Taverna di Xanders

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Capitolo 7° "L'ombra del Demone"

Post n°38 pubblicato il 01 Febbraio 2012 da Druss5
Foto di Druss5

La vita è qualcosa d’imprevedibile.  Rimanendo seduto sul mio panchetto di legno, ascolto con attenzione i presenti intenti a scegliere tra gli oggetti posati sul tavolo, Sofia li guarda con una punta di soddisfazione, gli abiti che indossano calzano a tutti in modo perfetto, anche quello creato per la Fatina. Interessante a mio parere, il fatto che pur se simili i colori dei tessuti cambiano secondo l’umore e dal carattere della persona. Per la Druida il colore dell’abito è sul verde con punte di marrone e azzurro. Per la Barbara il tessuto sembra pelle, e le rifiniture rosse e nere. La Messaggera sembra vestita di un nero così come le cuciture e le rifiniture sui polsini. La Fatina è variopinta e sembra che un fiore balli in mezzo all’aria. Divertente notare che tutti sono in parte affascinati dalla spilla, che rappresenta una farfalla in argento. La grossa e possente sagoma della Barbara si era fatta facilmente spazio nel gruppo, poche parole di saluto, i convenevoli sono spiccioli, ma sembra che non avrà problemi a inserirsi con gli altri. Stella si è fatta una sorta di fascia così da potersi tenere il bambino vicino il petto, ride vedendo la tigre della Druida giocare con il gatto nero.
Guardo Haumena, con i suoi piccoli piedini e le ali colorate, cammina per il bancone dato le sue piccole dimensioni, discute come i ragazzini con Jojyn per il possesso dell’oggetto, quando per ultima anche Kueria si è messa nel mezzo, è accaduto qualcosa di bizzarro. La spilla è caduta a terra, toccando il suolo ha iniziato a vibrare, di una sola che era, a un tratto le spille sono diventate tre. Durwill seduto a un tavolo sogghigna soddisfatto, morde la sua pipa. “Ecco il primo oggetto” rilasciando una nuvola di fumo scuote il capo “un oggetto interessante, esso si può dividere in più parti, chi lo possiede e lo indossa può comunicare con gli altri possessori qualsiasi sia la distanza”. Il nano si mette in piedi e continua a parlare “oltremodo le ferite di chi possiede l’oggetto sono condivise e si limitano i danni, una ferita media diviene un graffio, più siete meglio è” continua raggiungendo il bancone lasciando la sedia vuota dietro di lui “per ultimo se tutti e tre i possessori toccano la spilla insieme con le mani, le spille tornano ad essere una sola, e così coloro che la indossano l’oggetto si teletrasportano insieme in un punto qualsiasi, basta che tutti e tre siano d’accordo sul punto dove riapparire, serve lavoro di squadra per usarlo al meglio, ma è sconcertante quello che permette di fare, ma ricordo” sottolinea con l’indice tozzo verso l’alto “se non andate d’accordo rischiate di cadere giù da un precipizio prima o poi”.

Alisha a differenza di altri ha posato l’attenzione sull’arco, con calma inizia a studiare l’oggetto tra le mani, che con uno scatto secco si è chiuso in tre parti “scelgo questo Mastro Fabbro, vedo che ha una sola freccia, che può fare?” Durwill toccandosi la barba risponde “l’arco è meccanico come puoi vedere, totalmente differente da quello di legno degli elfi, si può richiudere e occupa davvero poco posto, permette di muoversi senza l’impedimento di un arco comune, c’è una freccia sola per un giusto motivo”. Annuisce convinto godendosi come ogni vecchio il momento nel quale si accorge si essere ascoltato “ dentro la freccia c’è un incantesimo, esso è pronunciato perché l’arco è come un carillon, quando la freccia si pianta su qualcosa o qualcuno dopo pochi attimi è colpito da un fulmine”. Osserva i presenti cercando di carpire il loro stupore “ed è bene che la scagliate lontano, quando cade, un fulmine fa davvero un bel botto, quindi basta un colpo ma usato solo quando serve, fate attenzione mi raccomando c’è una sola freccia se la perdete quell’arco, è inutilizzabile”.
Il Nano dona quindi uno sguardo agli avventurieri “bene, molto meglio per me, tante scelte e mi sono dovuto separare solo da due oggetti” sorride verso di me mostrandomi alcuni dei suoi denti d’oro con fare beffardo. Genuino piacere noto mentre ripone gli oggetti nella sacca, con le sue grandi mani impreziosite da diversi anelli, almeno uno per dito, l’unico occhio buono riluccica, lo splendore di tali opere magiche. L’arrivo della mia cameriera Luce e di una giovane Elfa della quale non conosco il nome, toglie il sorriso dal volto del nano. “Questo Durwill è per la mia amica” afferra il pugnale e lo porge alla giovane dai capelli biondo oro “Xanders” sorride volgendo il palmo della mano sinistra in alto indicando l’elfa con le punte delle falangi “Vi presento Maja è una mia vecchia amica vuole venire anche lei, sono certa che sarà utile”.

Il pianto della bambina spezza l’attimo delle presentazioni, la gemellina è dietro le spalle della mia Cameriera e sinceramente tra i due è quella sempre più irrequieta. Il Vecchio Nano borbotta contrariato, e quindi esce dalla stanza senza spiegare i poteri dell’oggetto, sorrido alla nuova venuta “Molto piacere, credo che a questo punto siate pronti, Connè Varò vi aspetta fuori con un carro, la neve è alta e i miei due cavalli vi faciliteranno il viaggio”. A occhio non noto su Maja armi di qualche sorta, eccetto il pugnale donatogli da Luce, che lei ripone nel suo zaino, forse ha poteri mistici, oppure no, vedremo.  Inizio un breve discorso “Bene, v’informo sulle ultime novità, come saprete l’arrivo nel nostro mondo dei due Demoni, ha rotto la calma di questo periodo così pacifico, i mercanti e i contadini si lamentano con me perché le tasse sono aumentate in modo esorbitante”. Mentre parlavo, guardavo gli avventurieri che erano tutte donne “i controlli per la via commerciale che unisce l’Impero al regno dei Cavalieri della Dama, è battuto da controlli severi e nuove guardie, credo che abbiano attinto dalle prigioni i nuovi soldati, e questo implica che i veri militi si stanno preparando per formare un esercito, il nostro compito è evitare una guerra, e scovare i Demoni, sicuramente hanno preso sembianze umane, comuni e tessono il loro piano”. Guardo mia Moglie e poi continuo “i Demoni si nutrono di Dolore, Paura, Odio una guerra gli donerebbe un grande potere, come primo obiettivo raggiungerete il regno dei Cavalieri della Dama, ricordatevi per lo più il popolo è formato da contadini, e per quando orribile ancora da quelle parti si bruciano streghe e chiunque abbia poteri che non sono comprensibili, quindi cercate di muovervi in modo discreto, e se dovete colpire evitate che rimangano testimoni, per quanto forti voi siate, e per quali abilità vi distinguano non potete affrontare da soli un intero popolo deciso a lapidarvi”.
Cerco assenso nei volti dei presenti, coma sempre più spesso il mio sguardo torna sulle scale. Poi un breve sorriso nasce sulle mie labbra. I passi di Arethwyn per i gradini di legno sono percepibili dalle mie orecchie da elfo, così come quelli del suo lupo d’acciaio. Un esemplare gemello come quello venduto da Connè Varò. Sono impressionanti da osservare, sembrano lupi veri, ma le parti meccaniche sono visibili, è un essere forgiato con ithilmar, ogni suo passo sulle quattro zampe appare leggero e il suo corpo resistente come nessun altro oggetto al mondo. Vive grazie alla magia del martello di Durwill e credo che fino a che quel martello esiste, nessuno degli oggetti forgiati perderà il suo potere. Personalmente un Lupo del genere non ha valore ma per Connè invece si.  Ho immaginato l’elfo Guerriero in meditazione in qualche posizione strana, senza però ricevere alcun segno dal suo Dio, personalmente credo che avrebbe potuto fare qualsiasi sciocchezza, anche rapire i due bambini cercando da solo un modo per salvare Gemma. Invece ha indossato gli abiti tessuti da mia Moglie non con suono di trombe o canzoni a rendergli omaggio, ma nella penombra della stanza, magari con gesti meccanici e la rabbia a stento frenata. Giunge in mezzo al gruppo non degna nessuno di uno sguardo, i suoi abiti sono blu come la notte, con piccole stelle a impreziosire il tessuto, nessuno può vedere il fazzoletto posto all’altezza del cuore, cucito internamente, solo io mia moglie e lui lo sappiamo e questo basta. Raggiunge la porta e dice “Allora, mi mandate da solo ad ammazzare questi due dannatissimi Demoni?”.
Apre la porta, il vento avvampa per la sala e guardando mia moglie sorrido.
Usciamo verso l’esterno, lo stupore mi coglie osservo il carro che ho prestato a Varò, così come i due cavalli, quello che era un carro merci è diventato un ammasso di nastrini, campanelli, di diverse forme e colori, Cannè è vestito di un modo stravagante, il viso è truccato di bianco, sembra proprio un giullare.

“Benissimo miei cari” egli esordisce facendo una profonda riverenza campanellini risuonano dagli abiti di mille colori “ecco la compagnia di Nullo che nella fattispecie sarei io medesimo”. Il silenzio più assoluto è rotto, dal fianco dello spiazzo, Durwill ride a crepapelle.
Arethwyn quasi ringhia “Varò, maledetto speravo tu fossi morto” il mercenario ride e porge un altro inchino “Varò?” scuote il capo “non so di chi stiate parlando questa, è la compagnia di Nullo, e Voi miei cari siete la compagnia di Nullo” pone l’accento, guardandoli uno a uno “da adesso in poi chiamatemi Nullo è chiaro?”. Ecco all’opera la mente geniale di Connè Varò, il regno è tappezzato con la sua faccia e una cospicua ricompensa, i miei amici Avventurieri non passerebbero inosservati, quindi cosa c’è di meglio di un circo viaggiante per entrare nelle due corti?"
Osservo salire il gruppo sul carro, e Nullo il capo del circo dice a voce chiara verso tutti “Allora miei cari, per voi ho un compito da sviluppare durante il viaggio, prima di raggiungere la nostra prima tappa, desidero che v’inventiate un numero da eseguire, decidete voi come, soli o in coppia o in gruppo, basta che quando saremo davanti alla corte della Dama, nessuno rimanga immobile come un salame”.
Osservo il carro partire, rimango sulla soglia con mia moglie, le cameriere ei Gemellini, pagherei una fortuna per sapere cosa s’inventeranno gli Avventurieri per apparire come un vero circo.

Votazione per Jojyn possibili numeri;
A)    Decide di evocare il potere della natura, facendo sbocciare fiori ovunque, rischiando di far scoprire il suo potere.

B)    Cerca di fare un numero di abilità e agilità con la sua tigre.

C)    Propone un numero con Alisha sfruttando la comicità tra la sua tigre e il suo gatto, vestite da clown, cercherà di fare uno spettacolo comico.


Per Accompagnare la lettura: Opsionabile.


 
 
 
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INFO


Un blog di: Druss5
Data di creazione: 20/10/2010
 

personaggi.


Xanders Elfo Bardo

Breve Premessa

 

Sofia Moglie di Xanders

Abile nei lavori di cucito

e cuoca leggendaria.

 

La vecchia Veggente;

A lei ponete qualsiasi domanda e sarete accontentati.

Per una moneta può prevedere gli

eventi, il suo motto è;

"A ogni domanda c'è una risposta..."

Che aspetto ho in questo mondo?

Che tipo di persona Sono?

 

Il Nano Durwill

Abile Fabbro, il suo martello

è capace di creare oggetti

magici. Vive sul retro della

Taverna.

 

L'avventuriero Connè Varò

Un brigante, in cerca di oggetti

rari per il mondo. Dotato di grande

intelletto, ma poco affidabile.

Dicono che la sua Spada abbia

grandi poteri.

 

Quì sotto troverai

gli EROI del primo libro

"l'Ombra del Demone".

 
 

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