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Cinerama

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"Se sei un jarhead resti per sempre un jarhead"

Post n°147 pubblicato il 27 Febbraio 2006 da Pars1fal
Foto di Pars1fal

"Jarhead", Usa 2005, di Sam Mendes, con Jake Gyllenhaal, Jamie Foxx, Peter Sarsgaard, Chris Cooper.

"Swoff" si arruola nei marine durante la prima guerra del golfo. Passato dall'addestramento al campo di guerra, vivrà i giorni e l'ansia prima della battaglia.

Sapevo che non si sarebbe trattato di un film "di guerra" ma sull'attesa della guerra, non è questo il problema. Mi aspettavo però una pellicola originale a livello introspettivo, degna del regista che tanto ho apprezzato per "American Beauty" (1999). Sam Mendes ha preso il suo "vaso vuoto" e lo ha riempito facendo copia/incolla da altri film (a partire dall'ovvio, "Full Metal Jacket"(1987), un pò la critica che gli venne rivolta per "Era mio padre" (2002), non producendo nulla di innovativo. Questo è abbastanza pericoloso per un regista che si propone di indagare tra la psiche dei soldati, di rivelare il loro essere al di fuori della divisa. Ne viene fuori un ritratto troppo estremizzato, vent'enni catapultati dal party studentesco al "party sulla sabbia" che non riescono a comunicarci i loro sentimenti al di fuori di una rivista o un video porno. Mentre la sindrome dell'attesa è testimoniata e ci viene ricordata soprattutto da una scritta sullo schermo più che dal film stesso.

Se il film nel suo complesso delude, il talento pratico di Mendes nella regia non è in discussione, così come la fotografia di Roger Deakins è davvero strepitosa tanto da valere da sola il prezzo del biglietto. Anche la scelta della colonna sonora non delude ("something in the way" dei Nirvana su tutte) anche se a volte è un pò troppo ingombrante. Jake Gyllenhaal è il divo del momento, se avesse avuto un copione migliore avrebbe reso certamente di più, ma la sua prova, seppur buona, si appiattisce emotivamente al livello della pellicola.

L'obiettivo che si era proposto il film penso non sia stato raggiunto anche se può essere una spinta a rivedere film sempre attuali come ad esempio "Platoon" (1986), "Il cacciatore" (quello vero) (1978), "Apocalypse now" (1978), "Nato il 4 luglio" (1989)...

 
 
 
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