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IL FIORE DELLA DEA
Post n°48 pubblicato il 13 Maggio 2013 da paoloproietti.rnk
Prendendo spunto dalle lettere inscritte nei petali del cakra della gola ( vedi in questo blog kalachakra vorrei mostrare un piccolo errore che più o meno tutti facciamo quando si parla di bija mantra. Ogni lettera scritta su un petalo è una vibrazione che stimola un particolare organo o un particolare processo psicoficio. Se si sviluppa una adeguata sensibilità anche il solo parlare PUO' DIVENIRE UNA PRATICA YOGA. 1) perché per il nostro orecchio non c'è quasi differenza trai due suoni. Di solito le sedici "lettere" vengono scritte in questa maniera: In realtà nelle raffigurazioni del cakra sono scritte in maniera leggermente diversa, a parte la penultima e l'ultima in senso orario, hanno tutte un puntino sopra: La prima vocale in alto, ad esempio, come si vede nell'immagine sotto, è una "A"seguita da una "M" nasalizzata (amnng), resa nel sanscrito traslitterato con una "emme" con il puntino sotto aṃ.
La penultima lettera invece, almeno mi sembra, "NON" ha un puntino sopra, ma il candrabindu (punto-luna) e andrebbe traslitterata aṁ con una "emme" col puntino sopra. L'utilizzazione dell' anunāsika invece dell'anusvāra ha degli effetti che non sono proprio trascurabili .La sillaba sacra "ॐ", per esempio, traslitterata auṁ, non si dovrebbe pronuciare OMMM o AUMMM come si fa comunemente, ma come la "A" del francese grand prolungata o [au͂] e dovrebbe produrre degli armonici. Ma torniamo alle lettere del cakra della gola: la sedicesima lettera del cakra della gola è la अः aḥ con il visarga che rappresenta la capacità di emissione ed è, qui, la DEA stessa, la bella dei tre mondi. Per chiarire: ogni lettera "E'" una dea, con tanto di poteri divini e schiere di aiutanti (rishi, dakini, spiriti dell'aria, della terra ecc.) e si fa bene attenzione al suono della sillaba che la rappresenta ed al significato del suo nome potremmo fare delle scoperte interessanti sulle reali tecniche operative dello Yoga tantrico.....
2) La seconda, la "A" doppia con il punto sopra , आं āṃ è bhagamālinī il cui nome può significare, anche "fioraia della vagina" o "fioritura della vagina" "inghirlandata di vagine" o vagina inghirlandata". In alcuni testi è detta "triplice piedistallo del pene"
3) La terza è la "I" con il puntino, इं iṃ è nityaklinna, il cui nome significa "bagnata" o "eternità bagnata".
5) उं uṃ è vahnivāsini che si può tradurre con " colei che vive nel fuoco", "vestita di fuoco" o "sacerdotessa del fuoco"
7) ऋं ṛṃ è śivadūtī, letteralmente "messaggera di śiva" o "angelo di śiva", è rappresentata circondata da ṛṣi intenti a cantare i suoi inni.
8) ॠं ṝṃ è Tvarita la "veloce", nella sua vagina si visualizza l'ॐ auṁ.
9) ऌं ḷṃ è kulasundarī detta anchebālāsundarī, la "bella della famiglia" o la "bella ragazza", racchiude in sé "sole luna e fuoco" .
10) ॡं ḹṃ è nitya l'eternità, bella "come il sole dell'alba", signora delle dakini.
11) एं eṃ è nīlapatākā, " bandiera di zaffiro"o "emblema dello zaffiro".
12) ऐं aiṃ è vijaya, la "trionfante".
13) ओं oṃ è sarvamaṅgala la "signora di tutte le fortune".
14) औं auṃ è jvālāmālinī , "fioraia delle fiamme", "fioritura di fiamme", "inghirlandata con le fiamme".
15) aṁ è infine citra, la "meravigliosa", la "variegata", la " bella come una pittura".
La sedicesima vocale अः aḥ è la Dea in persona, la bella delle tre città, tripurasundarī, detta anche lalita, colei che gioca o ṣoḍaśī , 16.
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Inviato da: minarossi82
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