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Serendipity

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un nuovo inquilino a quattro zampe (adesso c'è anche un micione tutto nero)

Post n°65 pubblicato il 08 Febbraio 2007 da darkside_79
 
Tag: varie

Vedete, sta accadendo. Succede sul serio. Da oggi in casa mia prende il via una nuova forma conviviale fra amici a quattrozampe. Tre sono habituè: Peppino (Pepe) e Lucky (Laky) sono due compari irresistibili, due pinscher nanerottoli, pieni di vita e affettuosi all'inverosmile. Immaginate due doberman bonsai, con le orecchie da pipistro e due occhioni grandi così. Che quando abbaiano sembrano un allarme automatico, che non stanno fermi un momento e che se li sgridi ti fanno di quelle faccine che voglio vederti ad arrabbiarti sul serio. Ecco, loro due sono i cani. Diversi eh? ognuno ha il suo specifico carattere, e per di più uno èimmagine snello e l'altro cicciotto, uno rompiscatole e l'altro mai invadente, uno stile zerbino e l'altro sempre un pò sulle sue. Le foto che vedete sono prese da internet, ma la somiglianza è stupefacente: specie la faccia da cane derelitto e abbandonato che ti fanno i miei due fenomeni quando la combinano grossa e vorresti piantargli un urlo. Ma come diavolo fai di fronte a uno che ti fa un muso del genere? Vieni te a fargli uno strillone al posto mio? E così da me comandano loro, è la giurisprudenza di casa mia. Il gorno che Pepe, che pure era al guinzaglio, fece un passo sbagliato sul marciapiede e fu colpito da una macchina che faceva retromarcia, rimanendo sballottato e ferito per terra, non vi dico. La mia corsa dal veterinario, con il mio cucciolo morente, fu non solo da ritiro della patente (e chissenefrega) ma fu anche l'espressione più nuda e annichilente dell'impotenza. Per me uno dei giorni più brutti della mia vita, con quel senso di fragilità e bastardo rimorso per non averlo protetto. Lui, così indifeso.
immaginePer la cronaca, me l'hanno salvato. Me l'hanno reso impacchettato come un regalo di Natale, con quelle due orecchie a punta che spuntavano dal collare di Elisabetta. Col tempo la vita è tornata a pulsare in lui, e oggi Pepe è un'esplosione di gioia e un turbine di esuberanza canina. Oggi m'ha fregato le sigarette e se l'è bellamente devastate, sbriciolando pacchetto e contenuto, lasciando il tappeto in condizoni post-belliche. Pensate, c'ho il cane salutista che mi aiuta a smettere.
Fin qui i cani, ma siamo solo a metà della storia.
Passiamo ai miagolini.
Il terzo habituè di casa mia è una palla di pelo color neve. Diciamo di Mathisse (detto Pupino, Roseo, De Pupinis, Pupi e mille varianti), il gatto numero uno. immagineBeh, gatto è un parolone. Pupino è come mio fratello, perchè se è vero che i cani stanno più con mamma, il batuffolone bianco vive pressochè in simbiosi con me. Pupino è totalmente bianco (strepitosa la somiglianza con questo bel micione preso da internet), ama i Pink Floyd (adora Granchester Meadows, e si esalta al rumore del moscone) e mangia tutto ciò che è commestibile, con predilizione per pesce e prosciutto cotto. O almeno, è bianco sulla carta, perchè bianco non lo è quasi mai. Mi spiego. Vedete, lui è uno spirito libero; pretende il suo ambito di autonomia. Se il mattino non gli apro la porta me la scardina a morsi, oppure torna su in sala e mi fa a pezzi la tapezzeria per ripicca. Così, insomma, preferisco dargli campo venendo incontro al suo spirito libero. Lui esce, e regolarmente torna la sera. Lo so, la cosa di per sè mi crea apprensione ogni santo giorno. Ma non puoi tenerlo in casa, di fondo bisogna anche saper capire le sue esigenze. Gli animali non sono soprammobili, e soprattutto non tutti sono ron ron, cuccia e lettiera in tinello. Vicino a me c'è spazio (non privo di insidie, ovviamente) e io a volte lo vedo soffrire a star chiuso in casa. Oggi non c'aveva grilli per la testa e non s'è mosso (sul perchè ne riparliamo tra qualche riga). E in questo preciso istante è ai piedi del mio letto con una zampa all'insù e l'altra sul nasino del tutto rosa (da cui Roseo). Dorme e fa un casino pazzesco. Sognando magari di svaligiare un container di salmoni.
immaginePupi, quando torna la sera, si presenta con il pelo imbrattato di imprecisati colori. Una volta mi è tornato blu (mi sto ancora chiedendo come sia possibile), e spesso si presenta a strisce nere, nonchè con variegate chiazze psichedeliche. Fa un salto in cucina, mangia come un porcello e comincia a strisciare fino in camera mia. In quel preciso istante sente l'esigenza di dare affetto, non solo di riceverlo. E fidatevi che io un gatto in formato adesivo del genere, mai l'ho visto. Non gli basta dormirmi in testa. Potesse si infilerebbe dentro il pigiama. Ecco, lui in casa è il comandante delle operazioni. Perchè è il doppio dei miei cani, e se qualcuno banfa, lui prende a zampate tutti e due e zitti e mosca. Legge della foresta, non è che casa mia sia diversa. 
Pepe ama sbertucciarlo con qualche manovra a sorpresa, gli gironzola intorno, lo "becca" con manovre veloci e Pupi, che è grasso davvero, non riesce a prenderlo in tempo e subisce per un pò. Ma è furbo, lo vedi che calcola i tempi. Se la prima zampata arriva troppo tardi, e la seconda troppo in anticipo, alla terza sembra aver ponderato le distanze. E così alla terza zampata il cane, che faceva tanto il gradasso, si prende la sua tranvata e sparisce per una mezz'ora buona e Pupino torna a dormire consapevole di aver ristabilito le gerarchie.
Ecco, tutto ciò fino a due giorni fa. Ora entra in campo la novità della settimana. Pupino da un paio di giorni ha le balle davvero in giostra e di uscire da casa non ci pensa nemmeno un pò. E il motivo di cotanta incazzatura sta nella stanza adiacente alla mia, dove si è materializzato un nuovo inquilino, prelevato dal gattile. Cagliostro (un'altra ala della mia famiglia propende per Merlino, ma la spunterò io, già lo so) non ce la faceva più a stare in gabbia al freddo; s'era preso una brutta bronchite e avrebbe rischiato di essere soppresso se non trovava una casa. Oddio, non che qui ci sia tutto sto spazio, anzi; già con due cani e un gatto siamo davvero allo stretto. Ma chi ci ha chiesto una mano ci ha fatto capire che la questione era seria, e insomma... 
Ora che Cagliostro ha messo le tende in casa, si ripresenta lo stesso problema di socializzazione, con una aggravante di cui dobbiamo tenere conto. Trattasi di un micione adulto, dolce e calmissimo, completamente nero, maschio e di grandezza speculare a Pupino. Pensa te: uno bianco e uno nero. Una coppia fantastica. Ma che non ha ancora socializzato a dovere. Mi piacerebbe spiegare al mio gatto che Cagliostro è un povero micione poco fortunato, che qualche illustre mente ha deciso di abbandonare per strada. Pupino però non ci sente molto, ed è piuttosto indispettito. Il primo contatto è stato più positivo del previsto, ma ci vuole cautela. Per il momento ci limitiamo a piccoli contatti, lasciando a loro i tempi e le modalità di convivenza. Saranno anche gatti. E probabilmente non sarà facile per i primi tempi.
Ma vai a capire perchè, quando si parla di socializzare, io mi fido più degli animali che degli uomini. 
E ho buoni motivi per essere fiducioso.

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