Creato da: Ombra_che_Clona il 01/05/2006
Io, sono l'ombra della notte che con l'aiuto delle tenebre....... verrò a frugare nelle vostre stanze, tra i vostri segreti........... prendendo in prestito i vostri pensieri più intimi.................... Sono in giro in cerca di fonti prelibate per dissetarmi............. Non cercatemi..... sarò io a trovare voi!!! .........................
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« Cinzia 34Mary Mare »

Cinzia 63

Post n°5 pubblicato il 02 Giugno 2006 da Ombra_che_Clona


Cinzia dice: disegnare emozioni prima che si dissolvono... è difficile!!! Io leggendo tra le sue cose, ho compreso che per  lei dipingere con i colori dell'emozione è naturale come sorserggiare un bicchiere d'acqua... dissetatevi!!! SalutiOmbra

Flashback...

Non lo so perche' mi sei venuto in mente proprio oggi, forse perche' anche allora era maggio... o forse perche' guardandomi allo specchio avevamo gli stessi capelli, lunghi biondi e ricci, che cadevano oltre le spalle, come i miei adesso...
Quando ti ho conosciuto il tuo nome era la tua immagine, Angelo, tua madre non avrebbe mai potuto scegliere un nome migliore per te. Ci incontravamo spesso durante la nostra breve storia, e senza mai che ci fosse un appuntamento, tu sapevi dove trovarmi, ed io sapevo dove trovare te, non c'e' mai stato bisogno di fissare qualcosa, non c'e' mai stato bisogno di altro.

Sono passati molto piu' di vent'anni, io poco piu' di una ragazzina, forse anche incosciente per certi versi, e tu qualche anno in piu'... ti ho visto degradare poco a poco, piano piano perdevi cio' che di bello avevi, con pochi soldi ti sei comprato una catena, quella che non sei piu' riuscito a toglierti, nemmeno per me.
"Ti amo, perche' sei l'unica che non mi ha mai abbandonato..." mi dicevi, e Dio lo sa quanto ci ho provato, e quante volte ti ho detto...
"quella robaccia ti fa male, promettimi che da questa sera la smetterai..."

Erano solo promesse le tue, come quelle dei marinai, torno, torno, e poi non tornano mai...
Certe volte eri talmente fatto, che non stavi nemmeno in piedi, ti facevo camminare, appoggiato a me, pensando che forse quella roba se ne andasse da sola, altrimenti tu ti saresti buttato da qualche parte, in qualche angolo, ad aspettare di tornare in te, ad aspettare.... ma che cosa poi?

L'indomani sarebbe stato uguale, un buco in piu' da qualche parte, un altro volo.... pensavo che prima o poi non saresti piu' tornato da quei voli.
Ti arrestarono per spaccio, lo vidi sul giornale, ed io ho pensato che era meglio saperti li, piuttosto che in qualche angolo...
Allo stesso modo te ne sei andato, in qualche angolo sconosciuto, annegato dentro uno di quei buchi, l'ultimo...

non sei piu' tornato da quel volo.
Era maggio... lo vidi sul giornale.

Questo è il post n°5... il numero di Ombra (nel bene o nel male) per cui si raddoppia... altre goccie di emozioni...

post...

scrivere un post, e' fermarsi un attimo, scendere nuda nel silenzio dei pensieri e avvolgermeli intorno,  e’ come aprire una piccola porta, lasciare entrare aria e uscire emozioni, metterle in un refill da rigirare fra le dita, gli occhi assenti, sentire quelle emozioni con le mani, con la pelle, con la mente, con il cuore, sussurri sull’anima, parole che leggi e rileggi senza trovarne di migliori, quelle che rendono  giustizia ad ogni silenzio...

... e' come spiccare un volo, raccontarsi a due spanne dalla nuda terra, una scala fra inferno e paradiso. Cominci a salire e non lo sai dove ti fermi, finche' ci sono gradini avanti a te, sali, fino a che hai parole nel tuo scrigno scrivi, fino a che hai emozioni sotto la pelle le liberi proprio la', sulla sottile linea che ti delimita l’anima, nel blu’  poi le assorbi…

... e' come lasciarsi andare, seguire un istinto,  un grido da dentro che ti rimbalza sulle pareti dell'anima, non ci sono freni, limiti o confini, c'e' solo pelle e cuore, cio' che ti attraversa la pelle, si intinge nel cuore, cio' che arriva nel cuore e' gia' un'emozione, ti scalda un battito, ti assottiglia un respiro...

... e' come una musica, ti trasporta, la senti nell'aria, la senti cosi' forte fino a mescolarti, a confonderti per poi scioglierti, e' come liberare le mani, sui tasti di un pianoforte a coda, la sala e’ vuota, ma qualcosa si muove, sentimi addosso, sono brividi che scorrono lungo il filo della schiena...

e si sciolgono in emozioni…

Cinzia63



 
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