Creato da: mojofuel il 15/08/2005
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« Primi vagiti BACKDOOR MAN PARTE 2 »

BACKDOOR MAN

Post n°2 pubblicato il 17 Agosto 2005 da mojofuel

"I'm a backdoor man....yeah, I'm a backdoor man...The men don't know but little girls understand!". Eccolo qui, il Jimbo. Capacissimo di trasformare un pezzo quasi anonimo del grande Willie Dixon in un rituale quasi dionisiaco, in un orgasmo di due minuti e mezzo. Sguaiato, perverso, madido di sudore. In questo brano c'è solo lui. Ray Manzarek, John Densmore e Robby Krieger sono praticamente inesistenti. Suonano un blues lento, strascicato e non particolarmente sporco, che però è perfetto come sostegno alle urla da whisky di James Douglas Morrison, classe 1943 e una psiche non ancora ridotta a poltiglia da troppi viaggi nel deserto a cavalcare il serpente. Fa tutto lui. E se fossi una donna, e necessariamente una groupie (e chi se lo sposerebbe quello? Non si può certo pretendere che arrivi a casa la sera alle 6 buttando le chiavi sul tavolo della cucina e dicendo "Tesoro, sono tornato!") avrei paura a farmi scopare, peraltro da dietro ("I'm a backdoor man!") da un pazzo così.

Fa caldo, stasera. Mi sono quasi obbligato a scrivere perchè se non scrivo mi rincoglionisco. Ho passato la giornata in casa, uscendo solo una volta per fare la spesa e fingermi salutista (nell'ordine ho acquistato: carote, insalata, pesce, carne, fiocchi d'avena e latte), salvo poi crollare alle 6 e chiudermi di nuovo la porta alle spalle, gettandomi su un sandwich preconfezionato con pancetta, lattuga e pomodoro e una barretta di cioccolato Cadbury con nocciole e uvetta. Il tutto innaffiato da una gasatissima 7UP che mi ha provocato delle emanazioni digestive udibili anche a Buckingham Palace ("Oh dear!" avrà esclamato la cara Elisabetta II, ignara del fatto che qui fare rutti e scoreggiare in pubblico è una delle forme più gettonate di comunicazione). 

Oggi è stata la giornata della terapia d'urto. Terapia d'urto per il mio sistema nervoso, per vedere come reagisce a differenti stimoli. Ho alternato la TV alla lettura. Il sonno alla veglia. Il pensiero alla masturbazione. Perché? Non c'è un perché. Volevo solo provare. O forse è solo una sorta di disintossicazione graduale, come quella che si applica ai drogati desiderosi (o forse solo bisognosi) di smettere. Ho bisogno di piantarla con la TV. Mi atrofizza la mente. Per cui ho letto la Fallaci, oggi. Tutta la sua ultima trilogia. "La rabbia e l'orgoglio", "La forza della ragione" e "Oriana Fallaci intervista se stessa". E ogni tanto mi sono fermato per un pisolino, un film, un po' di zapping, una sega, una doccia e qualche riflessione su me stesso (sì, lo so, non dovrei dire che mi sono fatto una sega, ma chissenefrega? Mica me ne vergogno!). Ho vissuto in una sorta di limbo per tutto il giorno, accendendo e spegnendo l'interruttore del mio cervello solo per il gusto di farlo e per sfidarmi ogni volta a recuperare la lucidità. Per allenare la mente a svegliarsi in fretta.

Comunque: dopo avere finito di leggere l'ultima pagina scritta (anzi, partorita) dall'ineffabile Oriana, sono uscito di casa nell'afa tranquilla di un pomeriggio nell'East End, e mentre pagavo con una banconota da 5 lo zelantissimo impiegato della cassa veloce che veloce non è per niente (5 minuti per 2 clienti prima di me...E meno male che sono permessi solo 3 oggetti acquistati a testa!), mi è cascato l'occhio sulle copie esposte di un quotidiano locale. Titolo a tutta pagina, "CHOSE THE SEX OF YOUR BABY".

 
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