come le rondini

quando ci si rompe un braccio....

che dolore ragazzi........

devo stare ferma per un  mese

il passero che si crede cicogna

il passero che si crede cicogna aiuta i bimbi dell’Africa

di Gianluca Testa

Che ci fa un piccolo passerotto con una cicogna? Semplice: una famiglia. Questa è la storia animata che racconta la vita di Richard. Un orso uccide i genitori, e una volta rimasto orfano viene accolto e allevato da una cicogna. Segue una lunga avventura che fa dell’integrazione la più grande morale. Un film sulla diversità, quindi, che però porta con sé un’altra buona notizia: l’aiuto (vero e concreto) a migliaia di bambini africani.

Sì, perché mentre “Richard – Missione Africa” esce nelle sale, la società di distribuzione M2 Pictures e Twins International Onlus si sono uniti per aiutare i bimbi delle baraccopoli del Kenya.

Nell’Africa (non solo in quella orientale) i bambini sono costretti a fare i conti con malnutrizione, analfabetismo, maltrattamenti, sfruttamento. E i progetti di “Alice for Children” (www.aliceforchildren.it) sono destinati proprio a loro, a quei bambini di Korogocho, Dandora e delle terre dei masaai alle falde del Kilimangiaro. Oltre 2.500 sono quelli che ogni anno ricevono aiuti diretti.

Nei giorni scorsi, a Milano, è stata organizzata un’anteprima del film per raccogliere fondi. Ma la missione di Twins International Onlus, attiva da oltre un decennio, continua grazie anche alle tre scuole aperte nelle baraccopoli di Nairobi e nella terra dei masaai (1.800 studenti), ai due orfanotrofi (qua vivono 100 bambini) e le borse di studio di quattro anni (cento in tutto) per i ragazzi meritevoli iscritti alle scuole secondarie.

DA: http://buonenotizie.corriere.it/2017/05/20/il-passero-che-si-crede-cicogna-aiuta-i-bimbi-dellafrica/

Paul Personne Evil Gal Blues

un pensiero per Lamù

un bacio con la mia musica

Cosa vuola fare Trump

Trump sembra davvero intenzionato a uscire dall’accordo di Parigi sul clima tra pochi giorni. Ma l’Italia e 5 altri grandi Paesi, che quell’accordo lo sostengono, possono fermarlo.

A fine maggio ci sarà il G7 proprio in Italia. E assieme a Francia, Canada, Germania, Giappone e Gran Bretagna, il nostro paese può e deve difendere Parigi. Ma Gentiloni e gli altri rischiano invece di arrendersi a Trump se non sentiranno forte il nostro NO a qualsiasi passo indietro.

Tocca a noi cittadini perché questo è il nostro accordo, firmato da 197 paesi di tutto il mondo dopo una mobilitazione storica. Non permetteremo a Trump di farlo a pezzi. Clicca e chiedi all’Italia di non accettare compromessi su Parigi:

Dì a Gentiloni di resistere a Trump sul clima

Nuovi dati ci dicono che il riscaldamento globale è ancora più veloce di quanto si pensava quando è stato firmato Parigi. Dobbiamo accelerare su quell’accordo, non stare a perdere il tempo con i petrolieri e chi ancora dice di “non credere nel cambiamento climatico” come Trump.  

Gentiloni per ora ha detto che non accetterà passi indietro, ma non c’è da fidarsi perché alcuni Paesi del G7 potrebbero sostenere la mossa di Trump. Per questo dobbiamo farci sentire in massa dall’Italia e dagli altri 5, perché tirino dritto con o senza gli USA e puniscano Trump se uscirà da Parigi.

Facciamo fare il giro del mondo a questa campagna e facciamo sentire a Gentiloni e gli altri capi di governo la pressione cittadina affinchè rispettino e anzi aumentino l’impegno per il clima. E mandiamo un messaggio a chi vuole tenere in vita i combustibili fossili: se mettete in pericolo il nostro Pianeta, resisteremo con tutte le nostre forze. Il mondo andrà avanti per il clima anche senza di loro.

Dì a Gentiloni di resistere a Trump sul clima