivoro castello produttivo, con quello di "tempo liberato", destinato all'uso di beni e servizi pubblici e gratuiti destinati alla collettività (parchi, musei, cineteche, trasporti ecc.), con un evidente beneficio in termini di benessere generale, il che a sua volta richiede una massiccia espansione del ruolo dello Stato e del welfare (e un contestuale aumento della spesa pubblica), cioè l'opposto di quello a cui abbiamo assistito in questi anni - o assisteremo a una comprensibile rivolta nei confronti del concetto stesso di ambientalismo, a danno della causa stessa.

Notizia del: 25/09/2019

 
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Vivere

Post n°15370 pubblicato il 27 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

Regista: Francesca Archibugi
Genere: Drammatico
Anno: 2019
Paese: Italia
Durata: 103 min
Data di uscita: 26 settembre 2019
Distribuzione: 01 Distribution
Vivere è un film di genere drammatico del 2019, diretto da Francesca Archibugi, con Micaela Ramazzotti e Adriano Giannini. Uscita al cinema il 26 settembre 2019. Durata 103 minuti. Distribuito da 01 Distribution.
Data di uscita:26 settembre 2019
Genere:Drammatico
Anno:2019
Paese:Italia
Durata:103 min
Distribuzione:01 Distribution
Fotografia:Kika Ungaro
Produzione:Lotus Production con Rai Cinema in associazione con 3 Marys Entertainment
TRAMA VIVERE

Vivere, il film diretto da Francesca Archibugi, segue la storia della famiglia Attorre: Luca (Adriano Giannini), giornalista free-lance molto free, confezionatore di articoli di colore che piazza a stento sui giornali, Susi (Micaela Ramazzotti), ballerina piegata a insegnare danza a signore sovrappeso, e Lucilla, la bimba seienne quieta e immaginifica ma affetta da asma bronchiale severa.
Dentro una Roma magnifica e incomprensibile, stratificata, materna e matrigna, casca nel mezzo Mary Ann (Roisin O'Donovan), irlandese e studentessa di storia dell'arte, ragazza alla pari per la piccola Lucilla. Un anno di permanenza in Italia e in casa Attorre che si rivelerà denso di legami leciti e illeciti, di amicizia e d'amore.

 

Film presentato Fuori Concorso Fiction al Festival di Venezia 2019.

FRASI CELEBRI DI VIVERE

 

Dal Trailer Ufficiale del Film:

Luca (Adriano Giannini): Con te non si può parlare senza sbraitare!
Susi (Micaela Ramazzotti): Perché se non urlo, manco t'accorgi che sto a parla! Se non urlo, manco me vedi!

Marinoni (Massimo Ghini): Mi sembrava fosse...
Susi: Scema?
Marinoni: Sola!

Marinoni: Io vorrei apparire, esistere per qualcuno!

 

INTERPRETI E PERSONAGGI DI VIVERE
AttoreRuolo
Micaela Ramazzotti
Susi
Adriano Giannini
Luca
Massimo Ghini
Marinoni
Marcello Fonte
Perind
Roisin O’Donovan
Mary Ann
Andrea Calligari
Pierpaolo
Valentina Cervi
Azzurra
Enrico Montesano
Avvocato De Sanctis
Elisa Miccoli
Lucilla

 
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Lou Von Salomé

Post n°15369 pubblicato il 27 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

( Lou Andreas-Salomé, The Audacity to be Free )
Anno: 2016
Paese: Germania, Austria, Italia, Svizzera
Durata: 113 min
Data di uscita: 26 settembre 2019
Distribuzione: Wanted Cinema e Valmyn
Lou Von Salomé è un film di genere biografico, drammatico del 2016, diretto da Cordula Kablitz-Post, con Katharina Lorenz e Matthias Lier. Uscita al cinema il 26 settembre 2019. Durata 113 minuti. Distribuito da Wanted Cinema e Valmyn.
Data di uscita:26 settembre 2019
Genere:Biografico, Drammatico
Anno:2016
Paese:Germania, Austria, Italia, Svizzera
Durata:113 min
Distribuzione:Wanted Cinema e Valmyn
Montaggio:Beatrice Babin
Musiche:Judit Varga
Produzione:Avanti Media Fiction, Tempest Film, KGP Kranzelbinder Gabriele ProductionC-Films, SRF Swiss Radio and Television, Satel Film, Senator Film Produktion

TRAMA LOU VON SALOMÉ

Lou Von Salomé, film diretto da Cordula Kablitz-Post, racconta la vita della filosofa, scrittrice, psicoanalista e pioniera dell’emancipazione femminile Lou Andreas Salomé, nota anche come musa ispiratrice dei più grandi pensatori di inizio Novecento. Nata nel 1981 a San Pietroburgo, sin dalla giovane età intuisce che i suoi sono tempi difficili per una donna in un mondo dominato dagli uomini e dal patriarcato. Sapendo che quello che è definito come "il gentil sesso" non può avere gli stessi diritti di un uomo, la giovane Lou (Katrina Lorenz) è determinata a far di sé un emblema dell'emancipazione femminile, facendo riconoscere i suoi talenti e imponendo la sua indipendenza. si sottrae all'amore carnale e Contro la volontà materna inizia a studiare medicina, scrive poesie e frequenta i circoli intellettuali, tutte discipline fortemente collegati al fronte maschile. Testarda e cocciuta, la donna non si arrende e con tenacia insegue il suo sogno, conoscendo grandi personalità della filosia, come Paul Rée (Philipp Hauß ) e Friedrich Nietzsche (Alexander Scheer), due uomini di cultura che restano affascinati da una donna così intelligente e inarrivabile tanto da arrivare a chiedere invano la sua mano.
Lpu non sembra interessata a un rapporto sentimentale, fino a quando non incontra il giovane autore Rainer Maria Rilke (Julius Feldmeier), ai tempi misconosciuto, e se ne innamora perdutamente, diventando sua consigliera e promotrice. Rainer è il suo primo amore, il primo a coinvolgere Lou in una relazione sentimentale, ma non l'unico della sua vita.
Un altro uomo importante nella sua esistenza e, in particolare, per i suoi studi è Sigmund Freud (Harald Schrott), conosciuto a 50 anni. Tra i due filosofi e psicoanalisti si instaurerà un rapporto di stima che porterà l'una a influenzare l'altro. Una donna così all'avanguardia ha vissuto anche uno dei periodi più retrogradi della storia dell'umanità, è il 1933, infatti, quando il nazismo prende il pieno potere della Germania. In quel periodo Lou vive nella città tedesca di Gottinga e, ormai anziana, insieme al germanista Ernst Pfeiffer (Matthias Lier) ripercorre la sua vita movimentata, fatta di successi nel campo della filosofia, della letteratura e della psicoanalisi, la lotta per la libertà e la scoperta del vero amore in tarda età.

 

AttoreRuolo
Katharina Lorenz
Lou Andreas-Salomé
Matthias Lier
Ernst Pfeiffer
Katharina Schüttler
Mariechen
Phillip Hauss
Paul Rée
Alexander Scheer
Friedrich Nietzsche
Julius Feldmeier
Rainer Maria Rilke
Merab Ninidze
Friedrich Carl Andreas
Peter Simonischek
Gustav von Salomé
Petra Morzé
Kuise von Salomé
Harald Schrott
Sigmund Freud
Liv Lisa Fries
Lou Andreas-Salomé a 16 anni

 
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Il Pianeta in mare

Post n°15368 pubblicato il 27 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

Regista: Andrea Segre
Genere: Documentario
Anno: 2019
Paese: Italia
Durata: 96 min
Data di uscita: 26 settembre 2019
Distribuzione: ZaLab Film
Il Pianeta in mare è un film di genere documentario del 2019, diretto da Andrea Segre. Uscita al cinema il 26 settembre 2019. Durata 96 minuti. Distribuito da ZaLab Film.
Data di uscita:26 settembre 2019
Genere:Documentario
Anno:2019
Paese:Italia
Durata:96 min
Distribuzione:ZaLab Film
Fotografia:Matteo Calore
Montaggio:Chiara Russo
Produzione:ZaLab Film con Rai Cinema, in associazione con Istituto Luce Cinecittà, in associazione con Banca Popolare Etica, con il sostegno di DG Cinema – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali

TRAMA IL PIANETA IN MARE

Il pianeta in mare, film diretto da Andrea Segre, è un documentario che descrive la realtà di Marghera, località industriale situata nella laguna veneziana, attraverso le storie di chi questo posto lo vive ogni giorno. Da cento anni il cuore meccanico di Marghera non smette di pulsare, qui lavorano operai di oltre 60 nazionalità diverse che contribuiscono a tenere vivo questo piccolo mondo in bilico tra il suo ingombrante passato e il suo futuro incerto.
Sono luoghi mai raggiunti da una telecamera, quelli mostrati dal film, in cui ci si perde davanti lo stupore meccanico di posti come il ventre d'acciaio delle grandi navi in costruzione, gli alti forni e le ciminiere delle raffinerie e ancora il mondo telematico di Vega o le centinaia di container, che navi intercontinentali scaricano senza sosta ai bordi dell’immobile Laguna. Questo e molto altro viene raccontato attraverso le vite di operai, manager, camionisti e anche dalla cuoca dell'ultima trattoria di Marghera, che ci aiutano a capire cosa è rimasto del grande sogno di progresso industriale del Pianeta Italia: un microcosmo oggi immerso, dopo le crisi e le recenti ferite, nel flusso globale dell'economia e delle migrazioni.

 

Marghera, anno 2019. Il documentarista veneto Andrea Segre racconta uno degli angoli più particolari del nostro paese. Nata con terra di riporto per dare spazio al cuore industriale e portuale a pochi chilometri dal centro storico di Venezia, viene raccontata attraverso gli abitanti e i lavoratori di oggi, che hanno sempre uno sguardo nostalgico verso il passato. Schematico nella sua prima parte, decolla quando riesce a lasciar perdere rievocazioni e dialoghi forzati per lasciar parlare le immagini e alcuni luoghi e personaggi molto ben scelti. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
Leggi la recensione completa del Film Il pianeta in mare.

 
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Drive me home

Post n°15367 pubblicato il 27 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

Regista: Simone Catania
Anno: 2018
Paese: Italia
Durata: 94 min
Data di uscita: 26 settembre 2019
Distribuzione: Europictures
Drive me home è un film del 2018, diretto da Simone Catania, con Marco D'Amore e Vinicio Marchioni. Uscita al cinema il 26 settembre 2019. Durata 94 minuti. Distribuito da Europictures.
Data di uscita:26 settembre 2019
Anno:2018
Paese:Italia
Durata:94 min
Distribuzione:Europictures
Musiche:Air Kanada
Produzione:Inthelfilm, Indyca
TRAMA DRIVE ME HOME

 

Drive me home, il film diretto da Simone Catania, segue la storia di Antonio (Vinicio Marchioni) e Agostino (Marco D'Amore), amici per la pelle che crescono insieme in un piccolo paesino siciliano incastrato tra le montagne, sognando una vita diversa, altrove.
Oggi trentenni, entrambi vivono all'estero, ma non si vedono né si sentono da anni. Quando Antonio scopre che la sua casa natia, abbandonata da molto tempo, sta per essere venduta all'asta, decide di partire per incontrare Agostino, il suo amico d'infanzia, con l'intento di coinvolgerlo per non farsi portare via quella casa alla quale sono entrambi legati. Le loro vite, però, sono cambiate profondamente. Vecchi conflitti e nuove rivelazioni li accompagnano attraverso l'Europa in un viaggio sulle ruote di un tir, alla riscoperta dei ricordi, dei segreti, dei propri sogni.
Una storia di amicizia intima e universale di due trentenni che dopo tanto viaggiare decidono di affrontare il passato dal quale sono fuggiti per ritornare alle proprie origini, verso un approdo inaspettato.

AttoreRuolo
Marco D'Amore
Agostino
Vinicio Marchioni
Antonio
Lou Castel
Karl
Jennifer Ulrich
Emily
Chiara Muscato
madre di Antonio
Nicola Adobati
Wwoofer
Vittorio Magazzù
Antonio ragazzo
Jacopo Vinci
Agostino ragazzo
Omondi Atteno
Elodie Malice
Ward Kerreman
Manager ristorante Anversa

 
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Ad Astra

Post n°15366 pubblicato il 27 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

Regista: James Gray
Anno: 2019
Paese: USA
Durata: 124 min
Data di uscita: 26 settembre 2019
Distribuzione: 20th Century Fox
Ad Astra è un film di fantascienza del 2019 diretto da James Gray, con protagonista Brad Pitt nei panni di un ingegnere spaziale che affronta un viaggio interplanetario sulle tracce del padre scomparso 20 anni prima durante una missione su Nettuno. Presentato in anteprima al Festival di Venezia, il film è uscito nei cinema italiani il 26 settembre 2019.
Data di uscita:26 settembre 2019
Genere:Fantascienza, Thriller
Anno:2019
Paese:USA
Durata:124 min
Distribuzione:20th Century Fox
Sceneggiatura:James Gray
Produzione:New Regency Pictures, Keep Your Head, MadRiver Pictures

TRAMA AD ASTRA

 

Ad Astra, il film diretto da James Gray, racconta la storia di Roy McBride (Brad Pitt), un ingegnere aerospaziale della NASA incaricato di compiere una missione nello spazio. Solitario, felicemente sposato con Eve (Liv Tyler) e con una leggera forma di autismo, Roy ha perso suo padre circa 20 anni prima durante una spedizione su Nettuno dalla quale non è più tornato. L'obiettivo del suo viaggio era portare a compimento il progetto Lima, basato sulla ricerca di vita extraterrestre.
Tuttavia, anziché cercare forme di vita intelligenti, Clifford McBride (Tommy Lee Jones), che secondo nuove prove potrebbe essere ancora vivo, conduceva (e forse ancora conduce) esperimenti con materiale classificato in grado di distruggere l'umanità e compromettere per sempre l'intero sistema solare.
Dopo essere sopravvissuto per miracolo a una caduta dallo spazio, il governo si rivolge a lui convinto che sia l'unica persona in grado di aiutarli a invertire il processo di distruzione - già in atto sulla terra - denominato il "picco": una letale onda d'urto che causa incendi in tutto il pianeta, guasti tecnologici e incidenti aerei. Incaricato di smantellare il progetto di suo padre e salvare il mondo dalla catastrofe, l'audace Roy parte dunque alla volta di Nettuno alla ricerca di indizi sul fallimento della missione paterna. Ma a volte, le risposte che cerchiamo rischiano di essere troppo oltre la nostra portata. Mentre affronta la missione infatti, l'astronauta finirà per rivelare alcuni segreti che mettono in dubbio l'esistenza dell'umanità e il suo posto nell'universo...

 

 

C'è un motivo se vi suona familiare il titolo Ad Astra. Si tratta della seconda parte di una frase latina, abitualmente usata come motto o incitazione, "per aspera ad astra". Il significato letterale è "attraverso le asperità sino alle stelle" ed è possibile trovarne traccia nei testi di scrittori, filosofi e poeti dell'epoca romana quali Cicerone, Virgilio, Seneca e Orazio. L'efficacia di questa frase è dovuta al fatto che "Aspera" e "Astra" siano paronimi, ossia parole simili a livello fonetico ma di significato molto distante tra loro (esempi: "Capire fischi per fiaschi", "Dalle stelle alle stalle", "Senza arte né parte").

Altri artisti sono stati ispirati da "Per aspera ad astra", come i musicisti Franco Battiato, Morgan, i gruppi metal tedeschi Die Apokalyptischen Reiter e Haggar, i Gemelli Diversi e Mia Martini. Al cinema in Star Trek è il motto sul sigillo della Flotta Stellare, è riportata su una mappa in Elizabethtown, è citata in L'uomo che cadde sulla Terra e compare anche su una tarda nel videogame Mass Effect 3. Restando nell'ambito dell'astronomia, questo motto è stato registrato in latino e tradotto in codice Morse sul disco d'oro a bordo delle sonde Voyager inviate nello spazio alla fine degli anni 70.

Per le scene sulla Luna e in generale per i pianeti visitati dall'astronauta interpretato da Brad Pitt, i realizzatori di Ad Astra hanno scelto di non ricreare scenografie e paesaggi nei teatri di posa, ma di spingersi alla ricerca di location reali. Le Dune di Dumont nel Deserto del Mojave sono state un perfetto ambiente lunare mentre alcune sequenze sotterranee di Marte, per esempio, sono in realtà tunnel in disuso della città di Los Angeles. I film di riferimento per le sequenze nello spazio sono stati Gravity di Alfonso Cuaron e Interstellar di Christopher Nolan, non è un caso infatti che il direttore della fotografia del film di Nolan sia lo stesso di Ad Astra, l'olandese Hoyte van Hoytema.

 

 

Consulenze autorevoli per rendere "reale" la fantascienza:
Le principali fonti scientifiche a cui hanno attinto i realizzatori per rendere Ad Astra un film di fantascienza credibile, sono arrivate dalla Nasa e da altre importanti agenzie spaziali.
Per avere informazioni le più veritieri possibili, il regista James Gray si è rivolto ad un astronauta vero e a un ingegnere aerospaziale con una lunga carriera alle spalle.
Il primo è Garrett Reisman. Oggi in pensione, Reisman ha partecipato a due missioni che hanno portato lo Space Shuttle verso la Stazione Spaziale Internazionale, nel 2008 e nel 2010. Spesso presente sul set durante la riprese di alcune scene, Garrett ha dato un notevole contributo soprattutto nella fase di scrittura della sceneggiatura.
Il secondo è Robert Yowell, ingegnere alla Nasa dal 1989, che ha lavorato per trent'anni al programma spaziale americano.

Location e ambientazioni reali: Terra, Luna, Marte e Nettuno sono a Los Angeles e nella sua Contea
Alle riprese negli studios, i realizzatori del film hanno preferito girare le scene ambientate sulla Terra, sulla Luna, Marte e Nettuno in scenari reali. Le varie location sono state individuate a Los Angeles e nella sua vasta Contea.
Un grande tunnel, che passa sotto quella che un tempo era una stazione dei treni nel centro di Los Angeles, è stato trasformato nel sottosuolo marziano. Altre location utilizzate nella downtown di L.A sono state la Hall of Records, grattacielo realizzato all'inizio dagli anni 60 dal celebre architetto Richard Neutra, esempio di arte modernista e l'iconica Union Station, principale stazione ferroviaria della California.
Un ex tipografia del quotidiano Los Angeles Times, che si trova nella Orange County è servita per girare le scene della piattaforma di lancio per il viaggio verso la Luna.
Le dune del deserto del Mojave, a circa duecento chilometri a nord est di Los Angeles, hanno fatto da sfondo alla scene dell'attacco pirata sulla Luna.

Il film presentato in Concorso al Festival di Venezia 2019.

 

Dal Trailer Italiano del Film:

Roy McBride (Brad Pitt): Faccio quello che faccio grazie a mio padre, lui era un eroe. Ha sacrificato la sua vita per il sapere

Voce off: Potrebbe essere uno shock per lei, suo padre faceva esperimenti con del materiale classificato che poteva compromettere il nostro intero sistema solare, distruggendo ogni forma di vita! Contiamo su di lei per scoprire cosa sta succedendo!

Roy McBride: Sto bene, pronto al fare il mio lavoro al meglio delle mie capacità. Ribadisco il mio fermo impegno a completare la missione secondo le regole, se necessario distruggerò il progetto nella sua totalità. La Terra sperava in lui ed ora è tutto...nelle mie mani!

 

 

Le musiche di Max Richter:

Quale suono deve avere un film ambientato nello spazio? Un dilemma non da poco, uno dei primi a cui deve rispondere chi vuole girare un film di fantascienza. Sono tanti i racconti di chi lassù c’è stato - gli astronauti - che oltre a meravigliarsi della gamma incredibile di colori della terra vista dall'alto, si dicono scioccati dal silenzio assoluto che si percepisce in assenza di gravità. Per l'appunto, Gravity di Alfonso Cuaron, è stato recentemente il film che ha segnato un'evoluzione nella colonna sonora spaziale, con tutta la prima parte del film girata priva o quasi di rumori, suoni e tantomeno musica strumentale. È vero, però, che il cinema è uno spettacolo in cui noi spettatori siamo abituati ad essere cullati da un accompagnamento sonoro, basti pensare a classici del genere sci-fi come 2001 Odissea nello spazio, e il suo rivoluzionario uso dei valzer di Strauss.

James Gray, per il suo passaggio al genere, ha scelto un compositore di grande talento, il britannico di nascita tedesco Max Richter. Formatosi in Gran Bretagna e poi a Firenze con Luciano Berio, è stato fra i fondatori dell'ensemble Piano Circus, collaborando con musicisti del calibro di Brian Eno e Philip Glass. La sua carriera come solista, poi, è culminata con l'album Sleep (2015), da molti considerato un gioiello del genere ambient.
Ma parlando della sua carriera come autore di colonne sonore, negli anni si è guadagnato un ruolo di grande peso fra i suoi colleghi. È ormai una delle figure più influenti nella scena musicale contemporanea, attraverso un percorso che prima lo ha portato a ibridazioni musicali fra generi diversi, come in Vivaldi Recomposed e il già citato Sleep. La svolta arriva con Valzer con Bashir, la cui colonna sonora ha vinto uno European Film Award. Da lì arrivano una serie di collaborazioni e di brani davvero suggestivi, che dimostrano la sua maestria nell'intendere in maniera personale e molto innovativa la musica per film.

Max Richter è probabilmente il più importante autore di colonne sonore il cui nome non è noto al grande pubblico, anche se sempre più persone si vanno a cercare chi era l'autore di questa o quell'altra melodia che l'ha colpito in un trailer o un film. Ha lavorato alla mitica serie britannica Black Mirror, oltre a The Leftovers, Hostiles di Scott Cooper, Opera senza autore di Florian Henckel von Donnersmarck, Maria Regina di Scozia con Saoirse Ronan e Margot Robbie.
Nel 2010 il suo brano On the Nature of Daylight, permetteteci di dire una delle melodie più straordinarie e toccanti di questo decennio, era nella colonna sonora di Shutter Island di Martin Scorsese, per poi finire in una versione remix anche in Arrival di Denis Villeneuve, dove aveva un ruolo cruciale, oltre che in Agnus Dei di Anne Fontaine, ma anche nel trailer della serie L’amica geniale di Saverio Costanzo, la cui colonna sonora della prima stagione è stata scritta proprio da Richter.
Un segno della grandezza di un brano, è la sua presenza in trailer di film successivi alla sua incisione. È il caso di Sarajevo (tratto dall’album Memoryhouse), che oltre a essere inserito in Venuto al mondo di Sergio Castellitto, è tema del trailer di Prometheus di Ridley Scott e Need for Speed di Scott Waugh. Sempre in Memoryhouse, anche November ha poi vissuto una sua vita autonoma, nei trailer di To the Wonder di Terrence Malick e J. Edgar di Clint Eastwood.
Max Richter ha scritto dei brani molto coinvolgenti, infine, per il film Ad Astra di James Gray, capace di catturare i turbamenti interni del protagonista, alla ricerca del padre e di un senso nella vita sua e del resto dell'umanità.

 

AttoreRuolo
Brad Pitt
Roy McBride
Tommy Lee Jones
Clifford McBride
Donald Sutherland
Colonnello Pruitt
Liv Tyler
Eve McBride
Ruth Negga
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Stroud
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Janice Collins
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Shunga Hologram

 
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Yesterday

Post n°15365 pubblicato il 27 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

Regista: Danny Boyle
Genere: Commedia
Anno: 2019
Paese: Gran Bretagna
Durata: 116 min
Data di uscita: 26 settembre 2019
Distribuzione: Universal Pictures
Yesterday è un film di genere commedia del 2019, diretto da Danny Boyle, con Himesh Patel e Lily James. Uscita al cinema il 26 settembre 2019. Durata 116 minuti. Distribuito da Universal Pictures.
Data di uscita:26 settembre 2019
Genere:Commedia
Anno:2019
Paese:Gran Bretagna
Durata:116 min
Distribuzione:Universal Pictures
Sceneggiatura:Richard Curtis
Fotografia:Christopher Ross
Montaggio:Jon Harris
Produzione:Etalon Film, Working Title Films

TRAMA YESTERDAY

Yesterday, il film diretto da Danny Boyle, è incentrato sulla storia di Jack Malik (Himesh Patel), un giovane musicista di una piccola cittadina costiera che lotta per ottenere un pò di notorietà. L'unico sostegno di Jack è quello della sua migliore amica dai tempi dell’infanzia, Ellie (Lily James).
Dopo un assurdo incidente con un autobus causato da un misterioso blackout globale, Jack una mattina si sveglia e scopre di essere l'unica persona al mondo a ricordare le canzoni dei Beatles.
Con l’aiuto di Debra (Kate McKinnon)la sua agente americana dal cuore d’acciaio, Jack porta sul palco, spacciandole per sue, le canzoni della band più grande della storia in un mondo che non ha mai sentito i Beatles, diventando così in poco tempo una star mondiale. Mentre il successo cresce, Jack rischerà di perdere Ellie, l’unica persona che ha sempre creduto in lui e i legami con la sua vecchia vita.

 

Nonostante presupponga una realtà distopica come 28 giorni dopo dello stesso Danny BoyleYesterday prende una piega decisamente comica, e non potrebbe essere altrimenti: autore del soggetto e cosceneggiatore è Richard Curtis.
Colonna del cinema e della tv umoristici britannici, Curtis è noto soprattutto per aver scritto Quattro matrimoni e un funerale (1994) e Notting Hill (1999), ma nel frattempo è anche riuscito a creare con Rowan Atkinson l'immortale Mr. Bean.
Come regista ha firmato Love Actually (2003) e I Love Radio Rock (2009), quindi quando cercate l'understatement inglese un po' surreale sapete a chi rivolgervi.
Il film prevede un'apparizione di Ed Sheeran, particolarmente motivato, dato che ha sempre indicato nei Beatles una delle maggiori ispirazioni per la sua musica. Tra le canzoni storiche inserite nella colonna sonora, sono da segnalare oltre a Yesterday anche Let It Be, Here Comes the Sun, She Loves You, A Hard Day's Knight, I Want to Hold Your Hand, Back in the U.S.S.R., All You Need Is Love, Hey Jude, Ob-La-Di, Ob-La-Da. Protagonista del film è Himesh Patel, molto attivo in tv, specie nella serie EastEnders della BBC, dal 2007 al 2016. Poco prima di Yesterday, Patel era nel cast della sitcom Damned.
Durante le riprese di questo film, svoltesi nella primavera del 2018, Boyle stava anche lavorando sulla preproduzione del 25° film di 007, rallentato proprio da questa lavorazione: il sovrapporsi degli impegni apparve strano, tanto che in pochi si stupirono quando ad agosto Danny decise di lasciar perdere James Bond, lasciando quel progetto a Cary Fukunaga.
Curiosità: già Massimo Troisi in Non ci resta che piangere (1984), finito con Benigni indietro nel tempo alla fine del XV secolo, cercava di sedurre Pia (Amanda Sandrelli) con "Yesterday", che spacciava per sua.

 

 

Una delle prime idee per il film è stata quella di inserire il colore viola tra le cose che non esistevano, con un riferimento casuale alla band Deep Purple che sarebbe diventata "Deep Orange". Questa idea è stata abbandonata perché sarebbe troppo difficile per assicurarsi che nessuna persona esterna indossasse il viola.

L'assistente di volo sul jet privato di Ed Sheeran è in realtà la moglie di Sheeran, Cherry Seaborn.

Durante la scena in cui Jack esegue per la prima volta Yesterday, i suoi amici affermano che non è all'altezza dei Coldplay, infatti originariamente il ruolo di Ed Sheeran era destinato a Chris Martin, il cantante dei Coldplay, che non ha potuto interpretarlo a causa di conflitti di programmazione.

Himesh Patel ha cantato ed eseguito personalmente tutte le canzoni del film.

Quando Jack torna da Los Angeles a Liverpool, la telecamera indugia sulla parte anteriore dell'edificio dell'aeroporto, dove c'è scritto "Aeroporto internazionale di Liverpool". Il cartello originale recita "Liverpool John Lennon Airport", ma ovviamente nel mondo di Jack è diverso.

 

 

Dal Trailer Italiano del Film:

Ellie (Lily James): Oh mio Dio, ma quando l'hai scritta?
Jack Malik (Himesh Patel): Non l'ho scritta io, Paul McCartney l'ha scritta, i Beatles!
Carol (Sophia Di Martino): Chi?
Jack Malik: John, Paul, George e Ringo, i Beatles!

Rocky (Joel Fry): Salve signor Sheeran! Mi piace quello che fa, soprattutto il rap!
Ed Sheeran: Ah, davvero?
Rocky: No, scherzavo. No, lo lasci ai fratelli neri, è meglio, mi creda!

Ellie: Te ne vai quindi posso chiederti tutto, perché sono finita nella categoria "amica", invece di quella "io la amo"? Potevamo essere la coppia perfetta, ma ora tu sei il più grande songwriter del mondo!

 

AttoreRuolo
Himesh Patel
Jack Malik
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Ellie Appleton
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Joel Fry
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Gavin
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Vincent Franklin
Brian
Sanjeev Bhaskar
Jed Malik

 
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Film nelle sale da ieri

Post n°15364 pubblicato il 26 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

Diego Maradona

 
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Un weekend spettacolare per Tarantino al box office italiano

Post n°15363 pubblicato il 24 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

C'era una volta... a Hollywood (guarda la video recensione) stravince il weekend e grazie a una clamorosa domenica da 1,7 milioni di euro, arriva a 4,5 milioni di euro complessivi nel fine settimana e 5,4 milioni dal primo giorno di programmazione con 747mila spettatori, che gli valgono il quarto posto nella classifica stagionale. Una partenza spettacolare per DiCaprio e Pitt, che fanno segnare al film un record come miglior esordio di sempre per un'opera di Tarantino nel nostro Paese. Django Unchained incassò complessivamente 12 milioni, The Hateful Eight 8,5 e Bastardi senza Gloria 9,4: tutti dovrebbero essere superati, se C'era una volta... a Hollywood continuerà con questi ritmi. Il weekend, nonostante questo exploit termina in leggero calo rispetto a quello dell'anno scorso, -4,6%, mentre il saldo da gennaio è ampiamente positivo, +14,3%. Il Re Leone (guarda la video recensione) resta secondo con un weekend da 938mila euro e arriva ad un totale di 36,5 milioni e 5,5 milioni di spettatori. Terzo è IT: Capitolo 2 (guarda la video recensione), che incassa 591mila euro e arriva a sfiorare i 9 milioni che supererà oggi. Difficile che riesca a passare i 10milioni. Sale Angry Birds 2 (guarda la video recensione), che si avvicina al milione complessivo, mentre il migliore degli italiani è Tutta un'altra vita che tocca quota 1,2 milioni.

A centro classifica Mio fratello rincorre i dinosauri (guarda la video recensione) torna ad essere il maggior incasso italiano della stagione, con 1,7 milioni superando Chiara Ferragni: Unposted (guarda la video recensione), che però è rimasto in sala solo tre giorni. Martin Eden (guarda la video recensione) è a quota 1,3. In coda si rivede Toy Story 4 (guarda la video recensione), che sale a 6,3 milioni, Attacco al potere 3 - Angel has fallen con 2,8 milioni e La vita Invisibile di Euridice Gusmao (guarda la video recensione) con 162mila euro.

Questa settimana arriva ben ter film "forti": Yesterday (guarda la video recensione), Ad AstraRambo: Last Blood, assieme a Dora e La città PerdutaShaun vita da pecora: Farmageddon e Vivere. Da oggi in sala il documentario evento Diego Maradona.

Negli Usa Downton Abbey stravince a sorpresa il weekend con ben 31 milioni di dollari, stracciando Sylvester Stallone e Brad Pitt e facendo segnare un record per Focus Features, che non aveva mai avuto un film così in alto in classifica. La lotta per il secondo posto la vince, con un distacco minimo, Ad Astra, che incassa 19,2 milioni di dollari contro i 19 tondi di Rambo: Last Blood.

IT: Capitolo 2 arriva a 188 milioni di dollari e viaggia con ben 80 milioni in meno rispetto al primo capitolo, mentre Hustlers scende in quinta posizione ma è ampiamente in attivo, con 62 milioni di dollari incassati a fronte dei 20 spesi per realizzarlo. Perde quota, ma non troppo, Il Re Leone, che arriva a 537 milioni di dollari complessivi. La prossima settimana arriva l'animato Il piccolo yeti in oltre 4000 sale che dovrebbe dominare il weekend senza avere concorrenti.

A livello mondiale nessun cambiamento, per una volta, nella top ten assoluta, che dovrebbe restare immutata almeno fino all'arrivo dei film della stagione natalizia. C'era una volta... a Hollywood (guarda la video recensione) arriva a 344 milioni di dollari, Yesterday a 142, Angry Birds 2 a 118, mentre Downton Abbey è a quota 62 milioni.

 
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LA UE CANCELLA STALINGRAD

Post n°15362 pubblicato il 23 Settembre 2019 da Ladridicinema
 
Tag: cultura

LA UE CANCELLA STALINGRADO

LA UE CANCELLA STALINGRADO
 
di Giorgio Cremaschi



Il parlamento europeo ha approvato una risoluzione che equipara comunismo e nazismo. Non c’é bisogno di molte parole per definire questa infamia, che offende la storia ed i sentimenti di milioni di persone. Molte delle quali hanno perso la vita anche per permettere al Parlamento Europeo di votare le sue rivoltanti scempiaggini.

Per il parlamento UE la battaglia di Stalingrado è solo un episodio marginale e Auschwitz è stata liberata dagli americani, come nel film di Benigni. Ci sarebbe solo da prendere a pernacchie una simile presa di posizione, che ripropone un anticomunismo reazionario, fascistoide e in fondo ridicolo, tipo quello del generale pazzo del film Stranamore. Ma se una schiacciante maggioranza del Parlamento UE ha fatto proprio ciò che nel passato in Italia predicava il golpista Edgardo Sogno e che ora Salvini urla nei suoi comizi, la questione di fondo è: perché?

L’anticomunismo è sempre socialmente e politicamente di destra e affermarlo oggi con tanta ottusa virulenza, significa che le politiche liberiste e di mercato della UE devono continuare a far danni e che bisogna stroncare ogni possibile conflitto sociale. I gilet gialli in Francia sono stati vittima della repressione democratica ed europeista, e prima di loro i greci e tanti lavoratori in tutta Europa. Ora l’anticomunismo dà veste ideologica alla caccia alle streghe. Esattamente come il maccartismo negli USA degli anni cinquanta, che servì a perseguitare pensiero critico e lotte sindacali.

Ma oltre alla ragione autoritaria all’interno della UE, il voto del Parlamento europeo serve ad una scopo ancora più grave: la guerra alla Russia. La NATO oramai comanda la UE, e non a caso la nuova presidente Ursula von der Leyen è stata un ministro dalla difesa fanatico del riarmo della Germania.

Del resto tutti i governi di estrema destra europea considerano la UE solo uno strumento per far arrivare le armi della NATO ai confini della Russia. Per combattere la quale UE e NATO armano i nazisti ucraini. A conferma del fatto che chi sostiene l’equivalenza di comunisti e nazisti, poi finisce per preferire questi ultimi.

Il voto del Parlamento Europeo è quindi la sanzione che Orban ed i suoi sono un’anima costituente della UE. La cui ideologia è quella dell’imperialismo umanitario che ha bombardato Belgrado e che ha fatto milioni di vittime del mondo, come quel colonialismo europeo sulla cui infamia secolare che continua nei giorni nostri, nessun pronunciamento c’é mai stato.

Il voto anticomunista comune di PD, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, la pavida astensione del M5S, dimostrano che il nostro paese è governato da una destra anticomunista divisa in vari partiti, ma con valori e ideologia comuni. Ideologia in totale contrasto con i principi della nostra Costituzione, che nasce invece proprio dal riconoscimento del ruolo dei comunisti nella conquista delle nostre libertà. È grazie a questa ideologia reazionaria che Salvini può mettere sullo stesso piano fascisti ed antifascisti.

Sì, PD Lega e compagnia sono culturalmente e politicamente di destra e chi afferma di non essere né di destra né di sinistra è davvero intercambiabile tra loro. Per l’Italia e per l’Europa le cose cominceranno a cambiare quando ricostruiremo una vera sinistra del socialismo e della pace, che getterà l’anticomunismo nel posto che gli spetta nella pattumiera della storia.

 

Notizia del: 21/09/2019

 
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"Esprimiamo preoccupazione per la risoluzione del Parlamento Europeo che equipara nazifascismo e comunismo" DA ANPI

Post n°15361 pubblicato il 23 Settembre 2019 da Ladridicinema
 
Tag: cultura

22 Settembre 2019

 
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La guerra sovietico-polacca del 1920 e il movimento della classe operaia in Polonia da la riscossa

Post n°15360 pubblicato il 23 Settembre 2019 da Ladridicinema
 
Tag: cultura

La Grande Rivoluzione Socialista di Ottobre e la Prima Guerra mondiale cambiarono lequilibrio di potere e la mappa politica nellEuropa Centrale Orientale. Nel novembre del 1918 furono creati nuovi paesi, tra cui la Polonia, dove la borghesia salì al potere.  

Cerano due principali gruppi politici. Lobiettivo principale dei Democratici Nazionali, alleati della Russia zarista e poi dellIntesa, era di preservare le relazioni sociali reazionarie e prevenire lo scoppio della rivoluzione. Dallaltra parte del campo borghese cera Jozef Pilsudski, che cooperava con le Potenze Centrali e che prese il controllo dellesercito e delle forze paramilitari reazionarie, come la Wehrmacht polacca. 

Il primo governo polacco, formatosi nel novembre 1918 con il sostegno dei socialisti e del movimento dei contadini, ebbe un ruolo chiave nell’indirizzare la posizione rivoluzionaria delle masse, promise la riforma agraria e il nuovo diritto del lavoro, introducendo tra laltro la giornata lavorativa di 8 ore. Questo governo venne sostituito da un altro con la partecipazione dei socialisti e in seguito dademonazionali. 

Il movimento operaio era diviso in due campi. Il Partito socialista polacco (PSP), basato su idee di indipendenza nazionale, progettava di erigere una Polonia borghese aperta a alcune concessioni verso i lavoratori e contadini. Nei momenti chiave il PSP tradì gli interessi dei lavoratori, sostenendo i governi borghesi. A essi si unirono riformisti e sabotarono i Consigli operai. Nel 1919 il PSP ritirò i propri delegati consentendo alla polizia e allesercito di schiacciare i ConsigliIl PSP aveva dichiarato di essere contro la guerra alla Russia sovietica, tuttavia, quando la guerra iniziò, si astenne dal condannare laggressione controrivoluzionaria e si unì alla campagna di propaganda nazionalista. Nel luglio 1920, durante la guerra contro la Russia sovietica, il PSP entrò nel governo. 

Dallaltro lato, il movimento rivoluzionario propugnava linternazionalismo e chiamava gli operai di tutti i paesi a unirsi contro il capitalismo. Il 16 dicembre 1918 la formazione Socialdemocrazia del Regno Polacco e Lituano e la sinistra PSP si unirono per formare il Partito Comunista dei Lavoratori di Polonia [in polacco Komunistyczna Partia Robotnicza Polski KPRP, che nel 1925 assunse il nome di Partito Comunista di PoloniaNdT]. Il partito era attivo in diversi centri urbani ma mancava di strutture tra i contadini. Iniziò la formazione della Guardia Rossa, la cui attività più lunga fu nella regione industriale di Zaglebie, nel sud della Polonia, dove le milizie controllarono per qualche tempo le miniere e le fabbriche. Questo tentativo di rivoluzione fu soppresso dallesercito. 

La situazione economica in Polonia era grave. A seguito della distruzione dei centri industriali durante la Prima Guerra mondiale, la classe operaia era molto piccola e impiegata principalmente in piccole e medie imprese. Prima delloffensiva delle Potenze Centrali nel 1915 l’industria fu evacuata e centinaia di migliaia di lavoratori polacchi erano stati trasferiti nellimpero russo. Molti di loro erano già riconosciuti come rivoluzionari e formarono i Consigli degli operai e dei soldati. Dopo lottobre 1917 oltre centomila polacchi parteciparono alla Rivoluzione nelle file dellArmata Rossa, alcuni dei quali come commissari di alto rango. Furono create unità polacche negli eserciti rivoluzionari e parteciparono alla presa del Cremlino durante i combattimenti a Mosca. 


Le prospettive delle relazioni polacche con la Russia sovietica erano piuttosto buone. Già nel novembre del 1917 il Consiglio dei commissari del popolo annunciò che tutte le nazioni dellImpero russo avevano diritto allautodeterminazione. Nel settembre 1918 Lenin firmò un decreto di annullamento del precedente accordo con lAustria-Ungheria e la Prussia sulla divisione della Polonia. 

Nel 1919 le autorità polacche provocarono un conflitto di confine con la Russia sovietica nellinteresse dei proprietari terrieri che chiedevano la restituzione dalle loro terre collettivizzate dai bolscevichi dopo la Rivoluzione di Ottobre. Il governo polacco stava agendo secondo i piani della Gran Bretagna, della Francia e degli Stati Uniti per distruggere la Russia sovietica. Nel 1919 lesercito di Pilsudski iniziò le azioni militari contro la Russia sovietica e prese diverse città e paesi orientali, tra cui Vilnius e Minsk. A giugno le potenze alleate concessero alla Polonia il permesso di occupare la Galizia orientale, facente parte dellUcraina. 

Il 28 gennaio 1920 le autorità della Russia sovietica, in una nota firmata da Lenin e inviata al governo polaccoriconobbero il diritto della Polonia all’autodeterminazione e che tutti i problemi si sarebbero potuti risolvere con colloqui e accordi, ma la Polonia rigettò tutte le offerte di pace propostdalla Russia sovietica. Invece, nellaprile 1920, Pilsudski firmò laccordo con il regime di Petlura dei nazionalisti ucraini. Dopo il 25 aprile, facendo seguito alle azioni antisovietiche dellesercito di Wrangel in Crimea, iniziò loffensiva polacca in Ucraina. Il 7 maggio cadde Kiev, ma in giugno sul fianco nord del fronte le forze polacche iniziarono a ritirarsi. LArmata Rossa liberò l’Ucraina e la Bielorussia allinizio di agosto, si avvicinò a Varsavia. 

Il 30 luglio 1920 fu istituito il Comitato provvisorio rivoluzionario polacco a Bialystok. Nel suo decreto si annuncia la volontà di creare la Repubblica sovietica polacca con governo rivoluzionario; questo istituì comitati operai e contadini che espropriarono i mezzi di produzione. Gli autori del Manifesto emesso dal Comitato esortarono operai e contadini ad arruolarsi nelle forze rivoluzionarie. 


Il KPRP organizzò la resistenza contro la guerra, evidenziandone il carattere di classe e denunciando lesercito polacco come controrivoluzionario. Il partito fece un appello ai soldati a disertare e a unirsi allArmata Rossa polacca che si stava formando. I comunisti organizzarono manifestazioni e scioperi nei centri industriali. A Varsavia, Lublino e Lodz si tenevano riunioni di massa con lo slogan della difesa delle repubbliche sovietiche. Il 1° maggio 1920 oltre 30 mila persone dimostrarono a Varsavia contro la guerra. La prima conferenza del KPRP del maggio 1920 assegnò al partito il compito di spiegare alle masse che l’interesse sia della classe operaia polacca che dell’intera popolazione è la difesa della Russia e dell’Ucraina sovietica dagli attacchi dell’imperialismo polacco e internazionale”, chiamando i lavoratori a partecipare allattività rivoluzionaria, agli scioperi, manifestazioni e raduni, e a cooperare con lArmata Rossa per la creazione dei Consigli come nuovo organo di potere. Il fine dei comunisti polacchi era dare vita a una rivoluzione in Polonia e creare una Repubblica Sovietica polacca. 

In quel momento i socialisti del PSP entrarono nel governo borghese formatosi a Varsavia e chiamarono gli operai ad arruolarsi allesercito nazionaleformandcosì una forza di volontari a difesa dello stato borghese. Anche il Partito contadino entrò nel governo. Il 15 luglio 1920, quando lArmata Rossa si stava avvicinando Varsavia, il parlamento votò la riforma agraria annunciando che l80% della terra sarebbe stata divisa tra i contadini piccoli e medi. 

A metà agosto del 1920 lesercito borghese polacco fermò lArmata Rossa alla periferia di Varsavia e sferrò un contrattacco. Le forze rivoluzionarie erano al massimo delle proprie possibilità e crollarono sotto lattacco militare. Nel 1920 si perse lopportunità di portare la rivoluzione all’ovest. 

La guerra deteriorò le relazioni politiche in Polonia, rafforzandparticolarmente i proprietari terrieri che ottennero enormi estensioni di terra in Oriente. La Polonia divenne un paese di prima linea con una politica militaristica, più dipendente dalle potenze straniere, principalmente dalla Francia. 

Documento del Partito Comunista di Polonia (KPP) presentato alla Conferenza internazionale della Iniziativa Comunista Europea dedicata al centenario dell’Internazionale Comunista realizzata il 16 e 17 febbraio 2019 a Istanbul.

 
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Vergogna al Parlamento europeo. PD e Lega uniti contro la verità storica

Post n°15359 pubblicato il 21 Settembre 2019 da Ladridicinema

Vergogna al Parlamento europeo. PD e Lega uniti contro la verità storica
 
Approvata una risoluzione che equipara il comunismo al nazismo

di Francesco Maringio'

Il partito unico che governa il nostro paese e l’Unione Europea ha approvato una risoluzione (l’ennesima) che equipara nazismo e comunismo. Non è la prima volta, era già successo in passato, accodandosi all’isteria lanciata nei pesi dell’Est Europa dove negli ultimi venti anni si è tentato a più riprese (in alcuni casi ci sono riusciti) di mettere fuori legge le organizzazioni sindacali e comuniste, in una vera a propria caccia alle streghe che ovviamente non ha riguardato, invece, coloro che si sono macchiati di crimini di guerra e contro l’umanità nelle fila delle organizzazioni naziste e fasciste che hanno assoggettato il continente. Anzi, la vicenda dell’Ucraina dimostra come il ritorno al potere di organizzazioni apertamente naziste venga accettata e difesa dalle istituzioni comunitarie.

Non stupisce, pertanto, questa ennesima presa di posizione, né l’incitamento implicito alla rimozione dei monumenti ai caduti sovietici (paragrafo M, punto 18, dove si afferma in merito ai monumenti che la loro presenza “spiana la strada alla distorsione dei fatti storici circa le conseguenze della Seconda guerra mondiale, nonché alla propagazione di regimi politici totalitari”), nonostante queste iniziative abbiano già portato a scontri e rivolte popolari in Estonia e siano propedeutici alla rimozione di un fatto storico inequivocabile, ossia che senza l’altissimo prezzo umano pagato dall’Unione Sovietica (oltre 25 milioni di vittime) non sarebbe stato possibile liberare i campi di sterminio e sconfiggere Hitler. 



Ma questa risoluzione ha il merito di smascherare la vera natura dell’Unione Europea. 

“Fin dall'inizio - si legge nella risoluzione al capoverso G - "l'integrazione europea è stata una risposta (…) all'espansione dei regimi comunisti totalitari e antidemocratici nell'Europa centrale e orientale (…); che per i paesi europei che hanno sofferto a causa dell'occupazione sovietica e delle dittature comuniste l'allargamento dell'UE, iniziato nel 2004, rappresenta un ritorno alla famiglia europea alla quale appartengono”. Mettendo a nudo la stupidità di una cerca sinistra europeista e della sua illusione sulla possibilità progressiva di questo processo di integrazione, nato, lo dice la risoluzione a chiare lettere, per contenere l’Unione Sovietica ed i paesi socialisti. Del resto, basta leggere i documenti ed i diari del tanto osannato “fondatore dell’Europa”, Altiero Spinelli, per ritrovare esattamente questi contenuti e proponimenti politici.

Proprio questa propaganda basata sull’equiparazione tra nazismo e comunismo viene considerato un collante per la costruzione dell’Europa: “(…) il riconoscimento del retaggio europeo comune dei crimini commessi dalla dittatura comunista, nazista e di altro tipo (…) sono di vitale importanza per l'unità dell'Europa e dei suoi cittadini e per costruire la resilienza europea alle moderne minacce esterne” (paragrafo L).



Questo documento non manca di rimarcare la sua cultura neocolonialista ed eurocentrica quando definisce la Seconda guerra mondiale “il conflitto più devastante della storia d'Europa” iniziato come “conseguenza immediata del famigerato trattato di non aggressione nazi-sovietico del 23 agosto 1939, noto anche come patto Molotov-Ribbentrop” (paragrafo M, punto 2).
 Si cancella pertanto il ruolo svolto dalla Germania nazista nel sostenere le avventure coloniali del Sol Levante in Asia e suggellato con il “Patto anticomintern” del ’36 che diede l’impulso alla brutale colonizzazione giapponese della Cina che portò ad un massacro di dimensioni impensabili: l’olocausto asiatico causò dalle 14 alle 20 milioni di vittime per mano giapponese nella sola Cina, due volte il peso della Shoa nazista. Eppure nella parole della risoluzione dell’Europarlamento non vi è traccia.

Non solo: in questa assurda pretesa di equiparazione tra l’Unione Sovietica di Stalin e la Germania di Hitler si fa finta di non ricordare che nel processo di schiavizzazione dei popoli dell’Europa orientale per costruire il suo Impero coloniale, il fürer tedesco si richiamava proprio alla tradizione coloniale dell’Occidente (non della Russia sovietica, suo nemico conseguente) ed al modello di espansionismo coloniale dell’impero britannico e della politica razziale americana. 



La natura dell’Unione Europea viene evidenziata allorquando si dichiara che (paragrafo M, punto 13) “l'integrazione europea (…) è il frutto di una libera scelta dei popoli europei, che hanno deciso di impegnarsi per un futuro comune (…). E ciò nonostante la maggioranza dei popoli europei non sia stata chiamata a decidere e scegliere questo processo di integrazione europea e, quando questo è avvenuto (Referendum in Francia ed in Olanda nel 2005) è stato sonoramente bocciato. 

Infine si mette in evidenza un altro aspetto fondante la natura del processo di integrazione capitalistico europeo, ossia la sua subalternità atlantica attraverso la coincidenza tra adesione all’UE ed adesione alla Nato (paragrafo M, punto 14) e il suo spirito profondamente antisovietico prima ed anti russo oggi (paragrafo M, punti 15 e 16).



Tra i parlamentari italiani che hanno approvato questa indegna mozione ci sono gli esponenti di PD, Lega, FdI e FI, tutti uniti nel consociativismo revisionista e nell’anticomunismo viscerale. Al loro disprezzo della verità storica ed alla cancellazione delle responsabilità delle cancellerie europee nell’ascesa e nella vittoria dei regimi fascisti e nazisti e nei crimini da essi perpetrati contro l’umanità, in questo assurdo gioco all’equiparazione ed alla compensazione “tra totalitarismi”, che nega il ruolo fondamentale per la vittoria su Hitler dell'Armata rossa, giunga tutto il nostro disprezzo. 


Nota:

Testo approvato dal PE: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2019-0021_IT.html?fbclid=IwAR31vBVrs4i0nShPXRcnGU9u1Ivb7X85s_z7i2PvcKd9OSCuB3YFeNK73rA

 
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"Tutti sono nella lista": Snowden avverte che non ci sono "innocenti"

Post n°15358 pubblicato il 21 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

da antidiplomatico
Tutti sono nella lista: Snowden avverte che non ci sono innocenti nell'attuale era della sorveglianza di massa
 "I sistemi di sorveglianza di massa si sforzano di registrare tutte le persone, in tutti i luoghi, in ogni momento", affermal'ex contractor della CIA e dell'NSA.

Un follower di Edward Snowden su Twitter gli ha chiesto se l'acquisto del suo nuovo memoriale lo avrebbe incluso nella "lista" delle persone spiate. L'ex contractor della CIA e della National Security Agency (NSA) ha risposto che " tutti sono nella lista "e che non ci sono innocenti nell'attuale era della sorveglianza di massa.
 
"Oggi, tutti sono nella lista, non importa quanto siano innocenti. I sistemi di sorveglianza di massa si sforzano di registrare tutte le persone, ovunque, in ogni momento. La domanda non è più 'Sono nella lista?' , è "Qual è la mia posizione nell'elenco?" "ha scritto Snowden, che vice in Russia da quando ha rivelato nel 2013 l'enorme spionaggio informatico del governo degli Stati Uniti.
 Il nuovo libro di Snowden, "Permanent Record", è in vendita da martedì scorso.
Nel lavoro, l'esperto informatico raccoglie i ricordi del suo lavoro nelle agenzie di intelligence statunitensi fino al suo successivo esilio in Russia. Il testo rivela anche diversi dettagli delle operazioni segrete quotidiane effettuate sia dalla CIA che dall'NSA.
 
Il governo degli Stati Uniti ha reagito alla pubblicazione del libro presentando una causa civile che cerca di confiscare tutti gli introiti delle sue vendite, sostenendo che l'opera viola l'accordo di riservatezza di Snowden con la NSA e la CIA.

 
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Il Colpo del Cane

Post n°15357 pubblicato il 21 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

Regista: Fulvio Risuleo
Genere: Commedia
Anno: 2019
Paese: Italia
Durata: 93 min
Data di uscita: 19 settembre 2019
Distribuzione: Universal Pictures / Vision Distribution
Il Colpo del Cane è un film di genere commedia del 2019, diretto da Fulvio Risuleo, con Edoardo Pesce e Silvia D'Amico. Uscita al cinema il 19 settembre 2019. Durata 93 minuti. Distribuito da Universal Pictures / Vision Distribution.
Data di uscita:19 settembre 2019
Genere:Commedia
Anno:2019
Paese:Italia
Durata:93 min
Distribuzione:Universal Pictures / Vision Distribution
Produzione:Una produzione TIMVISION e REVOK, in collaborazione con Vision Distribution, in collaborazione con Sky Cinema.
TRAMA IL COLPO DEL CANE

 

Il Colpo del Cane, il film di Fulvio Risulero, vede protagoniste Rana (Silvia D'Amico) e Marti (Daphne Scoccia). Al loro primo giorno da dogsitter subiscono il furto del bulldog francese che gli era stato affidato da una ricca signora (Anna Bonaiuto). Decidono di mettersi all'inseguimento del ladro, un sedicente veterinario che sostiene di chiamarsi Dr Mopsi (Edoardo Pesce). Sarà necessario riavvolgere il nastro per scoprire il mistero che si nasconde dietro questo improbabile colpo.

 

AttoreRuolo
Edoardo Pesce
Dr Mopsi
Silvia D'Amico
Rana
Daphne Scoccia
Marti

 
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I migliori anni della nostra vita

Post n°15356 pubblicato il 21 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

( Les plus belles années d'une vie )
Regista: Claude Lelouch
Anno: 2019
Paese: Francia
Durata: 90 min
Data di uscita: 19 settembre 2019
Distribuzione: Europictures
I migliori anni della nostra vita è un film di genere commedia, sentimentale del 2019, diretto da Claude Lelouch, con Jean-Louis Trintignant e Anouk Aimée. Uscita al cinema il 19 settembre 2019. Durata 90 minuti. Distribuito da Europictures.
Data di uscita:19 settembre 2019
Genere:Commedia, Sentimentale
Anno:2019
Paese:Francia
Durata:90 min
Distribuzione:Europictures
Sceneggiatura:Claude Lelouch
Fotografia:Robert Alazraki
Produzione:Les Films 13
TRAMA I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA

I migliori anni della nostra vita, film diretto da Claude Lelouch, è la storia di Jean-Louis (Jean-Louis Trintignant) e Anne (Anouk Aimée), che si sono conosciuti molto tempo fa e hanno vissuto un'intensa e inaspettata storia d'amore.
Oggi, l'uomo, ormai ex pilota di corsa, riporta alla memoria sentieri sbiaditi fatti di vecchi ricordi, che non sembrano poi così lontani e che Jean-Louis spera fortemente di poter rivivere. Tra queste reminiscenze c'è quella donna che non è riuscito a tenersi accanto e che ricorda continuamente con rammarico. Per aiutarlo, suo figlio cerca di rintracciarla ed è così che i non più giovani come un tempo Anna e Jean-Louis potranno rivedersi, speranzosi di riprendere la loro storia d'amore proprio lì dove l'avevano interrotta.

 

Presentato fuori concorso al Festival di Cannes 2019.

FRASI CELEBRI DI I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA

 

Dal Trailer Italiano del Film:

Anne Gauthier (Anouk Aimée): A che sta pensando?
Jean-Louis Duroc (Jean-Louis Trintignant): Alle belle donne! Ho amato molto le donne, soprattutto una e lei le somiglia tanto!

Jean-Louis: Le andrebbe di scappare via con me?
Anne: Sarebbe una follia!
Jean-Louis: Da quanto tempo ha smesso di fare follie?

Jean-Louis: Sono poche le donne che mi hanno guardato così, mi ricordo di te come se fosse ieri! Eri talmente bella!
Anne: Siamo sempre belli quando siamo innamorati!
Jean-Louis: È vero, diventiamo bellissimi quando siamo innamorati!

 

AttoreRuolo
Jean-Louis Trintignant
Jean-Louis Duroc
Anouk Aimée
Anne Gauthier
Souad Amidou
Françoise Gauthier
Antoine Sire
Antoine Duroc
Monica Bellucci
Elena

 
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Antropocene - L'epoca umana

Post n°15355 pubblicato il 20 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

Genere: Documentario
Anno: 2018
Paese: Canada
Durata: 87 min
Data di uscita: 19 settembre 2019
Distribuzione: Fondazione Stensen e Valmyn
Antropocene - L'epoca umana è un film di genere documentario del 2018, diretto da Jennifer Baichwal, Edward Burtynsky, Nick De Pencier, con Alicia Vikander e Alba Rohrwacher. Uscita al cinema il 19 settembre 2019. Durata 87 minuti. Distribuito da Fondazione Stensen e Valmyn.
Data di uscita:19 settembre 2019
Genere:Documentario
Anno:2018
Paese:Canada
Durata:87 min
Distribuzione:Fondazione Stensen e Valmyn
Sceneggiatura:Jennifer Baichwal
Montaggio:Roland Schlimme
Produzione:Mercury Films

Antropocene - L'epoca umana, film diretto da Jennifer Baichwal, Edward Burtynsky e Nicholas de Pencier, racconta quello che sta accadendo da metà del XX secolo, in seguito a profondi e duranti cambiamenti siamo entrati nell'epoca dell'antropocene: una fase della scala geologica in cui l'uomo ha portato il pianeta oltre i suoi limiti naturali. Gli esseri umani non sono più solo dei partecipanti alla vita del Pianeta, sono una forza dominatrice che esercita ormai il suo potere sull'intero globo: oceani, paesaggio, agricoltura e animali. Il risultato potrebbe essere un cambiamento catastrofico su scala planetaria, infatti non c'è modo di tornare indietro.Viviamo già in un mondo diverso, è in atto una trasformazione irreversibile nel comportamento della Terra.
Questo docu-film nasce dalla voglia di comunicare a più persone possibili quanto sta accadendo, i suoi cineasti hanno attraversato tutto il globo per raccogliere le prove e l'esperienza del dominio dell’uomo sul pianeta e documentare l'impatto negativo che la nostra specie continua ad avere in questo momento critico della storia geologica.

AttoreRuolo
Alicia Vikander
Narratore (voce originale)
Alba Rohrwacher
narratore (voce italiana)

 
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Torino Nera

Post n°15354 pubblicato il 20 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

Regista: Massimo Russo
Genere: CommediaNoir
Anno: 2009
Paese: Italia
Durata: 90 min
Data di uscita: 19 settembre 2019
Distribuzione: Distribuzione Indipendente
Torino Nera è un film di genere commedia, noir del 2009, diretto da Massimo Russo, con Gualtiero Sacco e Faderico Bava. Uscita al cinema il 19 settembre 2019. Durata 90 minuti. Distribuito da Distribuzione Indipendente.
Data di uscita:19 settembre 2019
Genere:Commedia, Noir
Anno:2009
Paese:Italia
Durata:90 min
Distribuzione:Distribuzione Indipendente
Sceneggiatura:Massimo Russo
Montaggio:Massimo Russo
Produzione:Guerilla Movie Production
TRAMA TORINO NERA

Torino Nera, il film diretto da Massimo Russo, sege la storia Carlo, barbone detto lo Zozzo, che assiste per caso all’omicidio di una giovane prostituta durante una messa nera. Scoperto dagli assassini riesce a fuggire in maniera fortuita e la mattina seguente si reca in commissariato a denunciare. Megretti, il giovane e intollerante vicecommissario che lo ha ricevuto, comincia a deridere il senzatetto anche a causa dei suoi precedenti per mitomania: minacciandolo di denuncia lo sbatte in malo modo fuori dall’ufficio, ben deciso a non muovere un dito su una storia senza credibilità. Il barbone, rendendosi perfettamente conto della gravità del reato a cui ha assistito, decide di rivolgersi a un detective privato, Teo Marchesi, conosciuto nell’ambiente come il Laido. Degno amico di Megretti, il detective porta avanti, assieme al suo stupido assistente Humprey, un ufficio scalcagnato e disastrato. Ovviamente quell’avido del Laido rifiuta il caso poiché non può essere pagato dal barbone. Alla fine, il derelitto, inconsapevole che l’assassino è già sulle sue tracce, rinuncia ad avere giustizia ritornando mestamente alla sua povera vita da emarginato, fatta di piccoli espedienti, furtarelli ed elemosine. Quando il delitto della prostituta balza finalmente agli onori della cronaca saranno solo un portafogli rubato e un materasso pieno di soldi a far scattare le indagini che cambieranno per sempre le vite dei protagonisti, portandoli verso un finale rocambolesco e inaspettato.

AttoreRuolo
Gualtiero Sacco
Teo Marchesi aka il Laido
Faderico Bava
Humprey
Andrea Maltese
Vice Commissioner Megretti
Carlo Salandin
Carlo aka Lo Zozzo
Giaime Alonge
De'Borghesi aka il Superborghese
Riccardo Rosina
Jean Claude

 
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C'era una volta... a Hollywood

Post n°15353 pubblicato il 20 Settembre 2019 da Ladridicinema
 

( Once Upon a Time... in Hollywood )
    
Genere: CommediaDrammatico
Anno: 2019
Paese: Gran Bretagna, USA
Durata: 145 min
Data di uscita: 18 settembre 2019
Distribuzione: Sony Pictures Italia/Warner Bros. Pictures Italia
C'era una volta... a Hollywood è un film di genere commedia, drammatico del 2019, diretto da Quentin Tarantino, con Leonardo DiCaprio e Brad Pitt. Uscita al cinema il 18 settembre 2019. Durata 145 minuti. Distribuito da Sony Pictures Italia/Warner Bros. Pictures Italia.
Data di uscita:18 settembre 2019
Genere:Commedia, Drammatico
Anno:2019
Paese:Gran Bretagna, USA
Durata:145 min
Distribuzione:Sony Pictures Italia/Warner Bros. Pictures Italia
Sceneggiatura:Quentin Tarantino
Montaggio:Fred Raskin
Produzione:Heyday Films, Sony Pictures Entertainment (SPE)
TRAMA C'ERA UNA VOLTA... A HOLLYWOOD

 

C'era una volta a... Hollywood, il nono film diretto da Quentin Tarantino, è ambinatato nella Los Angeles del 1969, e nel mondo del cinema in particolare. Protagonista è Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), un attore con alle spalle il successo arrivato grazie a una serie televisiva western degli anni Cinquanta e una serie di film azzeccati, ma che ora teme che la sua carriera possa essere arrivata al capolinea. Ciò nonostante è restio ad accettare l'offerta di un produttore di recitare in uno spaghetti western in Europa, ritenendo il progetto non alla sua altezza. Invece, Dalton accetterà la parte del villain in una nuova serie tv western. Al suo fianco c'è sempre Cliff Booth (Brad Pitt), che è qualcosa di più del suo stuntman: è anche un autista, e un assistente factotum, e in fondo anche il suo unico vero amico. Anche Cliff fa fatica a trovare nuovi lavori, dopo che si è diffusa la voce che sia stato lui a uccidere sua moglie. Cliff abita in un roulotte assieme al suo pibull, ma passa buona parte del suo tempo a casa di Rick, che si trova in Cielo Drive, sulle colline di Bel-Air: una villa che si trova proprio al fianco di quella da poco presa in affitto dal regista Roman Polanski e da sua moglie, la bellissima attrice Sharon Tate (Margot Robbie).
Le vicende di Rick e Cliff e quelle di Sharon Tate procederanno in parallelo, fino a quando si incroceranno in maniera inaspettata proprio in una data fatidica.

 

PANORAMICA SU C'ERA UNA VOLTA... A HOLLYWOOD

 

Nono film di Quentin Tarantino - e quindi, stando alle dichiarazioni dello stesso regista, penultimo, dato che l'americano vorrebbe appendere la macchina da presa al chiodo arrivato a dieci lungometraggi) C'era una volta... a Hollywood è ambientato nella Los Angeles del 1969, quella che è stata tragicamente segnata da un evento sanguinoso e terribile: la cosiddetta strage di Cielo Drive, quella avvenuta 9 agosto di quell'anno, quando quattro membri della "Famiglia" di Charles Manson fecero irruzione nella villa di Roman Polanski e Sharon Tate situata al 10050 di quella via di Bel-Air, e uccisero tutti presenti: la compagna del regista, che era incinta di suo figlio, e i loro amici Wojciech Frykowski, Abigail Folger e Jay Sebring. Tra le vittime, anche Steven Parent, un ragazzo che si trovava lì per caso.

Tarantino fa viaggiare in parallelo la vita e la storia di Sharon Tate con quelle di un attore in cerca di una svolta nella sua carriera, Rick Dalton, vicino di casa di Polaski e Tate, e della sua controfigura e migliore amico, Cliff Boothe, facendole avvicinare di tanto in tanto, per poi riallontanarle, e infine portarle a contatto.

Per interpretare il ruolo della bella e sfortunata attrice (che ricordiamo per titoli come Cerimonia per un delitto, Per favore, non mordermi sul collo!, La valle delle bambile e Missione compiuta stop. Bacioni Matt Helm, che Tarantino mostra anche in una delicata scena del suo film), è stata scelta l'australiana Margot Robbie, quella lanciata da Martin Scorsese con The Wolf of Wall Street e poi candidata all'oscar per la sua interpretazione in Tonya, il film biografico sulla vicenda della pattinatrice Tonya Harding.
Alcuni dei gioielli che indossa nel film sono appartenuti alla vera Sharon Tate, e sono stati concessi alla produzione dalla sorella dell'attrice, Debra.

Nei panni di Dalton e Boothe ci sono invece, rispettivamente, proprio il protagonista di The Wolf of Wall Street, Leonardo DiCaprio e Brad Pitt, che Tatantino ha definito la coppia d'attori capace delle dinamiche più eccitanti dai tempi di Paul Newman e Robert Redford. Il primo ha lavorato con Tarantino in precedenza nel western Django Unchained, dove interpretava il ruolo dell'odioso e sadico schiavista Calvin J. Candie; il secondo invece è stato il tenente Aldo Raine (detto Aldo l'Apache) del bellico Bastardi senza gloria.
Nel film appaiono poi attori come Emile Hirsch (che è Jay Sebring), Margaret Qualley (figlia di Andie McDowell)Timothy OlyphantDakota FanningBruce DernAl Pacino, Mike Moh (nei panni di Bruce Lee), Luke Perry, Damian Lewis, Maya Hawke, Rumer Willis e Scoot McNairy, solo per citarne alcuni. Kurt Russell, che con Tarantino ha lavorato in Deathproof e in The Hateful Eight, è la voce narrante della versione originale del film, e appare anche in un cammeo nei panni di uno stuntman.
C'era una volta...a Hollywood è stato presentato in prima mondiale, in concorso, al Festival di Cannes 2019.

 

CURIOSITÀ SU C'ERA UNA VOLTA... A HOLLYWOOD

Presentato in anteprima nella Selezione Ufficiale del Festival di Cannes 2019.

FRASI CELEBRI DI C'ERA UNA VOLTA... A HOLLYWOOD

 

Dal Trailer Italiano del Film:

Rick Dalton (Leonardo DiCaprio): Sono Rick Dalton, molto piacere Mr. Shwarz!
Marvin Shwarz (Al Pacino): Chiamami Marvin, qua la mano! È tuo figlio?
Rick Dalton: No, è la mia controfigura, Cliff Booth!
Marvin Shwarz: Ieri ci siamo visti due film con Rick Dalton...sparatorie! Quanto mi piace tutti quei morti!
Rick Dalton: Tanti morti

Cliff Booth (Brad Pitt): Avanti socio, che ti prende?
Rick Dalton: È ufficiale, amico mio, sono roba passata!

Pussycat (Margaret Qualley): A Charlie piacerai

Voce off: In questa città può cambiare tutto all'improvviso!

 
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