Creato da contramunnezza il 30/01/2008

CONTRAMUNNEZZA

Comitato di liberi cittadini

 

 

Un investimento nel futuro!

Post n°216 pubblicato il 02 Gennaio 2012 da contramunnezza

Fu chiesto ad un uomo:

-Che cosa faresti se sapessi che oggi è l'ultimo giorno della tua vita?

-Pianterei un albero, rispose, perchè credo nel futuro.

(Detto islamico)

 

 N'copp'e Santi è la località dove Sant'Arpino ha avuto origine.

E' territorio simbolo e memoria della nostra comunità, dove ancora sono visibili i resti degli insediamenti atellani, dove ancora resiste un'agricoltura tipica, dove è ancora possibile meravigliarsi per la sorprendente bellezza della natura, dove ancora si può leggere  un percorso antico del paese, dal Cimitero alla Ferrumma...

Ma è, soprattutto,  un incredibile investimento per il nostro futuro!

Il Parco Urbano 'ncopp e Santi esiste già...
bisogna solo tutelarlo!!!

 


 
 
 

Consiglio Comunale del 14 Novembre 2011 sui Temi della Petizione di Contramunnezza!!!

Post n°215 pubblicato il 20 Dicembre 2011 da contramunnezza

Per la dignità ambientale della nostra amata comunità

Cari tutti,
sono passate diverse settimane, dal Consiglio Comunale sui punti della petizione da noi promossa, e ancora ci sono persone che ci chiedono un resoconto su quanto successo durante il consiglio. Allora, abbiamo deciso di mettere insieme alcune immagini e video girati durante l'evento, per dare anche a chi non è potuto esserci la possibilità di aggiungere consapevolezza alle proprie idee.

Il consiglio per noi è solo un passo (importante) per la realizzazione di tutti i punti della petizione che in tanti avete firmato.
Questo video è dunque un omaggio a che ci segue con fervore, passione ed affetto ma anche per ricordare a tutti che noi resistiamo e continueremo a batterci con voi per ridare dignità ambientale alla nostra amata comunità.
Con noi, adesso tocca a voi!

 
 
 

In viaggio tra inceneritori e polveri sottili

Post n°214 pubblicato il 09 Dicembre 2011 da contramunnezza

"Sporchi da morire" 
 
Il docu-film «Sporchi da morire» per la regia di Marco Carlucci presentato il 5 dicembre a Napoli  in anteprima mondiale e a Roma il 12 dicembre

 

 Il film documentario mira a far riflettere sul problema attuale sì, ma che graverà soprattutto sulle spalle delle nuove generazioni. Carlo Martigli percorre l'Italia ed incontra personaggi grotteschi che sembrano le maschere della commedia dell'Arte. Piccoli assessori, sindaci e tanti altri politici che investono ora nella costruzione degli inceneritori e «li propongono alle proprie amministrazioni come una crema miracolosa che fa sparire ogni problema». I politici, ma anche grandi nomi della scienza e famosi personaggi televisivi, si prodigano per rassicurare i cittadini sulla non pericolosità di questi impianti. Stefano Montanari, però, racconta ben altre verità. Scopritore delle nano-particelle assieme alla moglie, Antonietta Gatti, Montanari si batte da anni contro gli inceneritori.

 
 
 

Comunicato stampa Rete dei Comitati vesuviani

Post n°213 pubblicato il 09 Dicembre 2011 da contramunnezza

Ccà nisciuno è fesso!

L'A2A, che gestisce l'inceneritore di Acerra, rifiuta la presenza di Paul Connett nella visita pubblica all'impianto.

Alla Dott.ssa Silvia Calabria 
e p.c. Alla Dott.ssa Laura Colombo
OGGETTO : invito dell’A2A alle Associazioni e Comitati di cittadinanza attiva.

In data 23.11.2011   la dott.ssa Laura Colombo, per conto di A2A  invitava le Associazioni Ambientaliste ad un incontro presso l’Inceneritore di Acerra per martedì 6 dicembre c.m. negando, successivamente,  l’autorizzazione alla partecipazione del prof. Paul Connett in conto allo staff tecnico di Federconsumatori, al contraddittorio pubblico nel corso della visita allo stesso inceneritore di rifiuti con recupero di energia.
Pertanto a seguito di tale atteggiamento censorio grave e ingiustificato nei confronti della più autorevole  e riconosciuta personalità tecnica in tema di ciclo dei rifiuti, il prof. Connett appunto,  la Rete dei Comitati vesuviani  comunica la rinuncia  a partecipare alla visita guidata all’impianto proposta con modalità  non rispettose delle diverse opinioni sulla pericolosità di tale metodica, resa ancora più grave dal divieto di partecipazione degli organi di informazione  nel malcelato tentativo  di non far emergere e renderle pubbliche le molteplici criticità  avanzate da più Associazioni e Comitati, sul rischio per la salute delle popolazioni causato dal bruciare i rifiuti nell’Inceneritore.
Un sito militare non rientra nelle garanzie di gestione trasparente e di accesso alle necessarie informazioni sull'utilizzo e pertanto una presenza autorevole e qualificata come quella del prof. Connett   avrebbe di fatto guastato la "passeggiata" di pura propaganda messa in campo dal gestore dell'impianto senza alcun valido contraddittorio.
 
Rete dei Comitati vesuviani     (Zero Waste Italy)           lì 05/12/11
 

 
 
 

LG Inventa il condizionatore ad energia solare

Post n°212 pubblicato il 26 Novembre 2011 da contramunnezza

condizionatore ad energia solare, condizionatore solare, condizionatore con pannelli solari

 Quando si pensa al sole, oltre al caldo, ora si può pensare anche al fresco grazie al condizionatore ad energia solare proposto da LG.

LG ha realizzato un condizionatore ibrido che sfrutta i raggi solari per fare il “pieno di energia” regalandoci  un bel refrigerio eco-compatibile nelle bollenti giornate d’estate. 

 I condizionatori sono dei mostri succhia-energia, oggi è ancora impensabile alimentare un condizionatore solo con un pannello solare, servirebbe un pannello solare molto grande. Per ovviare a questo inconveniente LG ha pensato ad un approccio intermedio.

 Il condizionatore ad energia solare proposto da LG è in grado di produrre 70 watt all’ora e ridurrebbe di 221 Kg l’emissioni di CO2 nell’arco di 10 anni, circa 20 Kg  di CO2 l’anno.
Speriamo siano commercilizzati presto anche in Italia!

 
 
 

Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2011

Post n°211 pubblicato il 22 Novembre 2011 da contramunnezza

"...più che dalle cose che ogni giorno vengono fabbricate vendute comprate, l'opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate via per far posto alle nuove. Tanto che ci si chiede se la vera passione di Leonia sia davvero come dicono il godere delle cose nuove e diverse, o non piuttosto l'espellere, l'allontanare da sé, il mondarsi d'una ricorrente impurità."

 

La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni: ogni mattina la popolazione si risveglia tra lenzuola fresche, si lava con saponette appena sgusciate dall'involucro, indossa vestaglie nuove fiammanti, estrae dal più perfezionato frigorifero barattoli di latta ancora intonsi, ascoltando le ultime filastrocche dall'ultimo modello d'apparecchio.


Sui marciapiedi, avviluppati in tersi sacchi dì plastica, i resti della Leonia d'ieri aspettano il carro dello spazzaturaio. Non solo tubi di dentifricio schiacciati, lampadine fulminate, giornali, contenitori, materiali d'imballaggio, ma anche scaldabagni, enciclopedie, pianoforti, servizi di porcellana: più che dalle cose che ogni giorno vengono fabbricate vendute comprate, l'opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate via per far posto alle nuove. Tanto che ci si chiede se la vera passione di Leonia sia davvero come dicono il godere delle cose nuove e diverse, o non piuttosto l'espellere, l'allontanare da sé, il mondarsi d'una ricorrente impurità. Certo è che gli spazzaturai sono accolti come angeli, e il loro compito di rimuovere i resti dell'esistenza di ieri è circondato d'un rispetto silenzioso, come un rito che ispira devozione, o forse solo perché una volta buttata via la roba nessuno vuole più averci da pensare.


Dove portino ogni giorno il loro carico gli spazzaturai nessuno se lo chiede: fuori della città, certo; ma ogni anno la città s'espande, e gli immondezzai devono arretrare più lontano; l'imponenza del gettito aumenta e le cataste s'innalzano, si stratificano, si dispiegano su un perimetro più vasto. Aggiungi che più l'arte di Leonia eccelle nel fabbricare nuovi materiali, più la spazzatura migliora la sua sostanza, resiste al tempo, alle intemperie, a fermentazioni e combustioni. È una fortezza di rimasugli indistruttibili che circonda Leonia, la sovrasta da ogni lato come un acrocoro di montagne.


Il risultato è questo: che più Leonia espelle roba più ne accumula; le squame del suo passato si saldano in una corazza che non si può togliere; rinnovandosi ogni giorno la città conserva tutta se stessa nella sola forma definitiva: quella delle spazzature d'ieri che s'ammucchiano sulle spazzature dell'al-troieri e di tutti i suoi giorni e anni e lustri.


Il pattume di Leonia a poco a poco invaderebbe il mondo, se sullo sterminato immondezzaio non stessero premendo, al di là dell'estremo crinale, immondezzai d'altre città, che anch'esse respingono lontano da sé montagne di rifiuti. Forse il mondo intero, oltre i confini di Leonia, è ricoperto da crateri di spazzatura, ognuno con al centro una metropoli in eruzione ininterrotta. I confini tra le città estranee e nemiche sono bastioni infetti in cui i detriti dell'una e dell'altra si puntellano a vicenda, si sovrastano, si mescolano.


Più ne cresce l'altezza, più incombe il pericolo delle frane: basta che un barattolo, un vecchio pneumatico, un fiasco spagliato rotoli dalla parte di Leonia e una valanga di scarpe spaiate, calendari d'anni trascorsi, fiori secchi sommergerà la città nel proprio passato che invano tentava di respingere, mescolato con quello delle città limitrofe, finalmente monde: un cataclisma spianerà la sordida catena montuosa, cancellerà ogni traccia della metropoli sempre vestita a nuovo. Già dalle città vicine sono pronti coi rulli compressori per spianare il suolo, estendersi nel nuovo territorio, ingrandire se stesse, allontanare i nuovi immondezzai.

(da "Le città invisibili" di I. Calvino)

 
 
 

Consiglio Comunale sui TEMI DELLA PETIZIONE

14 Novembre 2011 h: 18.30 La Sala Consiliare del Comune di Sant'Arpino in via Mormile pian piano inizia a riempirsi, gli amministratori ci sono tutti, maggioranza e opposizione, ma cosa più importante, c'è la cittadinanza, c'è...e neanche poca, anche a consiglio iniziato continuano ad arrivare, curiosi e interessati, è una pagina nuova nella storia politica di Sant'Arpino.

 consiglio comunale 2 blog

Inizia il Consiglio con l'introduzione del Comitato Contramunnezza, Peppino, come un treno in piena corsa snocciola via via i punti della Petizione...

consiglio comunale blog

Per l'assessorato all'ambiente viene delegato l'Ass. Salvatore Brasiello, che rispondendo ai punti della Petizione (per i singoli interventi provvederemo a pubblicarli al più presto) avvia i lavori che procedono con gli interventi dei vari Capigruppo e dei Consiglieri, tutti elogiano il Comitato per l'iniziativa, alcuni (PD) approfittano per denunciare situazioni estranee all'odg, ma tutti concordano nel creare una Consulta, un tavolo, tra Amministratori e Associazioni (tutte), e di camminare insieme e lavorare insieme per il bene comune.

mosaico persone blog

Alla fine c'è la cittadinanza, che interviene, in qualche caso anche con toni non propriamente rilassati, ma c'è voglia di dialogare con gli amministratori, Contramunnezza ringrazia infinitamente queste persone, ringrazia tutte le persone intervenute, ringrazia il Presidente del Consiglio Dott. Antonio Guarino e tutti i Consiglieri.

Siamo Contenti del risultato, anche se tardivo, meglio tardi che mai...Noi continuamo il nostro lavoro di sensibilizzazione sui Temi Ambientali, il Consiglio Comunale è solo un punto di partenza, e rinnoviamo l'invito a tutta la cittadinanza di Partecipare, Interessarsi, Informarsi, Agire...Insieme possiamo...
 

Libertà è Partecipazione

 

 
 
 

LUNEDÌ 14 novembre ore 18.30 CONSIGLIO COMUNALE

Post n°209 pubblicato il 11 Novembre 2011 da contramunnezza
 

 TUTTI AL CONSIGLIO COMUNALE!

Il presidente del consiglio Comunale di Sant'Arpino, dott. Antonio Guarino, ha tenuto fede alla sua promessa ed ha riconvocato in tempi brevi l'assemblea dopo il rinvio dello scorso 21 ottobre.

Sulle ragioni che hanno portato al rinvio, non abbiamo voluto commentare, pur se in preda a comprensibile delusione, per la delicatezza delle motivazioni. 

Lunedi prossimo 14 novembre, alle ore 18.30, si terrà quindi la nuova riunione dell'assise, che assume un carattere di ancor più stringente attualità, vista la criticità nella raccolta rifiuti che ancora una volta soffre il nostro paese.

E' necessario garantire la più ampia partecipazione alla seduta. Facciamo sentire ai nostri amministratori che il destino del nostro territorio ci sta a cuore. Chiediamo con forza di cambiare strategie nella gestione dei rifiuti, altrimenti saranno sempre più frequenti vedere bidoni pieni e strade sporche. Come abbiamo già riportato altrove in questo blog. lunedi ci sarà una significativa coincidenza: la seduta monotematica del Consiglio Provinciale di Napoli sulla discarica di Chiaiano. 

Ora più che mai, facciamo la nostra parte, pretendiamo che cambino le strategie per il trattamento dei rifiuti, non c'è LETTERALMENTE piu spazio per le discariche.

 

Lunedì 14 Novembre h: 18.30

Via Mormile, Sant'Arpino (Ce)

 
 
 

Per il bene comune

Post n°208 pubblicato il 10 Novembre 2011 da contramunnezza

FACCIAMO LA NOSTRA PARTE

“Al termine del previsto incontro tenutosi nel pomeriggio di martedi presso la Provincia di Napoli, tra i capigruppo consiliari e il comitato antidiscarica di Chiaiano, è stata deciso di convocare per il 14 novembre prossimo un consiglio provinciale monotematico.”

E’ quanto rende noto la Presidenza del consiglio provinciale di Napoli. “All’incontro hanno preso parte – continua la nota – oltre al presidente Luigi Rispoli, i capigruppo Alfonso Ascione dell’Udc, Caterina Pace di Idv, Giovanni Bellerè di Fli, Giorgio Carcatella fi Fds, Carlo Morra di Sel e i rappressentanti della SAP-Napoli. “Alla seduta di Consiglio Monotematico sulla discarica di Chiaiano – conclude la nota – saranno invitati anche i rappresentanti dei comuni interessati e gli Assessori Regionali e Comunali che si occupano del ciclo rifiuti”. I capigruppo presenti, anche sulla base delle ragioni esposte dai rappresenti del comitato, hanno invitatola Sap-Na, nella persona del suo direttore Giovanni Perillo, a sospendere i conferimenti nella discarica in attesa che siano fatte attente indagini di carattere tecnico sull’Invaso.

Dunque si tratta di una chiusura che potrebbe protrarsi anche dopo gli approfondimenti disposti nel sito: la discarica infatti è oggetto di due inchieste della Procura di Napoli. A prendere la decisione è Giovanni Perillo, direttore tecnico della Sapna, che si occupa della gestione del ciclo integrato dei rifiuti. “La decisione – spiega – è stata presa per effettuare una serie approfondimenti tecnici nell’invaso, nel quale già si scaricava poco, circa sessanta tonnellate al giorno”.

Secondo i comitati antidiscarica questa mossa rappresenta il preludio per la chiusura. “Grazie alla lotta dei cittadini di Chiaiano e dell’area nord, grazie a tutti coloro che ci sono stati vicini, oggi possiamo dire di aver conquistato un’importante vittoria” – commentano alla stampa i portavoce del presidio di lotta Antonio Musella, Egidio Giordano e Ivo Poggiani, esponenti di un comitato che negli ultimi due anni ha monitorato costantemente la situazione. “Da anni parlavamo di argille scadenti, cattiva captazione del percolato, allargamenti mascherati, e ora la stessa Sap.Na, che gestisce la discarica, ferma tutto per accertamenti, dopo che la magistratura ha fatto altrettanto”.

(Mario De Angelis, ilgazzettinovesuviano)

 
 
 

APRIAMO GLI OCCHI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!

Post n°207 pubblicato il 08 Novembre 2011 da contramunnezza

Un fiume di monnezza ci sommergerà?

 
 
 

Per una gestione sostenibile dei rifiuti dovunque!

Post n°206 pubblicato il 29 Ottobre 2011 da contramunnezza

" La gente a Malagrotta si ammala e non vogliamo fare la stessa fine. Lotteremo fino in fondo"

Contro la discarica anche Paolo Portoghesi

L'architetto Paolo Portoghesi firma l'appello del mondo della cultura e dello spettacolo promosso dal Comune di Riano contro la discarica dei rifiuti alternativa a Malagrotta a Quadro Alto nel Comune di Riano.

 

L'appello promosso dall'assessorato alla Cultura del Comune di Riano nei giorni scorsi ha già avuto l'adesione di:

Pippo Baudo;

Antonello Venditti;

Nicola Piovani;

Anna Mazzamauro;

Peppe Barra;

Zuzzurro e Gaspare;

Mariano Rigillo;

Anna Teresa Rossini;

Pasquale Squitieri;

Federico Zampaglione;

Silvia Siravo;

Guido Mazzella;

Roberta Serdoz.


Il testo dell'appello:

"Collocare una discarica dei rifiuti nel territorio di Riano, significa distruggere la suggestiva, naturalistica e incontaminata zona della Valle del Tevere-Parco di Veio. Ci appelliamo a chi di competenza affinchè tutto questo non avvenga. Il problema dei rifiuti anche nel Lazio va risolto incentivando e potenziando la raccolta differenziata, che è l'unica strada per impedire l'installazione di nuove odiose discariche che rischiano di produrre disastri ecologici, danni all'ambiente, alla salute pubblica e all'economia dei territori che li ospitano. Non può essere la discarica la soluzione. Per questo solidarizziamo con il Comune e con la popolazione di Riano e di tutti i Comuni coinvolti che dicono no alla discarica".

 
 
 

Semi di futuro

Post n°205 pubblicato il 23 Ottobre 2011 da contramunnezza

Per il bene comune

 
 
 

Guardare al futuro

Post n°204 pubblicato il 23 Ottobre 2011 da contramunnezza

Rifiuti zero al Comune di Napoli

Con la delibera di giunta siglata il 3 ottobre scorso, Napoli aderisce ufficialmente al network di città, al di qua e al di là dell'Atlantico, che applicano il protocollo «Rifiuti Zero». Sarà la città di maggiori dimensioni in Europa a strutturarsi intorno ai principi di riduzione alla fonte degli imballaggi, riciclo, riuso e compostaggio, trattamento meccanico manuale della frazione residua.

Niente inceneritori quindi, ribadisce il sindaco Luigi de Magistris, né nuove discariche o ampliamento dell'invaso di Chiaiano. A ratificare l'impegno Paul Connett, professore emerito di chimica della statunitense St. Lawrence University, tra i maggiori teorici della strategia «Rifiuti Zero», già applicata in centri urbani come San Francisco, Oakland, Camberra o in regioni come la Nuova Scozia in Canada o in Galles, ma anche in Italia a Capannori, nel lucchese, e a La Spezia.

Sarà lui a presiedere l'Osservatorio che avrà il compito di monitorare il percorso. All'interno della struttura rappresentanti dell'amministrazione, dell'azienda comunale Asia, addetta alla raccolta, e dei comitati di cittadini, i primi a credere e chiedere un piano alternativo per oltre sette anni, contro la politica istituzionale di destra e di sinistra e la grande stampa nazionale.

«La prima volta che ho conosciuto Connett - racconta il vicesindaco Tommaso Sodano - era il 2004, eravamo ad Acerra e la polizia caricava la popolazione che manifestava contro l'inceneritore in costruzione. Adesso è un onore averlo a Palazzo San Giacomo, sede del comune partenopeo. Già immagino l'ironia sui giornali perché con la delibera ci impegniamo ad abbattere la produzione di immondizia senza fosse e forni entro il 2020, quando il problema a Napoli non è ancora risolto. Ma noi stiamo lavorando a progettare un futuro sostenibile».

In concreto, la delibera prevede: attrezzature negli esercizi commerciali per ridurre il volume degli imballaggi; prodotti alla spina nei punti vendita della grande distribuzione; l'introduzione del vuoto a rendere; incentivi all'uso di stoviglie biodegradabili, pannolini lavabili, imballaggi lavabili o biodegradabili; sistema tariffario basato sulla reale quantità di rifiuti prodotti; la realizzazione di un centro comunale per la riparazione e il riuso di beni durevoli e imballaggi.

È stato lo stesso Connett ieri a spiegare che a Napoli si può applicare il modello utilizzato a San Francisco, una città con conformazione e popolazione simile. Quando si è cominciato, nel 2000, la raccolta differenziata era al 50%, quest'anno è al 77%. Come a Vedelago, in provincia di Treviso, si possono immaginare piattaforme dove separare l'immondizia (plastica, ferro, alluminio, carta, vetro...) da rivendere sul mercato di materie prime secondarie.

Quello che avanza diventa un granulato plastico impiegato ad esempio in edilizia. L'umido negli Usa viene trattato in impianti di compostaggio vicini ai terreni agricoli, dove viene usato come fertilizzante. In tutta italia stanno sorgendo catene che vendono solo prodotti alla spina per la casa, per il corpo e alimenti. «Quello che non si può riusare, riciclare o compostare - conclude Connett - non dovrebbe essere prodotto. Le imprese hanno una grande responsabilità».

Un modello che chiedono anche i comitati del vesuviano, invece delle continue minacce di ampliare o aprire nuove discariche nel Parco nazionale.



 
 
 
 
 

Cassiopea intombata?

Post n°202 pubblicato il 12 Ottobre 2011 da contramunnezza

Cassiopea: quando una sentenza fa più danni del reato che intende punire

Da qualche giorno, insieme ai rifiuti tossici sparsi per l'intero territorio regionale, è stata intombata anche l'inchiesta Cassiopea.
Avviata nel 1999 dal Pubblico Ministero Donato Ceglie della procura di Santa Maria Capua Vetere, l'inchiesta ha visto coinvolti numerosi industriali che, grazie alla complicità della malavita locale, sversavano nelle campagne del napoletano e del casertano migliaia di tonnellate di materiale tossico, scarto delle lavorazioni delle industrie siderurgiche, metallurgiche, cartarie e conciarie del nord Italia.
Le clamorose lungaggini del processo, dovute ad un indecente e non casuale "palleggio" di carte e ben 120 faldoni tra la Procura di S. Maria Capua Vetere e  quella di Napoli per stabilire la relativa competenza territoriale, ha determinato uno slittamento della prima udienza preliminare di oltre 6 anni, consentendo che alcuni dei reati minori, di cui erano accusati i 95 imputati, finissero in prescrizione.
Ma, fatto ancora più grave, il Giudice dell'udienza preliminare, Giovanni Caparco, ha stabilito il non luogo a procedere per capi di imputazione gravissimi, quali  l'associazione a delinquere, il disastro ambientale e l'inquinamento delle falde acquifere.
Un vero e proprio squasso giudiziario che, al di là dell'assoluzione dei 95 imputati, ha l'infausto effetto di minimizzare, se non annientare, la portata delle gravissime ed incalcolabili ferite inferte al territorio campano ed alla salute dei suoi cittadini, con un'ipoteca incalcolabile sulla salute delle future generazioni che ha il sapore di un crimine contro l'umanità.

Di fronte ad un simile scempio, parte della stampa locale ha assunto atteggiamenti provocatori verso il Dott. Ceglie, pubblico ministero che ha avuto il grande merito di scoperchiare la pentola delle più oscure nefandezze ambientali che si compivano sul nostro territorio; compito della stampa dovrebbe essere, a nostro avviso, piuttosto quello di domandarsi per quale motivo alle conclamate devastazioni del territorio, ormai saturo fino all'evidenza di rifiuti tossici, non ne sia conseguita, nella vicenda Cassiopea, l'individuazione dei colpevoli, pur in presenza di filmati, intercettazioni telefoniche e altri innumerevoli elementi probatori.
A simili vicende si sommano, come ulteriore elemento di indebolimento dell'azione di contrasto alle ecomafie, le recenti improvvide intenzioni manifestate dal legislatore, tra le quali registriamo il tentativo di abolizione dei certificati antimafia e l'ipotesi di abbandono del sia pur inadeguato sistema di controllo satellitare denominato Sistri.

Come comitati ed associazioni ambientaliste che da anni si occupano della tutela del territorio campano, pretendiamo che la Procura proponga appello avverso la sentenza di proscioglimento intervenuta nella vicenda cd. Cassiopea, al fine chiarire una storia che scandalizza le nostre coscienze e mina la credibilità delle istituzioni.

Chiediamo conseguentemente che la più alta carica dello Stato ed il Consiglio Superiore della Magistratura osservino con attenzione l'evolversi della vicenda Cassiopea, per la sua importanza e per l'innegabile rilievo che essa ricopre nell'ambito delle necessarie azioni di contrasto al sistema delle ecomafie.

Napoli 5/10/2011

CO.RE.Ri. - Coordinamento Regionale rifiuti Campania
Federazione Assocampaniafelix
Cittadini campani per un piano alternativo dei rifiuti

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