CONTROSCENA - Il teatro visto da Enrico Fiore
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controscena.net

Informo quanti si collegano con questo blog che ho aperto un sito analogo col nome «controscena.net». È ancora in via di allestimento, ma risulta già operativo. Ovviamente, ha una veste grafica più elegante, a partire dalle foto a colori che accompagnano gli articoli, e varie sezioni, in particolare quella denominata «Spazio aperto» e destinata agli…
 

"Prima del silenzio" con nudo integrale

«Prima del silenzio» - l'atto unico che ha aperto al Mercadante la stagione dello Stabile napoletano - è, se non il più bello, almeno il più importante fra i testi di Patroni Griffi: giacché - ben al di là della superficie del plot riferita al conflitto generazionale fra Lui, un poeta ultracinquantenne, e il men…
 

Se Medea emigra negli States

A spiegare la persistenza del mito di Medea nel teatro di tutte le epoche (si va dal capolavoro eponimo di Euripide a «La lunga notte di Medea» di Alvaro e a «Medeamaterial» di Müller, passando, mettiamo, per «Médée» di Corneille e «Medea» di Grillparzer) basterebbe la «Medea» di Seneca. Perché in essa riscontriamo la natura…
 

Una "Bisbetica" da Commedia dell'Arte

Come sappiamo, è il travestimento il tema centrale e determinante de «La bisbetica domata». E tanto a cominciare dal fatto che il testo stesso «si traveste»: giacché - appartenendo alla fase sperimentale (e dunque al periodo dell'apprendistato) di Shakespeare - risulta, soprattutto, dal rimaneggiamento di «The Supposes» di George Gascoigne, che, quasi non bastasse, per…
 

Sciascia e il delitto chiamato omertà

Con «A ciascuno il suo» (1966) il pessimismo di Sciascia tocca davvero il fondo: se all'inizio della parabola ideologica dello scrittore di Racalmuto c'erano stati il neorealismo e, di conseguenza, l'assunzione come protagonista della narrazione di un personaggio tanto problematico quanto positivo, qui quel personaggio borghese (parliamo della borghesia riconducibile alla Rivoluzione francese) mostra tutti…
 

I mille e tre Don Giovanni di Timi

Quale Don Giovanni porta in scena Filippo Timi (adesso al Bellini) nella quadruplice veste di autore, regista, protagonista e scenografo? Certo, non è «El burlador de Sevilla» di Tirso de Molina, che in qualche modo costituì nel Seicento l'atto di nascita ufficiale del gran personaggio, né quello de «Il convitato di pietra» del Perrucci e…
 

Quel cappotto che protegge dalla vita

Tre scheletri d'albero piantati nel bel mezzo del coacervo di faldoni polverosi tipico di ogni ufficio. Ed è proprio a partire dall'impianto scenografico di Matteo Soltanto che si manifesta l'interesse destato da «Il cappotto», la commedia di Vittorio Franceschi che, ispirata all'omonimo e celeberrimo racconto di Gogol', l'Arena del Sole presenta al Mercadante per la…
 

Eduardo (tradito) al Kursaal

È proprio il caso di dire, parafrasando la proverbiale formula dell'aritmetica, che variando gli attori (e qualcuno dei testi) lo spettacolo non cambia. Infatti, al posto di Silvio Orlando, Rocco Papaleo e Gea Martire ci sono adesso Francesco Paolantoni, Tonino Taiuti e Mariangela D'Abbraccio, così come al posto di «Requie a l'anema soja...» e di…
 

Beckett, un respiro sul ciglio del silenzio

«Non posso più far niente. Dir niente. Ma devo dire di più». E poi: «Le cose hanno una loro vita». Sono queste, oltre ogni dubbio, le battute-chiave di «Giorni felici». Con un particolare: Beckett scrive «le cose» in corsivo, a significare, evidentemente, che solo le cose hanno una loro vita.   Ebbene, Andrea Renzi - regista…
 

Gioco di specchi tra Modugno e Fiorello

Appena si apre il sipario, parte il racconto del tipo strano che s'aggirava intorno a casa sua e che, dicevano, di notte si trasformava in lupo mannaro. Comunque fosse, un giorno regalò, a lui piccolino, un vecchio disco di Domenico Modugno. E si capisce subito, dunque, quali sono gli scopi, le forme e i contenuti…
 

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