Creato da ascolto_donna il 15/06/2008
ascolto donne in difficoltà
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Donne in Ascolto
pensieri di natale
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e lascia anche tu un pensiero per questo Natale e per l'Anno Nuovo che verrà...
Teniamoci per mano!!
Post n°66 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da ascolto_donna
Parità sul lavoro per le donne: la prima legge di Obama Presidente Usa ha firmato il Lilly Ledbetter Fair Pay Act
© APCOM
Washington, 30 gen. (Ap) - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha firmato la sua prima legge. Si tratta del provvedimento volto a eliminare discriminazioni sul posto di lavoro, affermando il diritto delle donne a ricevere compensi uguali a quelli percepiti dai colleghi uomini. "Fare in modo che l'economia funzioni vuol dire essere certi che funzioni per tutti", ha detto Obama.
Obama, che ha firmato il Lilly Ledbetter Fair Pay Act dopo avere presentato proprio la donna che dà il nome alla legge che si è battuta a lungo per questa causa, ha sottolineato l'importanza della questione, definendo quello odierno "un giorno meraviglioso".
Ledbetter aveva intentato causa contro la società per cui lavorava con l'accusa di averle provocato perdite per 200.000 dollari sul salario e per una cifra ancora superiore sui contributi pensionistici: si sarebbe infatti accorta delle disuguaglianze rispetto ai colleghi maschi del suo stesso livello dopo 19 anni di lavoro nel colosso dei pneumatici Usa Goodyear di Gadsten, in Alabama.
Le legge annulla di fatto la sentenza del 2007 della Corte Suprema, rendendo più facile per i lavoratori intentare causa contro l'azienda per discriminazione e allungando i tempi disponibili per presentare l'esposto. Finora era possibile intentare causa entro 180 giorni dalla decisione di pagare un dipendente meno dell'altro, mentre la nuova legge allunga i tempi di ulteriori 180 giorni. "Non è solo una questione che riguarda le donne. Riguarda genitori che si ritrovano con meno denaro per l'istruzione e la salute dei figli. Si tratta di potere tenere il riscaldamento acceso e di potere pagare il mutuo e le medicine", ha detto Obama.
Insieme a Obama, che ha firmato il documento nella East Room della Casa Bianca, oltre a Ledbetter, alla quale è stato tributato un lungo applauso, c'erano anche il segretario di Stato Hillary Clinton, prima donna ad avere seriamente cercato la nomination per la presidenza, e Nancy Pelosi, prima donna a essere diventata presidente della Camera. "Ha continuato a combattere perché pensava alle generazioni successive", ha detto Obama parlando di Ledbetter. La questione era stata più volte affrontata dal presidente nel corso della campagna elettorale, anche durante la convention democratica di Denver, quando la sua nomination per la Casa Bianca è stata ufficializzata.
Ars-Emc
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Post n°65 pubblicato il 27 Gennaio 2009 da ascolto_donna
Ricominciamo a prendere in mano la situazione, scusateci per il tempo trascorso senza riuscire ad aggiornarci, siamo oberate di lavoro e non siamo riuscite a far fronte a tutto. Ma ora ci siamo riorganizzate, siamo aumentate e continuiamo a dare informazioni "scomode" a favore e tutela delle donne. La prossima ci ha fatto riflettere perchè utilizziamo anche noi il canale Facebook e ci siamo interrogate sull'impatto che questo canale ha sulle opiniuoni della gente. Sul Web i fan degli stupri di gruppo
La politica: regolamentare Facebook
Online il gruppo che esalta la violenza Schifani: "Ora dobbiamo intervenire" Veltroni: la pagina va chiusa subito TORINO
Mentre la politica si divide sul tema della sicurezza e tre nuovi casi di violenze alimentano la polemica sulle città «pericolose», su Facebook nasce un gruppo a favore dello stupro di gruppo. Una goliardata che riscuote pochissimo successo- un solo fan dichiarato- ma che riesce a scatenare un vespaio intorno al social network più famoso del mondo. Il primo ad accorgersi della pagina, dopo la segnalazione di un lettore, è Walter Veltroni. «È una vergogna, quel gruppo su Facebook va chiuso» dice il segretario del Pd. L’allarme di Veltroni rimbalza sul sito, e subito i “naviganti” si scagliano contro il creatore della pagina. «Sei uno schifo di persona» scrivono. E piovono insulti. Sul tema arriva anche il monito del presidente del Senato Schifani: «Credo che sia giunto il momento che il Senato non solo segnali al governo la delicatezza della questione di gruppi che su siti internazionali inneggiano alla violenza sulle donne o di sostegno a personaggi della mafia, ma che si attivi subito». Come? Regolamentando il sito, dice Gabriella Carlucci, cancellando «d’imperio i gruppi più offensivi e pericolosi». Secondo la vicepresidente della Commissione Bicamerale per l’infanzia «le donne italiane, vittime di abusi carnali, devono essere difese e tutelate. Dopo l’apologia della mafia i fan dello stupro di gruppo. Il social network più famoso del mondo sta diventando sempre di più un luogo virtuale dove impera l’illegalità ma soprattutto l’impunità». Sulla pagina dei fan degli stupri, intanto, sale l’indignazione, ma il gruppo non scompare. «E' inaccettabile che su Facebook vi sia una community che si dice fan dello stupro ed è dovere degli amministratori del social network cancellarlo immediatamente». Lo dichiara in una nota Silvana Mura, deputata di Idv. «Il fenomeno della violenza sulle donne - aggiunge - è originato in gran parte da stereotipi culturali molto radicati nel tempo. E' necessario dunque impedire ogni forma di pubblicità che possa continuare a rafforzare questi stereotipi. Spetta a chi gestisce il social network vigilare sui contenuti che in esso vengono pubblicati, altrimenti deve essere la polizia postale ad intervenire di ufficio per oscurare qualsiasi contenuto che configuri apologia di reato o istigazione a delinquere». «È intollerabile che Facebook ospiti gruppi che inneggiano alla criminalità e agli stupri». Lo dice il senatore del Pd Vincenzo Vita. «Senza nulla togliere alla libertà della rete - continua Vita - va detto che Facebook è una comunità specifica che non può non avere sue forme di regolazione. Non è pensabile, quindi, che si possa sorvolare su una vicenda tanto grave». Abbiamo pensato anche noi ad una risposta : stiamo creando il gruppo
"insieme contro la violenza sulle donne" .
Vi aggiorneremo presto, per far sì che tutte/i possiate aderire e partecipare numerosi.
Margherita |
Post n°64 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da ascolto_donna
NAPOLI - Il 2009, per gli uomini napoletani, potrebbe iniziare nel peggiore dei modi: in 'bianco'. Sì, perché se hanno intenzione di festeggiare l'arrivo del nuovo anno sparando botti illegali, la minaccia delle mogli è chiara: 'Niente sesso'. L'idea è venuta a Vincenzo Sorrentino, assessore comunale di Lettere, piccolo comune del Napoletano, e anche medico del pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli. Lui, gli effetti devastanti dei botti, li vede ogni anno: troppi. Da qui l'idea: "Coinvolgere le donne, perché loro sono più convincenti e gli obiettivi li raggiungono sempre". E così, un gruppo di casalinghe ha subito detto di sì. Vediamo un pò quali saranno i risultati.
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Post n°63 pubblicato il 04 Dicembre 2008 da ascolto_donna
STALKING: CARCERE FINO A 6 ANNI SE CHI MOLESTA E' IL CONIUGE ROMA - L'aggravante per il reato di stalking scatterà per il coniuge "anche se non separato o divorziato". A stabilirlo è un emendamento del Pd approvato all'unanimità dalla commissione Giustizia della Camera. Il marito che compie molestie ripetute nei confronti della moglie (o viceversa) rischierà così il carcere fino a sei anni. Ma in questo caso non si potrà procedere d'ufficio: dovrà essere la vittima a querelarlo. Finalmente un passo avanti !! M |
Post n°62 pubblicato il 28 Novembre 2008 da ascolto_donna
Xenofobia: Ue, ok a legge quadro Commissario Giustizia Ue, razzismo non ha posto in Europa (ANSA) - BRUXELLES, 28 NOV - I ministri della Giustizia dell'Ue hanno dato oggi il via libera finale alla decisione quadro sul razzismo e la xenofobia. Con questo provvedimento si introducono sanzioni fino a tre anni di carcere per chi incita pubblicamente alla violenza o all'odio. ''Il razzismo e la xenofobia non hanno posto in Europa'', ha commentato il commissario Ue alla giustizia, sicurezza e liberta' Jacques Barrot. |
Post n°61 pubblicato il 27 Novembre 2008 da ascolto_donna
Anoressia, Meloni: al via lotta online ROMA - "Sono circa 300mila i siti internet in Italia che inneggiano all'anoressia. Un fenomeno dilagante e preoccupante su cui il Governo ha deciso di intervenire su più fronti, tentando di offrire un'alternativa, proprio nella rete, con notizie positive date da esperti nel linguaggio adoperato dai giovani, come email, chat e forum". E' quanto ha detto Giorgia Meloni, ministro della Gioventù, alla presentazione del sito 'Timshel' contro anoressia e bulimia, frutto di un progetto congiunto del ministero del Welfare, della Gioventù e dell' ospedale pediatrico Bambin Gesù. "Si tratta di un progetto che era già stato incardinato dal precedente Governo - ha spiegato Meloni - nell'ambito del protocollo Guadagnare salute, e che noi abbiamo deciso di portare avanti per far fronte a un problema dilagante. Abbiamo scelto internet perché è proprio lì che il fenomeno sta assumendo le sue dimensioni più preoccupanti". Uno dei problemi su cui il Governo vuole intervenire è quello di impedire la nascita di questi siti internet 'pro-ana', "che per un vuoto normativo sono ancora legali nel nostro Paese - ha concluso - si tratta di un problema cui stanno lavorando tutti in Europa. Come strumenti cui il Governo sta pensando ci può essere o una proposta di legge o un regolamento interpretativo di norme già esistenti". Vi posto un video secondo me molto significativo anche se crudo. Un abbraccio a tutte le persone che soffrono a causa dei disturbi alimentari.Margherita |
Post n°60 pubblicato il 17 Novembre 2008 da ascolto_donna
Proteina diffonde cancro a pancreas, Si tratta di una particolare chemochina (ANSA) - MILANO, 17 NOV - C'e' una proteina alla base del meccanismo che porta le cellule del tumore del pancreas a diffondersi in altri organi attraverso i nervi. Raro (colpisce il 5% della popolazione)ma mortale (solo il 5% dei pazienti operati puo' sperare nella guarigione):e' considerato uno dei 'big killer' dell'oncologia.E' stata scoperta una delle basi molecolari che diffonde il cancro: e' una particolare chemochina una proteina appartenente a una famiglia di sostanze attive nella risposta immunitaria. So che di solito non parliamo di queste cose ma la mia nonna, una delle persone che più ho amato nella mia vita è stata portata via a soli 64 anni da questo male e sapere che ora se ne sa di più mi sembra una vittoria. Grazie a tutti. PS: Ti voglio bene nonna ovunque tu sia. |
Post n°59 pubblicato il 17 Novembre 2008 da ascolto_donna
Istat,1 minore su 4 e' figlio unico Ragazzi sempre piu' autonomi il 40% ha le chiavi di casa (ANSA) - ROMA, 17 NOV - Un minore italiano su 4 e' figlio unico e uno su due ha un solo fratello:cosi' l'Istat in un'indagine multiscopo relativa al 2008. Questa notizia mi è sembrata interessante. Le vostre famiglie rientrano nella statistica o avete qualche situazione particolare. Lasciate le chiavi di casa ai vostri figli? La mia è ancora troppo piccola (solo 3 anni) ma credo che quando sarà un pò più grande avrà sicuramente libero accesso alle chiavi. Che ne pensate? |
Post n°58 pubblicato il 15 Novembre 2008 da ascolto_donna
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Post n°57 pubblicato il 13 Novembre 2008 da ascolto_donna
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Post n°56 pubblicato il 08 Novembre 2008 da ascolto_donna
SE LAVORA SOLO LUI, IL CONTO CORRENTE DI FAMIGLIA E' DEL MARITO di Francesca Brunati Cosa ne pensate? Secondo me rispetto al discorso del mantenimento è giusto che 70.000 vadano a coprire il dovuto almeno per qualche tempo; ma arrivare a dire che i soldi guadagnati dal marito sono sua esclusiva proprietà, nonostante la comunione dei beni, è assurdo e offende tutte le donne casalinghe che passano così da "mantenute". Inoltre sminuire la violenza domestica è gravissimo, non vorrei offendere nessuno ma non è che il giudice sia un pelino maschilista? un abbraccio a tutti. M. |
Post n°55 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da ascolto_donna
WASHINGTON - E' ufficiale: gli uomini preferiscano il sesso, le donne il sonno. Uno studio canadese ha confermato la cosa. Su 1670 persone intervistate, il 57% degli uomini ha dichiarato che vorrebbe avere più rapporti sessuali, mentre il 55% delle donne preferirebbe piuttosto dormire. L'8% ha risposto non so, il 4% ha preferito non rispondere. Lo studio commissionato dal Better Sleep Council of Canada, un gruppo di produttori e venditori dell'industria di materassi, ha voluto indagare sulle abitudini dei canadesi legate al riposo. Oltre la metà delle donne, il 58%, rispetto al 43% degli uomini, si è detta non interessata a rapporti sessuali dopo una notte di sonno disturbato. Il 73% degli intervistati ha dichiarato inoltre che la propria relazione ha subito problemi per la mancanza di sonno. |
Post n°54 pubblicato il 22 Ottobre 2008 da ascolto_donna
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Post n°53 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da ascolto_donna
CITTA' DEL VATICANO - Come preannunciato in conferenza stampa, nel giorno di Santa Teresa d'Avila che per prima, 400 anni fa chiese l'inclusione delle donne nella gerarchia ecclesiastica, dodici "aspiranti diaconesse" che rivendicano l'ordinazione delle donne nella Chiesa cattolica hanno sfilato in piazza San Pietro, indossando gli abiti tradizionali, viola e bianchi, che portavano le donne nella chiesa primitiva. Ciao a tutti. bell'argomento, voi cosa ne pensate? |
Post n°52 pubblicato il 06 Ottobre 2008 da ascolto_donna
Una donna alla vicepresidenza in Sudafrica Baleta Mbeke è la nuova vicepresidente della repubblica democratica del Sudafrica. La nomina è arrivata con l’elezione del neopresidente Kgalema Motlanthe. Ancora una donna ai vertici del potere dunque, anche se come vice. Il neopresidente Kgalema Motlanthe, eletto dall’Assemblea nazionale con 269 voti su 360, resterà in carica fino alle prossime elezioni che si terranno molto probabilmente tra aprile e maggio. Solo allora si saprà quale sarà l’effettivo capo di Stato del Sudafrica e chi sarà destinato a fare il/la vicepresidente per un intero mandato. Il nome più probabile per ora sembra essere quello di Jacob Zuma, attuale segretario dell’Anc, che per motivi procedurali, e soprattutto per opportunità politica, non poteva essere investito subito della carica. |
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