LA MAGIA DELLA VITAVI SONO MONDI MAGICI DOVE L'IMPOSSIBILE E' POSSIBILE, MONDI APPARTENENTI AD UN UNIVERSO PARALLELO CHE E' AL DI LA' DEI SENSI, DELLE CERTEZZE, DELLA RAGIONE. VORREI CHE QUESTO BLOG DIVENISSE UNO DI QUESTI MONDI, L'ISOLA CHE NON C'E', DOVE POTER ESPRIMERE LA MAGIA CHE E' IN OGNUNO DI NOI. ESSERE DONNA, MA ANCHE FATA...QUESTO IO VORREI... |
Difficile presentarsi...Chi sono? Una donna unica, una donna come tante; una donna forte nei giorni di tempesta, una donna di cristallo nei giorni di fragilità; una donna freddamente razionale, una donna che si lascia trasportare dalle emozioni;una donna che ama ridere, una donna che sa piangere; una donna eccitante, una donna pudica; una donna con le unghie smaltate di rosso, una donna con le unghie smaltate di bianco; una donna piena di sogni, una donna piena di delusioni; una donna che ama totalmente, una donna che sa odiare...Sono una donna, sono io , sono una fata che vive al ritmo della natura, trascinata dal vento, dal sole, dalla pioggia, dalle emozioni e dalle contraddizioni del mondo...sono tutto e il contrario di tutto...
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Post n°5 pubblicato il 08 Marzo 2008 da fata_donna
Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia. Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica. Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagoniste le rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto. Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa , le associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione della donna, ma è attesa anche dai fiorai che in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, a prezzi esorbitanti, e dai ristoratori che vedranno i loro locali affollati, magari non sanno cosa è accaduto l'8 marzo del 1908, ma sanno benissimo che il loro volume di affari trarrà innegabile vantaggio dai festeggiamenti della ricorrenza. Nel corso degli anni, quindi, sebbene non si manchi di festeggiare questa data, è andato in massima parte perduto il vero significato della festa della donna, perché la grande maggioranza delle donne approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche per concedersi una serata diversa, magari all'insegna della "trasgressione", che può assumere la forma di uno spettacolo di spogliarello maschile, come possiamo leggere sui giornali, che danno grande rilevanza alla cosa, riproponendo per una volta i ruoli invertiti. Per celebrare la festa della donna, bisogna comportarsi come gli uomini? Tratto dal sito www.italiadonna.it Non voglio aggiungere alcun commento...Auguri a tutte le DONNE |
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