CONTROSCENA

Il teatro visto da Enrico Fiore

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

 

« Un faro al posto del mondoUn "Otello" da ridere pe... »

Maria De Filippi trapiantata in Irlanda

Post n°569 pubblicato il 31 Marzo 2012 da arieleO
 

Dunque, Claudio Santamaria e Filippo Nigro - protagonisti dell'allestimento di «Occidente solitario» che Gli Ipocriti e l'Associazione Teatrale Pistoiese presentano al Nuovo - hanno dichiarato al Tg3 regionale che ogni sera tornano in camerino pieni dei lividi e dei graffi che si sono inflitti a vicenda mentre interpretavano, rispettivamente, i personaggi di Coleman e di Valene, i due fratelli in perenne conflitto portati in scena dal drammaturgo irlandese Martin McDonagh.
   Ma, a parte l'esagerazione (che facciamo, trasformiamo il Nuovo in un'astanteria?), proprio una simile dichiarazione costituisce la controprova dell'incongruità di questo spettacolo. A fronte dell'evidentissima valenza metaforica dei personaggi in campo (il mangione Coleman, il collezionista di statuine sacre Valene, il parroco suicida Welsh, la distributrice di whisky a domicilio chiamata Ragazzina, autentico Angelo Custode etilico), il regista Juan Diego Puerta Lopez opta per il solito bozzetto realistico trucido e scalcagnato.
   Si tratta, però, di un realismo tutto particolare. Puerta Lopez si mette in tasca, in un colpo solo, e il realismo a carica fiabesca di Calvino e il realismo magico di Borges e García Marquez. Se deve leggere, lì nel piccolo villaggio irlandese di Leenane, Coleman - tra un pugno al fratello, una manciata di patatine, un rutto e un'accurata esplorazione delle fosse nasali - si legge «Diva e donna» con tanto di Maria De Filippi in copertina.
   Ovviamente, poi, lo scopo - ad onta della «commedia nera», dello «stato d'infelicità quasi compulsivo» e del «delirio» di cui nelle note di regia - è quello di suscitare la risata più a buon mercato possibile. E la traduzione di Luca Scarlini si aggrappa, nel merito, soprattutto alla parola «ca…» ripetuta (come c'informa sempre Santamaria) per ben 150 volte. Insomma, Ragazzina, qua un whisky, per tirarsi su, ci vuole davvero.

                                      Enrico Fiore

(«Il Mattino», 31 marzo 2012)

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: arieleO
Data di creazione: 16/02/2008
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

avvespositoguglielmofigio19cleomaraFicone1400leo00marcoalfa4delynnoasc.ferraradefranceschi.chrisasdiwalgiugnolifabrizioherzwehrcomp.robyelena.licausiokgirl
 

ULTIMI COMMENTI

solo tu beppe puoi interpretare questi personaggi...
Inviato da: roberto
il 11/12/2013 alle 16:45
 
Cara Floriana, anche per me è stato un piacere incontrarLa....
Inviato da: arieleO
il 12/11/2013 alle 09:39
 
Caro Maestro Fiore, condivido ( per quello che vale) la...
Inviato da: floriana
il 11/11/2013 alle 19:40
 
Cara Francesca, innanzitutto la ringrazio per...
Inviato da: Federico Vacalebre
il 16/10/2013 alle 17:14
 
Gentile Francesca, credo che nessuno possa risponderLe...
Inviato da: arieleO
il 16/10/2013 alle 17:10
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963