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CARNEVALE TRA I FORNELLI ....

Post n°504 pubblicato il 16 Febbraio 2012 da KeyLeague
 

A CARNEVALE .....


Semel in anno licet insanire...
tradotta letteralmente, significa una volta all'anno è lecito impazzire ("uscire da sé stessi").
Il concetto fu espresso, con leggere varianti, da vari autori: Seneca, Sant’Agostino (Tolerabile est semel anno insanire, Orazio la fece propria nella sostanza cambiandone la forma: "Dulce est desipere in loco
(È cosa dolce ammattire a tempo opportuno).
L'espressione nella forma "semel in anno licet insanire" divenne proverbiale nel Medioevo.
Questa locuzione è legata ad una sorta di rito collettivo che ricorre in molte culture, soprattutto occidentali. In un ben definito periodo di ogni anno tutti sono autorizzati a non rispettare le convenzioni religiose e sociali, a comportarsi quasi come se fossero altre persone. Questa tradizione è spesso legata alla celebrazione del carnevale

 

ALLORA COSA DIRE?...PANCIA MIA FATTI CAPANNA ...
A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE ....
IN QUESTO CASO... OGNI PIATTO VALE ...

NIDI DI SPAGHETTI

150 gr di spaghetti
125 gr di mozzarella150 gr di spaghetti (i più sottili che trovate)
125 gr di mozzarella
80 gr di prosciutto cotto
3 uova
Pangrattato qb
2 cucchiai di parmigiano
Farina qb
Olio per friggere
Sale
Preparazione

Fate cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolateli bene e metteteli in una ciotola.Sbattete un uovo e mettete il sale, poi versatelo negli spaghetti e mescolate bene.
Tagliate la mozzarella e il prosciutto a pezzetti e nel frattempo mettete dell’olio di semi in un pentolino sul fuoco. Se avete un po’ di tempo l’ideale sarebbe lavorare con la pasta un po’ scotta e fredda, io ero un po’ di corsa, tanto per cambiare, e ho dovuto usare un colino per dare una base ai nidi senza ustionarmi le mani. Prendete un po’ di spaghetti e mettete dentro qualche cubetto di mozzarella e un po’ di prosciutto, poi ricoprite con un po’ di spaghetti e date una forma a pallina. Preparate 3 piattini in cui metterete, 2 uova sbattute, in un altro un po’ di farina e nell’ultima il pangrattato.
Passate le palline di spaghetti prima nella farina, poi nell’uovo sbattuto e infine nel pangrattato.

Se l’olio è bollente, facendo molta attenzione versate i nidi di spaghetti e fateli friggere pochi minuti per lato, giusto il tempo di farli dorare e far sciogliere la mozzarella.
Prelevate i nidi di spaghetti con una schiumarola e metteteli su un piatto coperto da carta da cucina per eliminare l’olio in eccesso. Ripetete l’operazione fino ad esaurimento degli spaghetti, distribuite i nidi in un piatto da portata e serviteli.

FRITTATA DI PASTA
Ingredienti:

500 gr spaghetti

8 uova

250 gr. salame piccante tipo soppressa calabrese

250 gr formaggio primosale

150 gr. pecorino grattugiato

pepe nero q.b.

Preparazione:

Lessare gli spaghetti molto al dente in acqua ben salata aggiungendo un goccio di olio. Raffreddarli sotto il getto dell’acqua del rubinetto. In una ciotola sbattere 4 uova con il pecorino, il pepe nero, il sale. Aggiungere gli spaghetti e girare bene per insaporire. Prendere una padella media, oliarla bene perchè la frittata non attacchi nel cuocere, sistemarvi uno strato sottile di spaghetti e sopra questi distribuire il salame e il formaggio a fette, le uova sode tagliate un po’ di pepe nero. Coprire con un altro strato di pasta appena a coprire e cominciare la cottura. La frittata va ben rosolata sia nel lato inferiore che superiore. deve diventare color oro sia al centro che sui lati a questo scopo inclinare sovente la padella per far cuocere i bordi girandola man mano. Può essere gustata sia calda che fredda. gli ingredienti sono sufficienti per 2 frittate medie perchè lo strato di pasta deve essere sottile e dentro ci deve essere molto ripieno

MIA NOTA :potete fare la frittata anche con pasta avanzata del giorno prima...
è ottima

A Sassari non c’è carnevale senza la favata: un piatto povero, che si prepara con fave secche unite a cavolo verza e agli scarti del maiale : orecchie, ganasce, cotenne. Come per tutte le ricorrenze non mancano i dolci , si preparano infatti le lunghissime frittelle chiamate “frisgiori” fatte con farina, lievito, zucchero e liquore all’anice o filuferru che vengono cosparse di zucchero e mangiate caldissime.

FAVATA

Fave secche g 400 - salsiccia sarda g 400 - costine di maiale g 400 - verza g 400 - cotenna di maiale già sbollentata g 300 - un mazzo di finocchietto selvatico - 4 pomodori secchi - peperoncino piccante - pane carasau (carta da musica) - aglio - sale

Dopo aver tenuto in ammollo e fave per una notte, rinnovate l'acqua e cuocetele in un pentolone coperte d'acqua, con poco sale, insieme alla cotenna a pezzetti e alle costine a tocchi. Dopo circa un'ora e 30' aggiungete la verza a pezzi, la salsiccia tagliata a rondelle spesse, il finocchietto tritato, i pomodori, un peperoncino intero e 3 spicchi d'aglio con la camicia. Proseguite la cottura ancora per un'ora, unendo acqua se la preparazione risultasse troppo asciutta. Infine, correggete di sale, eliminate il peperoncino, gli spicchi di aglio e portate in tavola la favata ben calda su uno strato di pane carasau.

 

ORA DUE CLASSICI DOLCI ...

 

FRAPPE ALLA ROMANA

Ingredienti
1 tuorlo
1 uovo
50 grammi di burro
200 grammi di farina
100 grammi di zucchero a velo
100 grammi di zucchero
1 limone
1 pizzico di sale

Procedimento
Mescolare in una ciotola la farina, il burro ammorbidito, l’uovo interom, il tuorlo, lo zucchero, la scorza del limone e un pizzico di sale e impastare per ottenere un composto omogeneo; ci si può aiutare anche con un'impastatrice per evitare di fare fatica.
Fatto questo, stendere il composto ad un'altezza massima di 3 mm e ritagliare delle strisce lunghe quanto basta servendosi di una rotellina, normale o dentellata. Friggere le strisce in olio caldo o cuocerle in forno dopo averle adagiate su della carta da forno antiaderente. Spolverizzare di zucchero a velo e servire tiepide o fredde

E LE CASTAGNOLE

 

¼ di acqua
125g di farina
4 uova medie freschissime
80g di burro
sale
olio per friggere
zucchero semolato

*Crema pasticcera

Procedimento
Prepariamo una pasta bignè: portare ad ebollizione l’acqua con il burro ed il pizzico di sale.
Togliete dal fuoco la casseruola e versate, in un sol colpo, tutta la farina setacciata.
Riportate il tegame sulla fiamma e lavorate energicamente il composto con un cucchiaio di legno fino a quando la pasta si staccherà dalle pareti della pentola, raccogliendosi a palla e facendo un leggero rumore come se friggesse (occorreranno una decina di minuti circa).

Ritirate la pentola dal fuoco, attendete dieci minuti circa, ed aggiungete le uova, uno per volta, sbattendo vigorosamente e non aggiungendo il successivo fino a quando il precedente non è stato ben incorporato alla pasta - per questa operazione potete continuare ad usare il mestolo di legno oppure potete semplificarvi la vita con le fruste elettriche.
Se utilizzate delle uova grandi potrebbe essere necessario aggiungere solo una piccola parte del quarto uovo. Quindi, rompetelo in una tazzina, sbattetelo leggermente ed aggiungete quel tanto che serve per ottenere un impasto consistente ma liscio e leggero.

Mettete sul fuoco la padella con l’olio e quando è moderatamente caldo, circa 160° C, calatevi delle palline di pasta formate con l’aiuto di un cucchiaino da caffè e fatele scivolare nella padella aiutatevi con il dito indice bagnato.Friggete pochi bignè per volta perché con il calore crescono molto e quando si saranno gonfiati fate rialzare la temperatura dell’olio.

Quando saranno ben gonfi e dorati tirateli su e deponeteli su un doppio foglio di carta da cucina.Prima di friggere il resto dell’impasto fate nuovamente abbassare la temperatura dell’olio per poi rialzarla quando i bignè si saranno gonfiati.

Quando saranno tutti pronti rotolateli nello zucchero e farciteli con crema pasticcera utilizzando una siringa o una tasca da pasticceria munita di una bocchetta allungata.

DAL WEB E DA ME ...

 
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