BENVENUTO
Qui pubblicherò tutti quei passi che mi porteranno avanti nella mia riflessione, nella mia ricerca di completarmi, di mettere in comunicazione le due parti che sento esistere in me. Dedicherò i miei pensieri, i miei scritti e la mia esistenza alla ricerca della sintesi di questa dicotomia
L'autore
da Wikipedia, l'enciclopedia libera:
Un doppelgänger è una copia spettrale di una persona vivente. Il termine doppelgänger è preso in prestito dal tedesco, lingua nella quale viene scritto (come ogni sostantivo) con l'iniziale maiuscola. Doppelgänger è composto da doppel, che significa "doppio", e gänger, che letteralmente significa "che se ne va" (anche se in questo contesto, il significato è più vicino a "passante").
Il termine, nella lingua nativa, si riferisce a un qualsiasi doppio o sosia di una persona, più comunemente in relazione al cosiddetto gemello maligno, o alla bilocazione. In alternativa, la parola viene usata per descrivere un fenomeno nel quale si vede la propria immagine con la coda dell'occhio. In alcune mitologie, vedere il proprio doppelgänger è un presagio di morte. Un doppelgänger visto da amici o parenti di una persona può portare sfortuna o indicare il sopraggiungere di una malattia o un problema di salute.
Post n°62 pubblicato il 17 Marzo 2009 da MarcoVaccari
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Post n°61 pubblicato il 24 Febbraio 2009 da MarcoVaccari
La strega ha l'incanto dell'arciere lo sgurado che ferma il momento sul volto di bambina intenta a tessere un'eredità celeste.
Cammina senza passare mai si tracciano solo i suoi capelli sui passi percorsi nel pensiero di un paradiso rubato e gridato.
L'accompagna una selvaggia rosa che annulla i suoi confini e ti permette di cantilenare l'infinito in quel che verrà.
E c'è chi mi ha domandato perchè...
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Post n°60 pubblicato il 29 Gennaio 2009 da MarcoVaccari
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Post n°59 pubblicato il 29 Dicembre 2008 da MarcoVaccari
Gaza, 29 dic. (Adnkronos/dpa) - Sono 331 i palestinesi rimasti finora uccisi negli attacchi israeliani su Gaza, giunti ormai al terzo giorno. Lo ha dichiarato Mu'awia Hassanein, capo dei servizi sanitari della Striscia, aggiungendo che vi sono 250 feriti in condizioni gravi che necessitano cure urgenti in ospedali in Egitto o in Israele. Almeno 1400 persone sono state ferite nei raid e di queste circa 800 sono state ricoverate, anche se ormai mancano i posti letto. L'Egitto ha aperto sabato il valico di Rafah per il solo passaggio dei feriti, ma Hamas non ha autorizzato il loro trasferimento nel paese arabo. Fawzi Barhoum, portavoce del movimento islamico, ha dichiarato che Hamas non inviera' i feriti in Egitto fino a quando Israele non permettera' l'arrivo di medicinali a Gaza. Israele ha imposto il blocco alla Striscia, ma ieri ha autorizzato il passaggio di 30 camion di aiuti e per oggi ne sono attesi altri 80. Figli di un io minoreScrive John Rawls in Una teoria della giustizia (Feltrinelli): "La giustizia è il primo requisito delle istituzioni sociali, così come la verità lo è dei sistemi di pensiero. Una teoria, per quanto semplice ed elegante, deve essere abbandonata o modificata se non è vera. Allo stesso modo, leggi e istituzioni, non importa quanto efficienti e ben congegnate, devono essere riformate o abolite se sono ingiuste" se vuoi essere grande anche tu, comincia a concepire il mondo come un insieme di peine al tuo comando... gioca le tue carte e rinforza il tuo esercito. Assicurati di vincere e gli innocenti caduti per la tua vittoria saranno dimenticati play your war buone feste |
Post n°58 pubblicato il 09 Dicembre 2008 da MarcoVaccari
La nostra passione fu una tragica farsa nella cui assurda trama il comico e il serio mescolati strapparono ma il peggio fu di quella alla fine di quelle giornate a lui toccarono le lacrime e risa, e a me soltanto da http://blog.libero.it/Jilobinafel/ Grazie |
Post n°57 pubblicato il 05 Dicembre 2008 da MarcoVaccari
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Post n°56 pubblicato il 26 Novembre 2008 da MarcoVaccari
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Anche la mia concezione d'amore è riconducibile a una scala, una scala di cristallo. Perchè non da la possibilità di fermarsi, o si romperà e cadrai giù. Con pochi, pochissimi momenti di pausa dove rifiatare, ma con la coscienza di dover ripartire, o anche quella piccola oasi dissolverà velocemente, senza scampo. |
Un libro conosciuto, letto e riletto, che vi voglio raccontare dalla sua storia più affascinante, dal suo contrasto più grande. Perchè se non ti piace questo mondo è perchè è vuoto del senso che giace sopito nei libri. Non siamo dispersi perchè abbiamo le chiavi, tutto sta a "leggerle" :) Correndo nella sua solitudine, il leone trova la sua giustificazione nella vita che spegne ogni giorno. E' questo il senso del suo essere, e la sua condanna. Perchè trovi spazio deve convivere con questo conflitto. Non cercare di scinderlo per far colare il buono e lasciar via il brutto. Deve superare queste distinzioni solo apparentemente insanabili. E non può raggiungere la verità, ha bisogno che qualcuno che può avere occhi dove a lui non sono permessi, che veda il suo destino e torni a spiegarglielo. E non si deve rattristare della cruda verità, ma sforzarsi di accettarla per come gli viene spiegata perchè non gli è dato di vederla. Ma come far tutto questo? Graograman da più volte segno di presenza di spirito e di grandezza d'animo. Come si può accettare un destino di solitudine che porta agli altri felicità e vita senza lasciar nulla per noi stessi? Quando Bastian una mattina, al risveglio, tramortito dalla grande verità che per lui bambino è già enorme, racconta a Graograman, chi si è fermato oltre l'insegnamento? Graograman è solo un personaggio, ma per le regole del romanzo, vive prima e dopo la narrazione che ci coglie nel libro. Ed è così vero da avere un cuore pulsante e un dolore visibile, se ci si sofferma un poco. Oltrepassate l'infinito dell'insegnamento universale della vita nella morte, e viceversa, e sentite il dolore del maestro. Se ve ne andate con l'insegnamento, visibile e forte come un proverbio, e non gli date carne e sangue, il più delle volte rimane nel nostro cervello come una bella frase di cui non cogliamo l'intimo senso. Non sentite Graogramn, siate il leone. Alzatevi una mattina e qualcuno vi dice che lo vostra solitudine, il vostro vivere è la felicità altrui che a voi (non si sa bene perchè voi "ma qualcuno doveva pur essere") è negata per il semplice fatto di esistere. E che la vostra pretesa di felicità sarebbe la negazione di quella altrui. Qui la grandezza d'animo di Graograman è come quella di Cristo (preso in questo caso come esempio umano, senza la questione del dogma di santità). Se sentite la vostra anima farsi piccola e riconoscente difronte all'accettazione senza remore di Graograman, egli è vivo dentro di voi e cambia colore su ogni collina del vostro sentire, e crea e distrugge in quella necessità di vita che deve caratterizzare tutti i nostri giorni. E così sarete stati davvero riconoscenti, e avrete alleviato la sua sofferenza. Goab. il deserto colorato, La storia infinita, Michel Ende |
Post n°54 pubblicato il 21 Novembre 2008 da MarcoVaccari
davvero l'unico modo di avere qualcosa, o qualcuno, è smettere di volerlo, di cercarlo? Pensare inannzitutto a vivere ci porterà a tutto quello che vogliamo, mentre volere ci farà sentire il bisogno ma ci priverà dei mezzi per andare avanti? tutti i miei discorsi ricadono e ricorrono da mesi su un unico volto, un sorriso, una possibilità... Questo film ha scritto nella mia mente con ordine ciò che prima era confuso, che intuivo ogni tanto. E rientra anche questo. E ho sbagliato, ho voluto troppo. Spero che le mie ultime parole abbiamo rimesso tutto a posto. Non è desiderio quel Ti amo è vita. Lo sarà comunque anche senza te, si affievolirà piano piano, ma sarà. |
Post n°53 pubblicato il 20 Novembre 2008 da MarcoVaccari
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INTRO
tutt'oggi non siamo che ombre,
riflessi di luce,
orfani di miti ed eroi
L'autore
Un'epopea inimitabile. Inarrivabili
ed eterni Queen. It's a Hard life
Questa volta è tutto ciò che hai
Quando si fermerà il mio tempo?
dicono che non tornerà...
sei sicura che... non lo vuoi con te?
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GEMINI
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Salvami, sconosciuto viandante
Che per la via vai con piglio spento.
Celebre, irsuto il mento torbidi
sono i colori della mia coscienza cangiante.
Il frutto di sovrano albero
È un figlio bastardo,
riconosco un compito arduo
spiare la mente di uno spirito libero.
Non conosco mentale l’artifizio
Generato pur lucidamente.
Ritorno martoriante
Di un preteso esito fittizio.
Tu, o primo, o tollerante,
accogli gli audaci sospiri.
Due sono i satiri
Affittuari di una mente.
di Marco Vaccari
Inviato da: leon1970
il 31/12/2008 alle 17:20
Inviato da: mara.alei
il 25/12/2008 alle 16:51
Inviato da: mara.alei
il 29/11/2008 alle 21:50
Inviato da: mara.alei
il 13/11/2008 alle 13:23
Inviato da: mara.alei
il 26/10/2008 alle 16:28