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Milano, 23/4/2007 si parte per il lato oscuro della luna

Post n°111 pubblicato il 27 Aprile 2007 da darkside_79
 


Stefano hai preso il libro?
Massì che l'ho preso, ma che ti credi. Solo che voglio proprio vedermi ripetere nozioni di diritto del lavoro mentre tra me e Roger Waters c'è questo scampolo di autostrada sbilenca e polverosa, variegato incubo infestato di camionisti in sequenza che mi obbligano a superare mentre dietro ho un'Audi che mi sta nel culo e mi fa le luci da mezz'ora. Ripasserò durante il viaggio di ritorno, dopo il concerto, che già so che saremo stravolti. Almeno tu bambina dormi, ed io rimango sveglio a ripetere. Adesso scusa, ma riesco solo a guardare i cartelli che ad ogni chilometro in meno mi ricordano che la vita è meravigliosa. Passami una Marlboro e passiamocela bene amore. Che di sta cagata di libro non voglio pensare mica più.
Ma Ste, domani hai l'esame, non fare il furbo...
"hello! i love youuuu, is there anybody in there?"

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H 18, 15
Compro biglietti! Compro biglietti! Scusa, hai un biglietto da vendere?
Dentro di me avverto un senso di accerchiamento e di pericolo. Il bagarino non sa che se si avvicina ancora di un metro al mio biglietto potrei potenzialmente squartarlo vivo con la prima arma impropria a portata di mano. Chessò, il mio panino con la salsiccia, ad esempio. Gli gonfio le orecchie a suon di crauti in faccia, oppure lo acceco con una spruzzata di ketchup bollente e lo spingo sotto il primo trattore che passa. Che i suoi resti mortali se li palleggino le cornacchie e i bacherozzi di Assago. 
Se vuole gli vendo un rene, ma il biglietto è meglio se me lo lascia dove sta.   

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H 18,30
Passano i minuti e qui davanti al Datchforum c'è aria di rimpatriata in grande stile. Il raduno si è materializzato inconsciamente nell'unico luogo provvisto di birre, che io mi sono affrettato chiaramente a offrire a destra e sinistra. Comincio ad osservare gli amici: Arber e Simona sono arrivati con la macchina del tempo, han lasciato il maggiolone a Woodstock e sfoggiano zampe di elefante così retrò che Hendrix al loro cospetto sembrerebbe un paninaro col Monclaire. Sono bellissimi. Simo poi è due righe emozionata, il che significa che se esistesse una scala di valori lei non potrebbe certo sottrarsi al palloncino. Stato di ebrezza, pur senza aver toccato un goccio. Vince ha parcheggiato la Fletcher memorial MotorHome ad Assago, mi abbraccia sinceramente e mi presenta Ilaria, una ragazza che è stata portatrice di sole buone impressioni. Se penso ai chilometri che Vince s'è ingurgitato da Bari mi viene un calo di zuccheri: Bari-Roma, poi ritorno a Bari e poi di nuovo a Roma per poi salire a Milano, tornare a Roma via Bologna e poi via alla volta della casa di Simo in campagna e poi di nuovo chissà dove. In culo a Giove magari. Mica è lontano sai. Se fai la somma dei chilometri che si spara è capace che tocca pure gli anelli di Saturno, che lì ci incontra Enzo che si gusta una cover band di venusiani che eseguono A Saucerful of secrets. Vince ed Enzo io li ammiro. Non è piaggeria, è pura verità. Sono due gitani del floydianesimo, due nomadi del rock, due passatori cortesi alle porte dell'alba. Io quando li abbraccio lo faccio con trasporto, 'che mi sembra di volare via con loro sui riflessi del prisma verso qualche meta lontana. E ci sento la eco di Breathe in the air in lontananza. Ecco Enrico. Enrico poi è tutto mio, c'abbiamo dei traffici tra vinili, chiavi inglesi, biglietti e trick e track che sembriamo un bazar di Tunisi. Siamo una variante postmoderna e antropomorfa di Portobello Road di stanza ad Assago. Enrico è davvero un caro amico, gli lascierei in mano pure il mio biglietto. Se lui mi desse il suo, che vale il doppio, questo è chiaro. Troviamo sempre una quadra nei nostri scambi, e quel che conta è che ad ogni transazione la nostra amicizia si rinsalda sempre di più, e manco c'è bisogno di pagarci le tasse. Pensiamo a quell'altro pazzo lunatico di Riccardo (ti avrei voluto vicino a me al concerto) e all'acchiappaladri con le pinne, the lunatic's king alias MrPinky, e ci mancano seriamente. L'ora x scocca ad agosto, quel giorno ci vedremo tutti e quattro saziandoci di vinile sino a fare la cacca splashwax. Ed io non vedo l'ora (di vederli).
Emanuele e famiglia, Alessandro, ragazza di Alessandro, amici di Alessandro, amici degli amici di Alessandro, forumisti che io letteralmente adoro perchè non c'è niente di meglio nella vita che condividere la floydianità con dei giovani di sedici anni. Già, il mio turno è passato, non sono più io l'ultimo della lista. Vedo sotto di me il nuovo che avanza e questa cosa non mi è facile da accettare. Eppure la trovo amorevole, perchè l'amicizia in questo senso non necessita di carta d'identità. E' pieno di vecchi stronzi ignoranti, loro invece sono simpatici e intelligenti giovincelli che dimostrano come la materia grigia sarà anche in via di esaurimento, ma per il momento non c'è pericolo di estinzione. E se c'è stata qualche incomprensione (non certo con me) fra loro e qualcun altro, io non ho mai nascosto la speranza che questa possa chiarirsi in amicizia. E' tornato Waters a suonare con i Floyd al live8, vuoi che non possano tornare Ema e Ale su PFS....

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H 19,45
Non è colpa mia se lo spacco vertiginoso della hostess addetta alle poltronissime stazionava a un metro di altezza più in su rispetto all'esposizione dei gadgets watersiani al piano di sotto. Per una volta credetemi che quella litografia autografata da Roger appesa in alto, a due centimetri in linea d'aria dal tacco della suddetta, è stata l'unico pensiero fisso di quel momento. E la mia sincerità è comprovata dal fatto che nemmeno Michela mi ha detto beh, perchè sapeva benissimo pure lei che ero in adorazione estatica di quel poster e che il contatto visivo non si sarebbe distolto sino a che non mi portavo a casa il quadro. Altrochè spacchi. Se la hostess mi ha guardato male, ne deduco che era solo invidia perchè io il quadro l'ho comprato e lei no. Perchè se pensa che abbia sbirciato, ha proprio capito male. E poi che hostess è una che si fa la ceretta in quel modo? (segmento di racconto passibile di censura e ritorsione maxima)

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H 20,50
Siamo seduti in cerchio nei parterre in mezzo a migliaia di floydiani. Vince se la dorme appoggiato a Ilaria, Simo e Arber ballano il rock and roll poco prima che inizi lo show, sulle note di Elvis ed io, che non voglio essere da meno, cerco di imitarli. Ma non c'è nulla da fare. Mi sento come se tutto il Datch stesse guardando me, e un faro alogeno mi stesse proiettando al centro del palco. C'è solo una inconfessabile verità su questa questione: io sto al ballo come Roger sta ai repubblicani d'America. Decido però di lanciarmi in un boogie boogie d'altri tempi, e quando finalmente mi sento sciolto a dovere capita che si spengano d'incanto le luci ed entri Lui. Michela mi prende per mano, comincia un sogno lungo una vita...

to be continued

 
 
 
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