I sogni di un poeta

La bellezza della vita

In vedetta,

lo sguardo che si allarga,

adesso comprensivo di più cose,

in un’altra prospettiva

celeste

oltre l’orbita terrestre abietta …

pescatore

dentro i confini di un acquario

con gli occhi miopi di mare

di secche lacrimose

che ne restringono la riva …

attore,

in un’inquadratura un po’ più stretta

sulla scena che ora mi riguarda

in questo imbuto della vita,  

dove il travaso è al contrario

e versa in cielo i miei anni …

podista,

con in petto i numeri del tempo

e la tormenta,

a correre la via degli affanni,

finché c’è ancora sangue nel cuore

e aria nei polmoni …

sotto un cielo, sempre più in vista,

pronto a chiedermi conto dell’amore …

sbandato,

a un’andatura più lenta,

così come i pensieri,

schiavo di una sbadata memoria

che mette a fuoco il presente

mentre sbiadisce il passato …

protagonista di questa splendida storia

verso il traguardo del futuro

con tutti i suoi misteri …

serioso,

a districare le anime del mondo,

millantatrici e superbe,

come a scioglierne il nodo del vuoto ….

di predizioni acerbe

profeta curioso

che sa vagliare il senso del profondo

quasi a sfiorarne l’ignoto …

sereno,

mentre ammiro la vita, da vicino,

in tutta la sua bellezza …

tanto bella che ci ho scommesso l’anima,

fino in fondo …

stringendomi forte al seno

come al mattino

quando mi sazio della sua dolcezza

e quasi mi assopisco …

anima orante,

a mendicare l’amore

in questo tempo del setaccio,

che deve trattenere l’oro

e lasciare filtrare il pietrisco …

dentro una vita che mi ha visto nascere

e mi vedrà respirare di nuovo,

in quell’Abbraccio,

dopo il parto dell’eterno …

amante appassionato,

di tutto l’esistente,

e del resto che rimane …

in questo rapporto carnale

con il tempo

e la bellezza della vita …

 (Crescenzo)