Cinerama

Germania-Usa 2004, regia di Paul Haggis, sceneggiatura di Paul Haggis e Bobby Moresco, con Sandra Bullock, Matt Dillon, Don Chadle, Jennifer Esposito.

Lo sceneggiatore del pluripremiato "Million Dollar Baby" scrive e dirige questo film corale dove ogni personaggio rappresenta un importante e paritario collante nello scorrere di immagini ed inquadrature certamente non memorabili, ma che ripeccorrono un filone logico senza dubbio mai banale. Il sotto-titolo scelto per l'edizione italiana è, una volta tanto, azzeccato e non deviante; i protagonisti diventano partecipi e determinanti ciascuno degli eventi dell'altro, intrecciandosi poi in un unico tema centrale che è poi la paura. La paura del diverso, la paura post 11 settembre che riaccende vecchi rancori, come le quote minime pre-stabilite per i lavoratori di colore, che non fa distinzione di classe sociale, di ambiti lavorativi o di genere. Il film però non si perde e non ci fa perdere d'animo, le storie si concludono con dei lievi lieto fine quasi a testimoniare che si gli ostacoli si possono e si devono superare, ma ogni giorno è un nuovo giorno, e porta con se nuove tensioni, specialmente nell'America del terzo millennio.
In conclusione, posso affermare di aver veramente apprezzato questo film, anche se debbo dire che la regia non è delle migliori, alcune inquadrature sono decisamente pedanti e ripetitive, ma l'idea si pone ad un livello innovativo e decisamente controcorrente rispetto alla paccottiglia che ci rifila troppo spesso il cinema Hollywoodiano.
Una nota particolare merita l'interpretazione intensa e conivolgente di Matt Dillon, attore poliedrico (magnifico in "Tutti pazzi per Mary") troppo sottovalutato, che meriterebbe molte più occasioni per dimostrare il suo valore.