Cinerama

"La marche de l'empereur", Francia 2005, regia di Luc Jacques, sceneggiatura di Luc Jacques e Michel Fessler, voce edizione italiana Fiorello, musiche di Emile Simon.

Quando si presentò l'eventualità di vedere o non vedere questo film, i miei pensieri erano avvolti da un denso scetticismo, che col senno di poi definirei banale e ingiustificato. Fortunatamente, ancora una volta la mia curiosità ha avuto la meglio tanto da farmi decidere di dare una sbirciatina a questo fantomatico "documentario sui pinguini", così come mi era stato presentato. Folgorazione! Sono rimasto estasiato!
Qui sorge dunque il problema, come poter descrivere un'emozione tanto forte? Come poter coinvolgere chi legge, all'unione dei corpi caldi ed impazienti che ingorgano ogni sera le file delle sale cinematografiche? E' un bel problema. Facile è descrivere lo sdegno, mentre difficile resta immaginare la passione cerebrale e corporale. Sfatiamo subito il mito che questo sia un film per bambini, se mai ce ne fosse bisogno. Tutti i bambini che mi circondavano erano, alla fine, circoncisi dalle loro lacrime mentre i loro genitori a stento cercavano di spronarli dal loro stato di shock! Questo, signori/e, è un film dedicato agli adulti, è il modus operandi della vita oltre la pubertà.
Non voglio entrare nel merito della "spietata selezione naturale" che vige in natura, noi uomini sappiamo crearne ben peggiori, voglio però sottolineare il tema fondamentale di questo film, l'insegnamento che questi abitanti dell'attico glaciale ci donano durante tutto l'arco della nostra percezione. La difesa estenuante, senza "se" e senza "ma", della vita, dell'unica vera caratteristica che ci rende tutti uguali. Chi deve sobbarcarsi l'onore e l'onere di farlo? Chi se non gli adulti, coloro che decidono di oltrepassare il confine tra maturità e immaturità. Forse un pò di ripetizioni in questa materia ci possono servire. Scendere dal nostro piedistallo per prestare il cuore a questi inconsapevoli attori non può che aiutarci, dato che, quando tocchiamo questo tasto, davvero siamo miseri mendicanti di fronte al passo lento dell'imperatore.

"Il pinguino imperatore è il confine della vita, dopo di lui non c'è più nulla"

Consigliato (col cuore)