Creato da: infernox il 24/11/2011
ln tempo di crisi, gli intelligenti cercano soluzioni, gli imbecilli cercano colpevoli.

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

infernoxcassetta2Dott.Ficcagliaacer.250m12ps12solitudinesparsaamorino11Miele.Speziato0margahlegrin2NonnoRenzo0Noir72dgllupettadellenevisuarez65bamby1966
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« Avere fedeE' noia, non e' gioia »

Analisi di un anno

Post n°75 pubblicato il 05 Gennaio 2016 da infernox

Un anno si e’ concluso.    L’economia si e’ in parte ripresa.   Sentivo stamattina che le vendite automobilistiche del 2015 superano del 15% quelle dell’anno precedente.  Un bel risultato.  Ma abbastanza isolato.   Ci sono ampi settori dell’economia (tipo l’edilizia) che sono boccheggianti.   La produzione industriale e’ ancora un buon 25% sotto l’andamento pre-crisi (2008).

            Ora per giunta ci si mettono anche le tensioni internazionali ad intorbidire il quadro.   Leggevo un articolo di Panebianco in cui metteva in luce i risvolti connessi all’ultima ondata terroristica ed alle convulsioni in Medio Oriente, legate alla disputa fra Arabia Saudita ed Iran, e faceva notare che il premier non si era saputo ancora ben districare in questo labirinto.

            Non e’ il solo.   Anche Obama boccheggia, su chi appoggiare, se l’Arabia, alleato storico, oppure l’Iran, indispensabile per la odierna politica nei confronti dell’ISIS.   Intanto i due se la menano nello Yemen, e dopo l’ultima trovata dei Saud, quella di giustiziare un imam sciita, e relative reazioni in Iran, ben tre stati, Arabia, Bahrein e Kuwait, hanno rotto le relazioni diplomatiche con la potenza sciita.   Obama d'altronde nulla potra’ fare di concreto, in quanto presidente uscente.   E fra i potenziali successori primeggia Donald Trump, il che e’ tutto dire.

            Da noi fra qualche mese si rinnoveranno i consigli comunali delle principali citta’, fra cui Torino, Milano, Roma e Napoli.   Sara’ un interessante test elettorale che potra’ misurare le posizioni in campo ed i rapporti di forza.    Ormai la luna di miele di Renzi e’ gia’ finita da un pezzo, e lo straordinario risultato elettorale delle europee 2014 e’ storia passata.

            In Europa l’Italia conta relativamente poco.    L’Europa stessa e’ preda di tensioni irrisolte, connesse soprattutto alla politica dell’immigrazione.   L’anno 2015 si e’ concluso con ben un milione di migranti provenienti dalle varie zone di crisi, e stiamo parlando di quattro volte il dato dell’anno precedente !  Quello che sembrava un problema minore, dei paesi mediterranei, e’ diventato un grosso problema europeo, con ripercussioni sull’area Shengen, ripetuti blocchi alle frontiere, prima in Austria, ed ora in Danimarca e Svezia.

            Inutile dire che se non si riesce, in qualche modo non so quale, a porre un argine alla esplosiva natalita’ dei paesi africani, soprattutto quelli sub-sahariani, il problema non si risolve.  Si calcola che nel giro di 35 anni la popolazione dell’Africa raddoppiera’, passando dagli attuali 1,2 miliardi a 2,5 miliardi.    Ogni donna africana, in certi paesi, sforna piu’ di 6 figli, e la tendenza e’ stabile.   Non decresce.    Nel 2050 l’eta’ mediana degli africani sara’ di 17 anni, inferiore a quella di oggi, che e’ di 18 anni.    E questo, avendo ai confini un Europa popolata sempre piu’ da arzilli vecchietti 75-85enni.   Si puo’ immaginare facilmente il risultato di questa equazione.

            A fronte di queste problematiche, si amplia il risultato elettorale dei cosiddetti partiti anti-europei, tipo il Front National in Francia, e Podemos in Spagna.   Le ultime elezioni francesi hanno arginato il fronte populista grazie al loro sistema elettorale.  In Spagna le cose sono andate peggio ed ora il Parlamento spagnolo e’ senza maggioranza.  Da noi Renzi governa con il supporto dei fuoriusciti dal Berlusca, e pensa di andare avanti almeno fino ad autunno 2016, per poi giocarsi tutto nel referendum costituzionale, o la va o la spacca.

 

            Una bella partita di poker, non c’e’ che dire.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963