Creato da MarcoVaccari il 11/02/2008

Doppelgaenger

due sono i satiri, affittuari d'una mente

 

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Isidora

Post n°17 pubblicato il 24 Giugno 2008 da MarcoVaccari
 

All'uomo che cavalca lungamente per terreni selvatici viene desiderio d'una città. Finalmente giunge a Isidora, città dove i palazzi hanno scale a chiocciola incrostate di chiocciole marine, dove si fabbricano a regola d'arte cannocchiali e violini, dove quando il forestiero è incerto tra due donne ne incontra sempre una terza, dove le lotte dei galli degenerano in risse sanguinose tra gli scommettitori. A tutte queste cose egli pensava quando desiderava una città. Isidora è dunque la città dei suoi sogni: con una differenza. La città sognata conteneva lui giovane; a Isidora arriva in tarda età. Nella piazza c'è il muretto dei vecchi che guardano passare la gioventù; lui è seduto in fila con loro. I desideri sono già ricordi.

(Le città invisibili, Italo Calvino)

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INTRO

tutt'oggi non siamo che ombre,

riflessi di luce,

orfani di miti ed eroi

L'autore

 

Un'epopea inimitabile. Inarrivabili

ed eterni Queen. It's a Hard life

Questa volta è tutto ciò che hai

Quando si fermerà il mio tempo?

dicono che non tornerà...

sei sicura che... non lo vuoi con te?

 

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Salvami, sconosciuto viandante
Che per la via vai con piglio spento.
Celebre, irsuto il mento torbidi
sono i colori della mia coscienza cangiante.

Il frutto di sovrano albero
È un figlio bastardo,
riconosco un compito arduo
spiare la mente di uno spirito libero.

Non conosco mentale l’artifizio
Generato pur lucidamente.
Ritorno martoriante
Di un preteso esito fittizio.

Tu, o primo, o tollerante,
accogli gli audaci sospiri.
Due sono i satiri
Affittuari di una mente.

di Marco Vaccari

 
 
 

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